Posted: 20 Giu 2008 - 23:00 Post subject: Post subject: semidio?
argomento della discussione = leto II
Leto II, accettando la pelle della trota, è diventato l'Imperatore-Dio
nel 4 libro spesso alcuni personaggi riflettono se egli sia davvero un dio, e Leto afferma di esserlo
Sorgono però alcuni dubbi: nella realtà di oggi l'uomo ha molti limiti: l'età, la forza, le abilità eccetera, e questi limiti lo distaccano dalla concezione di essere divino.
In un mondo, però, dove Leto riesce a fondersi con la trota delle sabbie, sconfigge molti dei limiti dell'uomo: la sua vita si allunga di molto, il suo corpo si muta, possiede la prescienza, è in grado di generare una nuova specie con la sua stessa morte.
e ora la domanda: ha superato "abbastanza limiti" da essere considerato un dio, o un semidio? quali sono le caratteristiche che bisogna avere per essere un dio?
Non è assolutamente questo il punto. Leto non è dio perchè è "più forte" o migliore dei suoi simili. Leto è dio perchè "fa" dio in tutte le relazioni possibili. è dio perchè si è seduto sul trono di dio "senza se e senza ma". Dio è una posizione relazionale, non una caratteristica evolutiva. A tal proposito ti consiglio i lavori di Gregory Bateson, in particolare "Verso una Cibernetica dell'Alcolismo", in "Verso un'Ecologia della mente".
Se ben ricordi in Imperatore-Dio, Leto ripensando allo scontro avuto contro gli Ixiani, quando è sceso sul campo di battaglia per soccorrere le sue Ittiointerpreti, si chiede cosa potesse pensare la sua gente se sapessero che i ragig laser lo hanno colpito, lo hanno ferito, gli procurano dolore, anche se agli occhi di tutti pare una furia divina che senza difficoltà spazza via gli avversari. Il popolo perderebbe la visione divina di Leto proprio perchè vedono in lui un Dio solo perchè è più potente e ciò gli permette di dominare l'Universo. Quindi no, secondo questi canoni Leto non è per nulla un Dio ne un semi-Dio; seguendo invece le parole di Rhana Leto è un "Dio"
Ma ovviamente che non è un "essere".. Leto stesso venerato come un Dio in carne ed ossa, credo fosse il primo a ridere del fatto che la gente potesse crederlo un Dio nei canoni classico lo si voglia intendere (come un Faraone ai tempi degli antichi egizi..)
e a questo punto, sotto tutti i dubbi, rimane un vuoto, come risposta alla domanda: "Ma cosa è allora ila persona Leto?". La potenza delle relazioni è tale che non è importante cosa realmente egli sia. Anche l'oscenità in lui è Dio. La redenzione del fallo. Il m
fallo che diventa il re dell'Universo. Senza "perchè". Il perchè è la politica, e poi diventa la vita, l'evoluzione.
Anzi, il fallo ridotto ad accidente, a veicolo, niente più del Carro Ixiano, come una tecnologia. Un'apoteosi alchemica di cui il fallo e il dominio sono solo uno degli ingredienti. Non mi stupisco che il sarcasmo sia l'unica difesa da un evento simile.
Joined: 29 Mag 2004 Posts: 846 Location: Giedi Primo
Posted: 24 Giu 2008 - 10:33 Post subject:
Rhana wrote:
No. Dio è una relazione. Almeno in Dune. Questo è il conflitto per il potere: decidere chi giocherà la parte di Dio.
Esattamente quello che intendevo: anche le relazioni sono idee, invenzioni, credenze... convenzioni che stabiliamo fra noi ^_______^ _________________ The slow blade penetrates the shield.
io intendevo il contrario. L'idea è una relazione. Se non ammetti questo, allora delel due una: Leto è davvero Dio o Leto è davvero un Tiranno. Ma nessuna delle due è data, mi sembra.
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Posted: 24 Giu 2008 - 14:21 Post subject:
Cioè?
L'idea è una relazione nel senso che la "definizione", la "posizione", il ruolo di dio è una relazione, quindi un processo, e non una cosa data? Se è così stiamo dicendo la stessa cosa, visto che le relazioni altro non sono che intersoggettività, cioé la posizione reciproca di due o più individui nell'universo simbolico.
Ogni relazione è un'invenzione e una convenzione: invenzione perché non esiste al di là di coloro che si relazionenano, non ha un'esistenza indipendente dagli attori, e una convenzione perché si attribuisce significato ai suoi termini in base a ciò che crediamo e pensiamo, ai nostri valori interiorizzati e un mucchio di altri fattori.
Se non è così abbi pietà di me, non ti seguo O__O _________________ The slow blade penetrates the shield.
Si, siamo daccordo su molte cose, tranen che su questa: secondo te, mi sembra di capire, sono i partecipanti ad una relazione che la definiscono (intersoggettività, invenzione, convenzione), secondo me, ma è un'opinione, è la relazione che definisce i partecipanti, fin nel dettaglioe nell'intimo.
Ma questo, francamente, esula dal discorso sulla divinità di Leto.
Joined: 29 Mag 2004 Posts: 846 Location: Giedi Primo
Posted: 25 Giu 2008 - 14:31 Post subject:
Sì, vero... hai ragione sulla diversità di vedute, per deformazione professionale ho un approccio sociologico a questi argomenti.
Per me sono gli attori che si influenzano a vicenda tramite la relazione, la relazione non ha esistenza autonoma dai partecipanti e quindi non può influenzare nessuno di loro... ma sono sottigliezze, mi scuso ^______^ _________________ The slow blade penetrates the shield.
Alcuni affermano che io non ho coscienza. Mentono, anche a se stessi. Io sono l'unica coscienza che sia mai esistita. Come il vino conserva il profumo della sua botte, io conservo l'essenza della mia genesi più antica, il seme della coscienza. È questo, ciò che mi fa sacro. Io sono un dio perché sono l'unico a conoscere davvero il proprio retaggio!
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.7 - pag.54)