Posted: 18 Gen 2006 - 15:32 Post subject: Post subject: Creatori di Dei
Ho avuto modo di leggere questa opera del buon Frank; in attesa di una recensione articolata, posso dire di aver sorriso trovando citati gli Ornitotteri o il plastacciaio; un ambiente conosciuto con uno stile unico e inconfondibile, ancora più asciutto e essenziale delle opere più note.
La vicenda, al solito, è strutturata in maniera impeccabile e talmente feconda che un qualunque altro autore avrebbe scritto una esalogia al posto di un volumetto che non arriva alle 200 pagine.
Le tematiche sono quelle solitamente herbertiane, una dissertazione sulla violenza, sulla religione e sull'ambiente.
Unico difetto forse una certa sbrigatività nel dispiegarsi degli eventi.
Ad ogni modo, una lettura che consiglio, senza riserve. _________________ "Sono un viandante sullo stretto marciapiede del mondo, e non distolgo lo sguardo dal tuo volto, che il mondo non mi svela"
Ne esiste una della Casa Editrice Nord serie Cosmo Argento ed è piuttosto datata. Non credo sia stata ristampata purtroppo, ma non ne ho la certezza. _________________ "Sono un viandante sullo stretto marciapiede del mondo, e non distolgo lo sguardo dal tuo volto, che il mondo non mi svela"
Autore: Frank Herbert
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Collana: Cosmo Argento n. 35
Nord 1974
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TRAMA:
La Galassia in cui vive Lewis Orne è stata a lungo dilaniata dalla guerra interplanetaria: interi pianeti sono caduti nella barbarie e su moltissimi altri mondi, rimasti isolati, i colonizzatori sono stati abbandonati a se stessi. Le ferite del conflitto vecchio di secoli hanno indotto le autorità galattiche alla decisione di spegnere sul nascere ogni minaccia di guerra, e Orne appartiene a uno speciale corpo di agenti che visitano ogni pianeta per scoprire se esso presenti dei segni di aggressività. Nelle sue missioni Orne incontra ripetutamente segni di violenza, e in lui sorge il sospetto che abbiano un'origine comune, ma quale? La risposta lo condurrà sul mondo più pericoloso della Galassia: il pianeta di Amel, centro di culto di tutte le fedi dell'universo.
In questo tempo io non ho dei lineamenti ben distinti: io sono tutti i miei antenati. Il sole che tramonta sulla sabbia è il sole che tramonta nella mia anima. Un tempo questa moltitudine dentro di me era grande, ma tutto questo è finito. Io sono un Fremen e finirò come un Fremen. Il Sentiero Dorato è finito ancora prima di incominciare. Non è altro che una pista battuta dal vento. Noi Fremen conoscevamo tutti i trucchi per nasconderci; non lasciavamo feci, né acqua, né impronte... Ora, guarda, la mia pista è svanita.
-- Leto II (I Figli di Dune - cap.37 - pag.247 - Ed.Nord)