Posted: 05 Feb 2005 - 14:29 Post subject: Post subject: questione di punti di vista
Un giorno un fuori bordo attracca in un piccolo villaggio messicano
> sulla costa.
>
> Un turista americano fa i complimenti ad un pescatore messicano sulla
> qualità del pesce e gli chiede quanto tempo ha impiegato per
pescarlo.
>
> "Poco tempo" risponde il messicano.
>
> "Ma allora, perchè non sei rimasto un altro po' per pescare di più?"
> chiede l'americano.
>
> Il messicano gli spiega che quanto pescato e' sufficiente a
soddisfare
> i propri bisogni e quelli della sua famiglia.
>
> L'americano chiede "ma cosa fai con il resto del tuo tempo?"
> "Dormo fino a tardi, pesco un po', gioco con i miei bambini, e faccio
> la siesta con mia moglie. La sera poi, esco e vado ad incontrarmi con
> gli amici nel villaggio, bevo qualcosa con loro, e suoniamo e
cantiamo
> insieme... insomma ho una vita intensa."
>
> L'americano lo interrompe "Io ho un dottorato, conseguito ad Harvard,
> e io ti posso aiutare!
>
> Dovresti iniziare a pescare un po' più a lungo ogni giorno.
>
> Così potrai vendere il pesce in più che hai pescato.
>
> Con il guadagno potrai comprarti una barca piu' grande.
>
> La barca piu' grande portera' piu' soldi e potrai acquistare una
> seconda barca e poi una terza finche' non avrai una flotta di
> pescherecci.
>
> Invece di vendere i tuoi pesci alle persone, potresti contattare
> direttamente l'industria alimentare per vendere loro i pesci e forse
> un domani aprire un proprio impianto alimentare.
>
> Potrai lasciare questo piccolo villaggio e trasferirti a Citta' del
> Messico, a Los Angeles o anche a New York. Da li' dirigere la tua
> grande
> industria."
>
> "E quanto tempo ci vuole?" chiede il messicano.
>
> "Venti, forse venticinque anni" rispose l'americano.
>
> "E dopo?"
>
> "E dopo? E' qui che la cosa si fa interessante"
> risponde l'americano ridendo.
>
> "Quando il tuo volume d'affari
> crescera', potrai iniziare a vendere azioni ed a guadagnare milioni!"
>
> "Milioni? Veramente? E dopo?"
>
> "Dopo potrai andare in pensione, andare a vivere in un piccolo
> villaggio sulla costa, dormire fino a tardi, giocare con i nipoti,
> pescare un paio di pesci, fare la siesta, e passare le tue serate a
> bere e a divertirti con gli amici.
Nella culla del nostro passato, io giaccio riverso in una grotta così stretta che ho potuto penetrarvi solo dibattendomi. Là, nella luce danzante di una torcia resinosa, ho tracciato sulle pareti e sulla volta le creature di caccia e le anime della mia gente. Com'è illuminante guardarsi indietro, attraverso un circolo perfetto, e scorgere quell'antica lotta per il momento visibile dell'anima.
Tutto il tempo vibra a quel richiamo: «Eccomi!». Con una mente informata dai giganti dell'arte che sono venuti poi, scruto le impronte delle mani e i fluenti muscoli tracciati sulla roccia col carboncino e le tinte vegetali. Noi siamo ben più che semplici eventi meccanici! E il mio io anticivile chiede: -- Perché non vogliono lasciare la grotta?
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.40 - pag.295)