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MUORE YASSER ARAFAT
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Srell
Infiltrato
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Joined: 29 Lug 2004
Posts: 1153

 Post Posted: 04 Nov 2004 - 20:29     Post subject: Post subject: MUORE YASSER ARAFAT

Qualcosa da aggiungere al titolo del 3ed? La morte cerebrale ha raggiunto il leader, il fedayn, il mahdi palestinese oggi. Forse ha preferito così dopo aver visto i risultati delle presidenziali in usa....

CIAO YASSER! Evil or Very Mad
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Duca_Alèxandros_Atreides
Maestro degli Uccisori
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Joined: 29 Mag 2004
Posts: 1760

 Post Posted: 04 Nov 2004 - 21:05     Post subject:

La cosa (come tutto) può essere visto in duplice maniera.
Dal primo punto di vista, la sua morte potrebbe significare un miglioramento nei rapporti arabo-israeliani, questo indicherebbe che il principale problema tra loro, era proprio lui.
Dal secondo punto di vista, Yasser Arafat potrebbe essere stato l'unico ad aver avuto la possibilità di unire (per quanto possibile) il popolo palestinese, e di fermare (seppur in parte) la miriade di attentati che un popolo allo sbando avrebbe potuto commettere... non ho ancora un'idea ben precisa, ma io penso ke bene o mane le cose stianco così Smile


Duca Alexandros Atreides
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Lyga
Suddito
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Joined: 21 Ott 2004
Posts: 37

 Post Posted: 04 Nov 2004 - 22:49     Post subject:

beh, i giudizi su di lui sono tanti e controversi, e non mi sembra il caso di aggiungerne altri in un momento come questo.
posso solo dire senza timore di essere smentito che con lui se n'è andato un pezzo di storia...
unico appunto:secondo me le relazioni tra israeliani e palestinesi non miglioreranno affatto con la sua morte: le ultime ore della sua vita hanno un importante significato simbolico, è come se avesse detto al suo popolo ed al mondo "sono vissuto prigioniero e muoio in esilio".
o almeno questa è la lettura che ne ho dato io.
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Sihaya
Imperatore Padishà
Imperatore Padishà


Joined: 10 Mag 2004
Posts: 2148
Location: Kaitain

 Post Posted: 04 Nov 2004 - 23:11     Post subject:

Non so sinceramente se sia il caso da parte mia di esprimere un giudizio in questo particolare momento.
Sebbene nella mia camera campeggi una vecchia pubblicità della Ibm, con Clinton, Arafat e Rabin, questi ultimi due immortalati nello storico gesto di darsi la mano, non ho mai particolarmente apprezzato l'ex-leader palestinese. Sicuramente figura storica, certamente con pregi e difetti, come ogni uomo in fondo. Possiamo solamente augurarci che adesso, con la quasi perfetta concomitanza di due eventi cruciali quali le elezioni americane e la morte di Arafat, si possa aprire una nuova era nei rapporti israelo-palestinesi.
Riposi in pace.
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"Sono un viandante sullo stretto marciapiede del mondo, e non distolgo lo sguardo dal tuo volto, che il mondo non mi svela"
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Lixandra
Novizia
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Joined: 12 Ott 2004
Posts: 148

 Post Posted: 04 Nov 2004 - 23:57     Post subject:

Sarà che dopo le elezioni americane sono entrata in una fase di sconforto storico... con superficialità mi viene da pensare come tutti che nel bene e nel male Yasser Arafat è uno dei personaggi che hanno racchiuso simbolicamente il significato di un'epoca, temo solo che stia per sopraggiungerne una molto peggiore.
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YuriIdaho
Capitano delle Guardie
Capitano delle Guardie


Joined: 18 Set 2004
Posts: 503
Location: Cagliari

 Post Posted: 05 Nov 2004 - 09:47     Post subject:

Yasser Arafat credeva nella pace e se non fosse stato per lui...
Yasser Arafat ha rispettato il patto di pace ... gli altri no ...

Che significa era un uomo con pregi e difetti?! E' ovvio che li avesse...ma credo si parlasse del politico, del leader!
Yasser Arafat, il leader, si è comportato da capo di stato moderno e pacifico ... a differenza di Sharon --- qiundi evitiamo di accostare israele e palestina ... le due Nazioni sono distanti anni luce.
La prima usa la forza, la violenza e le stragi la seconda no.
La prima pratica l'odio e le discriminazioni razziali, la seconda no.
La prima si è "salvata" dall'intervento delle forze internazionali solo perché il Consiglio di sicurezza gli amici USA si sono opposti (è necessaria l'unanimità)!

Quindi, non scherziamo!
Con Yasser Arafat muore un grande leader politico al quale dobbiamo rendere merito per la ricerca della pace. Con Yasser Arafat muore, ho paura, un'intera classe dirigente palestinese che preferiva la politica e la diplomazia alle armi!!!
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La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto
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Sihaya
Imperatore Padishà
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Joined: 10 Mag 2004
Posts: 2148
Location: Kaitain

 Post Posted: 05 Nov 2004 - 09:53     Post subject:

Significa semplicemente che si stava tentando in un momento delicato in cui comunque un uomo muore di evitare di trascendere in polemica politica, argomento che certo non è vietato in questo Forum, ma che sappiamo come facilmente crei divisioni e rancori tra gli utenti anche solo discuterne ( e potrei testimoniarlo citando molti casi di Forum andati letteralmente distrutti a causa di discussioni di tal genere ).

yuriidaho wrote:
Yasser Arafat credeva nella pace e se non fosse stato per lui...
Yasser Arafat ha rispettato il patto di pace ... gli altri no ...

Che significa era un uomo con pregi e difetti?! E' ovvio che li avesse...ma credo si parlasse del politico, del leader!
Yasser Arafat, il leader, si è comportato da capo di stato moderno e pacifico ... a differenza di Sharon --- qiundi evitiamo di accostare israele e palestina ... le due Nazioni sono distanti anni luce.
La prima usa la forza, la violenza e le stragi la seconda no.
La prima pratica l'odio e le discriminazioni razziali, la seconda no.
La prima si è "salvata" dall'intervento delle forze internazionali solo perché il Consiglio di sicurezza gli amici USA si sono opposti (è necessaria l'unanimità)!

Quindi, non scherziamo!
Con Yasser Arafat muore un grande leader politico al quale dobbiamo rendere merito per la ricerca della pace. Con Yasser Arafat muore, ho paura, un'intera classe dirigente palestinese che preferiva la politica e la diplomazia alle armi!!!

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Last edited by Sihaya on 05 Nov 2004 - 15:07 ; edited 1 time in total
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Psyluke
Primario
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Joined: 13 Set 2004
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Location: Ornago, e dove sennò?

 Post Posted: 05 Nov 2004 - 13:52     Post subject:

Bisogna ricordare che Arafat è stato uno dei pochi leader unici che non ha mai dovuto reprimere la popolazione (a quello ci pensavano, ci pensano e sicuramente ci penseranno gli israeliani). Ora però la situazione è instabile + che mai, fino all'elezione del successore. Comunque questo evento è crocevia non solo per la Palestina, ma anche per Israele: lo hanno tanto criticato e addotto tutte le colpe a lui, ora vedremo cosa faranno.
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Ale84ms
Arifa
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Joined: 04 Set 2004
Posts: 1300
Location: Massa

 Post Posted: 05 Nov 2004 - 16:45     Post subject:

Quote:

La prima usa la forza, la violenza e le stragi la seconda no.
La prima pratica l'odio e le discriminazioni razziali, la seconda no.


Preferivo non entrare nel dibattito in un momento così particolare, ma dopo aver letto questo sono rimasto un po' sconcertato... vorresti forse dire che i palestinesi non usano forza, violenza e stragi? Che fra di loro non serpeggi odio e discriminazione razziale nei confronti degli israeliani?
Spero bene che tu ti sia espresso male... il problema medio-orientale sta proprio lì infatti... un ciclo infinito di stragi e violenza dovute ciascuna a una violenza subita dal "vicino"... kamikaze palestinese esplode, carri armati israeliani avanzano, e così via...
E sono ancora di più sconcertato dal fatto che nel 2004 l'uomo non ha ancora capito che la terra non gli è stata data di diritto, che l'unica padrone di terre e mari è la natura soltanto... quando si capirà questo, allora i confini saranno inutili e si finirà col bollare come "straniero" un tizio che magari abita a dieci km da te magari pure odiandolo (come esempio lampante, basta ricordare l'amore che corre fra gli abitanti di Gorizia e Nova Gorica... senza scomodare altri paesi...).
Con la morte di Arafat *che riposi in pace* i palestinesi perdono la figura più importante internazionalmente... una figura forte, conosciuta e temuta... era uno dei due contendenti diretti in quella stupida guerra (perchè tutte le guerre sono stupide!!!) che obbliga 16enni maschi e femmine israeliane ad arruolarsi nell'esercito perdendo anni di studio e di svago, e porta altrettanti 16enni maschi e femmine palestinesi a farsi esplodere nelle piazze israeliane...
Che schifo questo mondo...
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Medinilla
Wali
Wali


Joined: 12 Ott 2004
Posts: 123

 Post Posted: 05 Nov 2004 - 20:31     Post subject:

A me piacciono le discussioni politiche (sia con chi la pensa come me, sia con chi la pensa diversamente), però questa l'avete trovata tosta eh? Razz
La cosiddetta "questione palestinese" è così complicata che sfido chiunque ad averne un quadro completo (senza offesa per nessuno, ci mancherebbe) e di certo dire chi è meglio di chi è quasi assurdo.
Siamo troppo distanti dal loro modo di pensare (dove con loro mi rifesrisco sia ai palestinesi, sia agli israeliani) per poterne venire a capo.
E stare a misurare la violenza poi...lasciamo perdere.
Speriamo solo di poter trovare un degno sostituto di Arafat.
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Psyluke
Primario
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Joined: 13 Set 2004
Posts: 1975
Location: Ornago, e dove sennò?

 Post Posted: 06 Nov 2004 - 16:36     Post subject:

Approfitto di questo thread (politico?) per annunciare che nella mia mente sta prendendo forma un "saggio" politico. Ci penso da un anno vagamente ma ora sento il bisogno di buttar giù qualcosa e capire se ciò che scriverò è fattibile o no. Eventi sempre più gravi esigono aria di cambiamento, e la situazione mondiale dalla scoperta dell'america sta sempre di più peggiorando. A un occhio attento, l'autodistruzione non è poi così lontana. Se il mondo sopravviverà fino ad allora, tra poco (solo una decina d'anni Very Happy ) riuscirò a finirlo. Non potrò dedicarmi a tempo pieno, ma cercherò di di dedicare più che posso. State certi che più che di "cambiamento" si parlerà di "rivoluzione". Più che altro lo scrivo per cercar di dire a me stesso che il cambiamento è possibile.
Posso farvi un anticipazione: ricordatevi che il comunismo è crollato solo perchè Marx lo hanno interpretato male, e che bisogna prendere un po' da tutti gli estremi.
Non loderò nè demonizzerò nessuno, come mio solito, in tutti i miei scritti.
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SudrakAlSalik
Saggio
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Joined: 28 Mag 2004
Posts: 4042
Location: Arrakeen - Regnum Siciliae

 Post Posted: 07 Nov 2004 - 09:44     Post subject:

Solitamente a me non piace parlare di politica, come anche di religione (specie quelle istituzionalizzate, fatte cioè dagli uomini, al contrario della spiritualità che è, con tutte le limitazioni umane, un'aspirazione al colloquio personale con l'Essere Supremo Wink ), perchè, al pari di Sihaya, sento che, pur partendo con le migliori intenzioni e benevole predisposizioni verso l'interlocutore/trice, man mano che ci s'infervora, si finisce per distruggere ogni rapporto umano.

Nel momento supremo del trapasso chiunque, grande condottiero o servo della gleba, buono o cattivo, carnefice o vittima, ha un unico Cancello da varcare e nella Nuova Vita che troverà ci sarà ad attenderlo un Giudice temibilissimo a cui è inutile chiedere pietà: Sè Stesso.

Ho una mia personale visione della scena mondiale che si svolge attorno a noi, è certamente diversa dalla vostra, come è giusto che sia, e che accetto nella sua costruttiva diversità, però penso ugualmente che, forse, mi biasimerete come uno che s'è bevuto il cervello shakerato alla "goauld" Wink...
ovvero che io, in puro stile "matrix", vedo questa realtà come fittizia, ho smesso di credere da anni a tutto ciò che riportano i grandi media da ogni parte del mondo, soprattutto per quanto riguarda politica, religione, storia, economia e quant'altro. In quanto i grandi network, come tutte le altre istituzioni governative, sono in mano a poche famiglie di burattinai che decidono il bello e cattivo tempo su tutte le aree del Nostro Pianeta (di cui siamo co-inquilini sporcaccioni con le altre specie viventi, finché l'Amministratrice, cioè Madre Gea, non deciderà di non rinnovarci più l'affitto) e la politica principale di tali personaggi, nella spasmodica ricerca del potere mondiale (proprio come le Grandi Case e il Tripode Politico con cui il grande FH andava sottilmente denunciando), si può ridurre a tale frase:

DIVIDE ET IMPERA

Più si dividono i popoli con pretesti d'ogni genere (e lo potete vedere con i vostri occhi: io rosso tu nero, io cristiano tu mussulmano, io destra tu sinistra), più "Essi" imperano su noi Umanità (6 miliardi succubi di poche centinaia di ***CENSORED***!!), derubandoci, con guerre studiate a tavolino, di petrolio, foreste, acqua, energie rinnovabili e di una libera vita serena e proficua per le future generazioni.

Allora, chi è il "nemico"? Bush? Sharon? Bin Laden? Arafat? No, sono solo due: le Grandi Famiglie mondiali e Noi Umanità. Finché dormiremo, seguendo ca**te come il Grande Bordello, l'Isola dei Fumosi et similia, noi saremo i nemici di noi stessi.

Quando ci SVEGLIEREMO avremo vinto.

Lunga Vita Prospera
FREE YOUR MINDS!

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Hic Sunt Ignoti Mundi

Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni
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Psyluke
Primario
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Joined: 13 Set 2004
Posts: 1975
Location: Ornago, e dove sennò?

 Post Posted: 07 Nov 2004 - 18:36     Post subject:

Sembra che dopo aver dichiarato Arafat morto, quest'ultimo si sia risvegliato. Sarà vero o è un'ultimo tentativo di far credere che possa vivere ancora?

Sul discorso del DIVIDE ET IMPERA: quello che è sbagliato è che si rischia di apparire sgraditi a terzi non coinvolti nel processo: purtroppo, come molti fanno, non si può ridurre la situazione mondiale a "uno contro l'altro". Comunque, povero mondo Crying or Very sad , se ci sarebbe questa situazione. Tutti e due vorrebbero prevalere sull'altro (d'altronde è sempre stato così).
Non è però difficile paragonare la situazione di oggi a quello che è successo all'impero romano. La nostra società sta prendendo la stessa strada degli antichi romani. E non è difficile paragonare le popolazioni povere a quelli che chiamavano "barbari" allora: alcuni non li chiamano così anche oggi?
Quello che è certo è che ci si può staccare del circolo vizioso in cui i poveri son sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. (vedi scritto in preparazione)
E' sempre meglio una persona buona che una con 1000 burattini attorno: come fa la democrazia ad essere bella se le persone che governano non sanno fare il proprio lavoro? Senza arrivare ad una dittatura, una persona sola a capo di uno stato, una persona che oltre a far bene il suo lavoro sappia accettare le critiche, capisca dove ha sbagliato, si corregga e nessuno lo insulti e lo bolli come "dittatore", appunto, è la miglior forma di governo che si possa trovare. Vi sfido a trovare in un solo stato 500 persone o giù di lì, persone che decidono le leggi e decidano autonomamente senza che gli sia imposto cosa decidere, e le critiche siano moderate. Trovatemelo e vi pago da bere.
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Ale84ms
Arifa
Arifa


Joined: 04 Set 2004
Posts: 1300
Location: Massa

 Post Posted: 07 Nov 2004 - 20:39     Post subject:

Sembrerà strano, ma anch'io ho la stessa visione del mondo che ha Sudrak... non credo molto alle notizie che mi danno alla televisione, a quello che dicono i media, a quello che ci gira attorno... sono quasi sicuro che alle nostre spalle certi ricchi possano manovrarci come vogliono semplicemente manovrando media e roba varia... però addirittura spesso penso che chi c'è dietro non siano i vari Bush, Berlusconi ecc ecc... ma persone nell'ombra... che crogiolano nella loro ricchezza e avidità...
Spero però che questo thread non porti a un degenero politico... non vorrei che una discussione sulla politica potesse stizzire qualcuno o creare divisioni fra di noi... questa nostra comunità non è incline a una certa politica o all'altra... sono solo discussioni... e non vorrei che nessuno di noi venga bollato in certe maniere... ok ?
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Faerula
Maestra dei Veleni
Maestra dei Veleni


Joined: 02 Set 2004
Posts: 1237

 Post Posted: 08 Nov 2004 - 12:22     Post subject:

SudrakAlSalik wrote:
Solitamente a me non piace parlare di politica, come anche di religione (specie quelle istituzionalizzate, fatte cioè dagli uomini, al contrario della spiritualità che è, con tutte le limitazioni umane, un'aspirazione al colloquio personale con l'Essere Supremo Wink ), perchè, al pari di Sihaya, sento che, pur partendo con le migliori intenzioni e benevole predisposizioni verso l'interlocutore/trice, man mano che ci s'infervora, si finisce per distruggere ogni rapporto umano.

Nel momento supremo del trapasso chiunque, grande condottiero o servo della gleba, buono o cattivo, carnefice o vittima, ha un unico Cancello da varcare e nella Nuova Vita che troverà ci sarà ad attenderlo un Giudice temibilissimo a cui è inutile chiedere pietà: Sè Stesso.

Ho una mia personale visione della scena mondiale che si svolge attorno a noi, è certamente diversa dalla vostra, come è giusto che sia, e che accetto nella sua costruttiva diversità, però penso ugualmente che, forse, mi biasimerete come uno che s'è bevuto il cervello shakerato alla "goauld" Wink...
ovvero che io, in puro stile "matrix", vedo questa realtà come fittizia, ho smesso di credere da anni a tutto ciò che riportano i grandi media da ogni parte del mondo, soprattutto per quanto riguarda politica, religione, storia, economia e quant'altro. In quanto i grandi network, come tutte le altre istituzioni governative, sono in mano a poche famiglie di burattinai che decidono il bello e cattivo tempo su tutte le aree del Nostro Pianeta (di cui siamo co-inquilini sporcaccioni con le altre specie viventi, finché l'Amministratrice, cioè Madre Gea, non deciderà di non rinnovarci più l'affitto) e la politica principale di tali personaggi, nella spasmodica ricerca del potere mondiale (proprio come le Grandi Case e il Tripode Politico con cui il grande FH andava sottilmente denunciando), si può ridurre a tale frase:

DIVIDE ET IMPERA

Più si dividono i popoli con pretesti d'ogni genere (e lo potete vedere con i vostri occhi: io rosso tu nero, io cristiano tu mussulmano, io destra tu sinistra), più "Essi" imperano su noi Umanità (6 miliardi succubi di poche centinaia di ***CENSORED***!!), derubandoci, con guerre studiate a tavolino, di petrolio, foreste, acqua, energie rinnovabili e di una libera vita serena e proficua per le future generazioni.

Allora, chi è il "nemico"? Bush? Sharon? Bin Laden? Arafat? No, sono solo due: le Grandi Famiglie mondiali e Noi Umanità. Finché dormiremo, seguendo ca**te come il Grande Bordello, l'Isola dei Fumosi et similia, noi saremo i nemici di noi stessi.

Quando ci SVEGLIEREMO avremo vinto.

Lunga Vita Prospera
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Maestro! Come sempre mi trovate d'accordo!
Io concisamente ricordo solo una data: 1984!!!
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Dune Italia Forum Index » Sotto le Sabbie » MUORE YASSER ARAFAT
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Citazioni

Gli uomini non possono separare i mezzi dalla rivelazione.

-- Hayt, Aforisma Zensunni (Messia di Dune - cap.10 - pag.144 - Ed.Nord)