Posted: 04 Feb 2007 - 12:28 Post subject: Post subject: La moda "spaziale"
Gazzarrini: la doppia visione dello spazio
Viaggio attorno al sistema solare
L'astronomia è sempre stata la scienza che ha affascinato l'uomo sin dall'antichità. Pianeti, costellazioni e galassie influenzano il ciclo della vita, della terra, le maree e la semina dei campi.
Già gli egiziani, secondo i vari studi, avevano una conoscenza così approfondita dell'astronomia e dell'astrologia che costruirono le loro tombe, le piramidi, seguendo gli spostamenti di Orione, per potersi avvicinare, dopo la morte, al dio Osiride.
In questa era frenetica dominata dalla tecnologia e dall'ateismo, l'uomo si pone alcune domande: nell'Universo ci sono altre vite oltre alla nostra? Noi siamo soli in questo immenso Universo? Le risposte a tali domande sembrano provenire da lontano e crediamo che gli Ufo volino nella nostra atmosfera oppure che i 'marziani' o gli extraterrestri vivano tra di noi.
Dal 1969, con la missione Apollo, l'uomo ha monopolizzato la Luna; oggi l'obiettivo è quello di scoprire se su Marte c'é l'acqua, in prospettiva della possibilità di poter colonizzare questo pianeta in sostituzione della Terra oramai sovrappopolata e altamente inquinata.
L'amore per il nostro satellite è stato sempre decantato attraverso i mezzi di comunicazione più disparati: dalla pittura parietale preistorica alla scultura ultra-moderna, dalla poesia romantica al cinema d'autore, travolgendo in pieno la moda, la quale ha trovato in essa una delle sue muse ispiratrici.
Infatti, nelle passate sfilate Milano Moda Uomo autunno-inverno 2007/2008, alcuni brand si sono ispirati alla Luna e all'Universo presentando una collezione dal mood innovativo e dallo stile accattivante. Dolce&Gabbana, ad esempio, si è ispirata al film di Stanley Kubrick, '2001: Odissea nello spazio", facendo sfilare l'uomo-astronauta che indossa una tuta spaziale simile a quella di Amstrong del 1969, il cui luccichio del metallo illumina la passerella. John Richmond veste il suo uomo di lamelle argentate per un riverbero siderale rendendo fredde, attraverso cromatismi chiaroscurali, persino le lane.
Infine, Gazzarrini parte dal concetto del viaggio, suddividendolo in tre categorie adoperando per una di essa tre colori: bianco, grigio e nero.
Il primo viaggio è quello del cosmonauta, il quale, navigando tra le stelle, rimane catturato dagli effetti chiaroscurali. Intrappolato tra bagliori ed ombre soffuse, questo eroe esplora l'Universo ricoprendosi di cachemire e adotta uno stile nuovo e multiforme dalle rifiniture tecnologiche.
Il secondo viaggio proposto dallo stilista Stefano Chiassai, oltre a sondare l'Universo siderale, è un viaggio nel nostro Universo, nel nostro Io. Egli usa Io all white per rappresentare la parte superficiale della anima, che è pura o che deve sembrare tale; man mano che ci si addentra in noi stessi il bianco si sporca sfumandosi in grey per poi oscurirsi in total black, ossia il buio dove si nascondono le nostre paure e le nostre mostruosità.
L'ultimo viaggio è quello nel tempo. Il bianco, il grigio e il nero raccontano uno stile romantico di altri tempi, dominato da una elevata sartorialità e da una ricercatezza dei volumi, in nome della libertà e della stravaganza. La sensazione è quella di rivivere gli anni trenta nelle linee e nell'eleganza vistosamente Made in Italy, in cui oltre al panciotto troviamo le toppe ai gomiti, papillon, gilet, bretelle, catenelle e morbidissimi colli di pelliccia.
Oppure una banale torcia a pile con luce a led azzurri...
Dovete sapere che è assolutamente necessaria per l'uomo dello spazio... metti che non trovi le chiavi d'entrata del suo shuttle, col buio che c'è nel cosmo un pò di luce torna utile... _________________
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 05 Feb 2007 - 18:15 Post subject:
sverso wrote:
...quello che ha attaccato ai pantaloni e che svolazza...sembra il manico di una mini spada laser....
Aaaargh! Ha fregato la spada del maestro Yoda!!
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.