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considerazioni politiche
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freyn
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Joined: 18 Feb 2005
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 Post Posted: 17 Mar 2005 - 17:45     Post subject: Post subject: tentiamo di eliminare dubbi ed equivoci....

Anzitutto dovete tutti perdonarmi per il ritardo (soprattutto tu Idaho, nick azzeccato..), sono incasinato con gli ultimi preparativi per la laurea, chi ci è passato saprà capirmi...
Inoltre devo dirVi che sono rimasto contentissimo delle risposte che ha ricevuto la mia riflessione. In realtà la mia pseudo-provocazione nasce dal fastidio che personalmente provo ogni qual volta sento venir meno-soprattutto in ambito accademico- il necessario relativismo e distacco con cui bisogna accostarsi allo studio scientifico di qualunque fenomeno, comprese per l'appunto le tematiche politiche.
E questo è ciò che sta verificandosi in questo periodo, con l'insinuazione di un pensiero di tipo evolutivo applicato alla storia umana come non si vedeva dai tempi dell'illuminismo. La tesi è naturalmente la tendenza necessaria e naturale verso la democratizzazione globale. Inutile dire che tale ragionamento sottintende la giustificazione dell'utilizzo di qualsiasi mezzo per raggiungere tal fine. E tesi di questo genere sono proposte non tanto da politici da quattro soldi, ma da fior fiore di tenutari di cattedre universitarie.
Non si vuole in tal sede fal leva sul solito discorso: "guarda questi, che con la scusa di far votare gente che non ha neanche i denti per mangiare, gli sparano pure qualche supposta esplosiva nel didietro" (non che sia un discorso privo di fondamenti, quello del "piove sempre sul bagnato"), ma volevo far notare come uno scrittore di testi di fantascienza quale Herbert fosse in grado di accostarsi alle tematiche politiche con occhio assai più neutrale ed obiettivo rispetto a molti scienziati politici.
Dunque, tornando a bomba- appunto...- è evidente come un atteggiamento che consideri le istituzioni democratche come un dato di fatto, in continuo perfezionamento- pensate a roba tipo televoto...rabbrividiamo- sia perlomeno miope. Basti pensare che la democrazia liberale come la intendiamo oggi ha nei fatti solo 50 anni di vita, e come più della metà del mondo non si regga su istituzini di questo tipo.
Non dubito che la democrazia liberale sia il governo attualemnte migliore sotto il quale vivere- se si vive in uno stato sufficientemente ricco per gestire le istituzioni- ma dubito fortemente che sia il modello vincente nel futuro, prossimo o remoto.
Perdonate la lunghezza della risposta, Vi ringrazio per la Vostra partecipazione
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YuriIdaho
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 Post Posted: 17 Mar 2005 - 18:19     Post subject: Post subject: Re: considerazioni politiche

yuriidaho wrote:
freyn wrote:

...oggi definiremmo "primitive", o perlomeno "passatiste"...


2) Ma soprattutto definire il soggetto: a) noi di questo sito - b) noi sentore comune - c) noi giovani natti dagli anni 70 in poi con istruzione medio alta - d) noi studiosi contemporanei di forme statuali


Grazie


con la tua risposta intendi dirmi che ti riferivi alla D (scienziati politici e accademici) oppure altro?
l'argomento è interessante ... ma per poter intervenire in maniera puntuale mi serve sapere a cosa ti riferisci ...
condivido ampiamente il tuo ultimo intervento ... ma non tutti gli studiosi sono così miopi!
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La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto
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freyn
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 Post Posted: 17 Mar 2005 - 18:31     Post subject: Post subject: soggetto

Bè, non che consideri il soggetto così importante... la riflessione è aperta a tuttti, ma la mia ira funesta si scaglia soprattutto contro l'ybris degli scienziati politici- certo, ho già specificato, alcuni scienziati politici- che non sapete quanta influenza possano esercitare sulle politiche dei governi, in ogni caso... altro che topi di biblioteca!
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Ale84ms
Arifa
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 Post Posted: 17 Mar 2005 - 19:09     Post subject:

Smile In cosa ti laurei Freyn ? Smile (complimenti!!! io ci sto passando... mi manca ancora un anno e mezzo prima della laurea breve...)
Comunque sai... a parte che la democrazia in senso lato è un po' come il comunismo... un'utopia... (anche perchè dietro alla parola democrazia si nasconde una sottospecie di oligarchia visibile a tutti e non), la ricerca della democratizzazione globale altro non è che una scusa per arrivare a secondi fini... e parlo di petrolio in Iraq e oleodotti e gasdotti in Afghanistan!
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freyn
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Joined: 18 Feb 2005
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 Post Posted: 17 Mar 2005 - 22:04     Post subject:

scienze politiche appunto... grazie ale
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checco
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YuriIdaho
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Joined: 18 Set 2004
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 Post Posted: 18 Mar 2005 - 11:37     Post subject:

era chiaro ... scienze politiche.

Freyn ... io non credo che gli "scienziati politici" commettano errori tanto grossolani!
Mi rivolgerei di + a quelli che (in possesso di un qualke titolo) utilizzano i mass media per fini propri (economici) ... non badando alla correttezza scientifica delle proprie affermazioni, bensì agli interessi di chi li paga! Wink

In generale si ha la visione distorta del progresso (in tutti i campi) come una linea retta. E' un po' il fardello del cristianesimo ... e l'idea del fine ultimo e del giudizio universale che ci ha dato questa visione. In realtà, specie nel campo delle forme statuali ... non esiste un fine a cui tendere e il "progresso" non è lineare ... democrazia (reale ... con tutti i crismi, è difficile se non impossibile) e chi dice quindi che una democrazia imperfetta sia meglio di una forma monarchia parlamentare ... o chissà che altro!

Io trovo che in considerazione di queste problematiche:
1. territorio estremamente vasto
2. differenza tanto elevate di standard di vita (tra un pianeta e un altro)
3. differenze culturali immense
4. grande difficoltà di spostamenti da un pianeta ad un altro
5. nessuna comunicazione o informazione tra "gente comune" (leggi mass media) se non quelle tra sovrani o "classi elevate"

mi viene difficile immaginare una forma istituzionale diversa da quella ideata da Herbert!
Per poter pensare di cambiare la forma statuale sarebbe NECESSARIO almeno un mezzo di trasporto "libero" accessibile alla gran parte della popolazione, per potersi spostare all'interno dell'"Impero". E poi iniziare un processo di "standardizzazione" delle strutture sociali e culturali.
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freyn
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Joined: 18 Feb 2005
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 Post Posted: 18 Mar 2005 - 16:34     Post subject:

Allora Idaho, sono in gran parte d'accordo con te. Sai, sul problema da te sollevato circa l'influenza dell'economia nelle democrazie contemporanee, non c'è neanche il bisogno di dirlo: lo assumo tranquillamente come prova della fallace pretesa di considerare la democrazia come una forma più "avanzata" (già andiamo male usando questo termine... ) di governo.
E sono inoltre completamente d'accordo sul fatto che in uno scenario ipotetico quale quello hebertiano la ricostituzione di un sistema di tipo "feudale" sia la più praticabile delle possibilità. Tra parentesi sarebbe secondo me interessante conoscere qualche retroscena sulla formazione e legittimazione di queste forme di potere. Da parte mia ho sempre immaginato che col passare dei secoli il dominio economico si palesasse in investitura politica, secondo la teoria del "dispotismo idraulico", che lo stesso Herbert cita (vedi Imperatore-Dio non mi ricordo dove...)
Infine c'è da considerare, a proposito della globalizzazione cui tu stesso hai fatto cenno nel tuo ultimo intervento, come la società, via via che si massifica, tende a trasformarsi paradossalmente in una forma sottile di dispotismo, non evidente. Questo è determinato semplicemente dall'ampiezza della comunità umana di riferimento: tanti più siamo, tanto più è difficile mettere tutti d'accordo.
Per cui viene ad essere sempre più impellente l'imposizione di modelli culturali standardizzati, conformi all'esercizio il più arbitrario possibile del potere da parte dell'élite. E questa funzione è efficacemente svolta dai mass-media.
Per farla breve (alla faccia, direte Voi....), se in TV trasmettono la de filippi anzichè farci vedere quello che succede nel mondo, o insegnarci quello che è successo nel passato, il discernimento del cittadino nello scegliere gente onesta per i ruoli di potere sarà di sicuro mooolto meno efficace. Insomma, meglio fare una bella purea del cervello della gente, così mentre quelli si sollazzano di cazzate, noi gente seria pensiamo ai fatti nostri... ossia riempirci le tasche.
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Faerula
Maestra dei Veleni
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Joined: 02 Set 2004
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 Post Posted: 18 Mar 2005 - 16:54     Post subject:

freyn wrote:
Per farla breve (alla faccia, direte Voi....), se in TV trasmettono la de filippi anzichè farci vedere quello che succede nel mondo, o insegnarci quello che è successo nel passato, il discernimento del cittadino nello scegliere gente onesta per i ruoli di potere sarà di sicuro mooolto meno efficace. Insomma, meglio fare una bella purea del cervello della gente, così mentre quelli si sollazzano di cazzate, noi gente seria pensiamo ai fatti nostri... ossia riempirci le tasche.


Mi intrometto un nanosecondo a al proposito per citare "Fahrenheit 451" a tal proposito, postmettendo (esiste sta parola???) che h letto solo il libro e il film non l'ho visto!!!

Chiudo l'intromissione e che la faida continui Very Happy

Un beso
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SudrakAlSalik
Saggio
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 Post Posted: 18 Mar 2005 - 18:21     Post subject:

freyn wrote:
secondo la teoria del "dispotismo idraulico", che lo stesso Herbert cita (vedi Imperatore-Dio non mi ricordo dove...)


La RM Syaksa attribuisce al Signore Leto una motivazione basata sul concetto del dispotismo idraulico. Come sapete, il dispotismo idraulico è possibile solo quando una sostanza o una condizione dalla quale dipende assolutamente la vita in generale può essere controllata da una forza relativamente piccola e centralizzata. Il concetto del dispotismo idraulico ebbe origine quando l'acqua per l'irrigazione fece salire le popolazioni umane locali a un livello di domanda di dipendenza assoluta. Quando l'erogazione dell'acqua veniva interrotta, la gente moriva in gran numero.
Questo fenomeno si è ripetuto molte volte nella storia umana, non solo con l'acqua e i prodotti della terra coltivabile ma anche con i combustibili come il petrolio e il carbone, controllati per mezzo di oleodotti e di altre reti di distribuzione. A un certo momento, quando la distribuzione dell'elettricità avveniva esclusivamente per mezzo di complicati intrichi di linee tracciate sul territorio, anche questa risorsa energetica assunse la forma del dispotismo idraulico.
La RM Syaksa ritiene che il Signore Leto stia spingendo l'impero verso una crescente dipendenza dal melange. Vale la pena di notare che il processo di senescenza può essere definito un'infermità per la quale il melange rappresenta il trattamento specifico anche se non la guarigione.


"L'Imperatore-dio Di Dune"
pp. 67-68
Edizione Nord
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Hic Sunt Ignoti Mundi

Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni
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-- Duncan H. Idaho (I Figli di Dune - cap.30 - p.209 - Ed.Nord)