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L'Eredità di Frank Herbert (era "L'età...
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Francesco
Capitano delle Guardie
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 Post Posted: 01 Feb 2006 - 18:09     Post subject: Post subject: L'Eredità di Frank Herbert (era "L'età...")

Cari Amici,

con l'età uno si ripete sempre più... ed io non voglio fare eccezione e privarvi del piacere Smile

La settimana scorsa tornando dalla bellissima ROma verso Milano ho preso il treno e mi sono seduto vicino ad un imprenditore americano di Minneapolis.

Dopo ore di conversazione più o meno inutile ( guerra, lavoro, bush e chianti ) mi ha iniziato a raccontare la sua esperienza in scientology ( argomento i cui parallelismi alla nostra "fede" sapete mi è caro....).
Ascoltando dei vari corsi e delle varie teorie, alcune più bischere, alcune meno ( coem quasi sempre è per ciascuno ) mi rendevo conto che Hubbard era una persona che aveva idee chiare in mente, volte ad una pragmaticità economica precisa.
Io non so se lui verramente ci credesse o no ( e francamente " me ne frego " se mi passate il modo di dire ) , quello che sarebbe interessante capire volendo approfondire è se lui avesse fin dall'inizio l'intento di fondare una pseudo religione, basata sulla naturale forza che ogni persona ha dentro ( sublimata dai santoni orientali nepalesi, esquimesi e tutte le culture più in contatto col lato misterico e naturale del loro io , e sempre ripresa a vari tratti dal nostro maestro con i monaci , le bene gesserit, ecc ecc....

E' chiaro ceh quello che dice Hubbard per la maggior parte non è particolarmente originale ( il "prodotto" se me lo passate ); quello che è originale è il pachaging , la confezione.

Il buon americano era reo confesso di aver fatto le elementari e, dopo una breve conversazione dalla quale ho evinto che era veramente ricco, ho avuto il piacere di capire che non conosceva Leonardo, la massoneria, un accidenti di nulla ma bene le mercedes.... Dunque Hubbard, tra corsi, corsetti e l" auditing" ( forse una specie di analisi alla bonaria ) è riuscito a portare il suo prodotto a tutti, massificandolo....

La quantità di concetti e di messaggi che porta herbert ci consentirebbe di creare benaltro che Scientology ( Sudrak sarebbe il Papa, si sa....), con le sue massime, i dogmi, la disciplina del corpo e della mente....

Ovviamente essendo Herbert un critico di queste fesserie preconfezionate tutto questonon è percorribile, ne desiderabile....

Un abbraccio

Francesco
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Faerula
Maestra dei Veleni
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 Post Posted: 01 Feb 2006 - 19:10     Post subject:

Sono esattamente le conclusioni a cui siamo arrivati io e il mio supermegadirettoregenerale un giorno in pausa pranzo, mentre mi parlava della sua breve esperienza in scientology. Non che fosse un adepto, ma per amore di curiosità ha partecipato a qualche incontro e ha compilato anche uno di quei loro interminabili questionari!!! Mi diceva che per Scientology (sempre che non ricordi male) l'individuo compie un percorso di catarsi, mediante appunto questi seminari, che si concluderà (udite udite) nello spazio condividendo il proprio spirito (o quello che ne rimane) con gli alieni! Rolling Eyes

Ora mi sovviene (a proposito di scientology) un ricordo veramente divertente. Premetto che, se non lo avete ancora capito, sono una gnostica ormai da innumerevoli anni, per cui questo avvenimento mi ha fatto molto riflettere, oltre che sorridere.
La mi coinquilina, quando andavo all'università, era una cattolica fervente, e noi abitavamo vicino alla sede di Scientology. Aveva conosciuto per caso un ragazzo che era di scientology, in discoteca (ebbene si, anche i cattolici ferventi si divertono in discoteca, sono persone normali!!!). Quasi tutti i giorni il ragazzo era ospite a casa nostra o abbordato per strada e la discussione verteva sempre sulla religione! Era curioso vedere una cattolica che cercava di riportare sulla retta via la pecorella smarrita e invece lo Scietology portarsi a casa un nuovo adepto!

Un beso
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SudrakAlSalik
Saggio
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Joined: 28 Mag 2004
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 Post Posted: 01 Feb 2006 - 21:01     Post subject:

Francesco wrote:
( Sudrak sarebbe il Papa, si sa....)


eehhh... adesso non esageriamo...Wink avrò le mie convinzioni (giuste o sbagliate che siano), ma l'ultima cosa che aspirerei è vestire i panni ridicoli di un "capo" ai vertici di una istituzione che detta con arroganza la propria "verità" su altre Persone che dovrebbero seguire da sole il loro Sentiero Evolutivo.

Posti poco, caro Francesco, ma quando lo fai, lasci il segno...Wink

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Hic Sunt Ignoti Mundi

Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni
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Rhana
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Joined: 31 Mar 2005
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 Post Posted: 01 Feb 2006 - 23:54     Post subject:

C'è però da dire che Herbert mette al centor dello sviluppo dell'individuo un serio e profondo lavoro su se stessi, anche in forma di allenamento fisico. Diventare una bG è un'esperienza massacrante a livello fisico e psichico. Tutti ricordiamo Alia sudata che da di scherma con il servitore meccanico... e la superiorità dei Fremen sui loro nemici sta prorpio nell'essere "addestrati" da un maestro più duro. Vista sotto questo aspetto la proposta di Hubbard non è nulal se non una scorciatoia. Scientology potrebbe essere paragonata, secondo me, ai Bene Tleilax dei primi romanzi dell'esalogia, che producono Mentat distorti con processi genetici. Ma Per fare un secolo ci fogliono cento anni, così come per fare un buon essere umano serve solo esperienza. "Dopo" potrai dire di essere sopravvissuto ad una prova che ti ha temprato, ed avrai imparato da essa. Ma la Via personale (o sarebbe meglio dire individuale?) è composta di fatica. Punto e basta, no?
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Francesco
Capitano delle Guardie
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Joined: 02 Mag 2005
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 Post Posted: 02 Feb 2006 - 15:29     Post subject:

Allora , c erchiamo di pensare a quali sono le cose in cui Herbert crede veramente, la sua eredità intellettuale che si può evincere dai suoi scritti...

1) non penso sia razzista. Così mettiamo un punto finale a questa eterna diatriba che Dune sia un roamnzo razzista.... Lui dipinge non un mondo immorale ( cioè dalla morale deviata o errata.... concetti da approfondire anche quelli in teoria ), ma dipinge un mondo amorale, in cui gliinteressi e la realpolitik è sublimata... Questa, per rispondere a Rhana è la vera forza dei Fremen, non la durezza del loro addestramemnto ( salusa non "dice grazie" a nessuno credo, o quasi ), ma per la loro comunità di intenti, il senso di appartenenza di una comunità, alla comunità... concetto che ben riprende per altro in GEOD. I poveri sardaukar capivano solo la morte e la bandiera dell'imperatore
per cosi dire, senza un progetto creatvo, ma solo intervenedo nella fase distruttiva, fermandosi alla seconda delle metamorfosi di Nietzche, senza poter sbirciar ein alcun modo nella terza, fondamentale e piu interessante....

2) Fh crede molto nella forza interiore dell'uomo. Una forza che cura malattie, controlla le funzioni corporee e addirittura, quando raggiunge livelli estremi esce dal guscio e riesce ad interagire con entità esterne... ( Muad'ib no longer needs the wierding module.....).
Se ci pensate bene sono una versione usabile dei livelli più alti di consapevolezza dei monaci shaolin, dei monaci nepalesi, che con la volontà e la meditazione unita all addestramento riescono a fare cose impensabili ( compreso rompere i soliti pezzi di cemento con le mani ecc ). Quindi nella meditazione come innalzamento della razza umana, dell uomo come individuo, dei propri poteri un po' persi nella notte dei tempi... Non so se sono chiaro... spero.

3) E' palesemnte contro la religione istituzionalizzata ( preti ecc..... ), sulla quale prende spesso a prestito concetti di marx ( groucho si intende eheheheh ), alchemizzandoli con Nieztche e con il buddismo..... In verità si trovano tracce di tutte queste grandi religioni poichè lui va oltre, lui crede davvero nella forza dell'uomo....

4) crede nella unità di gruppo ( famiglia, comunità ecc )... I fremen sono la trasposizione di questo credo....

5)........

Aiutatemi anche voi, stiliamo i grandi punti del pensiero Herbertiano, magari alla fine sudrak lo facciamo gran mogol davvero se ne troviamo abbastanza di credenze...

Un abbraccio

F
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Rhana
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Joined: 31 Mar 2005
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 Post Posted: 02 Feb 2006 - 16:53     Post subject:

Francesco, sono daccordo, i Fremen hanno grandi doti, senso di sacrificio, devozione, fiducia ins e stessi, senso di corpo, e tutte queste cose li rendono superiori ai loro nemici. Ma dove hanno imparato tutto questo? Perchè i nomadi zensunni furono cacciati da ogni pianeta dove misero piede, mentre i loro eredi fremen divenero i dominatori dell'impero? Cosa li aveva cambiati?
Certo, Salusa non dice grazie. E infatti i sardaukar erano dannatamente efficaci. Ma se Dune è il Sahara, e Salusa il Gobi, allora i Fremen sono i Berberi e i Sardaukar i Turchi (imperatore Padiscià dice nulla?). I Turchi furono dei grandi conquistatori finchè non preferirono le mollezze del Cairo o di Delhi o di Istambul ai campi di battaglia, detta in soldoni. Viene chiaramente affermato che la forza dei sardaukar era stata ridotta dai tempi del loro massimo splendore, a causa della collusione col mondo-primavera di Kaitain.
La differenza grossa tra Hubbard e Herbert che ho notato invece sta nel poderoso accento che il nostro pone sull'autocontrollo e sullo svilupèpo delle capacità fisiche e psichiche. Si medita pochissimo in dune, al massimo si crea uno stato di trance riflessiva, che serve a concentrarsi al amssimo su un problema, non ad escludere tutto da se stessi. L'Uomo è applicato, non puro. Non c'è divisione tra forza interiore che va sprigionata e stato esteriore che la imprigiona. Da questo punto di vista Herbert mi sembra più visino ai Sufi (ma va?) che a Scientology. La sua è una Via (Tariqa, se non vado errato). Con la differenza che in Duen la Via Aurea non porta all'Uno, ma ai Molti, non Dentro ma Fuori.
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Francesco
Capitano delle Guardie
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Joined: 02 Mag 2005
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 Post Posted: 02 Feb 2006 - 18:19     Post subject:

Rhana,
sono in disaccordo sulla prima parte e abbastanza daccordo sulla seconda.
Il pianeta aveva temprato gli eredi dei monaci trasferitisi su Arrakis..... Cosa li ha resi padroni del mondo? Il fatto che ci fosse la spezia, la serie infinita di variabili del Caos ( maiuscolo apposta, vero Dio ) che ha portato il pianeta sulla strada degli Atreides, dei giochi di potere ecc... Il pianeta ha fatto l'arma, la storia ha tirato il grilletto ( attraverso varie situazioni se ci pensi.... Il "tradimento" del mancato kwisach haderach Fenring ha cambiato la storia, se lo avesse ucciso, i fremen non sarebbero diventati padroni di nulla, come le guardie morbose che hanno maldestramente portato Paul e la madre a morire... avessero lavorato bene, nulla sarebbe successo ). Il Caos nel senso esteso del termine ( e cioè anche le situazioni che si pilotano , cioè l'addestramento, i piani , i programmi, e le piccole sbavature inattese di cui la storia è piena ).

Sul secondo punto sono d'accordo che l'uomo è applicativo, ma si applica attraverso la pratica, la disciplina del corpo e della mente ( daiiiiiiiiiiiiii le Bene Gesserit, menano ma riflettono ).
Poi come ho detto il libro è basato su una realpolitik amorale.... applcata unicamente agli interessi di chi ha la forza di applicarla ....

La tua frase finale sulla via aurea meriterebbe un approfondimento.... magari lanciamo un nuovo topic se ti va....

F
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Rhana
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Joined: 31 Mar 2005
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 Post Posted: 02 Feb 2006 - 22:53     Post subject:

Quote:
La tua frase finale sulla via aurea meriterebbe un approfondimento.... magari lanciamo un nuovo topic se ti va....


Forse il caso di interpellare per bene il Monaco, allora, visto che di certo è il più esperto qui Razz
Sul resto ho già una mezza idea, ma aspetto le risposte degli altri per dire la mia.
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the_rymoah
Governatore Siridar
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Joined: 24 Apr 2005
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 Post Posted: 03 Feb 2006 - 20:03     Post subject:

Ahh, che bella discussione, vediamo se riesco a contribuire anch'io. Smile

Francesco wrote:
1) non penso sia razzista. Così mettiamo un punto finale a questa eterna diatriba che Dune sia un roamnzo razzista.... Lui dipinge non un mondo immorale ( cioè dalla morale deviata o errata.... concetti da approfondire anche quelli in teoria ), ma dipinge un mondo amorale, in cui gliinteressi e la realpolitik è sublimata... Questa, per rispondere a Rhana è la vera forza dei Fremen, non la durezza del loro addestramemnto ( salusa non "dice grazie" a nessuno credo, o quasi ), ma per la loro comunità di intenti, il senso di appartenenza di una comunità, alla comunità... concetto che ben riprende per altro in GEOD. I poveri sardaukar capivano solo la morte e la bandiera dell'imperatore
per cosi dire, senza un progetto creatvo, ma solo intervenedo nella fase distruttiva, fermandosi alla seconda delle metamorfosi di Nietzche, senza poter sbirciar ein alcun modo nella terza, fondamentale e piu interessante....


Beh, è interessante interpretare i personaggi di Dune con le metamorfosi di Nietzsche... Solo che, secondo me, ci sono alcune discrepanze. I Sardaukar sembrerebbero alla seconda fase della metamorfosi, quella del leone che tutto distrugge. Essi, però, sono anche soldati (e quindi esecutori di ordini), perciò mi sembrano ancora nella prima metamorfosi dello spirito, quella del cammello che fa semplicemente quello che gli si dice senza farsi domande (il "Tu devi!" del drago del deserto).

Evidentemente, il popolo in Dune che arriva alla terza metamorfosi (il bambino) è quello dei Fremen. Per realizzare il sogno di Pardot Kynes occorre prima distruggere gli Harkonnen e l'Imperatore (fase del leone, il cui catalizzatore è Paul che li porta alla vittoria). Successivamente, possono creare "al di sopra di loro stessi", (per usare l'espressione di Nietzsche), cioè far diventare Dune un pianeta verdeggiante.
Ad ogni modo, ci sarebbe da obiettare anche su questo: i Fremen hanno agito di propria iniziativa elevandosi spiritualmente, o hanno in qualche modo accettato un ordine da qualcun altro, rimanendo ancora cammelli? Secondo il loro punto di vista, la risposta sarebbe la seconda: essendo superstiziosi e vedendo presagi dappertutto, il suicidio di Uliet (il sicario mandato per uccidere Pardot Kynes), l'evento che ha messo in moto la trasformazione di Dune, lo hanno interpretato come un segno di Dio.
Per un osservatore esterno agnostico o ateo, tuttavia, partendo dal presupposto che il loro dio non esiste, i Fremen non hanno fatto altro che un processo di autoconvincimento, passando loro stessi da cammelli a leoni e da leoni a bambini, anche se inconsapevolmente.
Non dimentichiamoci, inoltre, che dopo la sconfitta degli Harkonnen e di Shaddam IV i Fremen diventano i "Sardaukar" dell'Imperatore Paul Muad'dib... Di nuovo cammelli? Confused

5) Come quinto punto del pensiero Herbertiano, Francesco, io metterei la tematica ecologica, e, in particolare, la concezione che Zio Frank ha dell'uomo nei confronti dell'ecosistema. Nel primo appendice a Dune, Pardot Kynes ci tiene a rimarcare:

Quote:
"Quello che non capisce chi ignora l'ecologia, [...] è che si tratta di un sistema. Un sistema! E un sistema ha una certa stabilità fluida che può essere distrutta dal più piccolo passo falso in una singola nicchia. Un sistema dev'essere ordinato, armonizzato da un estremo all'altro. Se qualcosa sbarra il suo corso, l'ordine crolla. Una persona non addestrata può non rendersi conto di un simile collasso finchè non è troppo tardi. E' per questo che la funzione più importante dell'ecologia è soprattutto capire le conseguenze"


La maggior parte degli esseri umani sulla Terra attualmente modifica l'ambiente circostante, sfruttando le risorse disponibili fino a esaurimento e danneggiando l'ecosistema (e, in Dune, sono ben rappresentati dagli Harkonnen e dalla gente di Altri Mondi in generale, che vede Arrakis solo come un limone da spremere). Ma, ancora oggi, alcune popolazioni riescono a vivere in simbiosi con l'ambiente che li circonda. E, guarda caso, questo succede principalmente in quei luoghi (come i deserti, per esempio) dove le estreme condizioni di vita non consentono alcun tipo di modifica, e l'ambiente obbliga gli uomini ad adattarsi alle sue regole (selezione naturale). Ovviamente, la metafora di questi popoli in Dune sono ancora i Fremen. Ora, non sono sicuro di quale atteggiamento verso la natura Herbert sia favorevole, fatto sta che nella presentazione del romanzo di Dune ediz S&K espone un ragionamento (che mi è particolarmente piaciuto) che sembrerebbe farlo propendere verso l'alternativa dei popoli delle regioni aride:

Quote:
...Fate uno sforzo di immaginazione, fino a considerare la Terra come una creatura vivente: non vi occorrerà molto per pensare all'umanità come a una malattia del nostro pianeta. Su buona parte della Terra, la presenza dell'uomo contrasta con quella di un sano ecosistema, capace di mantenersi indefinitamente


(A proposito, mi sembra di avere già accennato ad una cosa simile in un 3d, un po' di tempo fa... Si vede che anch'io comincio a ripetermi per l'età... Solo che ho diciotto anni! E' grave, secondo voi?!Very Happy )

Rhana wrote:
Ma se Dune è il Sahara, e Salusa il Gobi, allora i Fremen sono i Berberi e i Sardaukar i Turchi (imperatore Padiscià dice nulla?). I Turchi furono dei grandi conquistatori finchè non preferirono le mollezze del Cairo o di Delhi o di Istambul ai campi di battaglia, detta in soldoni. Viene chiaramente affermato che la forza dei sardaukar era stata ridotta dai tempi del loro massimo splendore, a causa della collusione col mondo-primavera di Kaitain.


Completamente d'accordo, su questo punto. E in effetti risulterebbe anche evidente l'accostamento storico di ciò che è narrato in Dune: la rivolta degli arabi, guidati da uno straniero (il leggendario Lawrence d'Arabia), come lo era Paul per i Fremen, contro i turchi durante la prima guerra mondiale. Tra l'altro. i turchi erano appoggiati dai soldati prussiani (e, in effetti, il nome "Sardaukar" mi suona molto tedesco).

Rymoah
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Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.

Prima Legge del Mentat
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Psyluke
Primario
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Joined: 13 Set 2004
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 Post Posted: 03 Feb 2006 - 21:27     Post subject:

Scrivo di getto e un po' di fretta, quindi forse sarà un pensiero un po' confuso.


Quando quest'anno ho studiato Machiavelli, ho scorto il suo pensiero secondo il quale una buona religione deve anche essere "instumentum regni", e il pensiero mio si è rivolto immediatamente a Dune.
Forse anche Herbert aveva una concezione religiosa di questo tipo? D'altronde, ogni religione che troviamo in Dune non è che uno strumento di potere.
E non dimentichiamo, dopo tutto questo parlar di religione, che Dune è un'opera antropocentrica. Gli "dei" che sono adorati da qulsiasi religione duniana hanno molto poco di astratto mi pare...
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SudrakAlSalik
Saggio
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 Post Posted: 04 Feb 2006 - 06:48     Post subject:

vado di fretta....
Mi sono permesso di modificare il titolo di questa discussione stupenda (GRAZIE Francesco!) e appena mi ritrovo uno straccetto di tempo, spero di poter contribuire anch'io....

Abbracci Speziati!

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Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni
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Francesco
Capitano delle Guardie
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Joined: 02 Mag 2005
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 Post Posted: 04 Feb 2006 - 19:21     Post subject:

Cari Amici tutti,

comincio col ringraziarvi di cuore dell'entusiasmo con cui vi siete brillantemente resi parte di questa "singolar tenzone" che credo, grazie ai vostri interventi coglie uno degli aspetti fondamentali di Dune, e cioè il pensiero, i pilastri del suo modo di vedere il mondo.

Quando quest'estate mi trovavo sulle dune che lo avevano ispirato originariamente, nell'Oregon, riflettevo su quanto lui abbia amato la sua bellissima terra e come questo amore per la "terra" ( intesa come Gaia, il pianeta come entità, coem biosfera di cui facciamo parte, con la nostra cultura plasmata da essa ) traspaia in modi differenti nei suoi libri. Quindi rispondendo a Rymoah ( ringraziandoti per la bellissima citazione del grandissimo Liet, nella bellissima scena della sua morte ) volevo dire che sono d'accordissimo sul punto.
Dove sono meno d'accordo è sul ruolo dei Fremen dopo che Muad'ib diventa imperatore.
I Fremen fanno parte del grande processo che porta lo porta al trono, in un modo molto differente di come i Saudaukar contribuiscono al mantenimento del potere imperiale.
Muad'ib è una loro creatura, è la sublimazione del Fremen, è un Fremen che vede oltre ( in molti modi, alcuni derivanti dal fatto che è il Kwisatz Haderach ); ma soprattutto la differenza chredo che stia nel fatto che i Saudaukar erano l'arma con cui si manteneva lo status quo, i Fremen, e coloro che si uniscono alla Jihad ( brutto termine ultimamente ) strada facendo, sono una forza rivoluzionaria, che mette in esser eun grandissimo cambiamento , un avvicandamento al potere, una differente forma di struttura politica ( viene meno l'equilibrio a tre - CHOAM,GILDA; Imperatore ). Ovviamente ad un centro di potere se ne sostituisce un altro ma questo è fisiologico.
Da questo punto di vista vedo il parallelismo delle metamorfosi calzante, e vedo la forza vitale, erotica, come direbbe Marcuse, del bambino, della creazione.

Per rispondera a Psyluke, credo che la Missionaria Protectiva sia la quintessenza dell'opinione di Herbert sulla religione....

Infine devo dire che se una cosa è invecchiata negli ultimi 30 anni da quando è stato scritto il nostro amato libro, quella è il parallelismo con il mondo arabo per una lunga serie di motivi; ricordiamoci che il grande Lawrence fece dei grandissimi casini nella regione, gettando le basi per tutti i problemi che poi dettero vita a tutti i regimi da stato libero di bananas della zona.

Un abbraccio a tutti

F
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Rhana
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 Post Posted: 05 Feb 2006 - 12:12     Post subject:

In effetti Herbert scrisse duen nel periodo precedente al khomeinismo, quando ancora esisteva un Trono del Pavone, e Beirut era una piccola New York...
Intanto vorrei riportare l'accento su un particolare che stiamo tralasciando. Per Herbert, mi pare di capire, l'uomo non è solo il "gestore" dell'ecosistema (come alal fine sembra comportarsi l'Imperatore Padiscià con Salusa e Kaitain), ma ne è anche pesantemente influenzato, e l'influenza va AL DI LA' della sua stessa capacità di prevedere. Il Fremen cavalca il Verme, ma alla fine il Verme diviene Imperatore, predatore, cavaliere della specie umana. Forse il nostro buon Frank, dopo tutto, cercava di farci capire quanto è importante avere un "altro" inconoscibile coem fonte di novità. Pensate a quanto è pesante la mancanza degli alieni nell'ecumene duniano... solo esseri umani, su milioni di mondi. Alal fine l'uomo deve Disperdersi, cio diventare l'Altro di se stesso. Qui c'è un'abisos profondo tra Herbert e Nietzsche.
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Francesco
Capitano delle Guardie
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Joined: 02 Mag 2005
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 Post Posted: 05 Feb 2006 - 17:10     Post subject:

Rhana,
molto interesasnte la tua ultima frase della mancanza di alieni.... solo umani, bellissima osservazione...
In un certo senso forse la novità, la singolarità nella storia, la creatività portatrice di rinnovamento, il superuomo è proprio il nostro Muad'ib, l'Altro di se stesso, colui che da e prende...

In questo c'è logica...
Spiegami l'abisso... in fondo il superuomo è il rinnovatore dell'umanità

F
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Rhana
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Joined: 31 Mar 2005
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 Post Posted: 06 Feb 2006 - 10:27     Post subject:

Semplicemente Muad'ib non è il Nuovo! Sono mille generazioni che le Bene Gesserit lo attendono, certo, il modo in cui irrompe nella storia è totalmente inatteso e shockante, ma non è la novit totale, l'assolutamente altro. E tanto più non è il superuomo: Paul non è padrone del suo destino, non accetta la metamorfosi, è la "voce di uno che grida: nel deserto preparate la strada", ecco.
Le Bene Gesserit portano l'autocoscienza ad un livello quasi artistico di sviluppo. Sono, tra tutti i personaggi della saga, quelle che più si avvicinano al superuomo, secondo me, perchè imparano a controllarsi senza diventare delle macchine (checchè dica Odrade, che comunque è, con il suo "libero pensiero" un elemento dell'insieme). Ora, quando le Matres Onorate tornano dalla Dispersione, cambiate, terribilmente cambiate, è quasi ovvio pensare che abbiano subito una degenerazione verso gli istinti più animali. Lucilla vede nella crudeltà della Regina Ragno la sua debolezza. Ma è davvero un'involuzione? Non c'è nulla nella Dispersione, a quanto pare, che non provenga dall'uomo. Un uomo esarcebato da trenta secoli di stasi forzata e dalla carestia, ma pur sempre un uomo. E le Bene Gesserit alla fine devono venire a patti con le figlie della dispersione. Ce lo vedi l'ubermesch che viene a patti con sta gente?
Potremmo fare un discorso simile anche su Leto, ma è fin troppo chiaro coem si svilupperebbe.
Notate comuqneu che l'unica razza di alieni nota è quella che fa MUOVERE l'umanità nello spazio e nel tempo? E che i piloti devono diventare un po' alieni? Da indagare... Intanto apro un tema sulle droghe, malgrado ne sappia pochissimo. eeheheh.
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Citazioni

Vi sono cose che nessuno può sopportare. Ho vagato fra tutti i futuri possibili che io potevo creare, finché, alla fine, essi hanno creato me. Vi sono problemi in questo universo per i quali non vi sono risposte.

-- Paul Muad'Dib (Messia di Dune - cap.23 - pag.311 - Ed.Nord)