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Sudan/Darfur, la più vasta crisi umanitaria del piane
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marcostraz
Trafficante d'Acqua
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 Post Posted: 13 Mar 2009 - 14:49     Post subject: Post subject: Sudan/Darfur, la più vasta crisi umanitaria del pianeta

Sudan/Darfur, la più vasta crisi umanitaria del pianeta

Il Sudan vive la più grave e complessa emergenza umanitaria attualmente in corso nel mondo.

Basti pensare che l'Appello umanitario dell'UNICEF per il 2008 dedica a questo paese ben 150 milioni di dollari, oltre un sesto dei fondi richiesti per tutte le 39 principali emergenze in corso nel mondo.

Cuore della crisi sudanese è senz'altro il Darfur, vasta regione semidesertica ma ricca di risorse sotterranee, messa a ferro e fuoco dalle milizie dei Janjaweed spalleggiate dal governo di Khartoum, le cui scorrerie hanno costretto alla fuga metà della popolazione contadina.

Neppure nei campi per sfollati allestiti nello stesso Darfur o in altre aree del Sudan c'è sicurezza per i civili: complice il sovraffollamento e la scarsa tutela delle forze dell'ordine locali, è sempre più diffuso l'uso della violenza sessuale come arma di ricatto e umiliazione ai danni di donne e bambini.

Nè va meglio in Ciad, dove centinaia di migliaia di profughi sudanesi contendono di fatto le scarse risorse naturali e gli ambiti aiuti umanitari alla poverissima popolazione locale.

Allo stato attuale, almeno 4,2 milioni di persone - circa due terzi della popolazione del Darfur - subiscono direttamente le conseguenze del conflitto. Metà di essi sono bambini.

Oltre metà degli sfollati sopravvivono in 165 campi di accoglienza, mentre altri due milioni risiedono in comunità locali che prestano loro accoglienza.

Moltissime altre persone (tra cui 1,2 milioni di bambini) risultano invece tagliate fuori da ogni assistenza, isolate in aree rurali controllate dal Governo o dai ribelli, ma egualmente inaccessibili alle agenzie umanitarie.



L'azione umanitaria dell'UNICEF in Darfur e nel resto del Sudan

Ogni giorno muoiono in Darfur 75 bambini sotto i 5 anni, in massima parte per infezioni e malattie facilmente prevenibili.

L'UNICEF opera in tutto il Sudan con una rete di uffici operativi sul campo, realizzando interventi nei settori sanitario, idrico, igienico, educativo e con programmi volti alla protezione dell'infanzia.

L'UNICEF sta rispondendo alla grave emergenza umanitaria attraverso il trasporto e distribuzione di acqua potabile, la costruzione di servizi igienici d'emergenza, l'assistenza medica di base e contro la malnutrizione, gli interventi per l'istruzione e la protezione dei bambini nei campi per sfollati in Sudan e nei campi profughi nel Ciad.

Nel solo 2007 l'UNICEF ha vaccinato 1,4 milioni di bambini contro la polio, garantito acqua potabile a 4,2 milioni di sfollati e profughi, assicurato assistenza sanitaria a oltre 3 milioni di persone, scavato più di 2.000 pozzi e aperto aule scolastiche in cui hanno potuto studiare quasi 900.000 bambini del Darfur (molti mai andati a scuola prima di allora).

Per il 2008 l'UNICEF punta a conseguire risultati ancora più importanti in tutti i settori in cui opera come agenzia leader (dalla fornitura di acqua e servizi igienici all'istruzione di emergenza, dalla protezione da abusi e sfruttamento alla prevenzione dai pericoli delle mine inesplose).

http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBL...T/IDPagina/1784

Il Darfur

Il Darfur è una regione dell'Ovest del Sudan, Paese dell'Africa centro-orientale, delimitato da Chad, Egitto, Etiopia, Libia, Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Repubblica Centroafricana e Kenia.

Circa 6 milioni di persone vivono oggi in Darfur, prevalentemente 'neri": musulmani, cristiani e animisti. La classe politica dominante 'araba", nel 1987 proclama la supremazia della razza 'araba" e nel 2003 un gruppo di ribelli del Darfur dà il via alla guerra civile. E' il Movimento per la Liberazione del Sudan (SLM), al quale si aggiungeranno l' Esercito per la Liberazione del Sudan (SLA) e il Movimento Giustizia e Uguaglianza (JEM).

Da allora si contano 400.000 morti, 2 milioni di sfollati e 300.000 rifugiati. Diverse inchieste delle Nazioni Unite hanno evidenziato i crimini contro l'umanità commessi nella regione: villaggi bruciati, donne e bambine violentate, bestiame confiscato, pozzi d'acqua e coltivazioni distrutte, violenze che hanno come oggetto i neri musulmani, cattolici e animisti, colpevoli di non essere arabi. Sono state inoltre approvate diverse risoluzioni dal Consiglio di Sicurezza, inviata sul posto una missione dell' Unione Africana (AMIS) e discusso il caso presso la Corte penale internazione dell'Aja. Le aree più critiche sono i territori del darfur occidentale, lungo il confine con il Ciad e oltre, dove l'assenza di condizioni di sicurezza hanno ostacolato anche l'accesso degli aiuti umanitari.

L' Unione Africana è presente nella regione con una forza di pace di 7.000 uomini, insufficiente per arginare la violenza delle milizie arabe janjaweed, sostenute dal Governo di Karthoum, la capitale del Sudan. Sono inoltre presenti 97 tra ONG e agenzie dell'ONU, con un totale di più di 14.000 operatori umanitari, per lo più concentrati a Nyala, capitale del Sud del Darfur. L'Italia è attualmente impegnata in Darfur con 5 ONG, distribuite nel Nord, Sud e Ovest del Darfur, impegnate in progetti di carattere sanitario e idrici. Sono tutte membri della Associazione delle ONG italiane: Cosv, Copi, Cesvi e InterSos del comitato 'Darfur onlus", e la Alisei.

Da più di 30 anni operano in Darfur anche le Suore della Carità e i Padri Comboniani, ai quali si aggiunge la Caritas Italiana, mentre il Governo Italiano è presente con la Cooperazione Italiana allo sviluppo e le strutture sanitarie di Avamposto 55, a Nyala.

Nel Gennaio 2005 aveva termine invece la guerra tra il Sud e il Nord del Sudan, iniziata nel 1983, che aveva causato poco meno di 2 milioni di morti.
Da uno studio condotto da Medici senza Frontiere e Osservatorio di Pavia è emerso che nel 2005 è stata dedicata solo un'ora all'informazione sul conflitto in Darfur. Per questo motivo è sorto Italian Blogs for Darfur, un movimento d'opinione che attraverso un appello on-line chiede che venga dato uno spazio più ampio nei media italiani all'informazione sul conflitto in Darfur.

http://www.italianblogsfordarfur.it/index....file=darfur.php
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-- Leto II (I Figli di Dune - cap.39 - pag.259 - Ed.Nord)