Posted: 03 Dic 2011 - 14:02 Post subject: Post subject: Hunters of Dune
Vi chiedo un'opinione...
Non ho letto il settimo libro della saga, ma mi è stato detto che sgiega molte cose....
1) va considerato a vostro avviso alla stregua degli altri? non è peggio stilisticamente e di trama?
2) vale la pena sciuparsi la grandiosità dello stile di Herbert, leggendosi il settimo libro? Le rivelazioni aggiungono qualcosa al di la di qualche colpo di scena?
Non vorrei, leggendolo, scoprire qualcos ain più ma dover avere a che fare con la coppia infernale, che secondo me, pur avendo venduto ( più per sete sull argoemnto che altro da parte di assetati lettori ), ha sempre aggiunto ben poco all'Esalogia.... Opinioni?
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 03 Dic 2011 - 14:29 Post subject:
Per ora sposto la discussione nella sezione Expanded, dove è più appropriato parlarne Più tardi, raccolgo un po' le idee e ti dico la mia opinione
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Joined: 13 Ott 2005 Posts: 1592 Location: Senna C.
Posted: 04 Dic 2011 - 16:04 Post subject:
Per quanto mi riguarda, c'è un solo "libro" di Kevin e Brian che valga almeno metà della carta straccia con cui è stato scritto: "Road to Dune".
Per "Dune 7" c'era un enorme potenziale: il sesto romanzo lascia moltissime situazioni in sospeso, prova che un settimo dovesse essere in porto. Se vuoi risparmiarti qualche ora di noia, la mia opinione è la seguente:
La trama segue un andamento lineare, i cui unici colpi di scena sono degli espedienti che non trovano la minima ragione d'essere nella continuity originale. Fuochi d'artificio che generano fulmineamente uno stupore che sparisce con altrettanta rapidità, lasciando solo fumo.
"Qualità o quantità"? Dune 7 abbonda di personaggi. In molti casi potevano (anzi, dovevano) essere presenti e meritavano un approfondimento psicologico migliore, che sembra invece essere riservato in maniera arbitraria a pochi eletti. Tutti gli altri agiscono come fantocci nelle mani del fato, perfino quelli "nuovi" introdotti dai due autori.
Spoiler!:
I capitoli della nave Ithaca di Duncan, in un universo parallelo pieno di gas ribollente, che poteva fornire spunti per un approfondimento dei personaggi (tramite i dialoghi interiori tanto cari a Frank Herbert) si rivelano solo un incipit per presentare un deus ex machina: il famigerato "Oracolo del Tempo", che si impone in tutta la narrazione.
Spoiler!:
Il Bene Gesserit, con tutta la sua sapienza, pur avendo la possibilità utilizzare tecnologie "proibite" o "innovative" (in Rifondazione, si fa uso di un cyborg) sembra essere solo capace di creare vermi acquatici.
Spoiler!:
La scelta di Frank Herbert di non fare uso di colpi di scena: si sa fin da subito che in Dune è Yueh il traditore, mentre gli ultimi capitoli di Rifondazione fanno largamente capire che i "nemici" in arrivo sono Volti Danzanti dotati di volontà propria. Tutto questo sembra estraneo al dinamico duo, che preferisce ripescare l'antica minaccia delle Macchine Pensanti, forzando la narrazione in modo tale da ricollegarsi con i Prequel. In contrapposizione con la scelta puramente stilistica di Frank Herbert, abbiamo qui una vergognosa pratica auto-promozionale.
Per questi motivi, a mio modesto parere, i libri di Kevin e Brian sono ASSOLUTAMENTE da evitare.