Posted: 02 Gen 2009 - 13:41 Post subject: Post subject: vabbè.. però...
in questo thread voglio proporre una cosa interessante:
tutti noi amiamo Dune, ma proviamo a scrivere qui i difetti di questo libro, le cose illogiche ecc...
comincio io:
non vi sembra strano che, nonostante il meraviglioso addestramento bene gesserit, ogni volta che un personaggio dice qualcosa, tutte le Bene Gesserit presenti avranno bisogno di tutto il loro addestramento per non tradire le proprie emozioni?
intendo dire che ogni volta che qualcuno "svela" qualcosa, ogni volta appare la scritta "le ci volle tutto il suo addestramento Bene Gesserit per non ...." (tralasciamo Irulan che, nonostante l'addestramento, va in escandescenze e altro a ogni occasione).
oppure a volte appare "le ci vollero diversi minuti per riprendersi"
"recitò la Litania Contro La Paura"
beh, ora andate avanti voi (anche perchè io parto e torno il 15 ) ciaooo
Joined: 10 Feb 2006 Posts: 44 Location: San Martino S.
Posted: 02 Gen 2009 - 14:28 Post subject:
Ripeto quello che ho espresso in merito ad un altro tema: perchè cercare simbologie, significati reconditi, tantopiù difetti in un capolavoro? Apprezziamone gli aspetti positivi e godiamocelo così com'è.
più che un commento negativo, una simpatica constatazione: quando leggevo Dune una volta pensai "ma perchè cavolo ogni volta che devono prendere una decisione o fare un movimento ecc.. devono stare a pensare rimuginare discorrere con se stessi per 14 pagine, e poi zac in mezza riga tutto è finito... come in holly e benji che per fare un tiro o un crosso o una parata ci vogliono 6 puntate e un'ora e mezza di flashback!!"
Joined: 21 Apr 2005 Posts: 47 Location: L'antica Roma sull'antica Terra
Posted: 19 Feb 2009 - 12:05 Post subject:
L'unico appunto negativo che si può fare a Frank Herbert non è tanto nella trama quanto nei passaggi lenti e prolissi, come detto già da sverza.
Le Bene Gesserit per quanto bene addestrate sono pur sempre esseri corruttibili, come ogni essere umano.
Herbert le vuole rendere solo più umane e verosimili. _________________ Gnothi se auton
Si dice che un uomo in punto di morte veda passare davanti tutta la sua vita.
Nei pù minuti particolari. In un lampo.
Se Frank Herbert scrive pagine su pagine per arrivare poi a due righe di azione, mi piace pensare che avrà avuto i suoi motivi.
E' molto facile descrivere un uomo che ne ammazza un altro. Credo sia impegnativo, prima dell'azione, descrivere anche le motivazioni che hanno portato a quel gesto.
Descrivere il contesto, l'ambiente, le convinzioni, le suggestioni e i pensieri del protagonista e dell'antagonista rendono la scena finale magnifica, come se fosse realmente vissuta da chi la legge, e le pagine scorrono come sabbia su una clessidra e dispiace che si arrivi alla fine.
Importa relativamente vedere come si muore, secondo me, la cosa affascinante è sapere il perchè, come per tutte le cose e la vita.
F. Herbert non è uno scrittore d'azione, secondo me, anche se ha inventato un universo, predilige il dialogo e l'azione, pur necessaria, ne è una conseguenza. Che si deve assaporare.
La vera festa è il sabato, pensando che domenica sarà vacanza, non la domenica, pensando al lunedì.
Naturalmente la mia è un'opinione personale, opinabilissima.
La discussione non finirà mai, i punti di vista sono sicuramente infiniti.
F. Herbert non è uno scrittore d'azione, secondo me, anche se ha inventato un universo, predilige il dialogo e l'azione, pur necessaria, ne è una conseguenza. Che si deve assaporare.
La vera festa è il sabato, pensando che domenica sarà vacanza, non la domenica, pensando al lunedì.
Naturalmente la mia è un'opinione personale, opinabilissima.
La discussione non finirà mai, i punti di vista sono sicuramente infiniti.
Sono d'accordo quando dici che Herbert non è uno scrittore d'azione, ricordo che quando lessi per la prima volta Dune mi meravigliai di come non affrontasse la battaglia finale come la ricordavo nel film.
Nel libro percepiamo l'azione fuori dal palazzo-astronave attraverso boati, riversamento di sabbia nella struttura sommersa dalla tempesta ma quello che succede fuori non viene illustrato, anche quando attaccano Arrakeen non c'è la descrizione della battaglia ma solo il prima e il dopo.
Inoltre non si dilunga mai nella descrizione dettagliata degli ambienti, dei luoghi di Dune... anche dei personaggi dà pochi dettagli su come sono vestiti, che aspetto hanno.
Herbert non è un paesaggista della SF come Vance o Harry Harrison però questo può essere un pregio; a me annoiano le lunghe descrizioni dei luoghi, è molto più bello lasciare il più possibile all'immaginazione fornendo pochi dettagli, così ognuno di noi si crea il suo Dune, il suo deserto, il suo sietch.
La sua abilità nel condurci nella mente dei personaggi è unica, in questo credo sia formidabile.
più che un commento negativo, una simpatica constatazione: quando leggevo Dune una volta pensai "ma perchè cavolo ogni volta che devono prendere una decisione o fare un movimento ecc.. devono stare a pensare rimuginare discorrere con se stessi per 14 pagine, e poi zac in mezza riga tutto è finito... come in holly e benji che per fare un tiro o un crosso o una parata ci vogliono 6 puntate e un'ora e mezza di flashback!!"
è proprio questa una delle cose che apprezzo di più !
Dobbiamo annichilire le macchine che pensano, gli uomini devono decidere in prima persona la propria vita. Le macchine non sapranno mai far questo. Il ragionamento dipende da chi programma, non dalla ferraglia che esegue ciecamente. E noi siamo il programma supremo!
Il nostro Jihad è anch'esso una programmazione: la programmazione che spazzerà via tutto quello che ci sta distruggendo come esseri umani!
-- Fratello-Ministro Butleriano (ricordato da Leto II) (I Figli di Dune - cap.39 - pag.260 - Ed.Nord)