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L'omosessualità in "Dune"
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Dune Italia Forum Index » Dune Chronicles - L'Esalogia » L'omosessualità in "Dune"
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Tylwyth



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 Post Posted: 17 Dic 2004 - 21:54     Post subject: Post subject: L'omosessualità in "Dune"

Questo argomento avevo già cercato di postarlo su un forum americano, sollevando un vespaio di polemiche non indifferente...
sp[spoiler]sp Sarei molto interessato a conoscere il parere di tutti voi GdR On powindah GdR Off per quanto riguarda la concezione dell'omosessualità che risalta in tutti e 6 i libri principali delle Dune Chronicles.
Nel primo libro vediamo che il Barone Harkonnen, come massima connotazione della propria perversione, non mascherà tendenze omosessuali... ora, io non penso assolutamente che tutto ciò rispecchi una visione omofoba di Herbert, in quanto il Barone è ANCHE e PREVALENTEMENTE grasso in maniera disgustosa, ma ciò tutto può dignificare tranne un razzismo nei confronti dei meno magri Wink
Ben diversa è la situazione nell'"Imperatore Dio di Dune", in cui un Duncan clonato e riemerso dal passato si sconvolge alla scoperta delle preponderanti tendenze lesbiche delle Ittiointerpreti (io lo avevo sospettato dall'inizio...)
Duncan si pone in maniera ipercritica, come a sottolineare una perversione intollerabile, mentre Leto II giustifica in maniera "pragmatica" il fatto... ma chi dei due rappresenta il punto di vista di Herbert?
Come sempre... attendo commenti!

(nota: dalla sua biografia, risulta che l'altro figlio di Herbert (non Brian) fosse omosessuale e tossicomane, e per questi motivi (o uno di essi) fu cacciato di casa dal padre...)


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Ale84ms
Arifa
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 Post Posted: 18 Dic 2004 - 12:12     Post subject:

Potrebbe essere anche una visione totale... una specie di speranza dentro la storia che così come in Dune si passa da una omosessualità vista come peccato ed estremamente negativa (diciamo pure che fa proprio schifo!!! Non ho altre parole per il Barone Smile ) si passi ad una omosessualità vista dalla gente come cosa normale e non più scandalosa... Duncan in fondo è un clone del passato... e si può ben notare la differenza di opinione fra passato e presente (Duncan-Leto II).
Oppure potrebbe pure rappresentare la reale differenza fra omosessualità femminile e omosessualità maschile (la prima molto spesso "eccita" gli etero, la seconda assolutamente no... almeno queste sono le parole di Lixandra in forma meno colorita Smile ).
Però penso sia molto meglio pensare che la + giusta sia la prima Smile
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Lixandra
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 Post Posted: 20 Dic 2004 - 15:48     Post subject:

Un altro argomento interessante... mi sono fatta anche io la stessa domanda, ponendomi però d'altro canto il problema se ci siano elementi sufficienti per ricavare una vera e propria concezione dell'omosessualità in Dune. Purtroppo sono ancora premettere di non aver ancora letto la seconda metà dell'esalogia, quindi la mia visione è davvero parziale, ma non mi sembra che la rappresentazione dell'amore omosessuale fosse molto nella penna di F.H... in ogni caso sono del parere che per quanto riguarda il Barone Harkonnen la massima connotazione di degenerazione non sia quella di amare giovani efebici, ma di violentarli e ucciderli... attività o comportamento che aggettiverei con "psicopatico" piuttosto che con "omossessuale". Very Happy

Poi mi scuso per l'OT, ma ho una domanda per Ale84... Very Happy
Quando mai io ti avrei detto una cosa del genere??? In forma colorita....!? Il mio ufficio stampa smentisce e minaccia di passare per vie legali! Razz
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Ale84ms
Arifa
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 Post Posted: 20 Dic 2004 - 17:55     Post subject:

^__^ Veramente la forma ufficiale era "Se due ragazze si baciano, un ragazzo ci si butterebbe volentieri in mezzo" o qualcosa del genere... Smile
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Srell
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 Post Posted: 20 Dic 2004 - 22:33     Post subject: Post subject: Re: L'omosessualità in "Dune"

Tylwyth wrote:
(nota: dalla sua biografia, risulta che l'altro figlio di Herbert (non Brian) fosse omosessuale e tossicomane, e per questi motivi (o uno di essi) fu cacciato di casa dal padre...)


Penso k lo abbia mandato via xkè era omosessuale, tossicofilo lo era lo stesso FH!

Nn m ricordo dove, ma m sembra d aver letto da qlc parte k FH nn aveva 1 gran stima degli omosessuali.
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SudrakAlSalik
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 Post Posted: 03 Gen 2005 - 14:19     Post subject:

A proposito del tema in questione, leggetevi (a chi non dà "fastidio" lo spoiler) quest'interessante dialogo tra il Maestro di Palazzo Moneo e il "nuovo" Duncan di quel periodo.
Lo trovo abbastanza illuminante, in quanto è il pensiero dello Zio Frank, attraverso i suoi personaggi, su questo tema "pesante" sentito come una specie di tabù dalla nostra società "civile"...




sp[spoiler]sp







sp[spoiler]sp

Estratto dal Capitolo 12 di L'Imperatore-dio di Dune", ed. Nord







sp[spoiler]sp






DUNCAN -- Oggi avrò bisogno d'informazioni complete su questa rivolta, ma prima... Perché non ci sono uomini, nell'esercito di Leto?

MONEO -- Ci sei tu.

DUNCAN -- Hai capito benissimo cosa voglio dire.

MONEO -- Lui ha una curiosa teoria sugli eserciti. Ne ho parlato con lui in molte occasioni. Ma non vuoi fare colazione, prima che te lo spieghi?

DUNCAN -- Non possiamo fare l'una e l'altra cosa contemporaneamente?

Moneo si girò verso la porta e gridò una sola parola: -- Ora!

L'effetto fu immediato; per Idaho, affascinante. Un drappello di giovani Ittiointerpreti sciamò nella stanza. Due presero da dietro un pannello un tavolo e due sedie pieghevoli e li sistemarono sul balcone.
Altre apparecchiarono il tavolo per due persone. Altre ancora portarono le vivande: frutta fresca, panini caldi e una bevanda fumante che odorava vagamente di spezia e di caffeina. Si muovevano con una svelta e silenziosa efficienza che tradiva una lunga pratica. Uscirono com'erano entrate, senza pronunciare una sola parola.

Idaho si trovò seduto di fronte a Moneo, al tavolo, un minuto dopo l'inizio di quella curiosa manovra.

DUNCAN -- Ogni mattina è cosí? -- chiese.

MONEO -- Solo se tu lo desideri.

Idaho assaggiò la bevanda: caffè alla spezia. Riconobbe la frutta, il tenero melone di Caladan chiamato paradan.
"Il mio preferito."

DUNCAN -- Mi conosci piuttosto bene. -- disse.

Moneo sorrise. -- Abbiamo fatto pratica. E ora la tua domanda.

DUNCAN -- É la strana teoria di Leto.

MONEO -- Sí. Lui afferma che l'esercito interamente maschile era troppo
pericoloso per la base di supporto, formata da civili.

DUNCAN -- É pazzesco! Senza l'esercito non ci sarebbe stato...

MONEO -- Conosco questo argomento. Ma Leto dice che l'esercito maschile era un residuo della funzione di schermo delegata ai maschi non riproduttori nel branco preistorico. Dice che, con curiosa coerenza, erano sempre i maschi piú vecchi a mandare in battaglia i maschi piú giovani.

DUNCAN -- Cosa significa "funzione di schermo"?

MONEO -- Coloro che erano situati sempre all'esterno, sul perimetro pericoloso, e che proteggevano il nucleo interno di maschi riproduttori, di
femmine e di piccoli. Quelli che incontravano per primi il predatore.

DUNCAN -- E in che modo questo è pericoloso per... i civili?

Idaho assaggiò il melone: era perfettamente maturo.

MONEO -- Il Signore Leto dice che quando non aveva piú un nemico esterno l'esercito interamente maschile si scagliava contro la propria popolazione. Sempre.

DUNCAN -- Lottando per le femmine?

MONEO -- Forse. Ma evidentemente lui non ritiene che ciò fosse tanto semplice.

DUNCAN -- Non mi sembra una teoria curiosa.

MONEO -- Non hai ancora sentito tutto.

DUNCAN -- C'è altro?

MONEO -- Oh, sí. Lui dice che l'esercito interamente maschile ha una forte propensione per le attività omosessuali.

Idaho fissò Moneo. -- Io non ho mai...

MONEO -- No, naturalmente. Il Signore Leto parla di sublimazione, di energie dirottate e tutto il resto.

DUNCAN -- Il resto di cosa? -- Idaho era irritato da quello che interpretava come un attacco contro la sua immagine mascolina.

MONEO -- Atteggiamenti adolescenziali, ragazzi che vivono insieme, scherzi ideati esclusivamente per far soffrire, fedeltà esclusiva verso i compagni di branco... Cose del genere.

Idaho domandò, freddamente: -- Qual è la tua opinione?

MONEO -- Mi ricordo... -- Moneo si voltò e proseguí, guardando il paesaggio: -- Ricordo una cosa che lui ha detto e che sono certo che è vera. Lui è ogni soldato della storia umana. Si è offerto di mostrarmi una serie di esempi: famosi personaggi militari rimasti cristallizzati nell'adolescenza. Ho rifiutato la proposta. Ho letto attentamente la storia e ho riconosciuto da solo le caratteristiche.

Moneo si voltò e guardò Idaho negli occhi, direttamente.
-- Pensaci, comandante.

Idaho si vantava di essere onesto con se' stesso, e quelle parole lo colpirono. I culti della giovinezza e dell'adolescenza conservati fra i
militari? Sembrava vero. C'erano esempi, nella sua esperienza...

Moneo annuí. -- L'omosessuale (latente o no) che mantiene tale condizione per ragioni che potrebbero essere chiamate puramente psicologiche tende a un comportamento che causa sofferenza: la cerca per sé e l'infligge agli altri. Il Signore Leto afferma che questo risale al comportamento delle prove nell'ambito del branco preistorico.

DUNCAN -- Tu gli credi?

MONEO -- Sí.

Idaho addentò un pezzetto di melone. Aveva perso il sapore dolce.
Inghiottí e posò il cucchiaio.

DUNCAN -- Dovrò pensarci sopra -- disse.

MONEO -- Naturalmente.

DUNCAN -- Tu non mangi?

MONEO -- Mi sono alzato prima dell'alba e ho mangiato allora. --
Moneo indicò il piatto. -- Le donne cercano continuamente d'indurmi in
tentazione.

DUNCAN -- Ci riescono?

MONEO -- Qualche volta.

DUNCAN -- Hai ragione. La teoria del Signore Leto mi sembra curiosa. C'è
altro?

MONEO -- Ohhh, lui dice che l'esercito maschile, quando si libera dalle
costrizioni adolescenziali e omosessuali, è essenzialmente portato allo stupro. Lo stupro è spesso omicida, e questo comportamento contrasta con la sopravvivenza.

Idaho fece una smorfia.

Un sorriso teso passò sulla bocca di Moneo. -- Il Signore Leto dice che solo la disciplina e il freno morale degli Atreides impedirono alcuni degli eccessi peggiori, ai tuoi tempi.

Un profondo sospiro scosse Idaho.

Moneo ripensò a una cosa che aveva detto una volta l'imperatore-dio: -- Per quanto noi aspiriamo alla verità, l'autocoscienza è spesso sgradevole. Non proviamo simpatia per chi dice la verità.

DUNCAN -- Maledetti Atreides! -- esclamò Idaho.

MONEO -- Io sono un Atreides -- disse Moneo.

DUNCAN -- Cosa?!? -- Idaho era sconvolto.

MONEO -- Il suo programma di riproduzione. Sono sicuro che i tleilaxu te ne hanno parlato. Io discendo direttamente dall'unione tra sua sorella e Harq al-Ada.

Idaho si tese verso di lui. -- Allora dimmi, Atreides: com'è possibile che le donne siano migliori soldati degli uomini?

MONEO -- Per loro è piú facile maturare.

Idaho scrollò la testa, sbalordito.

MONEO -- Le donne hanno un modo fisico inevitabile di passare dall'adolescenza alla maturità -- proseguí Moneo. -- Come dice il Signore
Leto: "Porta in grembo un bambino per nove mesi, e questo ti cambierà".

Idaho si appoggiò alla spalliera della sedia. -- Lui cosa ne sa?

Moneo si limitò a fissarlo, finché Idaho ricordò la moltitudine che c'era in Leto: sia maschi che femmine. Fu una rivelazione abbacinante. Moneo se ne accorse, e rammentò un commento dell'imperatore-dio: -- Le tue parole gli imprimono l'espressione che tu vuoi fargli assumere.

Nel protrarsi del silenzio, Moneo si schiarí la gola. Alla fine disse:
-- A volte l'immensità dei ricordi del Signore Leto arresta anche la mia lingua.

DUNCAN -- É sincero, con noi? -- chiese Idaho.

MONEO -- Io gli credo.

DUNCAN -- Ma lui ha tanti... Voglio dire: prendi questo programma di riproduzione. Da quanto tempo è in atto?

MONEO -- Fin dall'inizio. Dal giorno in cui lo tolse alle Bene Gesserit.

DUNCAN -- Cosa vuole ricavarne?

MONEO -- Vorrei saperlo anch'io.

DUNCAN -- Ma tu sei...

MONEO -- Un Atreides e il suo principale collaboratore, sí.

DUNCAN -- Non sei riuscito a convincermi che un esercito femminile sia migliore.

MONEO -- Sono le donne, a continuare la specie.

Finalmente, la frustrazione e la collera di Idaho avevano trovato un bersaglio. -- É questo, che ho fatto con loro la prima notte? Riproduzione?

MONEO -- É possibile. Le Ittiointerpreti non prendono precauzioni contro la gravidanza.

DUNCAN -- Sia maledetto! Io non sono un animale, che lui può spostare da una stalla all'altra come un... come un...

MONEO -- Come uno stallone?
--Ma il Signore Leto rifiuta di seguire il modello tleilaxu della chirurgia dei geni e dell'inseminazione artificiale.

DUNCAN -- Cosa c'entrano i tleilaxu con...

MONEO -- Loro sono la dimostrazione. Perfino io me ne rendo conto. I loro Volti Danzanti sono sterili, piú vicini a un organismo-colonia che agli umani.

DUNCAN -- E gli altri... me stesso? Erano stalloni anche loro?

MONEO -- Qualcuno. Tu hai discendenti.

DUNCAN -- Chi?

MONEO -- Io, per esempio.

Idaho guardò Moneo negli occhi, perdendosi immediatamente in un groviglio di parentele. Gli era impossibile comprenderle. Moneo, chiaramente, era molto piú anziano di lui... Ma io sono... Chi dei due era davvero il piú anziano? Qual era l'antenato e quale il discendente?

MONEO -- Qualche volta anch'io mi trovo in difficoltà -- disse Moneo.
--Se questo può esserti d'aiuto, il Signore Leto mi ha assicurato che tu non sei mio discendente, almeno non nel senso normale. Tuttavia è possibile che tu diventi il padre di alcuni miei discendenti.

Idaho scrollò la testa.

MONEO -- Talvolta penso che soltanto l'imperatore-dio possa comprendere queste cose -- disse Moneo.

DUNCAN -- Ecco un'altra questione!-- esclamò Idaho. -- Questa storia del dio.

MONEO -- Il Signore Leto dice che ha creato una sacra oscenità.

Non era la risposta che Idaho si aspettava. Cosa mi aspettavo?
Una difesa del Signore Leto?

MONEO -- Una sacra oscenità -- ripeté Moneo. Le parole gli uscirono dalle labbra con uno strano senso di soddisfazione.

Idaho puntò su Moneo uno sguardo indagatore. Odia il suo imperatore-dio! No: lo teme. Ma non odiamo sempre ciò che temiamo?

DUNCAN -- Perché credi in lui?--chiese.

MONEO -- Vuoi sapere se condivido la religione popolare?

DUNCAN -- No! E lui?

MONEO -- Credo di sí.

DUNCAN -- Perché? Perché lo credi?

MONEO -- Perché lui dice che non desidera creare altri Volti Danzanti.
Afferma che il suo ceppo umano, quando è stato potato, si riproduce come si è sempre riprodotto.

DUNCAN -- E questo cosa c'entra?

MONEO -- Mi hai chiesto in cosa crede. Io penso che creda nel caso. Penso che sia quello, il suo dio.

DUNCAN -- É superstizione!

MONEO -- Considerando la situazione dell'impero, è una superstizione molto ardimentosa.

DUNCAN -- Sí!

Idaho guardò cupamente Moneo. -- Maledetti Atreides -- mormorò. -- Voi osereste fare qualunque cosa!

Moneo notò che nella voce di Idaho si mescolavano l'antipatia e l'ammirazione.

"I Duncan cominciano sempre cosí."

_________________


Hic Sunt Ignoti Mundi

Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni


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xelloss_ssj



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 Post Posted: 06 Lug 2005 - 20:14     Post subject:

Il testo contiene spoiler, in particolare relativi all'Imperatore-Dio di Dune

Personalmente fra Duncan e Leto II credo che il vero Herbert stia nel mezzo: Leto è un dio che gioca (o opera, se preferite) con la vita degli altri (di Duncan in questo caso), ed è esattamente ciò che fa uno scrittore con i suoi personaggi, li muove a proprio piacimento, è onnipotente. Leto inoltre ha una saggezza che Herbert ha più volte mostrato di apprezzare, quella lucidità di ragionamento, quel distacco, che troviamo anche in altri personaggi apprezzati da Herbert, le Bene Gesserit. Però Herbert non è solo questo, non è solo l'Herbert che gioca con la fantapolitica infilando ingranaggi dentro ingranaggi dentro ingranaggi, è anche L'Herbert che crede nel valore dell'irrazionalità: in tutti i sei libri l'atteggiamento di fondo nei confronti della religione, ad esempio, è chiaramente di stampo ateista, le Bene Gesserit incarnano benissimo questo aspetto. D'altra parte la religione non viene, come spessissimo avviene nei romanzi di fantascienza, ignorata, vista come una reliquia del passato, ma assume un ruolo centrale: è usata come arma per manipolare le masse, e a volte sfugge addirittura al controllo del burattinaio e mostra un potere tutto suo (basti vedere l'atteggiamento poco deciso di Paul nei confronti del Kralizec scatenato dal figlio, generato da forze che lui stesso aveva manipolato per salire al potere).
Leto II controlla, domina, regna per 3500 anni, però alla fine muore: e muore per mano di due personaggi se vogliamo primitivi (quantomeno lo sono in confronto a lui); Duncan e Siona. E' ancora una volta l'idea di quella forza irrazionale, cieca, primordiale che vince su tutto (ricordiamo anche Murbella, che appare piena di vita se paragonata alle più fredde BEne Gesserit). Herbert può avere aspetti in comune con Leto, ma non dimentichiamo che lo fa morire per mano di Duncan (e Siona), e non penso proprio si tratti di un caso.
Anche per quanto riguarda il discorso omosessualità credo che Herbert, pur riconoscendo a livello teorico la sensatezza di posizioni come quelle di Leto in realtà all'atto pratico si ritrovi ben più vicino a Duncan, dipingendo la figura di Leto come quella di un essere corrotto (si fatica a credere che sia davvero un Atreidea, come si fatica ad accettare il suo matrimonio con una ragazza di cui non ricordo il nome, vedendolo attraverso gli occhi di Duncan come qualcosa di perverso e sbagliato...).
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Fenring
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 Post Posted: 05 Dic 2005 - 11:07     Post subject:

Omosessualità in Dune? Tema difficile. A mio avviso Herbet ha impresso nel Barone le caratteristiche del Tiranno della cultura classica, tant'è che le stesse azioni (fatto caso al fatto che le vittime del Barone sono soprattutto ragazzini, non uomini fatti) furono rimproverate all'Imperatore Romano Tiberio. Dunque il comportamento di V.H. mostra più l'arbitrio che la soddisfazione del piacere,o forse entrambe le cose. Mentre la questione dell'esercito maschile, e dell'omosessualità nei gruppi maschili chiusi, fa parte di quel tipo di esperienza di cui ci hanno parlato molti film e libri (inglesi per la maggior parte).
Invece l'aspetto del rapporto lesbico tra le due soldatesse è più interessante, ed è forse addirittura incoraggiato,visto che crea un rapporto di fedeltà e di amore che può tradursi nel sacrificio della propria vita per difendere quella della compagnia. Il modello qui è l'antico battaglione degli amanti di Tebe di cui ci parla la storiografia classica.
Riguardo a Leto, leggendo il libro io ho avuto la netta impressione che la sua fine fosse attesa e preparata da lui stesso,anche se non si tratta di un vero e proprio suicidio,visto che non rende facile il compito. In ogni caso la visione di Herbert dell'omosessualità è probabilmente lontana dalla sensibilità contemporanea.
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 Post Posted: 27 Apr 2006 - 09:02     Post subject:

Dunque....non è un'argomento semplice : molti sono i pregiudizzi innati sull'omossessualità, dovuto alla religione, dovuta alla Xenofobia per il diverso, dovuta all'evoluzione della nostra cultura occidentale.
Tuttavia ricordatevi che in alcune culture sia odierne che del passato l'omossessualità non è nè condannata nè vista come squallore.
Per dire il mio pensiero nel mondo di Dune vi dirò prima che nell'antica Grecia e nell'antica Roma era un fatto normalissimo.
Dune è una concentrazione di Classico e di Fantastico, non vedo il motivo di non introdurre un fatto così "normale anche al giorno d'oggi" anche in un universo come questo. Inutile ricordare l'omossessualità del Barone, molto simile a quella dei filosofi greci che avevano come compagni di letto i loro studenti molto più giovani di loro. (naturalmente il Barone è un'essere di pura malvagità e perversione, qundi è normale che sia visto in negativo) Tuttavia non è un fatto da demonizzare o da sorprendere in un mondo come la fantascienza duniana..........
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the_rymoah
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 Post Posted: 27 Apr 2006 - 16:57     Post subject:

Io rimango sempre più sbalordito della quantità di allusioni e citazioni che Herbert mette in bocca ai suoi personaggi nel corso di tutta l'Esalogia. Rileggendo questo passaggio de "L'Imperatore-dio" mi sono accorto che Leto (o meglio Moneo riferendo le parole di Leto) parla della teoria del branco preistorico, o orda primitiva, che era già stata trattata da Freud per spiegare psicoanaliticamente la nascita della religione (anche se è una teoria, al giorno d'oggi, ritenuta obsoleta).

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andrea84ta
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 Post Posted: 16 Mag 2006 - 11:58     Post subject:

il discorso dell'omosessualità si nota tantissimo anche nel film di lynch ... basta vedere le scene in cui è presente il barone, con la sua profonda adorazione per il nipote
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the_rymoah
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 Post Posted: 17 Mag 2006 - 19:19     Post subject:

andrea84ta wrote:
Il discorso dell'omosessualità si nota tantissimo anche nel film di lynch ... basta vedere le scene in cui è presente il barone, con la sua profonda adorazione per il nipote


Per non parlare di sp[spoiler]sp come riduce lo schiavo che gli portano le guardie all'inizio del film! sp[spoiler]sp

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Faerula
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 Post Posted: 18 Mag 2006 - 09:01     Post subject:

Questa è la mia modesta opinione: quella del Barone non è il simbolo dell'omosessualità, ma delle perversione, che è una cosa ben diversa! L'omosessualità, vista positivamente può essere quella delle ittiointerpreti che non disdegnano i rapporti amorosi con il proprio sesso. Io ci vedo inoltre una considerazione sull'omosessualità maschile e quella femminile: la prima viene considerata (come d'altronde viene considerata dai più) un forzatura, una perversione, mentre la seconda (e mi trova d'accordo su questo) un qualcosa di più naturale, forse per la diversa sessualità femminile.

Un beso
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Rhana
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 Post Posted: 18 Mag 2006 - 10:05     Post subject:

Potrebbe anche darsi che Herbet tra Dune e l'Imperatore-Dio abbia cambiato idea. Però c'è anche da notare una cosa: EGoD è un libro che parla anche della follia. Moneo e il Duncan sono persone normali, diciamo sane, che si contrappongono a Leto, il folle. E le Ittiointerpreti (non c'entra nulla, ma è una delle traduzioni peggiori. Io avrei reso Ittioloquenti) sono il prodotto della sua mente.
Inoltre il Barone è incapace di generare, mentre mi pare che le pescioline ogni tanto siano ingravidate, come parte del loro servizio.
E poi Leto è machiavellico: se un po' di omosesso giova allo spirito di corpo, perchè proibirlo?
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the_rymoah
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 Post Posted: 18 Mag 2006 - 18:27     Post subject:

Rhana wrote:
Inoltre il Barone è incapace di generare


Intendi dire che è sterile? Sinceramente questa cosa non me la ricordo nel romanzo. Ho sempre pensato che il Barone fosse omosessuale per "scelta", così come è grasso perchè gli piace mangiare (contrastando così l'idea dei Preludi, in cui la sua obesità sarebbe causata da una malattia). Nel saggio di Star Wars Origins, tra l'altro, viene esposta l'idea che il titolo nobiliare "baron" sia stato scelto da Herbert perchè simile nella pronuncia a "barren" (che vuol dire, appunto, sterile). Però ripeto, da quel che mi ricordo io, il Barone Harkonnen non è affatto incapace di generare (sennò, Jessica come ha fatto a nascere? Smile )

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Citazioni

Io mi trovo tra il pesce e il verme.

-- Leto II (I Figli di Dune - cap.6 - p.33 - Ed.Nord)