Cardinale chiede ai cattolici di boicottare Codice Da Vinci
Wed March 16, 2005 7:16 PM GMT di Philip Pullella CITTA' DEL VATICANO (Reuters)
Il cardinale portavoce delle accuse del Vaticano a "Il Codice Da Vinci", ha chiesto oggi ai cattolici di trattarlo alla stregua di cibo avariato ed ha definito il bestseller, pubblicato in Italia da Mondadori, "un sacco di bugie " che oltraggia la fede cristiana. In un'intervista a Reuters in Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone ha anche detto che le librerie cattoliche dovrebbero togliere il libro dai loro scaffali ed ha accusato l'autore, l'americano Dan Brown, di comportamento "deplorabile".
Il romanzo è un thriller internazionale centrato sui tentativi di scoprire un segreto sulla vita di Cristo che una setta clandestina ha tentato di occultare per secoli. "Non compratelo. Non leggetelo perché è cibo avariato", ha detto Bertone, l'esponente più alto della gerarchia cattolica ad essersi espresso contro il grande successo editoriale.
"Molti romanzi vanno bene ma questo libro è cibo avariato ... fa danni, non del bene"[/i[], ha detto Bertone nel corso di un'intervista di 30 minuti negli uffici del Dipartimento della Dottrina in Vaticano.
[i]"Questo libro è un sacco di bugie contro la Chiesa, contro la vera storia della cristianità e contro Cristo stesso", ha detto Bertone, arcivescovo di Genova.
Tesi centrale del libro è che Gesù abbia sposato Maria Maddalena ed abbia
avuto un figlio, mentre la dottrina cattolica insegna che Gesù non si sposò mai, fu crocifisso e risorse dopo la morte.
"Non possiamo stare tranquilli sulla verità quando ci troviamo davanti tutte le bugie ed invenzioni di questo libro", dice Bertone.
"Alcune delle grosse falsificazioni riguardano gli aspetti della morte e
resurrezione di Cristo, che sono il mistero centrale della cristianità", dice. I suoi commenti sono rilevanti perché il vescovo è vicino a Papa Giovanni Paolo II e sino al 2003 è stato vicecapo della Congregazione per la Dottrina della Fede, il più potente degli uffici del Vaticano.
Parlando come uno dei principali teologi della Chiesa, Bertone ha detto che il libro ingenera dubbi ed una pericolosa confusione riguardo la fede. COMPORTAMENTO "DEPLORABILE" PER UNO SCRITTORE.
Un tema centrale del libro è che il Sacro Graal non sia la coppa usata da Cristo nell'Ultima Cena ma la linea di discendenza di sangue da Gesù e Maria Maddalena.
"Chiederei all'autore di questo libro ed altri simili di aver più rispetto
perché la libertà di espressione ha dei limiti quando non rispetta gli altri", ha detto. "Deploro il suo comportamento ... i grandi scrittori non si comportano così", ha detto.
Sul suo sito web, Brown ha respinto l'accusa di anticristianità, dicendo che il romanzo esplora "certi aspetti della storia cristiana che mi interessano".
Ma Bertone lo ha definito "l'ultimo di una serie di devastanti attacchi contro la Cristianità", dicendo di credere che attacchi analoghi ad altre religioni non sarebbero tollerati. Bertone, nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo II nel 2003, si è detto stupito del fatto che librerie cattoliche, anche quelle vicino al Vaticano, vendano questo libro, e ha aggiunto di avere ricevuto incoraggiamenti dai suoi colleghi vescovi e cardinali per la sua campagna contro il libro.
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Il Codice Da Vinci sotto processo.
Il card. Bertone: un libro di falsità
di Mattia Bianchi 16/03/2005
Il libro di Dan Brown al centro di un convegno promosso dalla diocesi di Genova. Il card. Bertone: "Penso che davanti a informazioni così vergognose e infondate anche chi legge, e ha un minimo di informazione di base, dovrebbe reagire".
GENOVA - Il caso editoriale dell'anno scorso sul banco degli imputati.
"Il Codice da Vinci" di Dan Brown, campione di vendite nel mondo con oltre 25milioni di copie, è al centro di un convegno promosso "come urgenza pastorale" dall' arcivescovo di Genova, card. Tarcisio Bertone, per fare chiarezza sulle tesi fantastiche sostenute dall'autore, in contrasto con la dottrina della Chiesa.
L'incontro organizzato dall'Ufficio per la Cultura e l'Università dell'Arcidiocesi di Genova presso la Sala Quadrivium, non lascerà spazio a sottigliezze e dubbi. Il tema della serata "Il Codice Da Vinci... storie senza Storia" fissa già gli obiettivi degli organizzatori, impegnati a confutare tesi tornate in auge in un'epoca caratterizzata da "un esasperato relativismo religioso".
"Quel romanzo ' ha spiegato il card. Bertone ad Andrea Tornielli de "Il Giornale" - vuole screditare la Chiesa con manipolazioni grossolane e assurde. Sembra di essere tornati ai vecchi pamphlet anticlericali dell'800. Penso che davanti a informazioni così vergognose e infondate anche chi legge, e ha un minimo di informazione di base, dovrebbe reagire". "Le idee di
fondo del ''Codice Da Vinci'' ' ha detto il cardinale - sono tesi
teologiche non nuove (per la maggior parte risalgono al secolo XIX) ma ancora molto in voga in alcuni ambienti, soprattutto tra i protestanti americani. Tali tesi sono basate sui vangeli gnostici e secondo queste dottrine la Chiesa cattolica non sarebbe la vera Chiesa fondata da Gesù ed il messaggio che essa tramanda non corrisponderebbe al vero messaggio del Cristo''.
Il libro infatti sostiene che Cristo sia regolarmente morto dopo aver avuto un figlio da Maria Maddalena e che la sua discendenza abbia dato luogo alla dinastia francese dei Merovingi. Il segreto scottante sarebbe stato custodito da un'organizzazione occulta, di cui facevano parte i Templari, mentre la Chiesa, nei secoli, avrebbe cercato di eliminare fisicamente i depositari del segreto stesso. Tra questi c'era anche Leonardo che l'avrebbe trasmesso in un codice criptato nelle sue opere. Dal canto suo, l'Opus Dei sarebbe l'organizzazione preposta alla caccia di quanti oggi sanno la verità. Come non ribattere ad un castello di accuse e di ipotesi di questo tipo? Da qui l'idea dell'arcivescovo di Genova che ha deciso di scendere allo scoperto,
anche perchè il libro ha avuto una diffusione eccezionale, addirittura nelle librerie cattoliche, "almeno per un certo tempo e per un puro interesse economico".
Il Codice Da Vinci continua così ad attirare l'attenzione, nonostante le sue teorie siano state letteralmente liquidate da giornalisti, critici ed esperti di mezzo mondo.
Scrive Massimo Introvigne, direttore del Centro di studi sulle nuove religioni di Palermo: "Solo la diffusa ignoranza religiosa spiega come qualcuno possa prendere sul serio un tale cumulo di affermazioni a dir poco ridicole. Ci sono testi del primo secolo cristiano dove Gesù Cristo è chiaramente riconosciuto come Dio. All'epoca del Canone Muratoriano ' che risale circa al 190 d.C. ' il riconoscimento dei quattro Vangeli come canonici e l'esclusione dei testi gnostici era un processo che si era sostanzialmente completato, novant'anni prima che Costantino nascesse. Quanto alla Maddalena, lo gnostico Vangelo di Tommaso, che piace tanto a Brown,
ben lungi dall'essere un testo proto-femminista ne fonda la grandezza sul fatto che «[...] si fa maschio». A Simon Pietro che obietta «Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della Vita», Gesù risponde: «Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Perché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli». La cifra di cinque milioni di streghe bruciate dalla Chiesa cattolica è del tutto assurda, e Brown si dimentica del fatto che nei paesi protestanti la caccia alle streghe è stata più lunga e
virulenta che in quelli cattolici. L'idea stessa di un «codice Da Vinci» nascosto nelle opere dell'artista italiano è stata definita «assurda» dalla professoressa Judith Veronica Field, docente alla University of London e presidentessa della Leonardo Da Vinci Society". Sulla stessa lunghezza d'onda i commenti dei giornali seguiti all'uscita del libro negli Stati Uniti e in
Inghilterra. "Questo libro è, senza dubbio, il più stupido, inesatto, poco informato, stereotipato, scombinato e popolaresco esempio di pulp fiction che io abbia mai letto", scrive Peter Millar sul The Times del 21 giugno 2003. E Thomas Roeser sul Chicago Sun Times del 27 settembre 2003 rincara la dose: "Queste eccentriche congetture si mescolano con fatti e ricerche mal fatte. Il romanzo fa parte di un genere che presenta il ripugnante stereotipo di un
cattolicesimo plebeo. L'odio verso il cattolicesimo impregna tutto il libro, ma le peggiori invettive sono rivolte all' Opus Dei". "I suoi grossolani errori possono sorprendere solo un lettore poco istruito", sostiene Celia McGee sul New York Daily News e se non bastasse, il critico del New York Times Bruce Boucher non usa mezzi termini: "Più che un film, quello che Brown ha creato sembra un'opera di spionaggio. E qui viene a proposito una frase di
Voltaire: "Se qualcosa è troppo stupido per essere detto, almeno sempre potrà essere cantato". Giudizi inequivocabili. Eppure c'è chi ancora non è convinto e un cardinale si vede costretto a replicare a fatti inesistenti. Nella società dei media capita anche questo.
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Appello del cardinale ai microfoni della Radio Vaticana.
Anatema sul Codice da Vinci Bertone: «Non leggetelo. C'è una strategia anticattolica. Cosa accadrebbe se stravolgessero la Shoah o Maometto?»
Chi ancora non l'avesse letto, farà bene a non chiederne una copia nelle librerie cattoliche, tratto in inganno da una trama che intreccia i suoi molteplici fili con la storia della Chiesa e la vita di Gesù. Sugli scaffali non ne troverà traccia, e probabilmente si beccherà un'occhiata in tralice da più di un commesso. Perché da oggi Il Codice Da Vinci, clamoroso successo internazionale dell'americano Dan Brown, è ufficialmente off limits.
Bandito. «Scomunicato». Ci aveva già provato qualche mese fa un misconosciuto scrittore spagnolo, José Antonio Ullate Fabo, giornalista cattolico di Navarra. Il suo La verdad sobre el Codigo Da Vinci mancava però di un elemento fondamentale: l'autorità. Ieri contro il «Codice satanico» è sceso in campo uno dei principi della Chiesa, il cardinale Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova. Di fatto, è il Vaticano stesso a rompere il silenzio corrucciato con il quale aveva reagito alla pubblicazione del thriller esoterico di Brown.
«Non leggete e non comprate quel romanzo». Un appello ai microfoni della Radio Vaticana, per combattere uno stereotipo secondo cui «bisogna leggere questo libro per capire le manipolazioni che la Chiesa avrebbe operato nel corso della storia».
Stereotipo che circola soprattutto nelle scuole, e per cui «non si può essere giovani moderni senza aver letto il Codice».
Di fronte alle «bugie a buon mercato» del bestseller, Bertone schiera la verità del Vaticano. E la verità è che «c'è un grande pregiudizio
anti-cattolico» (un'idea del resto condivisa dal sociologo Usa Philip Jenkins): «Se fosse stato scritto un libro pieno di menzogne su Buddha o su Maometto, o se fosse uscito un romanzo che avesse manipolato la storia dell'Olocausto o della Shoah, che cosa sarebbe accaduto?».
E' già stato pubblicato: Norman Finkelstein (ebreo tedesco) "L'industria dell'Olocausto - Lo sfruttamento della sofferenza degli ebrei" (Rizzoli 2002) [N.d.S.]
Bertone è stato il vice di Ratzinger all'ex Sant'Uffizio, culla dell'ortodossia cattolica. La quasi-scomunica era quindi nell'aria, anche perché proprio per stasera il cardinale ha organizzato un dibattito (a Genova, in Sala del Quadrivium) per smascherare «inesattezze e falsità» del thriller. Un romanzo che un tempo si sarebbe detto «popolare», pure un po' furbetto nel suo mescolare abilmente Gesù ai templari, il genio di Leonardo a delitti da manuale noir.
Fiction, insomma. Ma dal contenuto esplosivo.
Brown, di suo, non ha fatto nulla per sedare le polemiche: quando nel calderone finiscono la liaison tra Gesù e la Maddalena, un figlio segreto e un'Opus Dei «custode» di misteri per i quali non esita a uccidere, a furia di rimestare qualche turbamento verrà a galla. Il resto è abilità manageriale. Da due anni ormai lo scrittore va dicendo che la sua è un'opera di pura invenzione, salvo affermare "en passant" che «tutte le descrizioni di documenti e rituali segreti rispecchiano la verità». Un colpo al cerchio, uno alla botte. Un approccio naïf che non convince Bertone: «C'è una strategia nella diffusione di questo castello di menzogne», non a
caso uscite «dopo l'evento dell'Anno Santo. Giovanni Paolo II ha avuto un impatto eccezionale con l'attualità dell'umanità, e questo ha disturbato molti». Un pizzico di dietrologia, seguita da un cenno alla «strategia di marketing» e un rimprovero secco alle librerie cattoliche che vendono il romanzo «per motivi di lucro». Resta da chiedersi, adesso, che effetto sortirà la scomunica sulle coscienze dei lettori. Una nota legge del mercato stabilisce un legame di crescita proporzionale tra polemiche e vendite, fedele al motto «anche male, purché se ne parli». E non è molto che nelle vetrine italiane ha fatto la sua comparsa un nuovo romanzo di Brown, "Angeli e demoni". Scritto tre anni prima del "Codice", tradotto solo
dopo il suo successo planetario. In cui, nella Roma della Controriforma, una setta di scienziati è perseguitata fino alla morte... indovinate da chi?
16 marzo 2005
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IL VATICANO SMENTISCE LA CROCIATA CONTRO "IL CODICE DA VINCI" MA CONFERMA LE ACCUSE DI MISTIFICAZIONE STORICA LETTURE E POLEMICHE - (17 marzo h.11:10) -
Giornali e agenzie di tutto il mondo in questi ultimi due giorni hanno annunciato una "crociata" che il Vaticano avrebbe bandito contro "Il Codice Da Vinci", il best-seller di Dan Brown, con 17 milioni di copie vendute in tutto il mondo. In realtà il tutto sarebbe nato quando l'Ufficio per la Cultura e l'Università dell'Arcidiocesi di Genova, il cui Arcivescovo è il cardinale Tarcisio Bertone, ha organizzato questo mercoledì un dibattito sul
libro dal titolo "Il Codice Da Vinci...storie senza storia", al quale è stato invitato anche Massimo Introvigne, Fondatore e Direttore del Centro di Studi delle Nuove Religioni (CeSNuR). Di fronte all'eco suscitata da questa iniziativa, il cardinale Bertone ha concesso una intervista a "Radio Vaticana", nella quale ha constatato che il "condizionamento maggiore o peggiore" consiste nel fatto "che non si può essere giovani moderni senza aver letto il "Codice Da Vinci". Ormai c'è uno stereotipo che circola nelle scuole, che bisogna leggere questo libro per capire tutta la dinamica della storia e tutte le manipolazioni che la Chiesa avrebbe operato nel corso della storia".
Massimo Introvigne ha spiegato, sempre ai microfoni di "Radio Vaticana", che le tesi di fondo del libro di Brown si rifanno ai Vangeli gnostici e il castello di menzogne che costituisce la trama de "Il Codice Da Vinci" poggia su un presunto dato storico contenuto nella pagina 9 del volume, intitolata nella edizione inglese "Facts" ("Informazioni storiche"). [i]"Dan Brown ' spiega il sociologo ' ci dice che questo non è solo un romanzo, ma dice che si fonda su documenti storici e in particolare su `pergamene', note come Les Dossiers Secrets, scoperti nel 1975 presso la Bibliothèque Nationale di Parigi. Questi documenti svelerebbero i nomi di numerosi membri appartenenti ad una società segreta europea fondata nel 1099 e nota come "Priorato di Sion", fra cui figuravano: Isaac Newton, Botticelli, Victor Hugo e Leonardo da Vinci. Ma" - osserva ancora Introvigne - "contrariamente a quanto
dice a pagina 9 Dan Brown, i documenti depositati nel 1967 alla Biblioteca Nazionale di Parigi sono falsi, gli autori della mistificazione hanno confessato pubblicamente e per iscritto che si trattava appunto di una forse brillante mistificazione".
Secondo l'Arcivescovo di Genova, che in passato è stato Segretario della
Congregazione per la Dottrina della Fede, uno degli errori più evidenti del libro "è la cosiddetta "obliterazione" dell'aspetto femminile nella narrazione evangelica e nella vita della Chiesa: non c'è nulla di più falso. Nei Vangeli, come sappiamo, ha un posto dominante la Madonna, la figura femminile per eccellenza, la Madre di Gesù", ha constatato. Un altro elemento mistificato, secondo il cardinale Bertone, è la negazione della morte e della Risurrezione di Gesù: "Le narrazioni evangeliche sulla Passione di Cristo sono le narrazioni più precise e con determinazione e anche con un verismo che ha fatto parlare a qualche giornalista di un `horror
fondamentalista' della Passione di Mel Gibson". Il Cardinale salesiano ha poi lamentato la presenza del libro anche nelle librerie cattoliche a soli motivi di lucro, contestando che "è la strategia della persuasione, che uno non è cristiano adulto se non legge questo libro. Quindi, il mio appello è: Non leggete e non comprate, tanto meno, il "Codice Da Vinci"! C'è un grande pregiudizio anti-cattolico. ' ha ammesso ' Io mi domando se fosse stato scritto un libro simile, pieno di menzogne, su Budda, su Maometto o anche, per esempio, fosse uscito un romanzo che avesse manipolato tutta la storia dell'Olocausto o della Shoah: che cosa sarebbe accaduto?".
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APPELLO DEL CARDINAL TARCISIO BERTONE: «Cattolici, non leggete il "Codice da Vinci"»
«Non si fa un romanzo mistificando i dati storici o maldicendo o diffamando una persona storica che ha il suo prestigio e la sua fama proprio nella storia della Chiesa, nella storia dell'umanità!». E' il duro giudizio del card. Tarcisio Bertone sul "Codice da Vinci" di Dan Brown, un successo editoriale (in Italia il romanzo è pubblicato da Mondadori) costruito su una raffinata strategia di marketing ma soprattutto su un intrico di errori e di mistificazioni che stravolgono la verità storica dei Vangeli. Proprio per fare chiarezza il porporato ha organizzato per oggi a Genova un incontro sul libro. «Io credo - ha detto Bertone a Radio Vaticana - che il condizionamento maggiore o peggiore che si dà è proprio questo: che non si può essere giovani moderni senza aver letto il "Codice Da
Vinci". Ormai c'è uno stereotipo che circola nelle scuole, che bisogna leggere questo libro per capire tutta la dinamica della storia e tutte le manipolazioni che la Chiesa avrebbe operato nel corso della storia. E questo è un fatto veramente doloroso e terribile. Noi ci siamo accorti della diffusione nelle scuole di questo libro ed è per questo che abbiamo preso dei provvedimenti di riflessione e di confronto pubblico, anche, aperto e deciso».
«Intanto - ha aggiunto - io credo che ci sia una strategia nella diffusione di questo castello di menzogne, uscite fuori specialmente dopo il grande evento dell'Anno Santo. Certamente la Chiesa, con il nostro Papa Giovanni Paolo II, ha avuto un impatto con l'attualità dell'umanità eccezionale, e questo ha disturbato molte persone. La strategia della distribuzione è stato marketing assolutamente eccezionale anche presso le librerie cattoliche».
Bertone si è «già lamentato delle librerie cattoliche che, per motivi di lucro, hanno le pile di questo libro... E poi, la strategia della persuasione, che uno non è cristiano adulto se non legge questo libro. Quindi, il mio appello è: Non leggete e non comprate, tanto meno, il Codice Da Vinci!». _________________
Nn è un librone....ma ha la capacità d tenertici incollato (una volta l'ho letto fino alle 4 del mattino....tanto il giorno dopo dovevo solo andare a scuola!)
Posted: 17 Mar 2005 - 18:42 Post subject: Post subject: schifo di m***a
A me ha fatto cagare....(scusate il francesismo, tanto l'ambientazione è quella...).
Meno male che almeno la protagonista femminile la immaginavo come Emanuelle Béart... L'unico problema è che per quello maschile mi si era impressa la faccia di Dan Brown fotografato sul retrocopertina, e il connubio tra i due era rivoltante...
D'accordo, ognuno è padrone dei propri gusti personalissimi, ma una cosa mi chiedo: che bisogno c'è di fare tutto questo can-can da parte dei difensori del cattolicesimo se è un banale thriller per americani annoiati...? La pubblicità che gli stanno facendo è pazzesca, l'ho visto perfino oggi al tg2 il cardinale a lanciar filippiche... mboh? _________________
E ti stupisci? Questo libro è stato letto dal 20% della popolazione italiana e dice sostanzialmente (cosa in cui io credo pienamente da anni!) che Gesù aveva una donna ed addirittura questa donna era la Maddalena!!! Ma vi rendete conto!!! Ciò comporta che Gesù non è divino come sancito dal Concilio di Nicea del 325 d.C. ma era un essere umano come me e te (sono troppo divina!!! ). Non solo: non a caso il custode del Louvre nel "Codice da Vinci" si chiamava Sauniere! Berenger Sauniere è stato un uomo molto controverso durante la fine dell'800 inizio 900 per dei ritrovamenti misteriosi che riguardavano (dicono) il Graal e improvvisamente venne ricchissimo e contornato da personaggi appartenenti a dubbie associazioni (massoneria e compagnia bella)!!!
In un periodo di crisi della fede (nella santa chiesa cattolica) un libro del genere che denuncia altri possibili segreti che la Chiesa ha mantenuto per sè, non giova molto alla sua immagine non trovate???
Ma io sono perfettamente d'accordo, è una "storiella" che conosco da anni con diversi risvolti. La cosa che mi stupisce è il comportamento di un alto prelato che, a differenza del classico insabbiamento nel maggior silenzio possibile, vedi ad esempio Norman Finkelstein (ebreo tedesco) "L'industria dell'Olocausto - Lo sfruttamento della sofferenza degli ebrei" (Rizzoli 2002), che dopo una fugace comparsata sulla trasmissione di Ferrara (il tricheco americano) è letteralmente scomparso dai "pensieri" italiani, ci sia tutta questa cagnara per un libro che espone in chiave romanzata tesi che sono stra-conosciute da decenni. Ti ricordo che questo libro non è mica l'unico che affronta l'argomento per il grande pubblico. Sempre la Mondadori ha dato alle stampe il contestatissimo (anche quello) saggio-inchiesta di tre britannici dal titolo "Il santo Graal" e ristampato negli anni successivi, senza tutto 'sto casino. _________________
Joined: 13 Set 2004 Posts: 1975 Location: Ornago, e dove sennò?
Posted: 18 Mar 2005 - 14:30 Post subject:
Anche se ho fatto un voto (segreto) di rifiutare categoricamente di leggere il Codice da Vinci, dico che Brown non è stato il primo a muovere queste "falsità". Queste sono scritte in quasi tutti i Vangeli che la Chiesa ha pensato bene di escludere dai libri dalla Bibbia...
E comunque, citop la risposta di un prete interrogato da un mio amico su questa questione:
"Perchè no? In ogni caso è stato un grande uomo!"
Un romanzo è "solo" un romanzo! Ognuno ha il diritto di scegliere se leggerlo o no.
Purtroppo l'errore della chiesa, secondo me almeno, è quello di voler forzatamente difendere un messaggio che non ha alcun bisogno di essere difeso!
Gesù Cristo ha detto e fatto delle cose condivisibili o meno...ognuno è libero di pensarla come vuole, questa è la grande libertà, così come credere che sia o no il figlio di Dio!
La chiesa è stata messa nelle mani degli uomini...e gli uomini, si sa, "rinnegano" e "tradiscono"!!!
Sarò blasfemo... ma secondo me la religione è l'ultima carta che hanno tentato i romani x tenere a bada il proprio volgo...
Qualcosa di divino che ha il potere di mandarti in paradiso o all'inferno e di fare di te ciò che vuole è un'arma molto + potente che un coltello puntato alla gola x una situazione in cui il volgo era ignorante e sprovveduto... loro fallirono nel loro intento, soprattutto per causa dei barbari, ma la Chiesa ha attinto a piene mani, e forte dell'ignoranza della gente ha portato avanti questa farsa...
Io non so assolutamente cosa ci possa essere, e non metto in dubbio che un tale che veniva chiamato Gesù abbia predicato parole d'amore e fraternità, contro l'odio e la violenza dei Romani... però so anche che ci vuole ben poco a qualche personaggio per modificare col tempo i fatti realmente accaduti, e magari far passare un semplice caso per un miracolo...
Non credo affatto che tu sia blasfemo Shimoon, credo che tu ti sia fatto un tuo pensiero, e questo merita il massimo rispetto....ognuno vive delle esperienze nella vita che lo portano a credere ad alcune cose e ad altre no...credo che l'importante sia accontentare la nostra ricerca della verità...
l'importante e scegliere...poi...ci si può sempre confrontare...
Joined: 16 Feb 2005 Posts: 1160 Location: Castelli Romani
Posted: 22 Mar 2005 - 13:16 Post subject:
Condivido in pieno l'analisi di Ale84ms. La religione è stata da sempre (anche molto prima dei romani) lo strumento di potere più forte che sia mai esistito. Ricordate che agli uomini ci si può opporre, agli dei no! (Infatti molti governanti antichi si identificavano con la divinità per avere un potere pressoché assoluto!)
K cristo fosse pienamente umano e k avesse relazioni interpersonali ( 8) ) con la Maddalena l'ho sempre pensato....x la religione ricordatevi cs dicevano le streghe: "La religione è l'atto di emulazione dell'adulto da parte del bambino ecc.ecc.ecc. (cercatevelo: mica posso metterlo tutto!)"
Last edited by Srell on 25 Mar 2005 - 18:16 ; edited 1 time in total
Ma figurarsi.
Io ho pure dubbi sul fatto che sia esistito realmente!
Ho letto degli scritti in cui si mettevano a confronto alcune figure storico-religiose ... la figura di Gesù era stranamente simile a quella di altri personaggi precendenti di secoli! COn strane somiglianze sulla vita e anche sul modo in cui è morto!
Inizio a credere che:
1. tutta quanta è storiella inventata e scopiazzata a posteriori dai fondatori reali della Chiesa.
2. lui fosse un personaggio che fonda una setta ricalcando e scopiazzando esperienze e credenze già infuse nella popolazione.
Inoltre i vangeli apocrifi, compresi quelli ritrovati nel mar nero pochi anni fà, raccontano la vita di gesù ... raccontano tutto ciò che nella Bibbi è sapientemente tralasciato. La Bibbia è un'opera vista, rivista, corretta e ritradotta mille volte.
Sapete cosa ne esce fuori se noi traduciamo un testo dall'inglese 1000 volte?
Se quel testo fosse alla base delle nostre credenze (come lo era per tutti i traduttori sino al 1800)?
E se noi fossimo dei frati medioevali (unici che trascrivevano i libri)?
Ne viene fuori una cosa diversa anni luce!
Il cardinalone interviene perché stanno perdendo consensi ... ormai gli rimane solo l'america latina e l'africa ... dove se non entri in chiesa sei un emarginato ... insomma come nel 500-600 in Italia! Hanno timore di perdere anke quel poco che gli rimane tra la gente che riesce a ragionare senza timore di Dio!!! _________________
La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto
Qualche volta mi concedo safari che nessun altro essere può compiere. M'inoltro verso l'asse delle mie memorie. Come uno scolaretto che prepara un tema su una gita, scelgo il mio argomento. Sarà... le intellettuali! Risalgo a ritroso l'oceano dei miei antenati. Sono un grande pesce alato degli abissi. La bocca della mia coscienza si schiude, e io li inghiotto! A volte... a volte cerco singole persone documentate nelle nostre storie. È una gioia personale rivivere la vita di una di loro, trascurando le pretese accademiche che dovrebbero formare una biografia!
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.4 - pag.31)