Posted: 03 Feb 2005 - 18:09 Post subject: Post subject: Cosa può fare uno scrittore come Herbert...
Saranno forse mesi... o forse anche più,
circa da quando ho cominciato a leggere I Figli di Dune, che mi sono reso conto della magnetica attrazione verso l'universo di herbert.
Leggere pagina dopo pagina, mi ha, non so come, aperto la mente più di quanto lo fosse prima.
E' come se in una stanza illuminata, si aprisse il soffitto a farvi vedere e ammirare il paesaggio stellato.
Ed è così che è successo a me...
Non so come, ma Dune, per un certo verso, mi ha cambiato la vita, mi ha dato quel grado di consapevolezza che mi fa guardare le cose in modo diverso.
Non posso negare di essere profondamente legato agli Atreides, cercare disperatamente di diventare "Uno di Loro", oppure non posso negare di non pensare ai discorsi politici di Leto II, ogni volta che ne sento parlare... o all'affascinante prospettiva di poter avere i ricordi di una parte di noi...
Beh, dune ha questa forza attrattiva che mi ha completamente risucchiato nel suo universo. Ma Herbert non si è limitato a questo;
attraverso la "prospettiva del narratore", sono pienamente convinto che Herbert ci ha addestrato a cogliere le piccolezze affinando la nostra sensibilità (alla maniera Bene Gesserit), e lo noto ogni giorno.
NOn so come, mi sembra più facile notare le espressioni facciali, le inflessioni della voce ecc...
Io mi rendo conto che questi discorsi possono sembrare Pazzi, ma volevo sapere voi che ne pensate
Caro Duca,
Non posso che sostenere e condividere questa tua esperienza emotivo-intellettuale personale, la quale, essendo tale, si differenzia dalla mia in alcuni punti (e questo la rende, appunto, personale), ma che nel contesto generale è abbastanza simile.
La mia lettura della Saga Duniana ebbe inizio più di dieci anni fa, anche se la prima lettura in assoluto avvenne nel periodo natalizio del 1985.
E posso assicurare che anche a distanza di anni (e di riletture periodiche), il suo fascino rimane immutato, fresco come la rugiada del deserto, un'attrazione potente che raramente ho riscontrato in altre letture.
Come hai ben descritto, l'effetto, che però non è immediato, ma è diluito nel tempo, è quello di "scoperchiare" una stanza, nella quale ci si sente chiusi, relegati, prigionieri di una "realtà" che non si sente propria, alla quale non si appartiene, proprio come una sorta di "pazzi alienati" che sentono per Istinto la loro Estraneità dagli "Scenari" odierni.
Ma come dice un vecchio motto, "in un mondo di folli, solo i pazzi sono dei saggi".
Joined: 29 Mag 2004 Posts: 846 Location: Giedi Primo
Posted: 04 Feb 2005 - 12:47 Post subject:
Provo lo stesso con Dune, Il Signore degli Anelli, il Ciclo delal Fondazione asimoviano, il Mondo Disco di Terry Pratchett (che è comico, ok, ma son otutti libri scritti a più livelli), "Il profumo" di Suskind e poche altre cose. Mi trovo quindi pienamente d'accordo... e anche la saga a cui mi sto dedicando nei ritagli di tempo in questo mese, il Ciclo di Ender di Orson Scott Card, ha delle caratteristiche simili. Il bello della buona letteratura è che apre la mente ^_______^
Un libro, per esempio, che mi ha segnato moltissimo quando lo lessi, dieci anni fa circa, è "Un ponte sull'eternità" di Richard Bach. Svela alcune cose dell'animo umano... compito in cui alcuni analoghi, per esempio "La profezia di Celestino", a mio giudizio falliscono miseramente.
La parte affascinante del linguaggio, "oggetto" che amo molto, è proprio questa: noi siamo composti on sol odelle nostre esperienze dirette, né soltanto dalle interazioni con altre persone, ma anche da ciò che leggiamo. Quando sento dire a qualcuno che lui/lei non legge, per un qualsiasi motivo (conosco anche chi ritiene che sia inutile, che non serva a nulla O_O) mi si accappona la pelle... mentre invece, fra i miei amici, ci troviamo spesso a discutere di un libro che qualcuno ha letto e consiglia agli altri. Sono orgoglioso di essere la persona che li ha "trascinati" nel mondo della lettura attiva, visto che nessuno di loro prima era un forte lettore ^______^ _________________ The slow blade penetrates the shield.
Joined: 13 Set 2004 Posts: 1975 Location: Ornago, e dove sennò?
Posted: 04 Feb 2005 - 13:40 Post subject:
Beh, a me Dune ha sempre fatto uno strano effetto... facevo (e faccio) fatica a staccarmi dalla lettura mentre proseguivo nella storia, e ora, dopo aver letto il Messia di Dune, non sto leggendo altro se non I Figli di Dune (e sarà così anche per i libri successivi, ci scommetto).
Ed è questo, secondo me, che contraddistingue un grande libro dagli altri.
Io in questi giorni sto leggendo il 3° del Preludio e nonostante nn sia paragonabile all'esalogia,ormai il mondo di Dune mi affascina così tanto che anche questi libri mi sembrano bellissimi
Merito fore anche dell'ambientazione arabeggiante che permea tutta la saga,questa ha su di me un'effetto tipo bomba... è come una badilata sulla faccia che mi scaraventa tra le sabbie cocenti di Arrakis...non sarò mai abbastanza grato a Frank per quello che la sua mente illuminata è riuscita a creare.
Ho più volte cercato di convincere amici che leggono poco ad iniziare con questa splendida saga..ma i tentativi risultavano vani..forse il primo tomo di dune impressiona un pò devo ammettere
Con i soci,invece,che sono abituati a leggere non è stato difficile e più di una persona mi ha ringraziato!
Il bello è che quando hanno qualche dubbio vengono a chiedere a me ,manco fossi stato il segretario di Herbert