Credo che tu abbia frainteso il mio intervento, non ho niente da obiettare sulla tua critica al cattolicesimo, che anzi condivido appieno. Dico solo che ciò che è avvenuto alla religione cattolica e ai cattolici nel corso dei due millenni che sono passati non mi pare dovuto al fatto che si tratta di una religione in senso stretto (un sistema di regole morali basate su una determinata concezione della metafisica), ma più in generale alla degenerazione che qualsiasi rivoluzionario modo di pensare, sentire e agire subisce quando viene a contatto con il potere.
Ma se ti dico che il potere corrompe (o attrae i corruttibili) non dico niente che non abbiamo già letto nel nostro amato manuale delle giovani marmotte
diciamo che non sono totalmente daccordo solo per un dettaglio... una religione ha per definizione un'origine divina e soprannaturale e i dogmi e le regole che la sostengono non dovrebbero essere solo regole morali ma un percorso di avvicinamento a Dio, purtroppo già quando diventano regole morali che inizia la degenerazione dal principio originale (un esempio nel caso cattolico è che tutto quello che riguarda il piacere fisico è "peccato", strumento usato dalla chiesa per controllare in modo subdolo)
In sostanza "il potere" come hai detto tu corrompe anche le ideologie più nobili, ma per me le religioni avendo una componente divina dovrebbero essere incorruttibili e non paragonabili a ideologie create dall'uomo, per questo non riesco a riconoscere la chiesa attuale come istituzione.
Il mio discorso ovviamente cade se uno crede o meno al soprannaturale e al divino. Per quanto mi riguarda, se mi viene chiesto rispondo che "non so". Per ora.
Ps:= forse stiamo un po' off topic con questo discorso?
Confesso che mi piacerebbe molto approfondire la cosa, non sono sicuro di aver capito, però è vero che siamo andati un po' off topic, quindi per intanto chiudiamola qui, se poi anche a qualcun altro interessa dire la sua apriremo un thread apposito
Vorrei aggiungere un commento un po' più puntuale, non in difesa del papa ma di Paul Feyerabend, uno dei più grandi epistemologi che il mondo ha mai avuto. L'illustre filosofo sta ricevendo una pubblicità piuttosto scomoda, nonchè a rischio di vari fraintendimenti. Senza armare una lezione, è giusto sottlineare che un punto fondamentale da lui espresso è che l'avanzamento scientifico non è, nè mai è stato, un processo lineare, nè costituito da grandi intuizioni riconosciute subito come tali. Il progresso scientifico è sempre una strada tortuosa nella quale entrano in gioco molteplici fattori, non ultimi la politica e quello che oggi chiameremmo marketing. In altre parole spesso una teoria scientifica prende piede e si diffonde non solo per il suo valore, ma anche perchè viene "venduta" meglio. Un'altra tesi di Feyerabend, che egli riprende da Thomas Kuhn, è che una rivoluzione scientifica porta con sè un cambiamento di paradigma, davanti al quale lo spaesamento è sempre forte, e spesso porta al rifiuto più netto. Basti pensare che lo stesso Einstein, di fronte alle innovazioni della meccanica quantistica, si espresse con un duro "Dio non gioca a dadi". Questo perchè è difficile passare da un paradigma, cioè un sistema di assiomi considerato come la base, spesso l'unica, per la comprensione della realtà, ad un altro. In questa chiave va letta l'affermazione di Feyerabend secondo la quale la chiesa usò la ragione nel processo a Galilei. Il filosofo intendeva dire, con il suo tipico gusto per la forma paradossale, che la chiesa si comportò in maniera più aderente al paradigma dominante all'epoca, non che la chiesa avesse ragione a perseguitare il buon fiorentino. D'altronde è proprio la capacità di uscire dal paradigma dominante che è peculiare dei grandi.
Detto ciò, non è stata una scelta felice da parte di Ratzinger quella di tirar fuori tale citazione, ma non saprei dire quanto di casuale e quanto di intenzionale ci fosse nel provocare tale casino...cioè, è stata una mossa volutamente provocatoria oppure una svista da secchione sprovveduto?
Muad'Dib è saggio alla maniera del deserto.
Muad'Dib si crea la propria acqua.
Muad'Dib si nasconde al sole e viaggia nel fresco della notte.
Muad'Dib è prolifico e si moltiplica sulla terra.
Muad'Dib noi chiamiamo il Maestro dei Bambini.