Posted: 28 Lug 2005 - 17:27 Post subject: Post subject: [Super-Mega-S P O I L E R] Sorpresa sorpresina
Ho una sorpresa sorpresina per voi...indovinate cos'è?????
Prima di tutto vi anticipo che la "sorpresa sorpresina" non è terminata, ve la darò a pezzi quando avrò tempo di continuarla.
La "sorpresa sorpresina" potrebbe togliervi il gusto di leggere House Corrino, quindi non leggetela se volete aspettare l'edizione italiana, io vi dico subito che codesta "sorpresa sorpresina" è completamente amatoriale, quindi non paragonabile ad una "sorpresa sorpresina" professionale che ci potrebbe fare una certa casa editrice...
Le scuse per l'incompletezza ci sono, il coso per il copyright l'ho messo...che mi manca? Ah si, prima di leggere il post seguente beccatevi un bellissimo
La "sorpresa sorpresina" può essere fatta girare nel web, su carta, su cd, dipinta sui muri, basta che non venga sfruttata per scopi commerciali.
Nel caso la Mondadori non abbia i soldi per un traduttore e vuole questa "sorpresa sorpresina" mi contatti per e-mail, prendiamo 1 appuntamento, e vediamoci che ho sempre desiderato lanciarvi una sputazza nell'occhio di persona.
La traduzione non è controllata, se notate qlc errore ditemelo!
L'asse di rotazione del pianeta Arrakis è ad angolo retto con il raggio della sua orbita. Il pianeta stesso non è una sfera, ma più come una trottola alquanto grossa all'equatore e concava ai poli. Sembra quasi che ciò sia artificiale, il prodotto di qualche antico manufatto. -- Rapporto della Terza Commissione Imperiale su Arrakis
Nella luce delle due lune del cielo polveroso, i razziatori fremen passarono rapidamente attraverso le rocce del deserto. Si mimetizzarono nell'ambiente frastagliato come se fossero stati tagliati dallo stesso vestito, uomini duri per un ambiente altrettanto duro.
Morte agli Harkonnen. Tutti i membri del commando avevano fatto la stessa promessa.
Nelle ore calme prima dell'alba Stilgar, il loro capo alto e con la barba nera, camminò solennemente di fronte a venti dei suoi guerrieri migliori. Dobbiamo muoverci come le ombre nella notte. Ombre con coltelli nascosti.
Con un segno della mano ordinò alla squadra di fermarsi. Stilgar ascoltò i rumori del deserto, le orecchie sondarono l'oscurità, i suoi occhi blu-nel-blu osservarono le torreggianti scarpate rocciose che svettavano di fronte al cielo come sentinelle giganti. Ad ogni movimento delle due lune, si muovevano le macchie di oscurità, dando alla montagna un volto vivente.
Gli uomini scelsero le loro strade su per uno sperone roccioso, usando gli occhi abituati al buio per seguire una pista scoscesa intagliata nella montagna. Il terreno sembrava indimenticabilmente familiare sebbene Stilgar non vi fosse mai stato prima. Suo padre gli aveva descritto la strada, la rotta che i loro antenati avevano fatto per il Sietch Hadith, un tempo il più grande di tutti gli insediamenti nascosti ed ora abbandonato da molto tempo.
'Hadith" ' una parola proveniente da una vecchia canzone fremen sui metodi di sopravvivenza nel deserto. Come molti fremen ancora in vita, aveva la storia impressa nella mente... un racconto di tradimento e guerra civile durante le prime generazioni dei nomadi zensunni lì su Dune. Una leggenda che affondava le sue radici qui, in questo santo sietch.
Probabilmente ora gli Harkonnen hanno dissacrato uno dei nostri luoghi più antichi.
Ogni uomo del commando di Stilgar si sentiva male al pensiero di questo sacrilegio. Nel Sietch Muro Rosso su una pietra piatta erano incisi dei segni di punteggio di tutti i nemici uccisi dai fremen, e stanotte sarebbe stato versato altro sangue avversario.
Il gruppo seguì Stilgar che prese a camminare giù per il sentiero roccioso. Presto sarebbe arrivata l'alba ed avevano uccidere ancora molte persone.
Lì, lontano dagli occhi indiscreti occhi imperiali, il Barone Harkonnen aveva usato le caverne vuote del Sietch Hadith per accumulare uno dei suoi magazzini illegali di spezia. I depositi non autorizzati di prezioso melange non apparivano in nessun foglio d'inventario consegnato all'imperatore. Shaddam non sospettava niente dell'inganno, ma gli Harkonnen non potevano pensare di nascondere queste attività agli uomini del deserto.
Nello squallido villaggio di Bar Es Rashid, alla base del crinale, gli Harkonnen avevano una postazione d'ascolto e di guardia nella gola. Tali difese minori non opposero nessun ostacolo ai fremen, che molto tempo prima avevano costruito numerosi pozzi ed entrate dentro le grotte della montagna. Strade segrete...
Stilgar trovò una fessura nella pista e seguì il debole sentiero cercando aperture nascoste. Nella luce fioca vide una pezza d'oscurità sotto una sporgenza. Lasciando tutti entrò nell'ombra e localizzò l'apertura, fresca e umida, senza un sigillo per l'umidità. Che spreco!
Nessuna luce, nessun segno di guardie. Strisciò dentro il buco, distese una gamba verso il basso e localizzò una sporgenza accidentata, dove vi appoggiò lo stivale. Con l'altro piede trovò un secondo appiglio e sotto un altro. Scese passo dopo passo. Di sotto vide una fioca luce gialla dove il tunnel girava a destra. Stilgar tornò indietro ed alzò una mano, ordinando agli altri di seguirlo.
Sul pavimento alla base del rozzo passo notò una vecchia ciotola. La lanciò via con un calcio, sentì l'odore di carne cruda. Un'esca per i piccoli predatori? Una trappola per animali? Si fermò cercando dei sensori. Aveva già attivato un allarme silenzioso? Sentì un rumore di passi di fronte a lui e la voce di un ubriaco. 'Prendine un'altra. Spediscilo all'inferno dei kulon."
Stilgar e due fremen guizzarono in un tunnel laterale ed estrassero i loro cryss colore del latte. Le pistole maula sarebbero state troppo rumorose in quegli spazi chiusi. Quando due guardie Harkonnen puzzolenti di birra di spezia li superarono incespicando, Stilgar ed il suo compagno Turok balzarono fuori e le afferrarono da dietro.
Prima che gli sfortunati uomini potessero gridare, i fremen gli tagliarono le gole, poi vi sbatterono dei tamponi per assorbire il sangue prezioso. In un efficiente macchia di movimento, i fremen presero le armi dai corpi che ancora avevano gli spasmi muscolari del post-mortem. Stilgar rubò un fucile laser per se e ne passò uno a Turok.
Dei fiochi lumiglobi militari fluttuavano nei recessi del soffitto, emettendo luce. Il gruppo di razziatori avanzò nelle profondità del passaggio verso il cuore dell'antico sietch. Quando il corridoio costeggiò un sistema convogliatore usato per il trasporto di materiali da e verso la camera segreta, sentì l'odore di cinnamomo del melange, che divenne sempre più forte man mano che il gruppo si addentrava. Lì i lumiglobi del soffitto emisero una pallida luce arancione al posto di quella gialla.
La truppa di Stilgar sussurrò alla vista di teschi umani e di corpi in decomposizione appoggiati ai lati del corridoio, trofei mostrati trascuratamente. La rabbia lo colse. Questi sarebbero potuti essere prigionieri fremen o abitanti dei villaggi catturati dagli Harkonnen per divertimento. Dal suo lato Turok si guardò intorno cercando un altro nemico da poter uccidere.
Cautamente Stilgar li condusse avanti e cominciò a sentire delle voci ed un rumore metallico, provenivano da un'alcova bordata con una bassa pietra che tirava dietro e guardava su una grotta sotterranea. Stilgar immaginò le migliaia di abitanti del deserto che dovevano aver affollato quell'enorme caverna tempo prima, prima degli Harkonnen, prima dell'imperatore...prima che la spezia diventasse la più preziosa sostanza dell'universo.
Al centro della grotta si innalzava una struttura ottagonale, colorata d'argento e di blu scuro, circondata da rampe. Intorno erano state improvvisate delle più piccole strutture intonate. Una era sotto costruzione; parti di plasmetallo erano sparpagliate intorno, con sette operai che lavoravano faticosamente.
Sgusciando indietro nelle ombre, i razziatori strisciarono poco più giù per le scale del pavimento della grotta. Turok e gli altri fremen, ognuno dei quali stava tenendo una delle armi confiscate, presero posizione nelle alcove guardando sopra la caverna. Tre razziatori corsero sulla rampa che circondava la struttura ottagonale più grande. In cima i fremen scomparvero dalla vista, poi riapparvero e fecero a Stilgar dei rapidi segnali con le mani. Sei guardie erano già state uccise senza fare rumore, spediti nel mortale silenzio del cryss.
Ora il tempo dell'operazione sotto copertura era finito. Sul pavimento roccioso un paio di commando puntarono le loro pistole maula ai lavoratori sorpresi e gli ordinarono di salire le scale. Gli operai dagli occhi incavati obbedirono di malavoglia, come se non gli importasse di chi li tenesse prigionieri.
I fremen cercarono altri passaggi e trovarono una caserma sotterranea con due dozzine di guardie che dormivano in mezzo alle bottiglie di birra al melange disseminate per terra. Un forte odore di spezia permeava la grande sala comune.
Beffardi i fremen fecero irruzione, agitando i cryss, tirando calci e pugni distribuendo paura, ma non colpi fatali. Gli Harkonnen intontiti vennero disarmati e portati nella grotta centrale.
Ancora eccitato per l'azione, Stilgar lanciò un'occhiata agli uomini ciondolanti e mezzi ubriachi. Si spera sempre di incontrare dei nemici da onorare. Stanotte non ne abbiamo trovato nessuno. Sempre lì, nella caverna sicurissima, questi uomini avevano provato la spezia che avrebbero dovuto sorvegliare ' probabilmente all'oscuro dal Barone.
'Li voglio torturare fino alla morte." Gli occhi di Turok erano scuri sotto la rossa luce dei lumiglobi. 'Lentamente. Hai visto cos'hanno fatto ai loro prigionieri."
Stilgar lo fermò. 'Teniamoli per dopo. Comunque dovremmo metterli a lavoro."
Stilgar andò di fronte ai prigionieri Harkonnen, grattandosi la barba scura. Il tanfo della loro paura iniziò a sopraffare l'odore del melange. Con voce bassa e misurata li minacciò come il loro leader Liet-Kynes gli aveva suggerito. 'Questa riserva di spezia è illegale, un'esplicita violazione delle ordinanze imperiali. Tutto il melange di questi locali sarà confiscato e portato su Kaitain."
Liet, recentemente nominato Planetologo Imperiale, era andato su Kaitain per richiedere un'udienza con l'imperatore padishah Shaddam IV. Era un lungo viaggio attraverso la galassia fino al palazzo imperiale, ed un semplice abitante del deserto come era lui poteva a stento comprendere delle tali distanze.
'Lo dice un fremen?" sogghignò il capitano delle guardie mezzo ubriaco, un piccolo uomo con una guancia tremolante ed una fronte enorme.
'Lo dice l'imperatore. Prendiamo possesso di ciò in suo nome." Gli occhi indaco di Stilgar perforarono l'uomo. Il capitano rosso in faccia non era abbastanza impaurito. Apparentemente non aveva sentito cosa i fremen facessero ai loro prigionieri. Lo avrebbe scoperto presto.
'Cominciate a svuotare i silos!" urlò Turok di fronte agli operai salvati. Quei prigionieri non erano troppo stanchi per vedere divertiti gli Harkonnen che si affrettavano. 'Avremo presto i nostri ornitotteri per prelevare la spezia."
Quando il sole cominciò ad arroventare il deserto, Stilgar era sospeso sull'orlo dell'ansia. I prigionieri Harkonnen avevano lavorato, ora dopo ora. Questa razzia aveva preso molto tempo, ed avevano ancora così tanto da guadagnare.
Mentre Turok ed i suoi compagni preparavano le loro armi, le scontrose guardie Harkonnen caricarono le casse di melange in ottimi nastri trasportatori che li guidarono alle creste rocciose aperte, vicino alle piazzole d'atterraggio degli ornitotteri. I fremen portarono fuori abbastanza tesori da poter acquistare un mondo.
Cosa potrebbe fare il Barone?
A mezzogiorno, esattamente come secondo i piani, Stilgar sentì delle esplosioni dal villaggio di Bar Es Rashid alla base del crinale ' la seconda squadra fremen di razzia stava attaccando l'avamposto Harkonnen in un assalto ben coordinato.
Quattro ornitotteri senza riconoscimenti circondarono con grazia lo sperone, agitando le loro ali meccaniche fino a che gli uomini di Stilgar non li guadarono sulle piattaforme di atterraggio. Gli operai liberati e i commando fremen caricarono gli scavi con le casse di melange rubate per la seconda volta.
Era ora che l'operazione finisse.
Stilgar mise in linea le guardie Harkonnen lungo un burrone a picco sulle rovine di Bar Es Rashid. Dopo ore di duro lavoro e di paura, il capitano Harkonnen era pienamente sobrio, con i capelli sudati e gli occhi impauriti. Di fronte a lui Stilgar studiò l'uomo con assoluto disprezzo.
Senza una parola estrasse il suo cryss e squartò l'uomo, dall'osso pubico allo sterno. Il capitano boccheggiò incredulo non appena il suo sangue e le interiora fuoriuscirono alla luce del sole.
'Uno spreco di umidità." Borbottò Turok dietro di lui.
Estremamente spaventati i prigionieri Harkonnen provarono a fuggire ma subito i fremen gli furono addosso, scagliandone alcuni dal precipizio e colpendo altri con le lame affilate. Quelli che stettero al suolo furono eliminati velocemente e senza paura. I fremen spesero più tempo per i codardi.
Agli operai dagli occhi incavati venne ordinato di caricare i corpi negli ornitotteri, anche quelli in decomposizione che avevano trovato nelle gallerie. Al Sietch Muro Rosso la gente di Stilgar li avrebbe messi nei distillatori della morte per estrarne ogni goccia d'acqua a beneficio della tribù. Hadith dissacrato sarebbe stato lasciato di nuovo vuoto, un sietch fantasma.
Un avvertimento al barone.
Uno per uno gli ornitotteri carichi si sollevarono come uccelli scuri nel cielo pulito, mentre gli uomini di Stilgar camminavano sotto il sole cocente di mezzogiorno, avevano completato la missione.
Non appena il barone avrebbe scoperto la perdita del suo deposito di spezia e la morte delle sue guardie si sarebbe vendicato contro Bar Es Rashid, anche se i poveri abitanti del villaggio non avevano niente a che fare con il raid. L e sue labbra assunsero un aspetto torvo, Stilgar decise di muovere l'intera popolazione nella sicurezza di un sietch distante.
Là gli operai sarebbero stati portati con i fremen, o uccisi se non avessero cooperato. Considerando le loro squallide vite a Bar Es Rashid, Stilgar sentì che gli stava facendo un favore.
Quando Liet-Kynes sarebbe ritornato dall'udienza con l'imperatore su Kaitain, sarebbe stato contento di ciò che i fremen avevano portato a termine.
Last edited by Srell on 29 Lug 2005 - 17:15 ; edited 1 time in total
Il genere umano ha solo una scienza: la scienza del malcontento. mperatore Padishah Shaddam IV, Decreto in risposta alle azioni di Casa Moritani
Sire, la prego di concedere il perdono.
Sire imploro la sua bontà.
L'Imperatore Shaddam Corrino IV considerava noiosa la maggior parte dei suoi doveri giornalieri. I primi tempi sedere sul Trono del Leone Dorato era stato emozionante, ma ora come osservava la Sala delle Udienze Imperiali gli era sembrato che il potere attirasse animali sicofantici come una torta attirava le mosche. Le voci dei supplicanti gli avvolsero la mente come se camminasse in mezzo alle mozioni e ai favori garantiti e non garantiti.
Chiedo giustizia, Sire.
Un attimo del tuo tempo, Sire.
Quando era ancora un principe aveva ordito talmente tanti complotti per salire sul trono ed ora, schioccando le dita, aveva il potere di elevare il più infimo contadino allo status di nobile, distruggere mondi o portare le Grandi Case alla rovina.
Ma neanche l'Imperatore dell'Universo Conosciuto poteva governare da solo come aveva creduto. Le sue decisioni venivano tormentate dalle sfide di POLITICAL STRING-PULLER. La Gilda Spaziale aveva i propri interessi come la Combine Honnete Ober Avancer Mercantiles, l'agglomerato commerciale meglio conosciuto come CHOAM. Fu una benedizione scoprire che le famiglie nobili litigavano tra di loro esattamente come bisticciavano con lui.
Per favore Sire, ascolti il mio problema.
Sire, abbia compassione.
Le Bene Gesserit lo avevano aiutato a consolidarsi nei primi anni di regno. Ancora adesso le streghe 'sua moglie inclusa'bisbigliavano alle sue spalle, disfando i suoi arazzi Imperiali e creando nuovi piani che non poteva capire.
Esaudisca le mie richieste: la sto supplicando Sire!
E' una cosa di poca importanza, Sire.
Comunque una volta che il lungo atteso progetto Amal'la spezia artificiale segretamente sviluppata su Ix'fosse stato completato, avrebbe cambiato il volto dell'Impero. Amal, un suono così magico per una parola, ma le parole erano una cosa, i fatti un'altra.
L'ultimo rapporto da Ix era incoraggiante, finalmente i dannati tleilaxu avevano annunciato il successo dell'esperimento e stava aspettando le ultime prove e i campioni. Spezia... tutti i fili dei burattini dell'Impero erano fatti di spezia. Presto avrò la mia fonte e Arrakis può marcire per quel che me ne importa.
Il Maestro Ricercatore Hidar Fen Ajidica non avrebbe mai osato fare dichiarazioni prive di fondamento, tuttavia il suo amico d'infanzia e PHILOSOPHICAL FOIL, il Conte Hasimir Fenring, era stato mandato su Ix per verificare.
Il mio destino è nelle tue mani, Sire.
Tutti salutano l'Imperatore misericordioso!
Come si sedette sul trono di cristallo, si concesse un misterioso sorriso che fece sussultare i supplicanti con incertezza.
Dietro di lui due donne con i capelli color rame vestite con indumenti dorati, salirono e accesero le torce ioniche che fiancheggiavano il suo trono. Le fiamme scoppiettanti erano palle di luce rifinita: blu e verde, attraversate da venature di luce troppo brillanti da poter essere viste. L'aria si caricò di un tempestoso odore di ozono e dei sibili delle fiamme.
Dopo la solita pomposa cerimonia, Shaddam doveva essere arrivato al trono da appena un'ora'il suo piccolo modo per ricordare a quei pietosi mendicanti quanta poca importanza avevano le loro visite. Di contro a tutti i supplicanti era richiesto di arrivare precisamente in orario o gli avrebbero cancellato l'appuntamento.
Il ciambellano di corte Beely Ridondo fece un passo innanzi al trono ed allungò il suo scettro sonico. Non appena ci colpì il pavimento decorato con molte pietre, il bastone emise un rumore che fece tremare le fondamenta del palazzo. Calvo e con grandi sopracciglia, Ridondo enunciò l'interminabile lista dei nomi e dei titoli di Shaddam aprendo la sessione della corte, poi scivolò dietro senza perdere un colpo.
Dopo essersi inchinato e dopo aver messo sulla sua faccia un'espressione severa, Shaddam aveva iniziato un'altra giornata sul trono...
La giornata procedette esattamente come aveva temuto: una recitazione infinita di richieste inutili, ma si sforzò di apparire compassionevole, un grande governante. Aveva già ordinato a parecchi storici di assicurarsi che le notizie più rilevanti della sua vita ed il suo regno fossero registrate ed enfatizzate.
Durante una breve pausa il Ciambellano Ridondo si fermò per saltare una lunga lista di cause da discutere. Shaddam sorseggiò dalla sua tazza di caffè forte di spezia, sentì l'impetuoso elettrico melange. Per una volta il cuoco lo aveva preparato bene. La coppa intricatamente decorata era dipinta con cura, ed era così delicata che sembrava essere fatta di gusci d'uovo. Ogni coppa che usava veniva distrutta, così nessun altro avrebbe avuto il privilegio di bere dal suo stesso calice.
'Sire?" Ridondo fissava l'Imperatore con un'espressione sconcertata come se avesse confuso dei nomi complessi senza leggere i suggerimenti. Il Ciambellano, sebbene non fosse un mentat, aveva una formidabile memoria naturale che permetteva di ricordarsi dei numerosi impegni imperiali. 'Un visitatore appena arrivato richiede un'udienza immediata."
'Dicono sempre la stessa cosa. E' il rappresentante di quale Casa?"
'Non è del Landsraad, sire, nemmeno della Gilda o della CHOAM."
Shaddam emise un suono gutturale. 'La tua decisione è ovvia, Ciambellano, non posso perdere tempo con un comune cittadino."
'Egli non è esattamente un...comune cittadino, mio Sire. Si chiama Liet-Kynes e viene da Arrakis."
Shaddam era irritato dall'audacia di qualsiasi uomo che pensava di recarsi semplicemente lì ed aspettarsi un'udienza con l'Imperatore di un Milione di Mondi. 'Se vorrò parlare con qualcuno della plebaglia del deserto lo chiamerò io."
'E' il tuo planetologo imperiale, Sire. Tuo padre incaricò suo padre di studiare la spezia di Arrakis. Penso che ti siano stati presentati numerosi rapporti."
L'Imperatore sbadigliò. 'Se mi ricordo bene erano tutti noiosi." Ora si era ricordato dell'eccentrico Pardot Kynes che aveva trascorso gran parte della sua vita su Arrakis sottraendosi ai suoi doveri e diventando un nativo, preferendo la polvere ed il clima torrido allo splendore di Kaitain. 'Non mi interessano i deserti." Specialmente ora che l'amal è a portata di mano.
'Capisco le tue riserve su di lui, Sire, ma Kynes potrebbe tornare ed incitare alla rivolta gli operai del deserto. Conosciamo l'influenza che ha su di loro? Potrebbero decidere di alzarsi e compiere uno sciopero generale di massa, decrementando l'estrazione della spezia e costringendo il Barone Harkonnen alla bancarotta. Il Barone potrebbe richiedere rinforzi Sardaukar, ed allora..."
Shaddam alzò la sua mano ben curata. 'E' abbastanza, ti capisco." Il Ciambellano esponeva sempre più conseguenze di quanto avesse potuto sentire. 'Fatelo entrare, ma prima ripulitelo."
Liet-Kynes trovò impressionante l'enorme Palazzo Imperiale, ma era abituato ad un altro tipo di grandezza. Niente poteva essere più spettacolare delle vere vastità di Dune. Si era trovato faccia a faccia con le mostruose tempeste di Coriolis, aveva cavalcato i grandi vermi delle sabbie, aveva visto barlumi di vita vegetale fiorire nelle condizioni più inospitali.
Un uomo che stava seduto su una sedia, per quanto questa fosse costosa, non poteva eguagliare niente di tutto ciò.
La sua pelle sentiva dell'olio delle lozioni che il suo seguito aveva sparso, i suoi capelli odoravano di profumi floreali, ed il suo corpo puzzava di deodoranti innaturali. In accordo con la saggezza fremen, la sabbia puliva il corpo e la mente. Una volta tornato da Kaitain, Kynes aveva intenzione di rotolarsi nudo su una duna e di innalzarsi nel vento battente solo per sentirsi di nuovo pulito.
Vista la sua insistenza di indossare la sua sofisticata tuta distillante, il suo indumento venne smantellato alla ricerca di armi nascoste e dispositivi d'ascolto. I componenti erano stati puliti e lubrificati, le superfici accuratamente ricoperte con strani impiastri chimici prima che gli uomini della sicurezza gliela ridiedero. Kynes dubitò che quel pezzo vitale di equipaggiamento per il deserto avrebbe continuato a funzionare e avrebbe dovuto buttarla. Un tale spreco.
Ma da quando era il figlio del grande profeta Pardot Kynes, i fremen si sarebbero allineati all'orizzonte per l'onore di fargli un nuovo vestito, dopo tutto condividevano un obiettivo: il benessere di Dune. Ma solo Kynes poteva avvicinarsi all'Imperatore per porgli le domande necessarie.
Gli uomini dell'Impero ne capiscono così poco.
Il mantello marrone a Chiazze di Liet ricadde dietro di lui come se marciasse. Su Kaitain appariva non più di un vestito grezzo, ma lo indossava come se fosse un mantello reale.
Il Ciambellano annunciò frettolosamente il suo nome, come se fosse offeso dal fatto che il Planetologo non portasse titoli politici o nobiliari. Kynes attraversò la sala con i suoi stivali di temag, senza preoccuparsi di camminare con grazia, si fermò di fronte al palco e parlò coraggiosamente senza l'inchino. 'Imperatore Shaddam, devo parlarti della spezia e di Arrakis."
I cortigiani si spaventarono di fronte alla sua schiettezza, l'imperatore si irrigidì, ovviamente offeso. 'Sei coraggioso, Planetologo. Così stupidamente. Credi che io non sappia nulla di cose così vitali per il mio impero?"
'Io credo, sire, che tu abbia ricevuto informazioni false dagli Harkonnen, propaganda per nasconderti le loro vere attività.
Shaddam inarcò un sopracciglio rossastro e si chinò con tutta la sua attenzione rivolta al Planetologo.
Kynes continuò. 'Gli Harkonnen sono cani selvaggi che cercano di strappare il deserto, opprimono i nativi, le possibilità di incidenti sui veicoli da spezia sono più alte che nelle miniere di schiavi su Poritrin o su Giedi Primo. Ti ho inviato numerosi rapporti riguardanti queste atrocità e mio padre fece lo stesso prima di me. Ho anche consegnato un piano a lungo termine che spiega come le piantagioni di erba e cespugli possano reclamare la maggior parte della superficie di Dune'volevo dire Arrakis'per le abitazioni umane." Fece una pausa. 'Posso solo credere che tu non abbia letto i nostri rapporti dal momento che non abbiamo ricevuto risposta e non abbiamo visto nessun tuo intervento."
Shaddam ristette annaspò sui braccioli del Trono del Leone Dorato. Affiancandolo, le scoppiettanti torce ioniche ruggirono come se fossero una flebile imitazione della fornace nella bocca di Shai-Hulud. 'Ho molte cose da leggere, Planetologo, e molte altre richieste nel mio orario di ricevimento." Le guardie Sardaukar si misero più vicine contemporaneamente in accordo con il pessimo umore dell'Imperatore.
'Gran parte di esse non è importante se comparata alla futura produzione di melange. O forse no?" La replica di Kynes aveva shockato Shaddam e gli ascoltatori della corte. Allora le guardie erano in pieno allarme, con le spade pronte.
Ignaro di quel pericolo Kynes continuò. 'Ho richiesto dell'equipaggiamento nuovo e delle squadre di botanici, geologi e metereologi. Ho chiesto degli esperti in studi culturali per assistermi nel determinare come faccia la gente del deserto a sopravvivere così bene mentre i tuoi Harkonnen subiscono così tante perdite."
Il Ciambellano aveva sentito abbastanza. 'Planetologo, nessuno fa delle richieste all'Imperatore. Solo Shaddam IV decide cosa è importante e come distribuire le risorse con le sue generose mani imperiali." Kynes non era intimorito da Shaddam o dai suoi lacchè. 'E per l'Impero niente è più importante della spezia. Ti offro un modo per fare in modo che la storia ricordi l'Imperatore come un visionario, secondo la tradizione del Principe della Corona Raphael Corrino."
Dopo tutta questa audacia Shaddam si alzò in piedi'cosa che faceva raramente durante le udienze imperiali. 'Questo è troppo!" Era tentato di chiamare un boia, ma la ragione prevalse a stento: poteva avere ancora bisogno di quest'uomo. Per di più una volta che l'amal fosse entrato in produzione sarebbe stato divertente lasciare Kynes a vedere il suo amato
pianeta ridursi ad una Nullità Imperiale.
Così disse nel più calmo dei toni. 'Il mio Ministro Imperiale della Spezia, il Conte Hasimir Fenring, ha programmato di arrivare su Kaitain in una settimana. Se le tue richieste sono meritevoli, egli è uno che le accoglierà."
Le guardie Sardaukar avanzarono velocemente, presero Kynes dai gomiti e lo trasportarono fuori in un secondo. Non si mise a combattere, ora che aveva avuto le sue risposte. Aveva visto che Shaddam era cieco e troppo concentrato su se stesso e ora non gli portava rispetto, neanche sapendo su quanti mondi comandasse.
Ora sapeva che i fremen avrebbero dovuto prendersi cura da soli di Dune, e che l'Impero andasse al diavolo.
Last edited by Srell on 29 Lug 2005 - 17:22 ; edited 1 time in total
Coloro che hanno una vita a metà si chiedono cosa gli manchi...ma lo negano quando ciò gli viene presentato. Hanno paura della dimostrazione delle loro insufficienze. 'attribuito a Santa Serena Butler, Apocrifi del Jihad
Nella sala dei banchetti di Castel Caladan i servitori ben vestiti mantenevano un'apparenza di normalità sebbene il loro Duca avesse solo l'aspetto della sua consueta forma.
Donne in vestiti scintillanti si affrettavano nei corridoi di pietra. Candele profumate alla noce moscata illuminavano ogni alcova. Ma neanche le portate migliori cucinate dal cuoco, le posate più raffinate e le musiche più gentili potevano diminuire la tristezza caduta su Casa Atreides. Ogni servitore percepiva il dolore di Leto e non potevano fare nulla per aiutarlo.
Lady Jessica occupava una sedia intagliata di legno elacca ad un capo del tavolo, la sua posizione formale come concubina scelta del Duca. A capotavola sedeva il suo amante dai capelli neri, l'alto e prode Leto Atreides, distrattamente educato con i camerieri in livrea verde che servivano le portate.
C'erano numerose sedie vuote nella sala 'troppe. Per attenuare il pungente dolore di Leto, aveva discretamente tolto la sedia che era stata fatta per il piccolo Victor, il suo figlioletto morto a sei anni. Malgrado tutti gli anni di allenamento Bene Gesserit, Jessica non era stata in grado di calmare il dolore di Leto, ed il suo cuore soffriva per questo. Aveva così tanto da dirgli, se solo l'avesse ascoltata.
Sul lato opposto del tavolo sedeva il mentat Thufir Hawat ed il contrabbandiere sfregiato Gurney Halleck. Gurney, che di solito avrebbe rallegrato la cena con le canzoni ed il baliset, era occupato con i preparativi di un viaggio sotto copertura su Ix che lui e Thufir avrebbero presto intrapreso spiando per scoprire ogni debolezza nelle difese dei Tleilaxu.
Con la mente simile ai computer, Thufir sarebbe stato capace di fare centinaia di piani in un istante, capacità che lo rendeva vitale per la missione. Gurney era un maestro nell'entrare in posti da cui non c'era possibilità d'uscita nelle condizioni più spaventose. Questi due avrebbero avuto più possibilità di riuscire dove tutti gli altri avevano fallito...
'Vorrei avere un altro po' di questo bianco caladaniano." Disse Duncan Idaho sollevando il gomito, un servitore accorse con una bottiglia di un costoso vino locale e Duncan tenne ferma la sua coppa mentre il liquido dorato fuoriusciva dalla bottiglia. Dopo aver alzato la mano per far aspettare il servitore ingollò il vino per poi chiederne ancora.
In quel silenzio scostante, Leto fissò le porte di legno intagliato...come se stesse aspettando, anticipando l'arrivo di un'altra persona. I suoi occhi erano come pezzi di ghiaccio.
L'esplosione dello skyclipper, il vascello in fiamme'
Rhombur è maciullato e ustionato, il piccolo Victori è rimasto ucciso'
E tutto ciò era stato provocato dalla gelosa Kailea, la concubina di Leto e la madre di suo figlio, che poi si era lanciata da un'alta torre di Castel Caladan, in un dolore ed una vergogna impronunciabile...
Il cuoco emerse dall'arco della cucina portando coraggiosamente un piatto. 'Uno delle nostre portate più raffinate, mio signore Duca. Creato in tuo onore!"
Era un grasso parapesce avvolto in croccanti foglie aromatiche. Cime di rosmarino erano messe intorno al piatto di carne rosa; bacche porpora e blu stavano intorno al piatto come gioielli. Anche se aveva servito a Leto la parte migliore del filetto, questi non alzò la forchetta, continuò a guardare il portale principale. In attesa.
Finalmente, in risposta al suono di passi arrancanti e motori ronzanti, si alzò con il volto pieno di sollecitudine. Muovendosi velocemente la Bene Gesserit Tessia entrò nella sala dei banchetti, analizzò la stanza, osservò le sedie ed il pavimento di pietra da dove era stato tolto il tappeto. Diede un segno di assenso. 'Migliora in modo ammirabile, mio Duca, ma dobbiamo essere pazienti."
'E' abbastanza paziente per tutti noi." disse Leto e la sua espressione iniziò a mostrare un pallido sorriso speranzoso.
Con una precisione calcolata che coinvolgeva coppie di muscoli elettrofluidi, la flessione dei fili shiga e i nervi di microfibra, il Principe Rhombur Vernius barcollò nella sala. Il suo volto sfregiato, un misto di pelle naturale ed artificiale, rifletteva la sua intensa concentrazione. Delle perle luccicanti di sudore spuntarono sulla sua fronte cerulea. Vestiva un corto vestito; sul bavero scintillava l'elica porpora e rame, simbolo della Casa Vernius caduta in disgrazia.
Tessia corse verso di lui, ma Rhombur alzò un dito di metallo e polimeri lucidi per avvisarla di farlo continuare da solo.
L'esplosione dello skyclipper gli aveva colpito il corpo facendolo diventare una torcia umana, bruciandogli le gambe e metà faccia, distruggendo la maggior parte degli organi. Ma era ancora in vita, un tizzone semispento di ciò che una volta era una fiamma lucente. Ciò che rimaneva ora era poco più di un passeggero su un veicolo meccanico a forma di uomo.
'Sto andando il più veloce possibile, Leto."
'Nessun problema." Il cuore del Duca si diresse verso il coraggioso amico. I due avevano pescato, giocato e pianificato strategie insieme per decadi. 'Sarei riluttante a farti cadere per rompere qualcosa, magari il tavolo."
'Più divertente."
Leto ricordò come i vili tleilaxu avevano voluto dei campioni genetici dalle linee di sangue Atreides e Vernius provando ad intrappolare il Duca nell'ora del suo più grande dolore. Avevano fatto ad un Leto sofferente un'offerta diabolica: in cambio del corpo danneggiato, ma ancora in vita, del suo migliore amico Rhombur, avrebbero cresciuto un ghola'ovvero un clone ricreato da cellule morte'del piccolo Victor."
Odiavano Casa Atreides e ancora di più la Casa Vernius, che avevano spodestato da Ix. I tleilaxu volevano il completo accesso al DNA delle due casate. Con i corpi di Victor e Rhombur avrebbero potuto creare qualsiasi ghola, clone, assassino o duplicato.
Ma Leto aveva declinato l'offerta. Di contro aveva richiesto i servigi del dottore suk Wellington Yueh, un esperto nel rimpiazzo di gambe organiche.
'Grazie a tutti per aver tenuto un banchetto in mio onore." Rhombur guardò le pietanze ed i piatti disposti sul tavolo. 'Mi dispiace se si è freddato."
Leto prese le sue mani insieme in un fermo inizio di applauso. Sorridendo caldamente si unirono anche Duncan e Jessica. Con le sue capacità di osservazione Jessica notò delle lacrime trattenute nello sguardo del Duca.
Il dottor Yueh dalla faccia giallastra andò vicino al suo paziente, prendendo letture ed esaminando un analizzatore che riceveva informazioni dai sistemi cibernetici di Rhombur. L'esile dottore increspò le labbra a forma di fiore. 'Eccellente: stai funzionando come previsto anche se alcuni elementi hanno bisogno di un'aggiustata." Girò intorno a Rhombur, muovendosi come un furetto.
Tessia prese una sedia per Rhombur, le sue gambe sintetiche erano potenti e robuste, ma prive di grazia. Le sue mani sembravano dei guanti rinforzati, le sue braccia appese ai lati come degli schemi di circuiti.
Rhombur sorrise al grande pesce che il cuoco aveva appena servito. 'Sembra ottimo." Girò la sua testa, un lento movimento rotatorio, come se stesse indossando delle palle. 'Pensa che ne possa mangiare un po', dottor Yueh?"
Il medico suk accarezzò i mustacchi. 'Appena un assaggio, i tuoi sistemi digestivi hanno bisogno di altre messe a punto."
Rhombur voltò la faccia verso Leto. 'Pare che per un po' consumerò più cellule d'energia che dessert." Si sedette e gli altri tornarono ai loro posti.
Leto alzò il bicchiere di vino, cercando di pensare a un brindisi, poi la sua faccia assunse un'espressione angosciata e ne bevve un solo sorso. 'Sono così dispiaciuto che sia accaduto a te, Rhombur. Questi...rimpiazzi meccanici...erano le cose migliori che potevo fare."
La faccia sfregiata di Rhombur si alzò in un misto di gratitudine e noia. 'Per gli inferni purpurei! Leto smettila di difenderti! Fai il pignolo con ogni disgrazia della Casa Atreides e diverremo tutti matti!" Sollevò un braccio meccanico, ruotò una mano alla congiunzione del polso e vi abbassò lo sguardo. 'Non è poi così male. Infatti è meraviglioso, il dottor Yueh è un genio, lo sai. Dovresti tenertelo intorno finchè potrai." Il dottore suk si agitò in uno scatto per non sollevarsi da terra a causa dei complimenti.
'Ricordati che vengo da Ix: apprezzo le meraviglie della tecnologia" disse Rhombur 'Ora ne sto vivendo un esempio, e se un'altra persona è più predisposta di me ad adattarsi a questa situazione, beh, fatemela conoscere."
Per anni il principe in esilio aveva speso il suo tempo mandando dei supporti minimi al movimento di resistenza sul suo mondo devastato, inclusi dei wafer esplosivi e forniture militari fornite dal Duca Leto.
Negli ultimi mesi come Rhombur era cresciuto fisicamente, lo era altrettanto nella mente. Anche se era solo una frazione di uomo, ogni giorno parlava della necessità di riconquistare Ix fino al punto che il Duca e Tessia gli consigliavano di calmarsi.
Finalmente Leto si era dichiarato d'accordo a rischiare di inviare la squadra di avvistamento di Gurney e Thufir tentando di afferrare il suo obiettivo, una nuova determinazione a completare qualcosa di buono in faccia a tutte le tragedie a cui era sopravvissuto. Non si trattava di se fosse possibile preparare un attacco, ma di come e di quando.
Tessia parlò senza alzare lo sguardo. 'Non sottovalutate la forza di Rhombur. Tu più di tutti gli altri sai come si fa ad adattarsi."
Jessica non avrebbe potuto aiutarla, ma notò uno sguardo adoratore sul volto della concubina. Tessia e Rhombur avevano trascorso anni insieme su Caladan, in tutto quel tempo le l'aveva incoraggiato ad appoggiare i combattenti per la libertà su Ix, in modo che potesse riprendersi la sua posizione regale. Tessia era stata con lui nei tempi peggiori, anche dopo l'esplosione. Dopo esser tornato cosciente Rhombur aveva detto 'Sono sorpreso che sei rimasta."
'Finché avrai bisogno di me, io rimarrò."
Tessia era un turbine che lavorava per lui, supervisionando le modifiche dei suoi alloggi nel castello e preparando i dispositivi per assisterlo. Gran parte del suo tempo era dedicato al renderlo più forte. 'Quando il principe Rhombur si sentirà meglio" aveva detto ' guiderà il popolo ixiano alla vittoria."
Jessica non sapeva se la donna dai capelli castani seguisse il cuore o un'insieme di istruzioni sconosciute datele segretamente dalla Sorellanza.
Per tutta la sua infanzia Jessica aveva ascoltato gli insegnamenti della sua insegnante e mentore, la Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam. Aveva seguito ogni suo insegnamento draconiano, imparando tutto ciò che aveva da imparare dalla vecchia donna.
Ma ora la Sorellanza voleva che combinasse i geni del Duca con i suoi. Con ordini espliciti le era stato ordinato di sedurre Leto e di concepire una figlia Atreides. Comunque, quando cominciò a provare strani sentimenti di amore per il suo tenebroso e lunatico Duca, Jessica aveva avuto un momento di ribellione ed evitò di rimanere in cinta. Poi, nel risveglio della depressione di Leto per la morte di Victor, si era permessa di concepire un figlio, contro le restrizioni degli ordini. Mohiam si sarebbe sentita tradita e sarebbe stata molto in disaccordo. Ma Jessica poteva sempre avere una figlia dopo, o no?
Nella sua sedia rinforzata, Rhombur piegò il braccio sinistro e cautamente spinse le sue dita rigide in una tasca del corto vestito. Cercò con cura con le dita, frugandoci. Finalmente prese un pezzo di carta che aveva disegnato.
'Guardate il fine controllo dei motori," disse Yueh 'E' meglio di quanto mi aspettassi. Hai fatto pratica, Rhombur?"
'Ogni secondo." Il Principe tirò su il foglio. 'Continuo a ricordare cose nuove ogni giorno. E' lo schizzo migliore che sia riuscito a fare di alcuni oscuri tunnel d'accesso su Ix. Gurney e Thufir li troveranno utili."
'Le altre strade sono troppo pericolose," disse il mentat. Per decenni le spie avevano provato a forzare le difese tleilaxu. Molti infiltrati Atreides erano passati senza fare ritorno, altri non erano proprio riusciti ad entrare nel mondo sotterraneo.
Ma Rhombur, il figlio del Conte Dominic Vernius, aveva scavato nella memoria per le informazioni sui sistemi di sicurezza segreti e le entrate nascoste alle città-caverna. Durante la sua lunga convalescenza forzata aveva cominciato a richiamare dei dettagli oscuri che credeva dimenticati da molto tempo, dettagli che avrebbero potuto fare la differenza nella penetrazione della fortezza nemica.
Rivolgendo l'attenzione al suo piatto, Rhombur inforcò un grande pezzo di parapesce. Poi, dopo aver notato lo sguardo di disapprovazione del dottor Yueh, abbassò il boccone e lo tagliò in porzioni più piccole.
Leto guardò il suo riflesso oscuro nella parete di lucida ossidiana blu. 'Come i lupi pronti a predare qualsiasi membro che mostra delle debolezze, alcune nobili famiglie stanno aspettando solo che io perda colpi. Gli Harkonnen, per esempio." Dal disastro dello skyclipper, un insensibile Duca Leto era cresciuto senza la voglia di accettare le ingiustizie in silenzio. Aveva bisogno di fare la differenza su Ix proprio come Rhombur.
'Dobbiamo far vedere a tutto l'Impero che la Casa Atreides è forte come sempre."
Last edited by Srell on 29 Lug 2005 - 17:25 ; edited 1 time in total
Quando proviamo a nascondere i nostri impulsi più intimi, tutto io nostro essere grida al tradimento 'Insegnamento Bene Gesserit
Lady Anirul soffrì nel vedere la Veridica Lobia che moriva sulla stuoia intrecciata nel suo austero appartamento. Amica mia, meriti molto più di questo.
L'antica Sorella si era indebolita pochi anni prima ma si era aggrappata alla vita con tenacia. Piuttosto che ritornare nei familiari palazzi della Scuola Madre su Wallach IX, come di suo diritto, Lobia insistette nel continuare i propri servigi per il Trono del Leone Dorato. La sua mente straordinaria'ciò che lei chiamava 'il suo possedimento più prezioso"'rimase lucido. Come Veridica Imperiale Lobia riuscì a scoprire fedelmente le bugie e gli inganni detti in presenza di Shaddam IV, malgrado ciò raramente l'Imperatore mostrava qualche segno di apprezzamento nei suoi confronti.
Ora la donna scolorita guardò Anirul, che stava in piedi circondata da un alone di calda luce dei lumiglobi, la sua faccia oscurata che celava le lacrime. Questa vecchia Sorella era la sua più intima consigliera, non solamente una compagna Bene Gesserit, ma anche una persona attiva ed affascinante con la quale avrebbe potuto condividere i propri pensieri e segreti. Ora stava morendo.
'Starai bene, Madre Lobia" disse Anirul. Le pareti si plast-pietra della stanza scarna conservavano un freddo che penetrava nelle ossa 'Penso che tu stia diventando più forte."
La risposta della vecchia donna fu come un commiato crepitante ed asciutto. 'Non mentire mai ad una Veridica...specialmente a quella dell'Imperatore." Era un monito ripetuto molte volte. Gli occhi cisposi di Lobia danzarono con allegria di auto-disapprovazione, come se il suo petto lavorasse per mantenere il ritmo del respiro. 'Non ti ho insegnato niente?"
'Ho imparato che sei testarda, amica mia. Potresti permettermi di chiamare le Sorelle dottoresse. Yohsa può prendersi cura della tua malattia."
'La Sorellanza non ha bisogno che viva ancora, figliola, non importa quanto tu possa volerlo. Ho bisogno di rimproverarti per avere dei sentimenti, o potrei salvare entrambe dall'imbarazzo?" Lobia tossì, poi attraversò il calmante stato della Sospensione Bindu, inspirando per due volte profondamente e completando il rituale. La sua respirazione divenne calmo, come se fosse di nuovo una giovane donna, senza la preoccupazione della morte. 'Non siamo destinate a vivere per sempre, anche se con le voci dell'Altra Memoria potrebbe sembrare così."
'Penso che ti piaccia sfidare i miei pregiudizi, Madre Lobia." Loro a volte nuotavano nei canali sotterranei del Palazzo; giocavano ad intensi giochi di strategia, fissandosi l'una con l'altra per delle ore, vincendo attraverso minute sfumature. Anirul non voleva lasciarla andare.
Anche se l'antica Veridica aveva vissuto nel fastoso palazzo imperiale, non c'erano decorazioni sulle pareti dei suoi alloggi, nessun tappeto sui pavimenti di legno duro. Lobia aveva tolto gli opulenti quadri originali, i lussuosi tappeti importati e i rivestimenti in pellicola prismatica delle finestre. 'Tali beni di conforto opprimono la mente," aveva detto ad Anirul. 'Gli oggetti personali sono uno spreco di tempo ed energia."
'E la mente umana non crea questi fasti?" replicò Anirul.
'Le superiori menti umane creano cose meravigliose, ma la gente stupida desidera ardentemente per loro amore. Preferisco non essere una stupida."
Quanto mi mancheranno queste discussioni quando se ne sarà andata...
Con una monumentale tristezza, Anirul si stupì se l'Imperatore avesse mai notato l'assenza della vecchia donna. Per decenni Lobia era stata la più brava Veridica, capace di notare il più piccolo luccichio di sudore sulla pelle, l'inclinazione della testa, una smorfia, un tono della voce e molto altro.
Senza commuoversi sul duro tappeto, improvvisamente Lobia aprì gli occhi. 'E' ora."
La paura infiammò il cuore di Anirul come un carbone ardente. Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta alla cancellazione totale. Bisbigliò tra se e se. 'Capisco, Madre Lobia, sono pronta ad aiutarti." Affronterò la mia paura. Permetterò che passi sopra ed attraverso di me.
Lottando contro le lacrime, costringendosi a mantenere la compostezza Bene Gesserit, Anirul si chinò in avanti e toccò con la sua fronte la tempia incartapecorita dell'anziana Veridica, come se BENDING OVER A PRAYER MAT. Rimaneva un importante compito prima che Lobia si permettesse di morire.
Anirul non volle perdere le conversazioni e l'amicizia della vecchia donna il questo palazzo solitario, ma aveva bisogno di non abbandonare la compagnia dell'onorata Veridica. Non del tutto.
'Condividi con me, Lobia, dentro di me ho un posto per tutti i tuoi ricordi."
Nel profondo della sua coscienza Anirul sentì l'eccitazione ed il vociare della moltitudine ' gli Altri Ricordi, le esperienze geneticamente registrate di tutte le sue antenate. Come madre del Kwisatz, la sua mente era particolarmente recettiva per gli antichi pensieri e le vite che risalivano per generazioni. Presto Lobia si sarebbe unita a loro.
Sentì la pulsazione morente della vecchia donna sulla sua fronte. I battiti del cuore si calmarono, le loro menti si aprirono...ed il flusso iniziò, come un torrente attraverso una diga aperta. Lobia travasò la sua vita dentro Anirul, trasferendo i ricordi, personalità, ogni parte di dati contenuti nella sua lunga vita. Un giorno anche Anirul avrebbe passato le informazioni ad un'altra Sorella più giovane, così veniva raggruppata la memoria collettiva della Sorellanza e renderla potenzialmente disponibile a tutto il Bene Gesserit.
Svuotata dell'energia vitale, Lobia si afflosciò su AN EMPTY HUSK come un sospiro a lungo trattenuto. Ora l'interiorità della vecchia donna viveva dentro Anirul insieme a tutte le altre voci. Al momento opportuno la madre del Kwisatz avrebbe potuto far scaturire le memorie della Lobia interiore, e avrebbero potuto trascorrere altro tempo insieme...
Dopo aver sentito una fioca voce, Anirul guardò da una parte e immediatamente mascherò le sue emozioni. Non osava mostrare questa debolezza ad una qualsiasi altra Sorella, anche in un momento di grande dolore. Alla porta c'era un'accolita molto giovane che le faceva dei segni.
'Mia signora, c'è un visitatore importante, la prego di seguirmi."
Anirul si sorprese per il tono calmo con cui le parole le sgorgarono dalla bocca.
'La Sorella Lobia è morta, dobbiamo informare la Madre Superiora: l'Imperatore avrà bisogno di una nuova Veridica."
Con una veloce e desiderosa occhiata all'antica donna che giaceva fredda e svuotata sul duro tappeto, Anirul se ne andò con un debolissimo rumore di passi. La graziosa accolita la guardò con stupore, poi accettò la novità e la guidò in un elegante salotto privato dove stava aspettando la Reverenda Madre Mohiam. Una donna dalle guance scavate con i capelli ingrigiti, Mohiam indossava un aba nero, il tradizionale abbigliamento della sorellanza.
Prima che Mohiam potesse parlare, Anirul le disse decisa e priva di emozioni della morte di Lobia. L'altra Reverenda Madre non sembrava sorpresa
'Anche io porto delle notizie a lungo anticipate, Lady Anirul. Tu lo troverai particolarmente confortante in questo giorno di morte." Le disse in una lingua antica e dimenticata che nessuno spione avrebbe potuto interpretare. 'Finalmente Jessica è incinta del duca Leto Atreides."
'Come le era stato ordinato."
Lo sguardo di Anirul aveva perso la sua aria di tristezza, ed ella colse il barlume della prospettiva di una nuova vita.
Dopo millenni di meticolosa progettazione, il più importante dei piani del Bene Gesserit sarebbe presto giunto alla sua realizzazione. La figlia che ora stava nel grembo di Jessica, sarebbe diventata la madre del loro premio a lungo atteso, il Kwisatz Haderach, il messia sotto il controllo della Sorellanza.
'Forse dopo tutto questa non sarà una giornata così oscura".
Last edited by Srell on 29 Lug 2005 - 17:27 ; edited 1 time in total
Ah, il mio ADORATO Derviscio Desertico!
Lavoro Eccellente!!
Per maggiore correttezza (e un pizzico di sicurezza) cambio colore e dimensioni al testo.
Spero che non ti secchi...
Oh, non c'è problema: basta selezionare tutto il testo che interessa e incollarlo su una pagina di word, wordpad o semplice Blocco-note e può avviarsi tranquillamente alla lettura... _________________
Allora, come da te richiesto, ho apportato le prime correzioni.
Dimmi se vanno bene.
Ma prima di passare al corpo del testo vorrei fare un paio di considerazioni.
sp[spoiler]sp
L'asse di rotazione del pianeta Arrakis... ecc.
Mah... se agli estensori del Rapporto della Terza Commissione Imperiale, Dune è sembrato quasi artificiale per il rigonfiamento all'equatore e la concavità ai poli, allora cosa dovrebbero pensare della Terra che, più che una sfera, è stata definita "geoide" o "grossa patata" per le caratteristiche summenzionate?
Siamo su di un pianeta artificiale? magari una "stazione da battaglia"?
Un'altra "perla" di mr. kevin?
Il Sietch del Muro Rosso nella cartina di Dune non esiste; v'è segnato invece quello del Crepaccio Rosso.
La cartina Originaria, of course...
Ho messo in evidenza gli errori che ho trovato con 3 *** asterischi.
L'asse di rotazione del pianeta Arrakis è ad angolo retto con il raggio della sua orbita. Il pianeta stesso non è una sfera, ma più come una trottola alquanto grossa all'equatore e concava ai poli. Sembra quasi che ciò sia artificiale, il prodotto di qualche antico manufatto.
-- Rapporto della Terza Commissione Imperiale su Arrakis
Nella luce delle due lune del cielo polveroso, i razziatori fremen passarono rapidamente attraverso le rocce del deserto. Si mimetizzarono nell'ambiente frastagliato come se fossero stati tagliati dallo stesso vestito, uomini duri per un ambiente altrettanto duro.
Morte agli Harkonnen. Tutti i membri del commando avevano fatto la stessa promessa.
Nelle ore calme prima dell'alba Stilgar, il loro capo alto e con la barba nera, camminò solennemente di fronte a venti dei suoi guerrieri migliori.
Dobbiamo muoverci come le ombre nella notte. Ombre con coltelli nascosti.
Con un segno della mano ordinò alla squadra di fermarsi. Stilgar ascoltò i rumori del deserto, le orecchie sondarono l'oscurità, i suoi occhi blu-nel-blu osservarono le torreggianti scarpate rocciose che svettavano di fronte al cielo come sentinelle giganti. Ad ogni movimento delle due lune, si muovevano le macchie di oscurità, dando alla montagna un volto vivente.
Gli uomini scelsero le loro strade su per uno sperone roccioso, usando gli occhi abituati al buio per seguire una pista scoscesa intagliata nella montagna. Il terreno sembrava indimenticabilmente familiare sebbene Stilgar non vi fosse mai stato prima. Suo padre gli aveva descritto la strada, la rotta che i loro antenati avevano fatto per il Sietch Hadith, un tempo il più grande di tutti gli insediamenti nascosti ed ora abbandonato da
***molti -O- tempo.
'Hadith" ' una parola proveniente da una vecchia canzone fremen sui metodi di sopravvivenza nel deserto. Come molti fremen ancora in vita, aveva la storia impressa nella mente... un racconto di tradimento e guerra civile durante le prime generazioni dei nomadi zensunni lì su Dune. Una leggenda che affondava le sue radici qui, in questo santo sietch.
Probabilmente ora gli Harkonnen hanno dissacrato uno dei nostri luoghi più antichi.
Ogni uomo del commando di Stilgar si sentiva male al pensiero di questo sacrilegio. Nel Sietch Muro Rosso *** -SU-
una pietra piatta erano incisi dei segni di punteggio di tutti i nemici uccisi dai fremen, e stanotte sarebbe stato versato altro sangue avversario.
Il gruppo seguì Stilgar che prese a camminare giù per il sentiero roccioso. Presto sarebbe arrivata l'alba ed avevano uccidere ancora molte persone.
Lì, lontano dagli occhi indiscreti occhi imperiali, il Barone Harkonnen aveva usato le caverne vuote del Sietch Hadith per accumulare uno dei suoi magazzini illegali di spezia. I depositi non autorizzati di prezioso melange non apparivano in nessun foglio d'inventario consegnato all'imperatore. Shaddam non sospettava niente dell'inganno, ma gli Harkonnen non potevano pensare di nascondere queste attività agli uomini del deserto.
Nello squallido villaggio di Bar Es Rashid, alla base del crinale, gli Harkonnen avevano una postazione d'ascolto e di guardia nella gola. Tali difese minori non opposero nessun ostacolo ai fremen, che molto tempo prima avevano costruito numerosi pozzi ed entrate dentro le grotte della montagna. Strade segrete...
Stilgar trovò una fessura nella pista e seguì il debole sentiero cercando aperture nascoste. Nella luce fioca vide una pezza d'oscurità sotto una sporgenza. Lasciando tutti entrò nell'ombra e localizzò l'apertura, fresca e umida, senza un sigillo per l'umidità. Che spreco!
Nessuna luce, nessun segno di guardie. Strisciò dentro il buco, distese una gamba verso il basso e localizzò una sporgenza accidentata, dove vi appoggiò lo stivale. Con l'altro piede trovò un secondo appiglio e sotto un altro. Scese passo dopo passo. Di sotto vide una fioca luce gialla dove il tunnel girava a destra. Stilgar tornò indietro ed alzò una mano, ordinando agli altri di seguirlo.
Sul pavimento alla base del rozzo passo notò una vecchia ciotola. La lanciò via con un calcio, sentì l'odore di carne cruda. Un'esca per i piccoli predatori? Una trappola per animali? Si fermò cercando dei sensori. Aveva già attivato un allarme silenzioso? Sentì un rumore di passi di fronte a lui e la voce di un ubriaco. 'Prendine un'altra. Spediscilo all'inferno dei kulon."
Stilgar e due fremen guizzarono in un tunnel laterale ed estrassero i loro cryss colore del latte. Le pistole maula sarebbero state troppo rumorose in quegli spazi chiusi. Quando due guardie Harkonnen puzzolenti di birra di spezia li superarono incespicando, Stilgar ed il suo compagno Turok balzarono fuori e le afferrarono da dietro.
Prima che gli sfortunati uomini potessero gridare, i fremen gli tagliarono le gole, poi vi sbatterono dei tamponi per assorbire il sangue prezioso. In un efficiente macchia di movimento, i fremen presero le armi dai corpi che ancora avevano gli spasmi muscolari del post-mortem. Stilgar ***rubbò (b)
un fucile laser per se e ne passò uno a Turok.
Dei fiochi lumiglobi militari fluttuavano nei recessi del soffitto, emettendo luce. Il gruppo di razziatori avanzò nelle profondità del passaggio verso il cuore dell'antico sietch. Quando il corridoio costeggiò un sistema convogliatore usato per il trasporto di materiali da e verso la camera segreta, sentì l'odore di cinnamomo del melange, che divenne sempre più forte man mano che il gruppo si addentrava. Lì i lumiglobi del soffitto emisero una pallida luce arancione al posto di quella gialla.
La truppa di Stilgar sussurrò alla vista di teschi umani e di corpi in decomposizione appoggiati ai lati del corridoio, trofei mostrati trascuratamente. La rabbia lo colse. Questi sarebbero potuti essere prigionieri fremen o abitanti dei villaggi catturati dagli Harkonnen per divertimento. Dal suo lato Turok si guardò intorno cercando un altro nemico da poter uccidere.
Cautamente Stilgar li condusse avanti e cominciò a sentire delle voci ed un rumore metallico, provenivano da un'alcova bordata con una bassa pietra che tirava dietro e guardava su una grotta sotterranea. Stilgar immaginò le migliaia di abitanti del deserto che dovevano aver affollato quell'enorme caverna tempo prima, prima degli Harkonnen, prima dell'imperatore... prima che la spezia diventasse la più preziosa sostanza dell'universo.
Al centro della grotta si innalzava una struttura ottagonale, colorata d'argento e di blu scuro, circondata da rampe. Intorno erano state improvvisate delle più piccole strutture intonate. Una era sotto costruzione; parti di plasmetallo erano sparpagliate intorno, con sette operai che lavoravano faticosamente.
Sgusciando indietro nelle ombre, i razziatori strisciarono poco più giù per le scale del pavimento della grotta. Turok e gli altri fremen, ognuno dei quali stava tenendo una delle armi confiscate, presero posizione nelle alcove guardando sopra la caverna. Tre razziatori corsero sulla rampa che circondava la struttura ottagonale più grande. In cima, i fremen scomparvero dalla vista, poi riapparvero e fecero a Stilgar dei rapidi segnali con le mani. Sei guardie erano già state uccise senza fare rumore, spediti nel mortale silenzio del cryss.
Ora il tempo dell'operazione sotto copertura era finito. Sul pavimento roccioso un paio di commando puntarono le loro pistole maula ai lavoratori sorpresi e gli ordinarono di salire le scale. Gli operai dagli occhi incavati obbedirono di malavoglia, come se non gli importasse di chi li tenesse prigionieri.
I fremen cercarono altri passaggi e trovarono una caserma sotterranea con due dozzine di guardie che dormivano in mezzo alle bottiglie di birra al melange disseminate per terra. Un forte odore di spezia permeava la grande sala comune.
Beffardi i fremen fecero irruzione, agitando i cryss, tirando calci e pugni distribuendo paura, ma non colpi fatali. Gli Harkonnen intontiti vennero disarmati e portati nella grotta centrale.
Ancora eccitato per l'azione, Stilgar lanciò un'occhiata agli uomini ciondolanti e mezzi ubriachi. Si spera sempre di incontrare dei nemici da onorare.
Stanotte non ne abbiamo trovato nessuno.
Sempre lì, nella caverna sicurissima, questi uomini avevano provato la spezia che avrebbero dovuto sorvegliare ' probabilmente all'oscuro dal Barone.
'Li voglio torturare fino alla morte." Gli occhi di Turok erano scuri sotto la rossa luce dei lumiglobi. 'Lentamente. Hai visto cos'hanno fatto ai loro prigionieri?"
Stilgar lo fermò. 'Teniamoli per dopo. Comunque dovremmo metterli a lavoro."
Stilgar andò di fronte ai prigionieri Harkonnen, grattandosi la barba scura. Il tanfo della loro paura iniziò a sopraffare l'odore del melange. Con voce bassa e misurata li minacciò come il loro leader Liet-Kynes gli aveva suggerito. 'Questa riserva di spezia è illegale, un'esplicita violazione delle ordinanze imperiali. Tutto il melange di questi locali sarà confiscato e portato su Kaitain."
Liet, recentemente nominato Planetologo Imperiale, era andato su Kaitain per richiedere un'udienza con l'imperatore padishah Shaddam IV. Era un lungo viaggio attraverso la
***galassio-A-
fino al palazzo imperiale, ed un semplice abitante del deserto come era lui poteva a stento comprendere delle tali distanze.
'Lo dice un fremen?" sogghignò il capitano delle guardie mezzo ubriaco, un piccolo uomo con una guancia tremolante ed una fronte enorme.
'Lo dice l'imperatore. Prendiamo possesso di ciò in suo nome." Gli occhi indaco di Stilgar perforarono l'uomo. Il capitano rosso in faccia non era abbastanza impaurito. Apparentemente non aveva sentito cosa i fremen facessero ai loro prigionieri. Lo avrebbe scoperto presto.
'Cominciate a svuotare i silos!" urlò Turok di fronte agli operai salvati. Quei prigionieri non erano troppo stanchi per vedere divertiti gli Harkonnen che si affrettavano. 'Avremo presto i nostri ornitotteri per prelevare la spezia."
Quando il sole cominciò ad arroventare il deserto, Stilgar era sospeso sull'orlo dell'ansia. I prigionieri Harkonnen avevano lavorato, ora dopo ora. Questa razzia aveva preso molto tempo, ed avevano ancora così tanto da guadagnare.
Mentre Turok ed i suoi compagni preparavano le loro armi, le scontrose guardie Harkonnen caricarono le casse di melange in ottimi nastri trasportatori che li guidarono alle creste rocciose aperte, vicino alle piazzole d'atterraggio degli ornitotteri. Fuori i fremen portarono ***fuori
abbastanza tesori da poter acquistare un mondo.
Cosa potrebbe fare il Barone?
A mezzogiorno, esattamente come secondo i piani, Stilgar sentì delle esplosioni dal villaggio di Bar Es Rashid alla base del crinale ' la seconda squadra fremen di razzia stava attaccando l'avamposto Harkonnen in un assalto ben coordinato.
Quattro ornitotteri senza riconoscimenti circondarono con grazia lo sperone, agitando le loro ali meccaniche fino a che gli uomini di Stilgar non li guadarono sulle piattaforme di atterraggio. Gli operai liberati e i commando fremen caricarono gli scavi con le casse di melange rubate per la seconda volta.
Era ora che l'operazione finisse.
Stilgar mise in linea le guardie Harkonnen lungo un burrone a picco sulle rovine di Bar Es Rashid. Dopo ore di duro lavoro e di paura, il capitano Harkonnen era pienamente sobrio, con i capelli sudati e gli occhi impauriti. Di fronte a lui Stilgar studiò l'uomo con assoluto disprezzo.
Senza una parola estrasse il suo cryss e squartò l'uomo, dall'osso pubico allo sterno. Il capitano boccheggiò incredulo non appena il suo sangue e le interiora fuoriuscirono alla luce del sole.
'Uno spreco di umidità." Borbottò Turok dietro di lui.
Estremamente spaventati i prigionieri Harkonnen provarono a fuggire ma subito i fremen gli furono addosso, scagliandone alcuni dal precipizio e colpendo altri con le lame affilate. Quelli che stettero al suolo furono eliminati velocemente e senza paura. I fremen spesero più tempo per i codardi.
Agli operai dagli occhi incavati venne ordinato di caricare i corpi negli ornitotteri, anche quelli in decomposizione che avevano trovato nelle gallerie. Al Sietch Muro Rosso la gente di Stilgar li avrebbe messi nei distillatori della morte per estrarne ogni goccia d'acqua a beneficio della tribù. Hadith dissacrato sarebbe stato lasciato di nuovo vuoto, un sietch fantasma.
Un avvertimento al barone.
Uno per uno gli ornitotteri carichi si sollevarono come uccelli scuri nel cielo pulito, mentre gli uomini di Stilgar camminavano sotto il sole cocente di mezzogiorno, avevano completato la missione.
Non appena il barone avrebbe scoperto la perdita del suo deposito di spezia e la morte delle sue guardie si sarebbe vendicato contro Bar Es Rashid, anche se i poveri abitanti del villaggio non avevano niente a che fare con il raid. Le sue labbra assunsero un aspetto torvo, Stilgar decise di muovere l'intera popolazione nella sicurezza di un sietch distante.
Là gli operai sarebbero stati portati con i fremen, o uccisi se non avessero cooperato. Considerando le loro squallide vite a Bar Es Rashid, Stilgar sentì che gli stava facendo un favore.
Quando Liet-Kynes sarebbe ritornato dall'udienza con l'imperatore su Kaitain, sarebbe stato contento di ciò che i fremen avevano portato a termine.
_________________
Srell
---------------------------------------------------------------------- ----
Il genere umano ha solo una scienza: la scienza del malcontento.
Imperatore Padishah Shaddam IV,
Decreto in risposta alle azioni di Casa Moritani
Sire, la prego di concedere il perdono.
Sire imploro la sua bontà.
L'Imperatore Shaddam Corrino IV considerava noiosa la maggior parte dei suoi doveri giornalieri. I primi tempi sedere sul Trono del Leone Dorato era stato emozionante, ma ora come osservava la Sala delle Udienze Imperiali gli era sembrato che il potere attirasse animali sicofantici come una torta attirava le mosche. Le voci dei supplicanti gli avvolsero la mente come se camminasse in mezzo alle mozioni e ai favori garantiti e non garantiti.
Chiedo giustizia, Sire.
Un attimo del tuo tempo, Sire.
Quando era ancora un principe aveva ordito talmente tanti complotti per salire sul trono ed ora, schioccando le dita, aveva il potere di elevare il più infimo contadino allo status di nobile, distruggere mondi o portare le Grandi Case alla rovina.
Ma neanche l'Imperatore dell'Universo Conosciuto poteva governare da solo come aveva creduto. Le sue decisioni venivano tormentate dalle sfide di POLITICAL STRING-PULLER. La Gilda Spaziale aveva i propri interessi come la Combine Honnete Ober Avancer Mercantiles, l'agglomerato commerciale meglio conosciuto come CHOAM. Fu una benedizione scoprire che le famiglie nobili litigavano tra di loro esattamente come bisticciavano con lui.
Per favore Sire, ascolti il mio problema.
Sire, abbia compassione.
Le Bene Gesserit lo avevano aiutato a consolidarsi nei primi anni di regno. Ancora adesso le streghe 'sua moglie inclusa' bisbigliavano alle sue spalle, disfando i suoi arazzi Imperiali e creando nuovi piani che non poteva capire.
Esaudisca le mie richieste: la sto supplicando Sire!
E' una cosa di poca importanza, Sire.
Comunque una volta che il lungo atteso progetto Amal 'la spezia artificiale segretamente sviluppata su Ix' fosse stato completato, avrebbe cambiato il volto dell'Impero. Amal, un suono così magico per una parola, ma le parole erano una cosa, i fatti un'altra.
L'ultimo rapporto da Ix era incoraggiante,
***all'ultimo (finalmente)
i dannati tleilaxu avevano annunciato il successo dell'esperimento e stava aspettando le ultime prove e i campioni. Spezia... tutti i fili dei burattini dell'Impero erano fatti di spezia.
Presto avrò la mia fonte e Arrakis può marcire per quel che me ne importa.
Il Maestro Ricercatore Hidar Fen Ajidica non avrebbe mai osato fare dichiarazioni prive di fondamento, tuttavia il suo amico d'infanzia e
***PHILOSOPHICAL FOIL (filosofico contraltare?),
il Conte Hasimir Fenring, era stato mandato su Ix per verificare.
Il mio destino è nelle tue mani, Sire.
Tutti salutano l'Imperatore misericordioso!
Come si sedette sul trono di cristallo, si concesse un misterioso sorriso che fece sussultare i supplicanti con incertezza.
Dietro di lui due donne con i capelli color rame vestite con indumenti dorati, salirono e accesero le torce ioniche che fiancheggiavano il suo trono. Le fiamme scoppiettanti erano palle di luce rifinita: blu e verde, attraversate da venature di luce troppo brillanti da poter essere viste. L'aria si caricò di un tempestoso odore di ozono e dei sibili delle fiamme.
Dopo la solita pomposa cerimonia, Shaddam doveva essere arrivato al trono da appena un'ora 'il suo piccolo modo per ricordare a quei pietosi mendicanti quanta poca importanza avevano le loro visite. Di contro a tutti i supplicanti era richiesto di arrivare precisamente in orario o gli avrebbero cancellato l'appuntamento.
Il ciambellano di corte Beely Ridondo fece un passo innanzi al trono ed allungò il suo scettro sonico. Non appena ci colpì il pavimento decorato con molte pietre, il bastone emise un rumore che fece tremare le fondamenta del palazzo. Calvo e con grandi sopracciglia, Ridondo enunciò l'interminabile lista dei nomi e dei titoli di Shaddam aprendo la sessione della corte, poi scivolò dietro senza perdere un colpo.
Dopo essersi inchinato e dopo aver messo sulla sua faccia un'espressione severa, Shaddam aveva iniziato un'altra giornata sul trono...
La giornata procedette esattamente come aveva temuto: una recitazione infinita di richieste inutili, ma si sforzò di apparire compassionevole, un grande governante. Aveva già ordinato a parecchi storici di assicurarsi che le notizie più rilevanti della sua vita ed il suo regno fossero registrate ed enfatizzate.
Durante una breve pausa il Ciambellano Ridondo si fermò per saltare una lunga lista di cause da discutere. Shaddam sorseggiò dalla sua tazza di caffè forte di spezia, sentì l'impetuoso elettrico melange. Per una volta il cuoco lo aveva preparato bene. La coppa intricatamente decorata era dipinta con cura, ed era così delicata che sembrava essere fatta di gusci d'uovo. Ogni coppa che usava veniva distrutta, così nessun altro avrebbe avuto il privilegio di bere dal suo stesso calice.
'Sire?" Ridondo fissava l'Imperatore con un'espressione sconcertata come se avesse confuso dei nomi complessi senza leggere i suggerimenti. Il Ciambellano, sebbene non fosse un mentat, aveva una formidabile memoria naturale che permetteva di ricordarsi dei numerosi impegni imperiali. 'Un visitatore appena arrivato richiede un'udienza immediata."
'Dicono sempre la stessa cosa. E' il rappresentante di quale Casa?"
'Non è del Landsraad, sire, nemmeno della Gilda o della CHOAM."
Shaddam emise un suono gutturale. 'La tua decisione è ovvia, Ciambellano, non posso perdere tempo con un comune cittadino."
'Egli non è esattamente un... comune cittadino, mio Sire. Si chiama Liet-Kynes e viene da Arrakis."
Shaddam era irritato dall'audacia di qualsiasi uomo che pensava di recarsi semplicemente lì ed aspettarsi un'udienza con l'Imperatore di un Milione di Mondi. 'Se vorrò parlare con qualcuno della plebaglia del deserto lo chiamerò io."
'E' il tuo planetologo imperiale, Sire. Tuo padre incaricò suo padre di studiare la spezia di Arrakis. Penso che ti siano stati presentati numerosi rapporti."
L'Imperatore sbadigliò. 'Se mi ricordo bene erano tutti noiosi." Ora si era ricordato dell'eccentrico Pardot Kynes che aveva trascorso gran parte della sua vita su Arrakis sottraendosi ai suoi doveri e diventando un nativo, preferendo la polvere ed il clima torrido allo splendore di Kaitain. 'Non mi interessano i deserti." Specialmente ora che l'amal è a portata di mano.
'Capisco le tue riserve su di lui, Sire, ma Kynes potrebbe tornare ed incitare alla rivolta gli operai del deserto. Conosciamo l'influenza che ha su di loro? Potrebbero decidere di alzarsi e compiere uno sciopero generale di massa, decrementando l'estrazione della spezia e costringendo il Barone Harkonnen alla bancarotta. Il Barone potrebbe richiedere rinforzi Sardaukar, ed allora..."
Shaddam alzò la sua mano ben curata. 'E' abbastanza, ti capisco." Il Ciambellano esponeva sempre più conseguenze di quanto avesse potuto sentire. 'Fatelo entrare, ma prima ripulitelo."
Liet-Kynes trovò impressionante l'enorme Palazzo Imperiale, ma era abituato ad un altro tipo di grandezza. Niente poteva essere più spettacolare delle vere vastità di Dune. Si era trovato faccia a faccia con le mostruose tempeste di Coriolis, aveva cavalcato i grandi vermi delle sabbie, aveva visto barlumi di vita vegetale fiorire nelle condizioni più inospitali.
Un uomo che stava seduto su una sedia, per quanto questa fosse costosa, non poteva eguagliare niente di tutto ciò.
La sua pelle sentiva dell'olio delle lozioni che il suo seguito aveva sparso, i suoi capelli odoravano di profumi floreali, ed il suo corpo puzzava di deodoranti innaturali. In accordo con la saggezza fremen, la sabbia puliva il corpo e la mente. Una volta tornato da Kaitain, Kynes aveva intenzione di rotolarsi nudo su una duna e di innalzarsi nel vento battente solo per sentirsi di nuovo pulito.
Vista la sua insistenza di indossare la sua sofisticata tuta distillante, il suo indumento venne smantellato alla ricerca di armi nascoste e dispositivi d'ascolto. I componenti erano stati puliti e lubrificati, le superfici accuratamente
***ricoperti-e
con strani impiastri chimici prima che gli uomini della sicurezza gliela ridiedero. Kynes dubitò che quel pezzo vitale di equipaggiamento per il deserto avrebbe continuato a funzionare e avrebbe dovuto buttarla. Un tale spreco.
Ma da quando era il figlio del grande profeta Pardot Kynes, i fremen si sarebbero allineati all'orizzonte per l'onore di fargli un nuovo vestito, dopo tutto condividevano un obiettivo: il benessere di Dune. Ma solo Kynes poteva avvicinarsi all'Imperatore per porgli le domande necessarie.
Gli uomini dell'Impero ne capiscono così poco.
Il mantello marrone a Chiazze di Liet ricadde dietro di lui come se marciasse. Su Kaitain appariva non più di un vestito grezzo, ma lo indossava come se fosse un mantello reale.
Il Ciambellano annunciò frettolosamente il suo nome, come se fosse offeso dal fatto che il Planetologo non portasse titoli politici o nobiliari. Kynes attraversò la sala con i suoi stivali di temag, senza preoccuparsi di camminare con grazia, si fermò di fronte al palco e parlò coraggiosamente senza l'inchino. 'Imperatore Shaddam, devo parlarti della spezia e di Arrakis."
I cortigiani si spaventarono di fronte alla sua schiettezza, l'imperatore si irrigidì, ovviamente offeso. 'Sei coraggioso, Planetologo. Così stupidamente. Credi che io non sappia nulla di cose così vitali per il mio impero?"
'Io credo, sire, che tu abbia ricevuto informazioni false dagli Harkonnen, propaganda per nasconderti le loro vere attività."
Shaddam inarcò un sopracciglio rossastro e si chinò con tutta la sua attenzione rivolta al Planetologo.
Kynes continuò. 'Gli Harkonnen sono cani selvaggi che cercano di strappare il deserto, opprimono i nativi, le possibilità di incidenti sui veicoli da spezia sono più alte che nelle miniere di schiavi su Poritrin o su Giedi Primo. Ti ho inviato numerosi rapporti riguardanti queste atrocità e mio padre fece lo stesso prima di me. Ho anche consegnato un piano a lungo termine che spiega come le piantagioni di erba e cespugli possano reclamare la maggior parte della superficie di Dune 'volevo dire Arrakis' per le abitazioni umane." Fece una pausa. 'Posso solo credere che tu non abbia letto i nostri rapporti dal momento che non abbiamo ricevuto risposta e non abbiamo visto nessun tuo intervento."
Shaddam
***restò (ristette), annaspò sui braccioli del Trono del Leone Dorato. Affiancandolo, le scoppiettanti torce ioniche ruggirono come se fossero una flebile imitazione della fornace nella bocca di Shai-Hulud. 'Ho molte cose da leggere, Planetologo, e molte altre richieste nel mio orario di ricevimento." Le guardie Sardaukar si misero più vicine contemporaneamente in accordo con il pessimo umore dell'Imperatore.
'Gran parte di esse non è importante se comparata alla futura produzione di melange. O forse no?" La replica di Kynes aveva
***shockato (scioccato) Shaddam e gli ascoltatori della corte. Allora le guardie erano in pieno allarme, con le spade pronte.
Ignaro di quel pericolo Kynes continuò. 'Ho richiesto dell'equipaggiamento nuovo e delle squadre di botanici, geologi e metereologi. Ho chiesto degli esperti in studi culturali per assistermi nel determinare come faccia la gente del deserto a sopravvivere così bene mentre i tuoi Harkonnen subiscono così tante perdite."
Il Ciambellano aveva sentito abbastanza. 'Planetologo, nessuno fa delle richieste all'Imperatore. Solo Shaddam IV decide cosa è importante e come distribuire le risorse con le sue generose mani imperiali." Kynes non era intimorito da Shaddam o dai suoi lacchè. 'E per l'Impero niente è più importante della spezia. Ti offro un modo per fare in modo che la storia ricordi l'Imperatore come un visionario, secondo la tradizione del Principe della Corona Raphael Corrino."
Dopo tutta questa audacia Shaddam si alzò in piedi 'cosa che faceva raramente durante le udienze imperiali. 'Questo è troppo!" Era tentato di chiamare un boia, ma la ragione prevalse a stento: poteva avere ancora bisogno di quest'uomo. Per di più, una volta che l'amal fosse entrato in produzione sarebbe stato divertente lasciare Kynes a vedere il suo amato pianeta ridursi ad una Nullità Imperiale.
Così disse nel più calmo dei toni. 'Il mio Ministro Imperiale della Spezia, il Conte Hasimir Fenring, ha programmato di arrivare su Kaitain in una settimana. Se le tue richieste sono meritevoli, egli è uno che le accoglierà."
Le guardie Sardaukar avanzarono velocemente, presero Kynes dai gomiti e lo trasportarono fuori in un secondo. Non si mise a combattere, ora che aveva avuto le sue risposte. Aveva visto che Shaddam era cieco e troppo concentrato su se stesso e ora non gli portava rispetto, neanche sapendo su quanti mondi comandasse.
Ora sapeva che i fremen avrebbero dovuto prendersi cura da soli di Dune, e che l'Impero andasse al diavolo.
---------------
Srell
----------------------------------------------------------------------
Coloro che hanno una vita a metà si chiedono cosa gli manchi... ma lo negano quando ciò gli viene presentato. Hanno paura della dimostrazione delle loro insufficienze. 'attribuito a Santa Serena Butler, Apocrifi del Jihad
Nella sala dei banchetti di Castel Caladan i servitori ben vestiti mantenevano un'apparenza di normalità sebbene il loro Duca avesse solo l'aspetto della sua consueta forma.
Donne in vestiti scintillanti si affrettavano nei corridoi di pietra. Candele profumate alla noce moscata illuminavano ogni alcova. Ma neanche le portate migliori cucinate dal cuoco, le posate più raffinate e le musiche più gentili potevano diminuire la tristezza caduta su Casa Atreides. Ogni servitore percepiva il dolore di Leto e non potevano fare nulla per aiutarlo.
Lady Jessica occupava una sedia intagliata di legno elacca ad un capo del tavolo, la sua posizione formale come concubina scelta del Duca. A capotavola sedeva il suo amante dai capelli neri, l'alto e prode Leto Atreides, distrattamente educato con i camerieri in livrea verde che servivano le portate.
C'erano numerose sedie vuote nella sala 'troppe. Per attenuare il pungente dolore di Leto, aveva discretamente tolto la sedia che era stata fatta per il piccolo Victor, il suo figlioletto morto a sei anni. Malgrado tutti gli anni di allenamento Bene Gesserit, Jessica non era stata in grado di calmare il dolore di Leto, ed il suo cuore soffriva per questo. Aveva così tanto da dirgli, se solo l'avesse ascoltata.
Sul lato opposto del tavolo sedeva il mentat Thufir Hawat ed il contrabbandiere sfregiato Gurney
***(H)Alleck. Gurney, che di solito avrebbe rallegrato la cena con le canzoni ed il baliset, era occupato con i preparativi di un viaggio sotto copertura su Ix che lui e Thufir avrebbero presto intrapreso spiando per scoprire ogni debolezza nelle difese dei Tleilaxu.
Con la mente simile ai computer, Thufir sarebbe stato capace di fare centinaia di piani in un istante, capacità che lo rendeva vitale per la missione. Gurney era un maestro nell'entrare in posti da cui non c'era possibilità d'uscita nelle condizioni più spaventose. Questi due avrebbero avuto più possibilità di riuscire dove tutti gli altri avevano fallito...
'Vorrei avere un altro po' di questo bianco caladaniano." Disse Duncan Idaho sollevando il gomito, un servitore accorse con una bottiglia di un costoso vino locale e Duncan tenne ferma la sua coppa mentre il liquido dorato fuoriusciva dalla bottiglia. Dopo aver alzato la mano per far aspettare il servitore ingollò il vino per poi chiederne ancora.
In quel silenzio scostante, Leto fissò le porte di legno intagliato...come se stesse aspettando, anticipando l'arrivo di un'altra persona. I suoi occhi erano come pezzi di ghiaccio.
L'esplosione dello skyclipper, il vascello in fiamme ' Rhombur è maciullato e ustionato, il piccolo Victori è rimasto ucciso'
E tutto ciò era stato provocato dalla gelosa Kailea, la concubina di Leto e la madre di suo figlio, che poi si era lanciata da un'alta torre di Castel Caladan, in un dolore ed una vergogna
***impronunciabile... (i)
Il cuoco emerse dall'arco della cucina portando coraggiosamente un piatto. 'Uno delle nostre portate più raffinate, mio signore Duca. Creato in tuo onore!"
Era un grasso parapesce avvolto in croccanti foglie aromatiche. Cime di rosmarino erano messe intorno al piatto di carne rosa; bacche porpora e blu stavano intorno al piatto come gioielli. Anche se aveva servito a Leto la parte migliore del filetto, questi non alzò la forchetta, continuò a guardare il portale principale. In attesa.
Finalmente, in risposta al suono di passi arrancanti e motori ronzanti, si alzò con il volto pieno di sollecitudine. Muovendosi velocemente la Bene Gesserit Tessia entrò nella sala dei banchetti, analizzò la stanza, osservò le sedie ed il pavimento di pietra da dove era stato tolto il tappeto. Diede un segno di assenso. 'Migliora in modo ammirabile, mio Duca, ma dobbiamo essere pazienti."
'E' abbastanza paziente per tutti noi." disse Leto e la sua espressione iniziò a mostrare un pallido sorriso speranzoso.
Con una precisione calcolata che coinvolgeva coppie di muscoli elettrofluidi, la flessione dei fili shiga e i nervi di microfibra, il Principe Rhombur Vernius barcollò nella sala. Il suo volto sfregiato, un misto di pelle naturale ed artificiale, rifletteva la sua intensa concentrazione. Delle perle luccicanti di sudore spuntarono sulla sua fronte cerulea. Vestiva un corto vestito; sul bavero scintillava l'elica porpora e rame, simbolo della Casa Vernius caduta in disgrazia.
Tessia corse verso di lui, ma Rhombur alzò un dito di metallo e polimeri lucidi per avvisarla di farlo continuare da solo.
L'esplosione dello skyclipper gli aveva colpito il corpo facendolo diventare una torcia umana, bruciandogli le gambe e metà faccia, distruggendo la maggior parte degli organi. Ma era ancora in vita, un tizzone semispento di ciò che una volta era una fiamma lucente. Ciò che rimaneva ora era poco più di un passeggero su un veicolo meccanico a forma di uomo.
'Sto andando il più veloce possibile, Leto."
'Nessun problema." Il cuore del Duca si diresse verso il coraggioso amico. I due avevano pescato, giocato e pianificato strategie insieme per decadi. 'Sarei riluttante a farti cadere per rompere qualcosa, magari il tavolo."
'Più divertente."
Leto ricordò come i vili tleilaxu avevano voluto dei campioni genetici dalle linee di sangue Atreides e Vernius provando ad intrappolare il Duca nell'ora del suo più grande dolore. Avevano fatto ad un Leto sofferente un'offerta diabolica: in cambio del corpo danneggiato, ma ancora in vita, del suo migliore amico Rhombur, avrebbero cresciuto un ghola'ovvero un clone ricreato da cellule morte del piccolo Victor."
Odiavano Casa Atreides e ancora di più la Casa Vernius, che avevano spodestato da Ix. I tleilaxu volevano il completo accesso al DNA delle due casate. Con i corpi di Victor e Rhombur avrebbero potuto creare qualsiasi ghola, clone, assassino o duplicato.
Ma Leto aveva declinato l'offerta. Di contro aveva richiesto i servigi del dottore suk Wellington Yueh, un esperto nel rimpiazzo di gambe organiche.
'Grazie a tutti per aver tenuto un banchetto in mio onore." Rhombur guardò le pietanze ed i piatti disposti sul tavolo. 'Mi dispiace se si è freddato."
Leto prese le sue mani insieme in un fermo inizio di applauso. Sorridendo caldamente si unirono anche Duncan e Jessica. Con le sue capacità di osservazione Jessica notò delle lacrime trattenute nello sguardo del Duca.
Il dottor Yueh dalla faccia giallastra andò vicino al suo paziente, prendendo letture ed esaminando un analizzatore che riceveva informazioni dai sistemi cibernetici di Rhombur. L'esile dottore increspò le labbra a forma di fiore. 'Eccellente: stai funzionando come previsto anche se alcuni elementi hanno bisogno di un'aggiustata." Girò intorno a Rhombur, muovendosi come un furetto.
Tessia prese una sedia per Rhombur, le sue gambe sintetiche erano potenti e robuste, ma prive di grazia. Le sue mani sembravano dei guanti rinforzati, le sue braccia appese ai lati come degli schemi di circuiti.
Rhombur sorrise al grande pesce che il cuoco aveva appena servito. 'Sembra ottimo." Girò la sua testa, un lento movimento rotatorio, come se stesse indossando delle palle. 'Pensa che ne possa mangiare un po', dottor Yueh?"
Il medico suk accarezzò i mustacchi. 'Appena un assaggio, i tuoi sistemi digestivi hanno bisogno di altre messe a punto."
Rhombur voltò la faccia verso Leto. 'Pare che per un po' consumerò più cellule d'energia che dessert." Si sedette e gli altri tornarono ai loro posti.
Leto alzò il bicchiere di vino, cercando di pensare a un brindisi, poi la sua faccia assunse un'espressione angosciata e ne bevve un solo sorso. 'Sono così dispiaciuto che sia accaduto a te, Rhombur. Questi...rimpiazzi meccanici... erano le cose migliori che potevo fare."
La faccia sfregiata di Rhombur si alzò in un misto di gratitudine e noia. 'Per gli inferni purpurei! Leto smettila di difenderti! Fai il pignolo con ogni disgrazia della Casa Atreides e diverremo tutti matti!" Sollevò un braccio meccanico, ruotò una mano alla congiunzione del polso e vi abbassò lo sguardo. 'Non è poi così male. Infatti è meraviglioso, il dottor Yueh è un genio, lo sai. Dovresti tenertelo intorno finchè potrai." Il dottore suk si agitò in uno scatto per non sollevarsi da terra a causa dei complimenti.
'Ricordati che vengo da Ix: apprezzo le meraviglie della tecnologia" disse Rhombur 'Ora ne sto vivendo un esempio, e se un'altra persona è più predispo
***srta di me ad adattarsi a questa situazione, beh, fatemela conoscere."
Per anni il principe in esilio aveva speso il suo tempo mandando dei supporti minimi al movimento di resistenza sul suo mondo devastato, inclusi dei wafer esplosivi e forniture militari fornite dal Duca Leto.
Negli ultimi mesi come Rhombur era cresciuto fisicamente, lo era altrettanto nella mente. Anche se era solo una frazione di uomo, ogni giorno parlava della necessità di riconquistare Ix fino al punto che il Duca e Tessia gli consigliavano di calmarsi.
Finalmente Leto si era dichiarato d'accordo a rischiare di inviare la squadra di avvistamento di Gurney e Thufir tentando di afferrare il suo obiettivo, una nuova determinazione a completare qualcosa di buono in faccia a tutte le tragedie a cui era sopravvissuto. Non si trattava di se fosse possibile preparare un attacco, ma di come e di quando.
Tessia parlò senza alzare lo sguardo. 'Non sottovalutate la forza di Rhombur. Tu più di tutti gli altri sai come si fa ad adattarsi."
Jessica non avrebbe potuto aiutarla, ma notò uno sguardo adoratore sul volto della concubina. Tessia e Rhombur avevano trascorso anni insieme su Caladan, in tutto quel tempo lei l'aveva incoraggiato ad appoggiare i combattenti per la libertà su Ix, in modo che potesse riprendersi la sua posizione regale. Tessia era stata con lui nei tempi peggiori, anche dopo l'esplosione. Dopo esser tornato cosciente Rhombur aveva detto 'Sono sorpreso che sei rimasta."
'Finché avrai bisogno di me, io rimarrò."
Tessia era un turbine che lavorava per lui, supervisionando le modifiche dei suoi alloggi nel castello e preparando i dispositivi per assisterlo. Gran parte del suo tempo era dedicato al renderlo più forte. 'Quando il principe Rhombur si sentirà meglio" aveva detto ' guiderà il popolo ixiano alla vittoria."
Jessica non sapeva se la donna dai capelli castani seguisse il cuore o un'insieme di istruzioni sconosciute datele segretamente dalla Sorellanza.
Per tutta la sua infanzia Jessica aveva ascoltato gli insegnamenti della sua insegnante e mentore, la Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam. Aveva seguito ogni suo insegnamento draconiano, imparando tutto ciò che aveva da imparare dalla vecchia donna.
Ma ora la Sorellanza voleva che combinasse i geni del Duca con i suoi. Con ordini espliciti le era stato ordinato di sedurre Leto e di concepire una figlia Atreides. Comunque, quando cominciò a provare strani sentimenti di amore per il suo tenebroso e lunatico Duca, Jessica aveva avuto un momento di ribellione ed evitò di rimanere incinta. Poi, nel risveglio della depressione di Leto per la morte di Victor, si era permessa di concepire un figlio, contro le restrizioni degli ordini. Mohiam si sarebbe sentita tradita e sarebbe stata molto in disaccordo. Ma Jessica poteva sempre avere una figlia dopo, o no?
Nella sua sedia rinforzata, Rhombur piegò il braccio sinistro e cautamente spinse le sue dita rigide in una tasca del corto vestito. Cercò con cura con le dita, frugandoci. Finalmente prese un pezzo di carta che aveva disegnato.
'Guardate il fine controllo dei motori," disse Yueh 'E' meglio di quanto mi aspettassi. Hai fatto pratica, Rhombur?"
'Ogni secondo." Il Principe tirò su il foglio. 'Continuo a ricordare cose nuove ogni giorno. E' lo schizzo migliore che sia riuscito a fare di alcuni oscuri tunnel d'accesso su Ix. Gurney e Thufir li troveranno utili."
'Le altre strade sono troppo pericolose," disse il mentat. Per decenni le spie avevano provato a forzare le difese tleilaxu. Molti infiltrati Atreides erano passati senza fare ritorno, altri non erano proprio riusciti ad entrare nel mondo sotterraneo.
Ma Rhombur, il figlio del Conte Dominic Vernius, aveva scavato nella memoria per le informazioni sui sistemi di sicurezza segreti e le entrate nascoste alle città-caverna. Durante la sua lunga convalescenza forzata aveva cominciato a richiamare dei dettagli oscuri che credeva dimenticati da molto tempo, dettagli che avrebbero potuto fare la differenza nella penetrazione della fortezza nemica.
Rivolgendo l'attenzione al suo piatto, Rhombur inforcò un grande pezzo di parapesce. Poi, dopo aver notato lo sguardo di disapprovazione del dottor Yueh, abbassò il boccone e lo tagliò in porzioni più piccole.
Leto guardò il suo riflesso oscuro nella parete di lucida ossidiana blu. 'Come i lupi pronti a predare qualsiasi membro che mostra delle debolezze, alcune nobili famiglie stanno aspettando solo che io perda colpi. Gli Harkonnen, per esempio." Dal disastro dello skyclipper, un insensibile Duca Leto era cresciuto senza la voglia di accettare le ingiustizie in silenzio. Aveva bisogno di fare la differenza su Ix proprio come Rhombur.
'Dobbiamo far vedere a tutto l'Impero che la Casa Atreides è forte come sempre."
Quando proviamo a nascondere i nostri impulsi più intimi, tutto il nostro essere grida al tradimento 'Insegnamento Bene Gesserit
Lady Anirul soffrì nel vedere la Veridica Lobia che moriva sulla stuoia intrecciata nel suo austero appartamento. Amica mia, meriti molto più di questo.
L'antica Sorella si era indebolita pochi anni prima, ma si era aggrappata alla vita con tenacia. Piuttosto che ritornare nei familiari palazzi della Scuola Madre su Wallach IX, come di suo diritto, Lobia insistette nel continuare i propri servigi per il Trono del Leone Dorato. La sua mente straordinaria 'ciò che lei chiamava 'il suo possedimento più prezioso"' rimase lucida. Come Veridica Imperiale Lobia riuscì a scoprire fedelmente le bugie e gli inganni detti in presenza di Shaddam IV, malgrado ciò raramente l'Imperatore mostrava qualche segno di apprezzamento nei suoi confronti.
Ora la donna scolorita guardò Anirul, che stava in piedi circondata da un alone di calda luce dei lumiglobi, la sua faccia oscurata che celava le lacrime. Questa vecchia Sorella era la sua più intima consigliera, non solamente una compagna Bene Gesserit, ma anche una persona attiva ed affascinante con la quale avrebbe potuto condividere i propri pensieri e segreti. Ora stava morendo.
'Starai bene, Madre Lobia" disse Anirul. Le pareti si plast-pietra della stanza scarna conservavano un freddo che penetrava nelle ossa 'Penso che tu stia diventando più forte."
La risposta della vecchia donna fu come un commiato crepitante ed asciutto. 'Non mentire mai ad una Veridica...specialmente a quella dell'Imperatore." Era un monito ripetuto molte volte. Gli occhi cisposi di Lobia danzarono con allegria di auto-disapprovazione, come se il suo petto lavorasse per mantenere il ritmo del respiro. 'Non ti ho insegnato niente?"
'Ho imparato che sei testarda, amica mia. Potresti permettermi di chiamare le Sorelle dottoresse. Yohsa può prendersi cura della tua malattia."
'La Sorellanza non ha bisogno che viva ancora, figliola, non importa quanto tu possa volerlo. Ho bisogno di rimproverarti per avere dei sentimenti, o potrei salvare entrambe dall'imbarazzo?" Lobia tossì, poi attraversò il calmante stato della Sospensione Bindu, inspirando per due volte profondamente e completando il rituale. La sua respirazione divenne calma, come se fosse di nuovo una giovane donna, senza la preoccupazione della morte. 'Non siamo destinate a vivere per sempre, anche se con le voci dell'Altra Memoria potrebbe sembrare così."
'Penso che ti piaccia sfidare i miei pregiudizi, Madre Lobia." Loro a volte nuotavano nei canali sotterranei del Palazzo; giocavano ad intensi giochi di strategia, fissandosi l'una con l'altra per delle ore, vincendo attraverso minute sfumature. Anirul non voleva lasciarla andare.
Anche se l'antica Veridica aveva vissuto nel fastoso palazzo imperiale, non c'erano decorazioni sulle pareti dei suoi alloggi, nessun tappeto sui pavimenti di legno duro. Lobia aveva tolto gli opulenti quadri originali, i lussuosi tappeti importati e i rivestimenti in pellicola prismatica delle finestre. 'Tali beni di conforto opprimono la mente," aveva detto ad Anirul. 'Gli oggetti personali sono uno spreco di tempo ed energia."
'E la mente umana non crea questi fasti?" replicò Anirul.
'Le superiori menti umane creano cose meravigliose, ma la gente stupida desidera ardentemente per loro amore. Preferisco non essere una stupida."
Quanto mi mancheranno queste discussioni quando se ne sarà andata...
Con una monumentale tristezza, Anirul si stupì se l'Imperatore avesse mai notato l'assenza della vecchia donna. Per decenni Lobia era stata la più brava Veridica, capace di notare il più piccolo luccichio di sudore sulla pelle, l'inclinazione della testa, una smorfia, un tono della voce e molto altro.
Senza commuoversi sul duro tappeto, improvvisamente Lobia aprì gli occhi. 'E' ora."
La paura infiammò il cuore di Anirul come un carbone ardente. Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta alla cancellazione totale. Bisbigliò tra se' e se'. 'Capisco, Madre Lobia, sono pronta ad aiutarti." Affronterò la mia paura. Permetterò che passi sopra ed attraverso di me.
Lottando contro le lacrime, costringendosi a mantenere la compostezza Bene Gesserit, Anirul si chinò in avanti e toccò con la sua fronte la tempia incartapecorita dell'anziana Veridica, come se BENDING OVER A PRAYER MAT. Rimaneva un importante compito prima che Lobia si permettesse di morire.
Anirul non volle perdere le conversazioni e l'amicizia della vecchia donna il questo palazzo solitario, ma aveva bisogno di non abbandonare la compagnia dell'onorata Veridica. Non del tutto.
'Condividi con me, Lobia, dentro di me ho un posto per tutti i tuoi ricordi."
Nel profondo della sua coscienza Anirul sentì l'eccitazione ed il vociare della moltitudine ' gli Altri Ricordi, le esperienze geneticamente registrate di tutte le sue antenate. Come madre del Kwisatz, la sua mente era particolarmente recettiva per gli antichi pensieri e le vite che risalivano per generazioni. Presto Lobia si sarebbe unita a loro.
Sentì la pulsazione morente della vecchia donna sulla sua fronte. I battiti del cuore si calmarono, le loro menti si aprirono...ed il flusso iniziò, come un torrente attraverso una diga aperta. Lobia travasò la sua vita dentro Anirul, trasferendo i ricordi, personalità, ogni parte di dati contenuti nella sua lunga vita. Un giorno anche Anirul avrebbe passato le informazioni ad un'altra Sorella più giovane, così veniva raggruppata la memoria collettiva della Sorellanza e renderla potenzialmente disponibile a tutto il Bene Gesserit.
Svuotata dell'energia vitale, Lobia si afflosciò su
AN EMPTY HUSK (guscio vuoto?)
come un sospiro a lungo trattenuto. Ora l'interiorità della vecchia donna viveva dentro Anirul insieme a tutte le altre voci. Al momento opportuno la madre del Kwisatz avrebbe potuto far scaturire le memorie della Lobia interiore, e avrebbero potuto trascorrere altro tempo insieme...
Dopo aver sentito una fioca voce, Anirul guardò da una parte e immediatamente mascherò le sue emozioni. Non osava mostrare questa debolezza ad una qualsiasi altra Sorella, anche in un momento di grande dolore. Alla porta c'era un'accolita molto giovane che le faceva dei segni.
'Mia signora, c'è un visitatore importante, la prego di seguirmi."
Anirul si sorprese per il tono calmo con cui le parole le sgorgarono dalla bocca.
'La Sorella Lobia è morta, dobbiamo informare la Madre Superiora: l'Imperatore avrà bisogno di una nuova Veridica."
Con una veloce e desiderosa occhiata all'antica donna che giaceva fredda e svuotata sul duro tappeto, Anirul se ne andò con un debolissimo rumore di passi. La graziosa accolita la guardò con stupore, poi accettò la novità e la guidò in un elegante salotto privato dove stava aspettando la Reverenda Madre Mohiam. Una donna dalle guance scavate con i capelli ingrigiti, Mohiam indossava un aba nero, il tradizionale abbigliamento della sorellanza.
Prima che Mohiam potesse parlare, Anirul le disse decisa e priva di emozioni della morte di Lobia. L'altra Reverenda Madre non sembrava sorpresa
'Anche io porto delle notizie a lungo anticipate, Lady Anirul. Tu lo troverai particolarmente confortante in questo giorno di morte." Le disse in una lingua antica e dimenticata che nessuno spione avrebbe potuto interpretare. 'Finalmente Jessica è incinta del duca Leto Atreides."
'Come le era stato ordinato."
Lo sguardo di Anirul aveva perso la sua aria di tristezza, ed ella colse il barlume della prospettiva di una nuova vita.
Dopo millenni di meticolosa progettazione, il più importante dei
p***i-ani del Bene Gesserit sarebbe presto giunto alla sua realizzazione. La figlia che ora stava nel grembo di Jessica, sarebbe diventata la madre del loro premio a lungo atteso, il Kwisatz Haderach, il messia sotto il controllo della Sorellanza.
'Forse dopo tutto questa non sarà una giornata così oscura".
Last edited by SudrakAlSalik on 29 Lug 2005 - 17:56 ; edited 1 time in total
Allora, come da te richiesto, ho apportato le prime correzioni.
Dimmi se vanno bene.
Ma prima di passare al corpo del testo vorrei fare un paio di considerazioni.
sp[spoiler]sp
L'asse di rotazione del pianeta Arrakis... ecc.
Mah... se agli estensori del Rapporto della Terza Commissione Imperiale, Dune è sembrato quasi artificiale per il rigonfiamento all'equatore e la concavità ai poli, allora cosa dovrebbero pensare della Terra che, più che una sfera, è stata definita "geoide" o "grossa patata" per le caratteristiche summenzionate?
Siamo su di un pianeta artificiale? magari una "stazione da battaglia"?
Un'altra "perla" di mr. kevin?
Il Sietch del Muro Rosso nella cartina di Dune non esiste; v'è segnato invece quello del Crepaccio Rosso.
La cartina Originaria, of course...
Ho messo in evidenza gli errori che ho trovato con 3 *** asterischi.
Sarà 1 altra loro trovata....cm è il sietch dv si svolge tutte le azioni fremen nei preludi.
Ho aggiustato il testo ma mi rivolgo a tutti gli anglofoni del forum: mi servirebbe la traduzione dei seguenti termini:
Il senso femminile di partecipazione ha avuto origine come partecipazione familiare: la cura dei piccoli, la raccolta e la preparazione del cibo, le gioie e l'amore e i dolori condivisi. Le lamentazioni funebri hanno avuto origine dalle donne. La religione incominciò come un monopolio delle femmine, che fu loro strappato solo dopo che il suo potere sociale divenne troppo dominante.
Le donne furono le prime ricercatrici e praticanti della medicina. Non c'è mai stato un chiaro equilibrio fra i sessi perché il potere si accompagna a certi ruoli, così come si accompagna alla conoscenza.
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.14 - pag.99)