Pianeta Arda, Iluvatar "la Capitale", giorno 20 novembre, pomeriggio
Nel palazzo Yavanna, il Governatore Ainur dirige con a fianco il fedele consigliere Eru le operazioni su Valar... quindi, davanti a una carta spaziale, i due discutono come sfruttare le nuove idee di appoggi spaziali...
Pianeta Arda, Iluvatar "la Capitale, giorno 20 novembre, ore 20
Nella sala dei Ristretti, essi sono riuniti per decidere delle questioni di vitale importanza per le nuove due colonie... politica di espansionismo e soprattutto, le manovre di appoggi e alleanze... il Landsraad e la politica estera sono all'ordine del giorno.
Dopo più di tre ore di discussione, Ainur chiude il consiglio dei Ristretti dicendo:
<<Signorrri... a brrreve, tra cinque giorrrni, rrrenderrrò a voi Rrristrretti i nomi dei Sovrrrintendenti scelti perrr le nostrrre colonie....>>
Con questa affermazione, Ainur lascia il consiglio dei Ristretti, assieme ad Eru, al Consigliere per le tecnologia e infrastrutture, al Consigliere dell'informazione e al Consigliere per la ricerca.
Rimangono 4 consiglieri Ristretti nella sala... tra i quali, il Consigliere della Difesa che borbotta
<<Non è possibile... il Governatore decide senza prenderci in considerazione... per quanto è lecita una cosa simile, poichè il Governatore può conferire le nomine e poi discuterne nei Ristretti... è una mancanza di rispetto.... >>
In volo, giorno 21 novembre, mattina
A bordo di una nave spaziale, Eru vola verso Silmaril per assistere al controllo sul campo dell'avanzamento tecnologico del Cantiere Navale... isolato dagli altri, vola solo circondato dai suoi collaboratori più stretti
Arda, Tulkas "la Bella", giorno 21 novembre, mattina
Il Consigliere per la Difesa riceve nella sua casa il Consigliere per il lavoro e le attività produttive
<<Amico mio... dobbiamo permettere ad Arda un futuro migliore... e tu lo sai bene... noi Ristretti siamo parte del Governo di Arda per volontà della popolazione... ma dovremo essere gli ultimi ad esserlo... sì... poichè Arda ha bisogno di continuità, vita, vitalità, decisione, forza e carattere... che solo noi Ristretti possiamo dargli...
Ma come fare, se dobbiamo pensare sempre e comunque a farci rieleggere per non vedere il nostro lavoro buttato all'aria? Eh?
Ainur, essendo il nostro Magnifico Governatore, può tranquillamente lavorare... e governare...
Eru, suo Consigliere e soprattutto Ambasciatore, ha preso nomina dall'alto... e non viene destituito se non da Ainur stesso...
Ma noi... in che modo possiamo lavorare?
Dobbiamo permettere ai Ristretti questo privilegio... quindi... i Ristretti devono votare, in assemblea riunita... qualora riusciamo a superare i due terzi dei consiglieri... ovvero 6... Ainur non può sottrarsi a prendere in considerazione questo... è la legge... deve per forza ascoltarci e dar ragione a noi... altrimenti, la legge ce lo permette, possiamo sciogliere il Consiglio dei Ristretti... per lungo tempo... Arda senza Governo... solo con Ainur...
Non può non ascoltarci...>>
<<Ma.... sei... noi siamo in due...>>
<<Al lavoro, amico mio...>>
In volo, giorno 21 novembre, pomeriggio
Eru riceve testuale messaggio dal pianeta principale
"Primo consigliere Eru, la vostra visita su Silmaril dovrebbe prolungarsi per 30 ore circa, per testimoniare e controllare l'evoluzione tecnologica da noi iniziata.
Dopodichè, siete atteso per una visita veloce su Valar, affinchè possiate constatare l'inizio di una nuova colonia."
Arda, Iluvatar la capitale, giorno 27 del mese di novembre
All'interno dell'enorme palazzo dell'amministrazione finanziaria di Arda, Ainur visiona i conti del suo governo...
Nel frattempo, in un piccolo sito navale fuori città, alcune voci si perdono nella sala di controllo temporaneo...
<<Siamo pronti dunque? Eru tornerà tra una settimana massimo... o anche prima... con lui tra i piedi, Ainur potrà essere più risoluto... invece, dobbiamo fare in modo che i Ristretti si uniscano prima...>>
<<Ma come tu ben sai, senza i 9 i Ristretti non valgono come assemblea...>>
<<Eru ci sarà... almeno sarà presente... al consiglio dei Ristretti.... noi abbiamo una settimana di tempo per organizzare tutto alle spalle di Eru... e far capire ad Ainur che non stiamo scherzando...a quel punto, senza il suo fidato uomo, Ainur sarà avvolto da almeno sei Ristretti... che ufficiosamente... faranno capire a lui qualcosa...>>
Arie strane ruotavano nei palazzi di governo da quel giorno... ora dopo ora, attorno ad Ainur si cercava di creare il deserto...
Arda, Tulkas la Bella, giorno 29 del mese di novembre
Il Consigliere della Difesa riceve a casa sua il Consigliere per l'informazione... davanti a un drink, in una sala assolutamente privata... la storia è sempre la stessa... ma la conclusione è particolarmente piccante
<<Caro consigliere per la Difesa... ti ha dato forse di volta il cervello? Ti sembra normale cambiare secoli di costituzione... eh?? No ma dico... per chi mi hai preso...>>
Così il consigliere per l'informazione fa per andarsene... quando da sotto la poltrona, quello per la difesa estrae una valigetta... e la sbatte sul tavolo.... un tonfo che fa sobbalzare l'ospite, che preso di sorpresa si volta...
La valigetta si apre, ed ecco depositati dentro un mucchio di mazzette di soldi... soldi... piena piena piena questa valigetta...
Il Consigliere per l'informazione rimane in silenzio... sbalordito... deglutisce e si strofina gli occhi... quindi si risiede davanti al padrone di casa...
<< Ma perchè tutto questo? Eh? perchè....>> sofferente... allunga una mano verso la valigetta che si chiude...
<< Solo se accetterai, amico mio... ho troppi interessi per poter perdere... quello che ti do, è la minima parte di quello che avremo noi... e abrà Arda... ricchezza e controllo...>>
Un'ora dopo, il Consigliere per l'informazione se ne va, con una strana valigetta sottobraccio.
Arda, Melkor "la Scura, giorno 1 del mese di dicembre
<<[i] Eru tornerà tra meno di cinque giorni... abbiamo fatto ritardare il suo rientro creandogli problemi con la nuova colonia DiMezzo... deve sostare lì per sistemare un paio di faccende... Sì... Sì capo... sì... sì sì... bene... Il tempo c'è... non ci sono problemi...>>
E un telefono si chiuse...
Grande Ainur... per il tuo gdr costante ho deciso di mandarti 25k metallo, 25k di cristallo e 25k di deuterio...
i tre cargo arriveranno domani mattina...
è un premio simbolico, ma te li meriti tutti!
gdr off:
urca!!! grazie davvero!!! grazie!!! In fondo mi diverto a scrivere in Gdr On ^_^ti ringrazio davvero tantissimo!!! eheheh.... cerco di dare sfogo alla fantasia ^^ e di creare una storiella simpatica!! Grazie!!!
e ora... ancora un paio di righe ^^
GDR ON
In volo tra Silmaril e LaTerraDiMezzo, giorno 2 del mese di dicembre.
Sorvolando la galassia settima, Eru scrive su dei fogli delle considerazioni e degli appunti, quindi si attacca al computer centrale che controlla gli spostamenti della flotta accanto a lui.
Tra le sue mansioni legge
<<LaTerraDiMezzo ha bisogno di sostegno per crescere, indi è necessario un controllo diretto per giorni 5 costantemente, per poter usufruire di uno sviluppo veloce ed efficace con esperienza>>
Eru, dunque, convinto che il suo compito abbia effettivamente maggior valore su LaTerraDiMezzo che su Arda, senza conoscere cosa sta per esplodere sul pianeta principale, si appresta a rimanere lontano ancora per qualche giorno da Arda.
Aule "la Bianca", giorno 2 del mese di dicembre.
Il consigliere per l'informazione lavora nel suo studio mentre riceve una chiamata sulla linea telematica
<<Sì... sei tu... bene... sì sì, non ho cambiato idea... stai tranquillo... sì sì... dobbiamo lavorare su questo... abbiamo poco tempo... faremo il possibile...>>
Iluvatar "la Capitale", giorno 3 del mese di dicembre.
Mentre Ainur lavora per ora solo nel suo studio, organizzando e pianificando i progetti futuri per le colonie di Arda, cercando di relazionarsi telematicamente con il Landsraad e cercando di incontrare entro breve tempo le personalità delle Case Maggiori, il Consigliere per la tecnologia di cantiere e trasporti si vede davanti a una scelta difficile, postagli dal Consigliere per la difesa: scegliere tra un futuro precario di una carica ambita da molti in Arda per ora, oppure poter tenere la carica a vita fino a decisione personale... la risposta fu
<<Bene... siamo in quattro... e abbiamo un due o tre giorni per poter avere altri due Ristretti dalla nostra... forza, mettiamoci all'opera... Ainur dovrà ascoltarci se non vuole trovarsi solo... con Eru>>
Iluvatar la Capitale, sera del giorno 3 dicembre
Ainur, in collegamento con le Grandi Case del Landsraad, viene nominato di sorpresa, dopo un suo debole tentativo, come Ministro dell'Informazione e dello Spionaggio della Dune Alliance, impero del Landsraad.
Fu da qui, che Ainur prese coscienza del suo lavoro... e della sua importanza su Arda.
Oramai in tardissima serata, Ainur fa raggiungere tutti i ristretti da questo messaggio: "Ore 5:30 della mattina del 4 dicembre, convocazione urgente del Consiglio dei Ristretti"
Perchè proprio le 5:30? Pichè mancavano sette ore... quelle necessarie affinchè Eru, dal suo lavoro forzato in giro per le galassie, tornasse immediatamente su Arda.
Iluvatar la Capitale, ore 4:30 della mattina del 4 dicembre
Gli assonnati Ristretti si aggirano per il Palazzo Yavanna, e in particolare uno, quello per la Difesa, si dispera...
<<Dannazione... Eru tornerà... e non non abbiamo avuto il tempo per raggiungere il numero... dannazione... dannazione... e ora? Cosa avrà mai Ainur di così importante... dannazione... non posso perdere di vista l'obiettivo... ne va del mio futuro...>>
Seguito da quello dell'Informazione <<E ora... ora che ci sono dentro fino al collo? Cosa faccio?... Che Ainur avrà scoperto qualcosa?>>
Iluvatar la Capitale, ore 5:10 della mattina del 4 dicembre
Alla base navale della capitale, ecco atterrare la nave di Eru... l'Ambasciatore di Arda, in tutta la sua grazia finalmente tocca suolo madre e senza perdersi d'animo in saluti, si avvia con i suoi collaboratori verso il palazzo Yavanna, convocato di urgenza da Eru come gli altri 7 Ristretti.
Iluvatar la Capitale, ore 5:30 del 4 dicembre
Nella sala dei Ristretti, prende la parola Ainur.. con la sua solita vocina e la sua "r"moscia:
<<Amici Rrristrrretti, consiglierrri, perrrsone che tengono in mano Arrrda interrra... poche orrre fa sono stato rrraggiunto dalla notizia, per mano del Landsrrraad, nostri alleati e amici, della mia nomina a Ministrrro dell'Inforrrmazione e dello Spionaggio dell'alleanza che ci ha accolti molto favorrrevolmente poche settimane addietrrro.
La notizia è stata alquanto inaspettata e molto piena di significato... amici miei.
Arrrda ora ha un compito imporrrrtante, un peso, una vita, una vitalità e un significato diverrrsi...
Ovviamente ho accettato, di buona lena ho deciso di assumerrrmi tale onerrrre... e sperrro che tutti voi collaborrrerrete come sempre fatto nei Rrrristretti, orrrra anche e in maggiorrr modo perrrr il Landsrrraad interrrro.
Mi avvalgo di contrrrollarrrre anche per Arrrda stessa gli affarrri di spionaggio, nel mentrrrre l'Inforrrmazione verrrrrà lasciata al nostrrro carrro consiglierrre già giacente qui.>>
Attimi di stupore e silenzio... i Ristretti si guardano... in particolare quattro di loro sudano freddo... ora hanno a che fare con un Ministro... al Landsraad come potrebbero prendere un affronto ad un Ministro?
Il primo ad alzarsi dalla sua sedia, attorno al tavolo, è Eru.. il quale si volge verso il Governatore di Arda e dice
<<Le mie congratulazioni... vostra eccellenza... le mie più sincere congratulazioni>>
Una stretta di mano tra i due, Eru è uno dei pochi che ha ancora nel sangue il rispetto e la buona educazione di tempi passati; indi seguono le congratulazioni di tutti gli altri... tutti... nessuno escluso.. tutti per un motivo diverso.
Melkor la Scura, giorno 5 dicembre
In un palazzo amministrativo del Governo di Arda, lontano dagli occhi della capitale, il Consigliere per la Difesa assieme ad altri tre Ristretti (Consigliere dell'Informazione, quello per il lavoro e le attività produttive e infine quello per la tecnologia di cantiere e trasporti) si ritrovano in uno studio privato, tutti e quattro attorno ad un tavolo.
<<Le ultime notizie, signori... non posso nascondervi che mi hanno gettato nello sconforto... ora il Landsraad e le Case Maggiori hanno gli occhi puntati su Ainur... dannazione... la sua Casata Yavanna è oramai legata all'imperatore... e dunque, ci troviamo davanti a un dubbio enorme: tentare di cambiare completamente il governo di Arda, sapendo che comunque la casata Yavanna ha il potere senza ombra di dubbio, oppure sottostare ad Ainur...e lasciare a lui Arda e noi Ristretti fare solo da apporto... o Consiglieri... come ci definiamo... mah....>>
Attimi di silenzio... si parlotta, la questione è davvero molto delicata
Così quindi parla il Consigliere per il lavoro, deciso e risoluto:
<<Lo sapete bene tutti come il diritto di Casata permette agli Yavanna di avere il controllo come Governatori e in futuro Baroni di Arda. Le scelte sono due... per quanto le modalità di azione sono tante: o lasciamo tutto così come è, oppure... si cambia registro! E qui... le vie sono molte: Ainur ci riconosce quali suoi Collaboratori a vita, permettendoci il controllo più sicuro nelle nostre mani e non solo nelle sue; oppure facciamo in modo che Ainur non possa più governare... tutta la famiglia sarà con lui... e noi facciamo in modo che la sua famiglia non possa più governare... noi Ristretti prenderemo il potere, si romperà lo stile di governo antico e si darà libertà alle novità, ai cambiamenti...>>
E si aggiunge: <<Due possibilità dunque: Ainur come Governatore con poteri non assoluti, ma di veto e controllo e otto Ristretti a vita con poteri decisionali, oppure... nove Ristretti, a vita, tre mesi a testa un Ristretto diventa Console, con poteri di solo controllo... dobbiamo porci decisi...>>
Si chiude però... così <<Ed Eru?>>
Joined: 26 Ott 2005 Posts: 944 Location: Arcore, e dove sennò?
Posted: 06 Dic 2005 - 21:27 Post subject:
Era una notte buia e tempestosa. Per le vie di Dol Arador, capitale di Fieras, nessuno più osava avventurarsi, seduti di fronte al caldo focolare domestico o sdraiati in qualche bettola.
In una di queste sedeva Kranor, da poco nominato Governatore di Romulus. I vestiti fradici ricoprivano il corpo stanco e sussultante. Sul tavolo, di fronte a lui, una pinta mezza vuota. L'ex ambasciatore scuoteva fra sè la testa, inabile a rimuovere il pesante fardello che gli era stato appeso.
La mattinata era stata foriera di buoni presagi: il sole splendeva alto nel cielo e mitigava il freddo invernale. A palazzo, nella sala del Trono, un Dakeyras più suscettibile del solito tamburellava sonoramente sul bracciolo MetallicO del suo trono MetallicO. (OFF: scusate ^_^)
Kranor, in ginocchio di fronte a lui, manteneva il capo chino mentre le tempie parevano scoppiargli.
<Ben trovato, Kranor. E' stato gentile tornare dalla vostra vacanza siderale.>
<Barone.>
<Avrete saputo dunque,> soggiunse sardonico il barone,<la mia recente nomina a Barone e la conseguente promozione di Fieras a Baronia del Lansraad. In effetti, è proprio per questo motivo che vi ho convocato.>
Kranor rimase in silenzio, convinto che in certi casi sia la risposta migliore.
<Ho a lungo riflettuto su ciò che questo comportava. Molte notti ho passato insonne, per giungere ad una ovvia conclusione, che riguarda di preciso voi.>
Un brivido freddo percorse la schiena del legato.
<Sono, sostanzialmente, circondato da incompetenti.> E qui tirò un sospiro, con una parvenza di umanità. <Gli amministratori planetari non sono da meno. Ahimè, sono dei cretini completi. Tuttavia, non posso più permettermi di accollarmi in toto la correzione dei loro stolidi errori. Necessito quindi di un supervisore atto a sovrintendere questo deleterio decentramento.>
Kranor inarcò un sopracciglio, cercando di decifrare in fretta il discorso, con il risultato di confondersi ulteriormente.
<Voi,> riprese Dakeyras, <siete l'uomo che fa per me. Avete dimostrato una mediocre scaltrezza e adattabilità. Questo fa di voi il nuovo Governatore di Romulus.>
Kranor spalancò la bocca, realizzando ciò che tale carica comportava per lui.
<Con effetto immediato, direi. Avete uno.. due giorni per preparare bagagli e partirete sul primo cargo. E' un po' fuori mano, ma avrete modo di divertirvi. D'altronde non mi risulta abbiate una famiglia vivente, quindi potete tranquillamente partire.>
La mascella dell'ex ambasciatore si ricompose a fatica, e quegli deglutì. <S-sì... certo, Barone, ma...>
<Bene. Se non avete obiezioni, andrei a svolgere altre incombenze.>
<Ecco, io...>
<Avrete in dettaglio le vostre consegne e le prerogative della nuova carica. Vi auguro buon viaggio e che la Spezia fluisca copiosa su di noi.>
<...e su di voi, Barone.>
Arda, Melkor la Scura, giorno 6 dicembre
Viene scritto questo biglietto e lasciato nello studio del Consigliere per la Difesa
"Chiderò l'assemblea dei Ristretti tra quattro giorni precisi.", mentre lo stesso Consigliere è in questo momento fuori sede; l'usciere del palazzo istituzionale di Melkor, il quale materialmente ha lasciato il biglietto nello studio, dice appunto a chi era venuto per incontrare il Consigliere:
<< E' fuori città, per privatissimi e importantissimi affari militari>>
Arda, Iluvatar la Capitale,Giorno 8 dicembre
Ainur, nel suo studio, mentre lavora con Eru ad un nuovo piano di Governo delle Colonie, viene raggiunto dal documento di riunione dei Ristretti, richiesto da tre Ristretti; come da legge, se tre Ristretti richiedono un incontro, è doveroso ma non obbligatorio per Ainur accettare.
Non vedendone ragione contraria, Ainur firma sotto l'approvazione del Consiglio dei Ristretti, fissato per il 10 Dicembre, ora quinta del pomeriggio.
Arda, Tulkas la Bella, a poche ore di viaggio dalla Capitale, giorno 9 dicembre
Conversazione privata tra il Consigliere per la Tecnologia e le Infrastrutture e quello per l'Informazione:
<< Siamo d'accordo... mi hanno spiegato due giorni fa la faccenda e sono pienamente d'accordo... ma siamo in cinque... solo cinque... dunque non può passare neanche come mozione di legge. Se fossimo in sei almeno, Ainur non potrebbe rifiutarsi subito, ma dovrebbe allargare il Consiglio ai funzionari di tutta Arda e poter permettere un dibattito... dal quale potremmo anche vincere e convincere il Governatore...>>
<<Le leggi di Arda le conosciamo amico mio... non siamo sei, ma cinque... sicuri... poi chissà che gli altri non si decidano... comunque... ora tira aria di cambiamento, Ainur non è più Governatore ma Barone del Landsraad, ministro dell'Informazione e dello Spionaggio... anche un dibattito potrebbe non scalfirlo... Noi abbiamo un'arma in più... possiamo....>>
e la discussione finisce tra lo stupore dell'ultimo aggiunto alla congiura.
I Ristretti entrano nella sala del Consiglio, per dare inizio all'assemblea convocata; prendono posto gli otto per poi aggiungersi il Barone Ainur; nella sala del palazzo Yavanna, ecco che il Consigliere per la Difesa si alza e inizia una arringa serrata e decisa:
<<Consiglieri, Barone, il motivo della convocazione del Consiglio oggi è molto semplice: vogliamo proporre una mozione di legge che cambi il diritto di Governo di Arda fino ad oggi valido, affinché Arda possa essere maggiormente controllata e gestita con continuità, garantendo organizzazione e decentramento delle decisioni, in favore di Arda e delle Colonie>> il Barone rimane basito... non apre bocca e spalanca gli occhi, Eru invece, al suo fianco, forse più consapevole della situazione, presta attenzione <<Sua Eccellenza, CONSIDERIAMO il privilegio per Arda di avere non solo un Barone, ma anche un Consiglio dei Ristretti, CONSIDERIAMO il privilegio di poter, tramite Ristretti, convocare il Consiglio dei 38 con tutti i più alti funzionari delle capitali e delle colonie come organo di discussione, RIFIUTIAMO la lunga burocratizzazione dei Ristretti e la difficoltà di ottenere valido un parere contrario al vostro, RIFIUTIAMO che il Consiglio dei 38 sia solo un appuntamento di dibattito, RIFIUTIAMO che noi Ristretti Consiglieri annualmente veniamo eletti dalla popolazione, CHIEDIAMO la carica a vita e a successione dinastica, per noi Ristretti, a garantire una linea di governo continua, CHIEDIAMO inoltre che Sua Eccellenza il Barone possa essere messo in discussione da Ristretti, CHIEDIAMO che la votazione del Consiglio dei Ristretti preveda a risultato di 6 a 3 la convalida perenne di qualsiasi legge proposta, lasciando a Sua Eccellenza comunque il peso di valere doppio nel voto ma non il potere di annullare la legge, CHIEDIAMO infine che Sua Eccellenza abbandoni i suoi poteri assolutistici e conceda un decentramento importante nelle mani dei Ristretti tutti, i quali dovranno assumere il titolo nobiliare con tutti i benefici e i poteri ad esso associati, in nome dell'Espansione di Arda. Così ho concluso>>
Nella sala l'aria si fece glaciale... subito Eru parte con una controffensiva decisa, che ricorda il buon governo della casata Yavanna da secoli e secoli, in suo aiuto anche il Consigliere per la Ricera; di contro, inizia una guerra verbale tra i Ristretti, che si conclude con:
<<Che venga messo ai voti, affinché se necessarrrrrio possano i 38 deciderrrre in fede e giustizia...Chi è a favorrrre della mozione?>> Ainur, oramai allo stremo delle forze per quell'assalto inaspettato, detta così la formula cerimoniale per la votazione ufficiale all'interno dei Ristretti; alzarono la mano il Consigliere per le tecnologia e infrastrutture, ilConsigliere per la tecnologia di cantiere e trasporti, il Consigliere della difesa, il Consigliere dell'informazione e il Consigliere per il lavoro e le attività produttive: 5 voti a favore contro 4 uniti Ainur, Eru, il Consigliere per gli affari pubblici e la popolazione e il Consigliere per la ricerca; la mozione non è passata, non è necessario neanche un dibattito, le leggi di Arda parlano chiaro a riguardo: 'Qualora nei Ristretti sei voti non sono raggiunti contro il Governatore e due, è imposto il silenzio sulla mozione e la legge mai sa da fare; qualora succeda l'avverso, i 38 possono dibattere davanti al Governatore e far sentire le loro possenti voci".
[continua....]
Last edited by Ainur on 13 Dic 2005 - 18:47 ; edited 2 times in total
Joined: 26 Ott 2005 Posts: 944 Location: Arcore, e dove sennò?
Posted: 13 Dic 2005 - 14:06 Post subject:
Era una giornata solare e assolata nella capitale di Fieras. La gioia imperniava le strade, affollate dalla gente che si apprestava ad affrontare le feste di fine anno.
Solo nella biblioteca personale del Barone l'atmosfera era plumbea. Le tende abbassate privavano l'ambiente di luce, o quasi. La stanza era vuota. Al centro, una scrivania ed una comoda poltrona imbottita. Sulla scrivania, una busta con il sigillo della casa Stax. Destinazione: Romulus.
[...riprende, Arda, Iluvatar la Capitale, giorno 10 dicembre durante il Consiglio dei Ristretti]
Cala quindi il silenzio su quel rifiuto; tuttavia il Consigliere per la Difesa, il cui nome è Helcar, non sembra affatto triste, si alza e si avvia risoluto verso la porta della sala senza chiedere l'ufficiale autorizzazione; un volta aperta <<Generale, prego...>> e subito dalla porta entra il Generale Orome, comandate in capo delle Forze Armate e della Flotta di Arda; al suo seguito fanno l'ingresso nella sala 30 militari che subito occupano lo spazio, posizionandosi alle porte, ai vetri e attorno al tavolo dove si sono alzati in piedi i Ristretti e il Barone sorpresi e alterati.
<<Che cosa accade!! Non potete entrrrrarrre!! Fuorrri!! Vi mando tutti al norrrrd!!>> inizia a sbraitare Ainur indignato. Eru al suo fianco rimane silente... come se già avesse capito tutto.
Il Generale e Helcar parlottano un attimo, poi ecco che i due si avvicinano al tavolo e il Generale esordisce <<Prego, tutto il palazzo è sotto il nostro controllo, i funzionari sono guardati a vista dai militari, per la capitale sono distribuiti nostri mezzi armati e il nostro numerosissimo personale; voi Barone Ainur, siete in arresto, da ora in poi vigerà la legge marziale fino a nuovo ordine esclusivamente mio e di chi deterrà il governo; insieme al Barone, prego anche l'Ambasciatore Eru, i Ristretti per la Ricerca e per gli Affari Pubblici di non opporre resistenza e seguire il Barone presso le carceri nazionali.>>.
<<Voi non ne avete il dirrrritto! Dove sono le mie guarrrrdie!!! Guarrrdie!!!>> inizia a sbraitare ed agitarsi Ainur, il quale si dimena allontanandosi dal tavolo, ma subito viene raggiunto da 5 militari che lo accerchiano e lo prendono di forza, nonostante la sua mole, ammanettandolo...<<Voi volete la morrrrte di Arrrda! Che scherrrrzi sono questi! Andrrrete incontrrrro alla morrrte!! Non potete farrrmi questo!!!>> e così Ainur urlo per dei minuti, così come anche gli altri tre arrestati cercarono di lottare contro chi stava tenendo il Barone... una baraonda, una piccola rissa che vide come vincitori ovviamente i militari, in 30 contro 4; Eru, il più composto tra coloro che hanno ai polsi le manette, sentenzia <<State violando la legge, la costituzione, il governo, la storia, la nobiltà e Arda intera! Sciagurati... sarete punti per questo!>> <<Via!>> ordine imperativo di Orome, e gli arrestati se ne vanno accompagnati non gentilmente dai militari.
Prende la parola Helcar <<Cari amici miei, siete stati testimoni della nostra liberazione, della liberazione di Arda da un governo inutile e vecchio; spazio alla nuova realtà dunque! Riscriveremo la costituzione, le leggi e il governo; la mia casata, Melkor, prenderà il titolo nobiliare, il Generale Orome al nostro fianco, prenderà il controllo del Consiglio della Difesa e di tutte le Forze Armate di Arda e delle Colonie in qualità di un titolo nobiliare riconosciuto da Arda intera, voi Ristretti fedeli diverrete nobili di rispetto riconosciuti dal Governo di Arda e ci spartiremo il lavoro dei nove nelle nostre mani, nessuno potrà bloccare la continuità del governo di Arda, i funzionari saranno sottoposti al volere dei Ristretti, della casata Helcar, l'esercito starà alle assolute dipendenze del nostro fidato Generale. Le nostre ricchezze, la nostra potenza porterà prosperità ad Arda sotto il nostro potere, la popolazione avrà il Consiglio dei 38 come valida voce.>>. Il generale Orome sorride soddisfatto, la sua figura statuaria si erge al fianco di Helcar Melkor, ora sono loro due le principali figure di spicco di Arda, seguiti da 4 Ristretti non più consiglieri, ma nobili riconosciuti.
<<Il Generale Orome ha provveduto a stabilire da ora la Legge Marziale nella capitale, che si distenderà su tutta Arda e poi sulle colonie, fino a quando tutti insieme, amici miei, daremo una costituzione degna ad Arda>>
<<Abbiamo creato un bel botto... e ora? Con le Case Maggiori del Landsraad? Abbiamo un ministero sulle spalle...>> fa un Ristretto, seppur contento della sua nuova posizione <<Dobbiamo cercare di non cadere nell'errore di opprimere la popolazione...>> continua un altro.
<<Le discussioni a tempo debito, il Landsraad sarà informato che Ainur è impossibilitato a governare, e che di sua spontanea volontà lascia alla casata Melkor la dinastia di Arda, con il Generale e i Ristretti al suo seguito. Intanto vogliamo la potenza e il bene di Arda. Ci aspettano dei giorni difficili, dobbiamo ben definire i nostri passi, le nostre scelte. Ora Arda ci aspetta, un annuncio è d'obbligo. Devono sapere il perché e cosa è successo>>
Giorno 15 dicembre.
La vita scorre ma non tranquilla su Arda e le sue colonie, la legge marziale controllata da Orome ed Helcar mira a mantenere l'ordine per tutto il pianeta madre... la popolazione, sconcertata per tale trattamento, non comprende come mai Ainur sia stato destituito, il discorso di Helcar incitava Arda ad unirsi e a cresce potente e forte come mai prima, ma lì non c'era più Ainur, il Barone che tanto voleva bene alla sua gente, seppur non fosse un uomo con moltissimo polso politico.
In questa data la legge marziale ha raggiunto anche le varie colonie di Arda, controlla dai traffici alla giustizia all'ordine pubblico senza permettere lo sbarco di nessuna nave della Gilda Interspaziale voluto esplicitamente dai governanti... E' una legge che secondo le autorità durerà fino all'entrata in vigore della nuova costituzione...
Arda, carceri di Iluvatar la Capitale, giorno 15 dicembre
In cella i 4 prigionieri sono divisi da spessi muri, chiusi nelle più sotterranee segrete delle carceri nazionali, ognuno coi suoi pensieri, ognuno coi suoi dilemmi, ognuno con la sua disperazione...
I due consiglieri Ristretti rimuginano sulle loro scelte... hanno la debolezza di pensare che forse sarebbe stato meglio mettersi dall'altra parte... però poi, convinti dalla saggezza di Ainur, mentalmente tornano sui loro passi... e attendono la loro sorte incerta.
Così anche Ainur, il quale nella sua cella rimane seduto su una sedia, accanto al suo letto... pensa alla sua famiglia, non sa che fine ha fatto sua moglie nè suo figlio... possono essere scappati, imprigionati, o aver subito più atroce sorte... nessuno per ora lo sa... e Ainur è un uomo distrutto, ha perso una popolazione e una famiglia che teneva in palmo di mano, aveva delle responsabilità, un titolo, un ministero... tutto portato via... in cinque giorni, la rassegnazione di Ainur è parecchio evidente... ed è evidente che la prigionia è un'ottima cura dimagrante.
Invece Eru nella sua cella non sta fermo, cammina su e giù per il poco spazio che ha... fino a quando non sente alle sue spalle la porta della cella aprirsi... ed ecco che un uomo vestito da ufficiale dell'esercito, lo invita ad uscire... Eru lo segue, con il suo vestito sempre ordinato e sotto il vestito qualcosa che tiene stretto... forse un plico, forse dei fogli... Eru segue questo ufficiale, fino ad un corridoio isolato superati circa dieci sbarramenti di controllo... ove in fondo vi è una porta.
<<Maestro... andate... >> sono le parole dell'ufficiale, in verità uno dei suoi collaboratori che ha avuto, grazie a giri di amicizie, infiltrati e corruzione, la possibilità di penetrare all'interno delle carceri come ufficiale in regola <<Io ora sparirò... maestro, abbiamo poco tempo... confidiamo in voi>> ed Eru, in maestoso ed ammirevole segreto, saluta e ringrazia con gesti simbolici il suo collaboratore, ed esce dalla porta... mentre il suo collaboratore si dilegua, fino ad uscire dalle carceri ed abbandonare la città.
Eru fuori dalla porta trova ad aspettarlo 3 uomini, amici fidati che lo accompagnano per vie traverse fuori da Iluvatar... fuori dal centro del controllo della Legge Marziale... dove, grazie alla Gilda Interspaziale e alla spezia pagata dalle scorte governative segrete per mano dei fidati collaboratori e a una base atterraggio in aperto deserto, Eru riesce ad abbandonare Arda... e non a mani vuote.
Intanto, Helcar, nel suo studio riceve un messaggio scritto che recita
"Stamane, in data 15 dicembre, il Consigliere per il lavoro e le attività produttive, vostro alleato, è deceduto, per cause che sembrano ricondurre ad avvelenamento"
Joined: 26 Ott 2005 Posts: 944 Location: Arcore, e dove sennò?
Posted: 16 Dic 2005 - 13:03 Post subject:
Romulus, 16 dicembre. Laboratorio di criogenia.
Due addetti stanno calibrando i sensori per gli esperimenti. Uno dei due ha la fronte sudata, nonostante il freddo. Ambedue si muovono frettolosamente, quasi temessero di perdere il cargo.
<Attento!! Dannazione, Guile, ci stavi impallando l'oscilloscopio.>
<Grande affare.. lo strumento più inutile..>
<Non c'è nulla di inutile qui dentro. E dacci dentro! Non ho intenzione di rimanere qui dentro per tutta la settimana.>
<Un attimo, Ray. Lo sai, per quanto possa risultarti strano, anch'io avevo altri programmi per il fine settimana. D'altra parte, lo sai cosa pensa il capo di questi permessi... sono tempi duri.>
<Fose per te,>sorride il primo,<ma io ho le spalle coperte.>
<Cosa intendi dire?>
<Intendo dire che mi hanno chiesto di supervisionare l'installazione dei nuovi plasmi.>
<Plasmi?> L'altro rimane basito. <Ma non dobbiamo ancora perfezionare la produzione, per non parlare dell'ancora scarso contenimento magn..>
<Appunto! Lì sta il bello! Sono a riposo fino a quando non avrete ultimato queste ricerche. Se non mi sbaglio, dovrei avere perlomeno una settimana o due per godermi l'immeritato soggiorno a Yutah Beach, su Remus.>
La gaccia di Guile rimane di pietra, salvo uno stano tic che gli fa tremolare il labbro inferiore.
<Stupito, eh? Ma cosa ti aspettavi? Il Governatore ha ordinato massima priorità per i nuovi armamenti. Durante la riorganizzazione ho solo avuto la fortuna che il capo vedesse la mia richiesta di un permesso, da cui è automaticamente scattata questa bella vacanza. Stupito, eh?>
<Sinceramente non lo capisco. Il Governatore, intendo. Insomma, da quando ha preso a girare con la sua bottiglia di birra romulana..>
<Non lo farà più. Hai sentito anche tu, non è vero? Pare che il Barone non abbia gradito la recente sconfitta. Anzi, ha ordinato di potenziare le difese. In attesa di nuove disposizioni, forse temendo il venir meno della benevolenza baronia, Kranor cercherà perlomeno di restar sobrio. Gliene puoi fare una colpa?>
<Certamente no. Anzi, non vorrei essere nei suoi panni...>
<In verità, mi stupisce trovarlo ancora viv... ehm... in carica. Dakeyras non è famoso per la sua magnanimità.>
<Probabilmente Kranor riesce ancora a divertirlo. Il Barone non è malvagio, solo un po'... come dice... ironico.>
<Dica quello che vuole ma , Guile, non puoi pensare che la passerà del tutto liscia.>
<Vedremo, Ray. Il mondo non è giusto. Ti meritavi questa vacanza, metre io resto qui a sgobbare?>
<No, ma non mi lamento.>
<Ci mancherebbe.>
<Eh, sì.> Un'espressione soddisfatta gli si dipinse sul viso, per poi restare fino al termine del turno.
Joined: 26 Ott 2005 Posts: 944 Location: Arcore, e dove sennò?
Posted: 17 Dic 2005 - 09:39 Post subject: Post subject: La LETTERA!!!
Lo stessa notte, sulla scrivania del Governatore, una busta aperta, con sopra inciso il sigillo baronio. Poco a fianco, un foglio scritto con una grafia elegante e sfuggente, stretta e stranamente tagliente.
"Al Governatore di Romulus.
Tarda è l'ora in cui ci giunse l'infausta notizia dell'attacco subito. Quanto ripugno provammo, quanto i nostri occhi non volean credere... ma così fu. Vile attacco subimmo, certo, ma ancora ci chiediamo: com'è stato possibile?
So bene che avrei dovuto lasciare disposizioni precise ai vostri predecessori.
Eppure, avrei potuto esser sicuro che tale incombenza si sarebbe evitata? Giammai!
Un Capitano prende su sè stesso l'onere e la responsabilità del proprio equipaggio dal momento in cui mette piede sulla nave.
Ci avete deluso.
Attendiamo ferma risposta a tale insulto alla nostra persona. Non è nostro desiderio che accada nuovamente.
Disponiamo che da ora in avanti vi preoccupiate in prima persona della sicurezza dei nostri domini. Non un solo grammo di merci dovrà esserci strappato via. Non una delle nostre navi dovrà subire l'onta di cadere in rotta di fronte al nemico.
Procederete con il programma di armamento, priorità massima alle difese. Poi, quando saremo più forti, potremo prenderci la rivincita.
Ma voi, guardatevi dal fallire ancora. Non solo altre vite dipendono dalle vostre scelte, ma la vostra stessa posizione, vista da lontano, è barcollante alquanto.
La gente vuole sempre qualcosa di più della gioia immediata o del sentimento più profondo chiamato felicità.
Questo è uno dei segreti grazie al quale diamo forma concreta ai nostri disegni. Il qualcosa di più presuppone un potere accresciuto nei confronti di gente che non è in grado di dargli un nome o (com'è spesso il caso) non sospetta neppure la sua esistenza. La maggior parte della gente reagisce soltanto in maniera inconscia a queste forze nascoste. Così, noi dobbiamo soltanto evocare un qualcosa di più calcolato, definirlo e dargli una forma, poi la gente lo seguirà.
-- Segreti della leadership del Bene Gesserit (Gli Eretici di Dune - Cap.25 - pag.274 - Ed.Nord)