Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 23 Set 2010 - 22:32 Post subject: Post subject: [Encyclopedia] Precipitatori di rugiada
Dopo la ristrutturazione del forum, tanto per svagarmi un po' (), ho deciso di fare una traduzione di una breve voce della Dune Encyclopedia, per continuare con il progetto CTE. Si tratta del riferimento ai precipitatori di rugiada (chiamati anche condensatori di rugiada nell'edizione italiana dell'Esalogia), usati dai Fremen per raccogliere l'umidità atmosferica grazie alla grande escursione termica tra il dì e la notte su Arrakis. Frank Herbert stesso, in suo discorso ad una convention di fantascienza, aveva auspicato l'interessamento da parte di qualche industria nel campo delle materie plastiche in questi "apparecchietti semplici e pratici".
Il testo che segue è a pagina 187 della Dune Encyclopedia.
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Prima Legge del Mentat
Last edited by the_rymoah on 23 Set 2010 - 22:40 ; edited 1 time in total
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Posted: 23 Set 2010 - 22:36 Post subject:
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Precipitatori di rugiada(o condensatori di rugiada)
Insieme alle trappole a vento, i più importanti strumenti per raccogliere l'umidità atmosferica di Arrakis. Furono introdotti su Arrakis da Pardot Kynes, il Planetologo Imperiale, per esperimenti di botanica in pieno deserto.
L'invenzione del precipitatore è storicamente attribuita a Pajit Narayam (7520-7613); fu impiegato per la prima volta su Zecrati, nel 7587. In seguito fu utilizzato su diversi pianeti aridi e con poche precipitazioni, come New Bhutan, Deviil e Salusa Secundus, per supportare l'agricoltura locale. Le dimensioni di una singola unità variavano da pianeta a pianeta, a seconda della distanza dal relativo sole e della composizione e densità atmosferica. Il precipitatore tipico di Arrakis era costituito da un semiellissoide (raggio interno 1,59 cm, raggio esterno 1,75 cm, asse maggiore 4 cm, asse minore 3,17 cm). La coppa o "piatto" si adagiava sul terreno attorno al gambo della pianta, con la sua superficie concava rivolta verso l'alto.
Il precipitatore aveva una doppia funzione. Durante il giorno rifletteva la luce solare dalla sua superficie sfocata, in modo da mantenere al fresco la pianta che circondava. Quando il sole tramontava, la conduttività del materiale raffreddava il precipitatore più velocemente dell'aria. L'umidità atmosferica condensava quindi sulla superficie, colando nella piccola apertura centrale fatta per lo stelo della pianta, ed infine gocciolava direttamente sulle radici.
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Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.