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Avamposti Imperiali
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SudrakAlSalik
Saggio
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Location: Arrakeen - Regnum Siciliae

 Post Posted: 19 Lug 2005 - 13:45     Post subject: Post subject: Avamposti Imperiali

In altri termini... siamo stati già colonizzati...
E che questa è solo una finta democrazia.
Un tempo si diceva "stato a sovranità limitata".
Credo che sia valido ancora... Confused


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Gli avamposti dell'Impero
Tratto da l'Espresso

AVIANO (FRIULI)
E' la più grande base aerea americana del Mediterraneo, la più vicina al Medio Oriente. Ospita uno stormo di cacciabombardieri F- 16 a cui si affiancano a rotazione altre squadriglie d'attacco. In un bunker sono custodite una cinquantina di bombe atomiche. Adesso il Pentagono vuole costruire una nuova struttura del costo di 15 milioni di euro per imbarcare più velocemente i soldati diretti alle zone di intervento. In tutto la comunità americana legata alla base conta 20 mila persone

VICENZA (VENETO)
Nella caserma Ederle c'è il comando dell'Us Army per l'Europa del Sud. Il reparto più importante è la 173° brigata aerotrasportata: un'unità d'assalto usata in Iraq e in Afghanistan. Una compagnia speciale Irc è sempre in stato d'allerta. Oggi in città vivono 10 mila americani, ma la presenza è destinata a raddoppiare.

GHEDI TORRE (LOMBARDIA)
Deposito bombe nucleari. Attualmente si ritiene contenga da dieci a 25 ordigni. Formalmente le armi sotto controllo Usa dovrebbero essere utilizzate dai caccia Tornado dell'Aeronautica italiana.

CAMP DARBY (TOSCANA)
Nella pineta c'è il più importante deposito di munizioni e bombe delle forze armate statunitensi oltremare: 125 magazzini-bunker sotterranei pieni di ordigni e missili. Custodisce inoltre tutti i materiali per equipaggiare una brigata corazzata, inclusi i tank. Ma il Pentagono sta facendo ampliare il canale navigabile che collega la base al porto di Livorno per caricare più velocemente le armi sui mercantili. Oltre 2 mila americani vivono nell'area.

GAETA (LAZIO)
E' il porto che ospita la nave ammiraglia e il comando della VI flotta, che schiera 40 navi, inclusa una portaerei nucleare, 175 velivoli e 25 mila militari.
Tra marinai e famiglie, la comunità Usa conta mille persone.

NAPOLI (CAMPANIA)
Ospita tutti i comandi logistici della VI flotta. Circa 10 mila tra militari e familiari vivono in città. Ma viene spesso utilizzata per i periodi di riposo dei marines di ritorno dal fronte o dei marinai che pattugliano il Golfo Persico.

SIGONELLA (SICILIA)
E' il grande aeroporto della Us Navy nel Mediterraneo. Serve come scalo per i velivoli e il personale destinati alla flotta americana. Ospita spesso reparti di forze speciali per le missioni di controllo dei traffici navali e dovrebbe diventare la sede permanete dei commandos destinati alle azioni antiterrorismo più delicate.

NISCEMI (SICILIA)
Base radio che gestisce le comunicazioni riservate in tutto il Mediterraneo e parte del Medio Oriente

LA MADDALENA (SARDEGNA)
Comando della 22° squadriglia sottomarini nucleari. Sede di una gigantesca nave appoggio, la Emory Land : una base galleggiante con 1200 specialisti e tutto quello che serve per rifornire, armare e riparare i sottomarini, inclusi decine di missili Cruise e componenti per i propulsori nucleari. Dopo l'11 settembre le missioni della 'flottiglia" sono state sempre più dedicate alle operazioni di antiterrorismo, con esercitazioni sulle coste africane. La comunità militare americana è composta di 3500 persone.

DA:
http://www.disinformazione.it/avampostimpero.htm
_________________


Hic Sunt Ignoti Mundi

Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni
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Scytale
Jadacha
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Joined: 24 Ago 2004
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 Post Posted: 19 Lug 2005 - 13:54     Post subject:

Quote:
AVIANO (FRIULI)
E' la più grande base aerea americana del Mediterraneo, la più vicina al Medio Oriente. Ospita uno stormo di cacciabombardieri F- 16 a cui si affiancano a rotazione altre squadriglie d'attacco. In un bunker sono custodite una cinquantina di bombe atomiche.[...]


E chissà perchè proprio ad Aviano c'è il CRO ... Centro Ricerca Oncologica...

Cmq è normale...abbiamo cominciato ad essere un avamposto americano dalla Liberazione...
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Faerula
Maestra dei Veleni
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 Post Posted: 19 Lug 2005 - 14:10     Post subject: Post subject: Re: Avamposti Imperiali

SudrakAlSalik wrote:

VICENZA (VENETO)
Nella caserma Ederle c'è il comando dell'Us Army per l'Europa del Sud. Il reparto più importante è la 173° brigata aerotrasportata: un'unità d'assalto usata in Iraq e in Afghanistan. Una compagnia speciale Irc è sempre in stato d'allerta. Oggi in città vivono 10 mila americani, ma la presenza è destinata a raddoppiare.


Vorrei aggiungere anche che i nostri colli sono depositi missilistici. Ultimamente accade spesso di sentire boati: sono caccia che superano la barriera del suono! Per quale motivo mai dovrebbero volare nel vicentino dei caccia? A voi la risposta! Per noi è un grosso problema, perché gli americani non sono persone molto rispettose delle altre etnie! E spesso le botte scappano, soprattutto la sera dopo qualche bottiglia di troppo (e vi assicuro che ne bevono di litri di birra o vino di troppo!!!). A Vicenza non li vogliamo! Nessun vicentino li vuole, ma come anticipava Sudrak sono destinati ad aumentare anche perché hanno appena concluso la costruzione del nuovo villaggio americano!!!

Un beso
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Blacksail
Comandante
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Joined: 03 Gen 2005
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 Post Posted: 19 Lug 2005 - 15:31     Post subject: Post subject: Re: Avamposti Imperiali

Faerula wrote:

Vorrei aggiungere anche che i nostri colli sono depositi missilistici. Ultimamente accade spesso di sentire boati: sono caccia che superano la barriera del suono! Per quale motivo mai dovrebbero volare nel vicentino dei caccia? A voi la risposta! Per noi è un grosso problema, perché gli americani non sono persone molto rispettose delle altre etnie! E spesso le botte scappano, soprattutto la sera dopo qualche bottiglia di troppo (e vi assicuro che ne bevono di litri di birra o vino di troppo!!!). A Vicenza non li vogliamo! Nessun vicentino li vuole, ma come anticipava Sudrak sono destinati ad aumentare anche perché hanno appena concluso la costruzione del nuovo villaggio americano!!!

Un beso


Premessa: non amo un granchè la violenza ma devo dire che ultimamente leggo e sento cose che mi mandano davvero in bestia!!

Dunque inutile dire che vorrei prenderli tutti a calci nel c*** questa gente che viene a fare il padrone a casa degli altri,ma non dimentichiamo la nostra classe politica servilista e leccac***!!

E' una vergonga che possano costruire basi dove più li aggrada,stamattina avevo visto anche io questo post su Disinformazione.it e subito mi prudevano le mani e mi rodevo il fegato.

Provo sempre più disprezzo per il paese in cui abito e la cosa non mi fà certo piacere...

Cmq Kika se gli yankee rompono le palle,dategli una manica di botte,tanto voi veneti sarete sempre più sbronzi di loro!! Wink Wink

Evil or Very Mad Evil or Very Mad
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Scytale
Jadacha
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 Post Posted: 19 Lug 2005 - 16:56     Post subject:

Personalmente condivido l'opinione di black...ricorda però che sono stati loro a liberare l'Italia e l'Italia bene o male è in debito...e chiaramente quando si muovono gli americani non lo fanno per pura bontà d'animo...la differenza tra noi e gli irakeni è che loro hanno reagito subito...e si vedono i risultati, noi ce li abbiamo lasciati fare, per servilismo si ma uscivamo comunque da due guerre mondiali quindi l'ultima cosa che si voleva era quella di pestare i piedi a chi ci aveva liberato...
Riportando il discorso al Nuovo Millennio...bhè dopo 60 anni di contaminazione americana, siamo assuefatti e continuiamo a pagare il debito...
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Rhana
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Joined: 31 Mar 2005
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 Post Posted: 19 Lug 2005 - 17:48     Post subject:

Se ospitiamo bombe atomiche, non posiamo lamentarci di essere vittime di bombardamenti o attentati da parte dei nemici dei nostri alleati, no?
Poi, che loro ci abbiano dato la Libertà è pur vero. Non dimentichiamo però che loro hanno preso da noi quel poco di CIviltà che hanno. Pari e patta, e tutti a casa, vorrebbe il buonsenso...
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Scytale
Jadacha
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Joined: 24 Ago 2004
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 Post Posted: 19 Lug 2005 - 17:54     Post subject:

Quote:
Non dimentichiamo però che loro hanno preso da noi quel poco di CIviltà che hanno.


In che senso?

Vai a dire ad un americano che loro sono praticamente europei e nn so quanto la prenda bene ^^ Comunque non andrei troppo indietro nel tempo... ci troviamo pure noi a dover ringraziare le scimmie...
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Blacksail
Comandante
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Joined: 03 Gen 2005
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 Post Posted: 20 Lug 2005 - 08:23     Post subject:

Scytale wrote:
Personalmente condivido l'opinione di black...ricorda però che sono stati loro a liberare l'Italia e l'Italia bene o male è in debito...e chiaramente quando si muovono gli americani non lo fanno per pura bontà d'animo...la differenza tra noi e gli irakeni è che loro hanno reagito subito...e si vedono i risultati, noi ce li abbiamo lasciati fare, per servilismo si ma uscivamo comunque da due guerre mondiali quindi l'ultima cosa che si voleva era quella di pestare i piedi a chi ci aveva liberato...
Riportando il discorso al Nuovo Millennio...bhè dopo 60 anni di contaminazione americana, siamo assuefatti e continuiamo a pagare il debito...


Si si vabbè,gli yankee sono arrivati in Sicilia grazie all'aiuto di famiglie mafiose,quando la presenza dei fasci al sud non è che fosse poi così elevata come al nord...ma al nord gli yankee che hanno fatto??? Chi ha liberato Milano??? Vi ricordo che il crapa pelata e i suoi amici crucchi era al nord che spadroneggiavano alla grande.

E le forze alleate prima di mandare aiuti ai partigiani ci hanno pensato un bel pò,perchè temevano una svolta a sinistra del paese.

Detto questo,una volta "liberati" ce l'hanno fatta pagare molto cara,anche se nessuno lo dice,manipolando la vita politica,finanziando la DC e i gruppi estremisti di destra,sempre per paura dello spauracchio comunista...e questa per voi è libertà?? Portate la memoria a tutte le bombe che sono scoppiate in questo paese e provate a pensare a chi c'è dietro...L'Italicus,piazza Fontana etc...
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Psyluke
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 Post Posted: 20 Lug 2005 - 08:23     Post subject:

Quote:

ma non dimentichiamo la nostra classe politica servilista e leccac***!!


Credo che sia l'unico motivo per cui le basi siano ancora lì senza che nessuno dica niente... ma tanto loro se ne fregano, c'hanno le ville lontane da tutti con il segreto di stato... Sad
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turion
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 Post Posted: 20 Lug 2005 - 08:41     Post subject:

Quote:

Vorrei aggiungere anche che i nostri colli sono depositi missilistici.


anche i colli euganei nel padovano sono dei silos abilmente mascherati... e pensare che io da piccolo credevo fossero formazioni di rocce ignee intrusive...............
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Blacksail
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Joined: 03 Gen 2005
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 Post Posted: 20 Lug 2005 - 09:26     Post subject:

turion wrote:
e pensare che io da piccolo credevo fossero formazioni di rocce ignee intrusive...............


Ste cose pensavi da piccolo?? Sticazz....

GdR On si vede che sei un Mentat..mica paglia!! GdR Off

Wink
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Starsailor
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 Post Posted: 20 Lug 2005 - 09:49     Post subject: Post subject: Basi militari Sardegna: non solo la Maddalena purtroppo!

[...] La propaganda militarista sostiene che l'arruolamento nell'esercito professionale sia un'occasione di sviluppo e occupazione per i giovani sardi, una valida alternativa alla disoccupazione o all'emigrare. E' una tesi ingiusta e beffarda. Ancor più se proposta in un territorio che è stato depredato, occupato e contaminato pesantemente dalle installazioni belliche. Dopo aver devastato un territorio, sottratto risorse alle popolazioni che lo abitano, ci chiedono di diventare loro complici, difendendo le loro ruberìe e praticandone delle nuove, in altri territori.

E' dagli anni Cinquanta che Nato, Stati Uniti ed esercito italiano hanno incominciato a sfruttare intensamente la posizione geografica della Sardegna come area strategica di servizi bellici: esercitazioni, addestramento, sperimentazioni di nuovi sistemi d'arma, guerre simulate, depositi di carburanti, armi e munizioni, rete di spionaggio e telecomunicazioni.

Il 66% della superficie soggetta a servitù militari in Italia, si trova in Sardegna.

La vastità degli spazi aerei e marittimi, militarmente asserviti, è impressionante. Solo il tratto di mare annesso al poligono Salto di Quirra supera in estensione la superficie dell'intera isola. Gli effetti sui destini, la vita e la salute delle popolazioni coinvolte sono dirompenti.

Nel nord dell'Isola spicca per pericolosità la base USA della Maddalena-Santo Stefano-Tavolara, rifugio e punto di appoggio per i sottomarini a propulsione nucleare della VI flotta, armati con missili a testata termonucleare. La base è stata concessa, dal governo italiano a quello USA, in base ad accordi stipulati nel 1954- '72-'78,'79, tuttora coperti da segreto militare e mai ratificati dal parlamento, ed è a tutti gli effetti un'entità extraterritoriale sottoposta alla giurisdizione USA.

All'inizio degli anni Settanta, subito dopo l'installazione della base, si registra un aumento della radioattività nel territorio. Insieme ai tentennamenti della scienza e alle dichiarazioni rassicuranti degli amministratori, nascono tre neonati con gravissime malformazioni craniche. E' il 1974. La notizia viene nascosta per oltre un anno. La popolazione inizia a insorgere e vengono effettuati i primi sabotaggi e attentati contro la presenza americana nell'isola.

Il 20 settembre del 1977, mentre la stampa è impegnata a divulgare notizie sulla sicurezza delle installazioni nucleari, il sommergibile americano USS RAY, a propulsione e armamento nucleare, urta violentemente il fondale marino a 70 miglia a sud di Cagliari, riportando danni che non saranno mai precisati, ma che devono essere di una certa gravità, visto che il sottomarino deve urgentemente ricorrere all'assistenza della base di la Maddalena, da dove il fatto trapela. L'opposizione alla presenza militare in Sardegna cresce.

Anche se la presenza dei sottomarini nucleari nell'arcipelago della Maddalena dura ormai da più di 30 anni, l'opposizione della popolazione sarda non è certo sopita. Tra gli episodi più recenti: nel 1991 la polizia ha aperto il fuoco contro una manifestazione antimilitarista, ferendo un ragazzo; il 22 Febbraio 2003, ancora disordini tra polizia e manifestanti, durante un'iniziativa pubblica contro la presenza della base.

Più a sud, sulla costa orientale della Sardegna, il poligono missilistico sperimentale di Perdasdefogu - Quirra è il più vasto d'Europa (circa 13 mila ettari di demanio militare). Istituito nel 1957, è utilizzato sia dalle forze armate Italia- Nato, che dalle multinazionali che fabbricano ordigni bellici. Funziona come un grande shopping center dove le industrie private sperimentano e collaudano missili, razzi, armamenti, materiali da guerra e dove conducono organismi militari stranieri, i potenziali clienti, per le dimostrazioni promozionali prima degli acquisti. Il poligono comprende il diritto all'uso del mare sardo come bersaglio e discarica missilistica. Oltre all'area permanentemente occupata dal poligono, una porzione di territorio molto più ampia (da Capo Ferrato a Capo Comino) è disseminata di installazioni di vario tipo (radar, antenne..) ed è sottoposta a limitazioni d'uso.

La situazione di Quirra è disperata. La gran parte della popolazione, a causa di espropri e servitù militari, è stata costretta ad abbandonare il territorio. Tra i pochi rimasti (circa 150 abitanti), vi sono stati numerosissimi casi di tumore al sistema emolinfatico e ben 16 decessi (oltre il 10 per cento della popolazione!). A testimonianza della vastità del territorio, sottoposta all'inquinamento ambientale, provocato dal poligono missilistico, riportiamo il fatto che, anche Escalaplano, paese ben lontano sia dalla costa che dal perimetro del poligono, denuncia 14 casi di tumore alla tiroide e 13 gravi malformazioni genetiche neonatali, su 2.600 abitanti. E questi sono solo i dati resi pubblici di recente. Le autorità pubbliche hanno cercato di spiegare i numeri di questa tragedia chiamando in causa l'arsenico delle vecchie miniere. La spiegazione non è soddisfacente: l'arsenico non può essere la causa delle patologie riscontrate. In base a questa spiegazione, però, pascolo e legnatico sono stati vietati alla popolazione, provvedimento che è stato interpretato come una ritorsione per le denunce fatte.

L'intensa attività del poligono, fin dal suo esordio, è stata causa di numerosi incidenti. Il primo missile fuori rotta è del 1957. Solo nella primavera-estate del 2003, la stampa ha dato notizia di tre missili "impazziti" che, sfuggiti dall'area del poligono, si sono schiantati su una campagna, una vigna (rischiando di uccidere due operai agricoli) e sulla spiaggia di Murtas, nel comune di Villaputzu. Frequenti anche gli incendi provocati dalla caduta di missili fuori rotta.

Anche sulla costa occidentale dell'Isola, a Capo Frasca, c'è un poligono di tiro. E' dedicato all'addestramento di fuoco aereo su bersagli a terra e in mare. Nel settembre del 1969, un aereo della Nato mitraglia una barca da pesca della cooperativa del golfo di Marceddì, ferendo un giovane pescatore. Da allora ad oggi, incidenti di questo tipo, spesso a danno dei pescatori, avvengono periodicamente. A sud del poligono ormai c'è solo il deserto. La militarizzazione di Capo Frasca ha segnato la fine del paese più vicino, Sant'Antonio di Santadi. La quasi totalità degli abitanti, espropriata dei terreni, è stata costretta a emigrare.
Il poligono "necessita" di sempre nuove installazioni e punti radar, per cui tende ad allargare i suoi confini; le pretese dei militari incontrano però la forte opposizione delle popolazioni (vedi la rivolta di Cabras nel 1978). Tutt'oggi vi è, ad esempio, una forte tensione con i pescatori che minacciano di occupare le acque del poligono a causa delle limitazioni loro imposte.

Da Capo Frasca, proseguendo verso sud, ci sono oltre 100 km di coste sottoposte a vari vincoli militari, fino ad arrivare a Capo Teulada, poligono permanente per esercitazioni terra-aria-mare (7200 ettari di demanio militare), affidato all'Esercito e messo a disposizione della Nato. Per estensione è il secondo poligono d'Italia. Per Capo Teulada è previsto un ingente stanziamento per farne il più grande centro europeo di addestramento. Anche qui i militari hanno creato il deserto e messo seriamente a repentaglio la vita degli abitanti della zona, con bombe sganciate "per errore". Inoltre, durante gli addestramenti e le guerre simulate, nei quali vengono coinvolti mezzi corazzati e artiglierie sia da terra che dal mare, vengono regolarmente utilizzati proiettili e bersagli all'uranio impoverito, il che è causa di un grave inquinamento ambientale. E' ormai accertato che, nell'ottobre del 2002, all'interno del poligono di Teulada, si sono svolte imponenti e devastanti manovre di sbarco anfibio, con la partecipazione del sommergibile nucleare d'attacco "Oklahoma City", appartenente alla seconda flotta. La seconda flotta USA è quella che , nel 1999, è stata costretta ad abbandonare il poligono di Vieques (isola di Portorico), a causa delle lotte intraprese dagli abitanti. Lo svolgimento di queste esercitazioni fa pensare, al di là delle smentite ufficiali, che la seconda flotta intenda fare di Capo Teulada il suo nuovo poligono.
Anche in questo territorio non mancano le tensioni con la popolazione, a causa delle fortissime limitazioni all'uso dei suoli e alla navigazione, imposte praticamente su tutto il territorio del comune di Teulada e su buona parte di quello dei comuni limitrofi.

La risposta sono state le cannonate. Il 3 maggio, per bloccare un'esercitazione della Nato. «Quando siamo arrivati all'altezza del promontorio, hanno sparato delle cannonate in mare per fermarci. Ma abbiamo continuato. Tutte le mattine alle 8 uscivamo in mare e andavamo a piazzarci sotto il promontorio. Alla fine sono stati costretti ad andarsene in Grecia». Il 4 ottobre l'hanno fatta ancora più grossa. Quel giorno si sono messi di traverso a ben undici navi da guerra della Nato. «Erano 9.500 uomini che stavano sbarcando, con degli zatteroni enormi che portavano viveri, mezzi e carri armati. Come nei film sulla Normandia. Noi ci siamo opposti con le nostre barchette e abbiamo bloccato tutto. Uno dei nostri ragazzi che è stato in Germania e parla un po' d'inglese ha spiegato loro che era una protesta per il diritto al lavoro. Ci hanno accerchiati, dicevano dal megafono "vi comunichiamo che siete all'interno di un poligono militare", noi ridevamo, battevamo le mani e non ci spostavamo». Finché, per risolvere l'impasse non è stato costretto a scomodarsi il sottosegretario Cicu, Forza Italia. «C'era il mare forza 5 quel giorno, lui ha chiesto che scendessimo a terra a incontrarlo». Di Giovanni abbozza un sorriso: «Forse soffriva il mal di mare». Poi continua: «Ma noi l'abbiamo costretto a un'assemblea su un peschereccio, finché non ha accettato le nostre richieste». Il 100% della paga giornaliera invece che il 70, 158 giorni lavorativi retribuiti invece che 120, e la promessa di una bonifica dell'«area interdetta» e della possibilità di pescare nei periodi in cui non si svolgono esercitazioni. Rimane off limits la zona del poligono vero e proprio, quella che da decenni ormai nessuno può frequentare per la sua estrema pericolosità.


L'elenco delle installazioni militari disseminate in Sardegna è ancora molto lungo, possiamo citare il grande aeroporto NATO di Decimomannu o l'estesissima base di capo Marrargiu (costa occidentale, tra Bosa e Alghero), in uso ai servizi segreti, base dell'organizzazione Gladio, nonché luogo di deportazione, previsto dalle trame golpiste, per sovversivi e oppositori politici. Vi è inoltre il grande porto militare di Cagliari, con il suo corollario di depositi di carburante, condotti sotterranei e polveriere, piazzate ben all'interno del perimetro urbano, nel quale è anche previsto l'approdo di emergenza dei sottomarini nucleari in difficoltà e vi sono infine un gran numero di installazioni minori quali caserme, polveriere, centri di osservazione e di telecomunicazione sparsi in tutto il territorio isolano.
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Blacksail
Comandante
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 Post Posted: 20 Lug 2005 - 10:08     Post subject:

NO ALLE BASI MILITARI

Soru: la resistenza del rifiuto istituzionale

Il Presidente della Regione Sardegna Soru in questi giorni dichiara di voler procedere ad una forma molto concreta di "Resistenza pacifica" all'interno del comitato paritetico per le servitù militari dove, insieme ai militari, siedono rappresentanti dell'amministrazione regionale e dei Comuni che cedono territori alle basi. "D'ora in poi", dice Soru, "i nostri rappresentanti nel comitato paritetico respingeranno qualsiasi richiesta arrivi dai militari".

Il Comitato nazionale per il ritiro delle truppe dall'Iraq ritiene che quest'atteggiamento giusto e risoluto possa divenire battistrada per i Presidenti delle Regioni che ospitano altrettante e pericolosissime basi USA, NATO ed italiane, impegnate in questi anni ed in questi giorni nelle guerre di aggressione nei Balcani ed in Medio Oriente.

Pensiamo alla Toscana, al Veneto, all'Emilia Romagna, alla Sicilia, sicuramente alla Puglia, dove il nuovo presidente Nichi Vendola, espressione della parte più avanzata del centro sinistra potrà accogliere e rilanciare questa proposta proveniente dalla Sardegna, che potrebbe aiutare a stoppare sul nascere il progetto statunitense di insediare un comando navale avanzato nel porto di Taranto.
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Srell
Infiltrato
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 Post Posted: 23 Lug 2005 - 17:20     Post subject:

Quote:
finanziando la DC e i gruppi estremisti di destra


E mica solo questi...di recente si è scoperto la presenza del Mossad nelle BR, senza contare CIA & bros. che si conoscevano gia prima...

Lettura consigliata: Flamigni - Convergenze parallele

ovvero come il sismi e la cia sono i veri responsabili del delitto moro...
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Il terribile guanto ripristinerà l'equilibrio.

-- Leto II (I Figli di Dune - cap.31 - pag.217 - Ed.Nord)