Posted: 27 Mar 2006 - 17:10 Post subject: Post subject: I drusi
Quote:
Dune, pag 271 (Ed. S&K)
Stilgar l'afferrò ancora e le disse, puntando il dito: <<Laggiù! Guarda! I veri Drusi!>>
Drusi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca
Il termine Drusi serve a indicare i seguaci di una setta religiosa, originariamente musulmana, fondata nell'XI secolo in Egitto. L'etimologia della parola deriva dal nome dell'egiziano al-Darazī, che sosteneva l'identificazione dell'Imam fatimide al-Hakim (996-1021) con Dio. I Drusi furono oggetto in Egitto delle persecuzioni dei sunniti e questo li portò a cercare e trovare rifugio in Libano e nella Siria meridionale, dove risiedono tuttora, come pure in Israele, in Palestina e in Giordania. Ad oggi si contano circa 700.000 adepti della setta.
La dottrina drusa è piuttosto complessa perché accoglie elementi dell'Islamismo, del Giudaismo, dell'Induismo e del Cristianesimo, sostenendo la fede in un principio divino, l''aql al-fa''āl (intelletto attivo). L'aql può manifestarsi in forma umana e secondo la comunità drusa l'ultima di queste manifestazioni si è avuta appunto nell'Imām-califfo al-Hakim, nell'XI secolo. É una religione che corre seri rischi di sopravvivenza perché dal 1043 è stata dichiarata chiusa la "porta dell'adesione", il che significa che solo chi è figlio di Drusi puó essere considerato parte della setta. Complice il fatto che essi praticano monogamia e che sono stati continuamente perseguitati in buona parte della loro storia, il loro numero sta diminuendo di anno in anno.
I Drusi credono nella trasmigrazione delle anime dopo la morte e alla metempsicosi ma tutto il loro credo è circondato da un alone di mistero perché la parte più caratterizzante delle loro concezioni dottrinarie è caratterizzata da un accentuato esoterismo ed è quindi rivelata con grande circospezione solo a chi sia ritenuto pronto e degno d'accoglierla da un maestro di grado superiore.
Non è più accreditata invece l'ipotesi che metteva in dubbio l'origine islamica ismailita del movimento adducendo l'argomentazione che costituendo i Drusi un'eterodossia piccola e senza particolare forza politica o economica, essi si sarebbero spacciati come seguaci di un movimento con una base islamica, sia pur ampiamente modificata, per sfuggire alle repressioni islamiche. La scarsa capacità infatti dell'Islam tradizionale di accettare eterodossie al suo interno (qualificate come pure e semplici apostasie e, quindi, legittimamente perseguibili col massimo di durezza consentita dalla giurisprudenza islamica) ha fatto cadere una simile ipotesi tra gli studiosi internazionalmente più accreditati.