Posted: 13 Nov 2007 - 19:17 Post subject: Post subject: I Figli di Dune
Subito dopo aver finito il Messia, ho cominciato I Figli di Dune...per ora ho letto una ciquantina di pagine, e mi sembra già molto interessante (e persino più stimolante del Messia)...continuo a simpatizzare per i personaggi più tormentati, Alia sopra tutti, d'altronde ho sempre preferito nel percorso cinematografico/letterario/musicale i personaggi un pò tormentati, quelli sempre combattuti sulle decisioni da prendere...mi sembra che il tema portante di questo capitolo sia una certa preoccupazione per come l'uomo possa modificare e avvicinare alla distruzione il proprio pianeta; e credo che anche questo tema sia attualissimo...
Comunque procedendo con la lettura trovo sempre spunti interessanti...confermo la passione per il personaggio "maledetto" di Alia...mi mancano circa 200 pagine alla fine...provo molto pena per questo personaggio, questa ragazza così tormentata e che rischia di pagare anche per colpe non del tutto sue...
ma ckm s fa a mettere Dune al seckondo posto? Dune è il principio è di sickuro il romanzo + letto fra i 6, la maggior parte nn arriva nemmeno al 3°
rientrando in topick, nn ho ckapito qual'è lo spunto d disckussione _________________ Un uomo che guarda un muro è un uomo solo, ma due uomini che guardano un muro è l'inizio di un'evasione
Beh i gusti sono i gusti.. a me sinceramente è piaciuto più di tutti Messia, tanto per esempio.. ovviamente comprendendo la netta superiorità da un punto di vista oggettivo del primo libro, così ocme comprendendo che in realtà bisogna considerare l'opera intera
Messia è un libro che avrebbe potuto scrivere David Lynch, o Wazlavich, con i suoi legami ambigui, la sua paranoia, i suoi nani deformi e sapienti... è un libro angosciante e sull'angoscia.
Figli è un libro sulla responsabilità, sul ruolo che uno ha nel mondo, sul suo 2officium" per dirla alla latina. Non è un caso che riappaiano personaggi come Stilgar e Halleck!
Devo dire che per moltissimo tempo li ho sottovalutati entrambi, considerando la seconda parte dell'esalogia superiore alla prima. Ora devo ricredermi, almeno in parte: mentre Dune e gli ultimi tre libri hanno un impianto "universale", i due di cui stiamo parlando sono "monografici", esattamente come una tragedia greca, o l'Iliade, che si focalizzano su di un singolo episodio e su di un singolo "mood".
Joined: 28 Lug 2009 Posts: 7 Location: Salusa Secundus
Posted: 03 Ago 2009 - 19:37 Post subject:
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mentre Dune e gli ultimi tre libri hanno un impianto "universale", i due di cui stiamo parlando sono "monografici", esattamente come una tragedia greca, o l'Iliade, che si focalizzano su di un singolo episodio e su di un singolo "mood".
Quoto! Comunque, io, della vecchia trilogia, preferisco i Figli, per la trama e per i meravigliosi personaggi: su tutti il grande Farad'n, giovane principe che preferisce anteporre agli intrighi e alla politica il suo interesse per la Storia, e Leto II che decide di compiere una difficile scelta per salvare l'umanità...
Il vero Fremen è pronto a piegarsi al dominio del passato, ed io ho un antichissimo passato. Se io dovessi dar libero sfogo a questa propensione, esigerei una società chiusa, completamente legata, alle sacre tradizioni. Porrei il più rigido controllo ai viaggi e alle migrazioni, giustificandolo col fatto che essi incoraggiano le nuove idee, e le nuove idee sono una minaccia per l'intera struttura della vita. Ogni piccola collettività planetaria seguirebbe la sua strada, trasformandosi a suo piacimento. E alla fine l'Impero andrebbe in frantumi sotto il peso delle sue stesse diversità.
-- Leto II (I Figli di Dune - cap.17 - pag.116 - Ed.Nord)