Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 02 Mag 2007 - 21:05 Post subject: Post subject: [Encyclopedia] Ampoliros
Ispirato da una conversazione con Sudrak, mi sono incuriosito circa questo mitico vascello fantasma citato in Dune una volta nei pensieri di Jessica (ma anche nella Terminologia dell'Impero) e ho tradotto la voce corrispondente sulla Dune Encyclopedia.
Il brano che segue è tratto dalle pagine 11 e 12 della Dune Encyclopedia.
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Prima Legge del Mentat
Last edited by the_rymoah on 02 Mag 2007 - 21:09 ; edited 1 time in total
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 02 Mag 2007 - 21:08 Post subject:
__________
Ampoliros, leggenda di
Una leggenda pre-Gilda presente su molti pianeti, tra cui Arrakis, Ix, Kronin, Reenol, Ecaz, Caladan, Bela Tegeuse, Giedi Primo, Gamont e tutti i pianeti di Niushe. Essa narra la storia della nave "cercatrice di stelle" Ampoliros, in realtà un incrociatore interplanetario a raggio limitato di classe tre, ampiezza di potenza 7. Nella leggenda l'Ampoliros assume dimensioni maggiori, diventando un esploratore a lungo raggio di classe nove, ampiezza di potenza 35, con la capacità militare di una nave da guerra di supporto.
Nella forma più semplice della leggenda, il Capitano Fregonokon e il suo equipaggio di 14 uomini partirono verso il sistema di Niushe nell'anno 480 B.G., una missione significativamente difficile in quell'epoca precedente ai viaggi a velocità superluminare. Circa a due terzi della rotta verso la loro destinazione incapparono in un cargo abbandonato alla deriva dello spazio. Dopo esser tornati dall'esplorazione di quella navetta vuota ritornarono alla loro missione. Due settimane più tardi l'intero equipaggio fu colpito da quelle che dovevano essere microspore anticitologiche. I sintomi erano febbre alta, sudorazione, capogiri e dementia magnum. In parole più semplici, tutti i componenti dell'equipaggio impazzirono. Sperimentarono la più rara forma di psicosi e paranoia di gruppo. Nel giro di tre settimane si convinsero che l'interà civiltà era stata distrutta da una forza d'invasione di alieni terrificanti che attaccavano con armi inarrestabili da astronavi invisibili. Trasmisero quest'informazione via radio a tutti i ricevitori usando lo spettro più ampio delle bande di emergenza. L'equipaggio riferì della sua decisione di assicurarsi alle loro armi e di continuare a volare finchè non finissero le scorte, cercando gli alieni invisibili, sperando di attaccare e distruggere almeno alcuni di loro prima che la fame o gli alieni uccidessero loro. L'Ampoliros non venne più ritrovato. Si narra che stia ancora cercando le stelle, sempre pronto ad attaccare; l'effetto di dilatazione temporale dovuto alla velocità di crociera vicina a quella della luce fa dei membri dell'equipaggio degli esseri quasi immortali.
La leggenda era spesso usata per spiegare ai bambini come il permettere di farsi trasportare da paure immaginarie possa portare a difficoltà reali. Era anche utilizzata per suggerire agli adulti che un periodo troppo lungo di inattività era deleterio per un esercito ben addestrato o per una forza lavoro ben preparata. "Sempre preparati e mai pronti" era una frase usata spesso per deridere l'equipaggio dell'Ampoliros e lo stato di qualsiasi forza tattica che avesse aspettato troppo a lungo prima di essere testata in un combattimento reale.
La leggenda veniva a volte adornata da alcuni cambiamenti come alcuni componenti dell'equipaggio che morivano di febbre o abbandonavano la nave da soli nello spazio profondo. Un'altra versione dice che diventarono pazzi non a causa della contaminazione di microspore, ma per la colossale, schiacciante solitudine del cosmo. Nelle sue varie forme la leggenda descrive l'equipaggio sofferente di sintomi reali o immaginari come disturbi emozionali, tremori dei muscoli oculari, emorragie dell'ego e fusione delle cellule cerebrali. Spesso la storia narra dell'equipaggio che attacca altre navi amiche, pianeti, asteroidi, e perfino obbiettivi immaginari come punti sullo scanner e psico-proiezioni.
La leggenda è stata registrata per la prima volta come facente parte della cultura folkloristica di Bela Tegeuse; da lì è stata portata alla maggior parte dei pianeti del sistema pre-Gilda. Naturalmente, nell'epoca post-Gilda si diffuse ad altri sistemi planetari. Si dice che la leggenda sia stata ancora popolare nel secondo millennio del regno del Signore Leto II. Ma la sua popolarità diminuì nel momento in cui i viaggi spaziali diventarono un fattore meno rilevante nella vita di tutti i giorni della maggior parte delle comunità.
Ulteriori riferimenti: Zheraulaz Kiit, Ballate dai Bordi delle Stelle, Studi nella Storia Atreideana 263 (Paseo: Ist. di Cultura Galattica-Fremen); Karal Aniika Zhaivz, Storie pre-Gilda per Bambini (Caladan: INS); Ikornius Pronimun e G. Duse, Altre Foglie dal Ramo d'Oro (Fides: Malthan).
__________
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Prima Legge del Mentat
Last edited by the_rymoah on 23 Set 2010 - 22:17 ; edited 2 times in total
Ti ringrazio di cuore, Rymoah, per questa traduzione perché la leggenda di Ampoliros mi aveva sempre affascinato e incuriosito e da sempre avrei voluto saperne di più.
Grazie!
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 03 Mag 2007 - 19:08 Post subject:
Felice di aver colmato una tua curiosità, Daphne!
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.