Posted: 06 Ago 2005 - 12:01 Post subject: Post subject: Percezione Propria
02.08.2005
Propriocezione dinamica Gli input sensoriali aiutano il cervello a stimare lo spazio occupato dal corpo
Il nostro cervello è bombardato da informazioni sulle misure fisiche del nostro corpo: anche sensazioni familiari come uno sbuffo di vento o il contatto con i nostri stessi vestiti servono a ricordare costantemente al cervello quali sono i confini esterni del corpo, creando un'impressione nota come "propriocezione". In uno studio pubblicato sulla rivista "Current Biology", alcuni ricercatori dell'University College di Londra riferiscono che la capacità cerebrale di interpretare i segnali esterni e di aggiornare la propria "immagine corporea" è più dinamica di quanto si fosse pensato finora. Questo aggiornamento può avvenire molto rapidamente e alterare nel giro di pochi secondi il modo in cui le parti del corpo e le singole sensazioni tattili vengono percepite.
Le informazioni che vengono integrate durante la propriocezione sono numerose e di tipo differente: provengono dal tatto, dai centri del dolore, dalla vista, dai muscoli, e così via. Il cervello deve combinarle con precisione per percepire accuratamente il modo esterno attraverso la sua interazione con il corpo e per produrre una propriocezione coerente. I ricercatori hanno usato un metodo chiamato vibrazione tendinea per indurre in alcuni volontari una distorsione della percezione del loro stesso corpo. Quando il tendine del bicipite del braccio destro veniva fatto vibrare, nel giro di pochi secondi i soggetti avevano l'impressione che il loro gomito destro ruotasse lontano dal corpo, anche se in realtà l'arto rimaneva fermo. Se nel frattempo i partecipanti stringevano il proprio dito indice sinistro con la mano destra, "sentivano" che il dito si allungava man mano che il braccio sembrava muoversi.
Gli scienziati hanno studiato come queste illusioni corporee alterano il senso del tatto. I risultati mostrano che un input anormale in uno dei sistemi sensoriali del corpo produce un rapido e profondo cambiamento in un altro sistema sensoriale: il cervello modifica il modo di interpretare i segnali. Questo collegamento fra differenti sensi dimostra che il cervello aggiorna costantemente la propria mappa interna e getta luce sulla natura dinamica e flessibile della propriocezione.
Frédérique de Vignemont, Henrik H. Ehrsson, Patrick Haggard, "Bodily illusions modulate tactile perception". Current Biology, Vol. 15, pp. 1286'1290. DOI 10.1016/j.cub.2005.06.067 (26 luglio 2005).
Nella culla del nostro passato, io giaccio riverso in una grotta così stretta che ho potuto penetrarvi solo dibattendomi. Là, nella luce danzante di una torcia resinosa, ho tracciato sulle pareti e sulla volta le creature di caccia e le anime della mia gente. Com'è illuminante guardarsi indietro, attraverso un circolo perfetto, e scorgere quell'antica lotta per il momento visibile dell'anima.
Tutto il tempo vibra a quel richiamo: «Eccomi!». Con una mente informata dai giganti dell'arte che sono venuti poi, scruto le impronte delle mani e i fluenti muscoli tracciati sulla roccia col carboncino e le tinte vegetali. Noi siamo ben più che semplici eventi meccanici! E il mio io anticivile chiede: -- Perché non vogliono lasciare la grotta?
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.40 - pag.295)