Posted: 02 Mar 2005 - 10:07 Post subject: Post subject: Il ritorno del Cavaliere Oscuro
Chi l'ha letto? Chi lo sta leggendo? Chi ce l'ha lì e aspetta di leggerlo?
Qua mi scateno nell'elegia del Fumetto dei Fumetti...
"BATMAN: the Dark Knight returns", di Frank Miller (testi e disegni).
1986, DC Comics
- Alcune chine di Klaus Janson, colori di Lynn Varley -
E' uscito in questi giorni nella Serie Oro dei fumetti di La Repubblica, in edicola. E io allora ho ripreso in mano il mio vecchio volume Rizzoli del 1989, una delle diverse edizioni dell'opera milleriana che posseggo fin dalla metà degli anni '80, dai miei 15 anni...
...Non mi stancherò mai: il Cavaliere Oscuro di Frank Miller è IL Capolavoro per eccellenza del Fumetto americano - col contemporaneo "Watchmen" di Moore/Gibbons (che mi pare sia già uscito, o deve uscire a poco, sempre nella collana Oro di Repubblica). Il Dark Knight e "Watchmen" sono un'accoppiata storica che a metà anni '80 ha massacrato l'immaginario di una generazione, e il cui impatto è assimilabile a quello di Guerre Stellari per il Cinema!
Miller usciva da una stagione d'oro alla Marvel, nella quale aveva rifondato e fatto esplodere DareDevil, Wolverine, Elektra. Quel successivo Dark Knight, il "suo" Batman della DC, aveva avuto all'uscita un successo commerciale epocale, rarissimo per un fumetto; e aveva dato il via a quella Bat-mania che poi aveva poi fatto nascere il primo film di Tim Burton. Il quale, nel 1989, riproponeva (a modo suo) molto del Cavaliere Oscuro milleriano - anche se, ha detta mia e dei critici, non abbastanza, purtroppo!
"The Dark Knight Returns", di Miller/Varley: rigore narrativo perfetto, rivoluzione grafica, spessore emotivo da lacrime, citazioni coltissime, critica sociale spietata, sapore avventuroso ai massimi livelli. Blocco d'oro letterario da monumento eterno. Saggio perfetto sulla forza espressiva dell'Arte fumettistica. Possanza epica da poema omerico. Complessità e chiarezza di lettura vertiginose. Maturità drammaturgica sconvolgente. Amore sterminato per i personaggi e il mito batmaniano - e supermaniano: vedi il finale epico, anzi EPICO dello scontro Batman/Superman = Uomo VS. Dio.
Pensate che questo Fumetto Capolavoro l'ho letto a 15 anni... da allora, per Superman e Batman EPICI in versione Miller darei la vita.
Chi legge (ama) Frank Miller diventa FANATICO di Batman (e Superman, e Universo DC). Quel Batman che Frank Miller, allora 30enne, ha letteralmente reinventato, basandosi però molto precisamente sulle sue origini e storia, fin dal 1939.
Oggi il nuovo Batman filmico di Chris Nolan/Chris Bale paga il debito e prende finalmente Miller (di questo Fumetto e dell'altro suo Bat-capolavoro appena successivo "Batman: Year One") come riferimento assoluto. E non si può che sballare e sbiellare di testa.
Riprendo, vi cito come invito alla lettura e trascrivo due passi superpoetici dell'opera a fumetti... che fanno piangere... tratti entrambi dall'ultimo capitolo, il quarto: "La Caduta del Cavaliere Oscuro".
Parole e suggestioni di Frank Miller...
1. La rinascita di Superman
(Situazione: Clark/Superman, l'alieno temuto e rifiutato dall'uomo, si è appena sacrificato nel fermare una bomba termonucleare destinata alla devastazione biblica della Terra e all'autodistruzione dell'umanità. Il missile è stato incredibilmente deviato dall'Uomo d'Acciaio in un deserto, dove esplode "senza far danni"... ma a caro prezzo: l'esplosione nucleare ha ridotto in fin di vita il super salvatore.
Superman sta morendo.
E Miller lo fa parlare, consumato nel buio inferno radioattivo...)
"Senza far danni.
La cretina della televisione ha detto che la bomba sarebbe esplosa senza far danni.
Non si può toccare il mio pianeta senza distruggere qualcosa di importante.
Perfino i suoi deserti sono preziosi.
Ad alcuni uccelli aveva donato penne assorbenti sul petto, in modo che potessero portare l'acqua per chilometri fino ai loro piccoli...
Ad alcune rane la facoltà di dormire per anni sotto i letti disseccati dei torrenti, per risvegliarsi alla prima pioggia...
Ora... solo vetro annerito...
Fiamme senza fine...
E tu, Bruce, ridevi di loro.
Possono fare questo e tu ridi di loro.
Possono cambiare il tessuto della realtà... scagliare tonnellate di terra nel cielo...
cancellando la sorgente della mia forza... la speranza per milioni di umani urlanti...
Pulsazione magnetica... avevi ragione di essere offesa, madre Terra... a loro avevi dato tutto...
Loro sono piccini, e stupidi, e cattivi... ma per favore... ascoltali...
Per favore... io sono lento... io sto morendo...
Mi basta... arrivare... al sole...
Ti ho sempre amata...
Anche se vengo da un'altra galassia...
ti ho sempre servita...
Lo stesso calore del sole...
ci nutre tutti e due...
Tu... lo immagazzini qui... (Ndr: tocca un fiore)
Ti prego, per questo mondo sofferente... cedilo...
Madre...
Madre...
Tu... sei... così generosa...
Mi dai la tua giungla stupenda...
Lo giuro...
Il tuo figlio adottivo ti onorerà per sempre."
(Ndr: la Grande S, prima secca e sbiadita, torna rossa e gialla, e tesa sul petto.)
(Situazione: siamo al termine della storia. La terribile apoteosi, a lungo attesa. Bruce/Batman affronta il suo ex amico, ora mortale nemesi Clark/Superman. Superman è indebolito dall'esplosione nucleare. Il duello non è voluto, ma è inevitabile, e la fine è scontata: sangue di fratelli scorrerà sulle strade maledette di Gotham City. La notte affronta il sole. Il pipistrello affronta l'aquila. Un mortale affronta un superuomo. Un uomo affronta un dio.
Superman atterra a Crime Alley; Batman lo aspetta, corazzato e pronto, la Bat-tuta d'acciaio collegata all'energia della sua Gotham tramite quel certo lampione, testimone della sua antica tragedia familiare.
Batman parla, a sé stesso e al super rivale, nello scontro fratricida...)
"Ancora vento.
Adesso sta parlando... cerca di farmi ragionare... io non posso sentirlo, naturalmente...
Le mie orecchie sono protette... così l'unica cosa di cui debbo proccuparmi sono i denti...
Che vibrano all'impazzata... come tutte le finestre del quartiere...
quando gli sparo una raffica di ultrasuoni.
Sangue dal naso! Così presto, Clark...
Non cedere subito: la notte è ancora giovane...
E io... mi sono preparato così a lungo...
E deve finire qui... su questo asfalto lurido...
dove sono morti i miei genitori...
Dove posso usare la potenza della città...
Ogni singolo watt...
Per friggerti il cervello.
Ma parli ancora? Continui a parlare, Clark...
Tu hai sempre avuto in bocca la parola giusta...
Sì. Hai sempre detto sì... a chiunque avesse un distintivo... o una bandiera...
...Ed è ora che tu impari... cosa vuol dire...
essere un uomo."
(Ndr: Batman dà un pugno e getta a terra Superman!)
Clark/Superman: "Bruce... tutto questo è idiota...
Tu sei solo carne e ossa... come tutti quanti..."
(Ndr: Superman sfascia a mani nude il casco/maschera di Batman.)
"...Tu ci hai venduto, Clark.
Hai dato loro il potere che avrebbe dovuto essere nostro!
Proprio come ti avevano insegnato i tuoi genitori.
I miei mi hanno dato una lezione diversa.
Per terra, in mezzo al sangue... scuotendosi nell'agonia...
Morendo senza un motivo...
Mi hanno insegnato che il mondo ha senso solo se lo forzi a--"
(Ndr: Superman colpisce Batman allo stomaco.)
Clark/Superman: "Bruce... ti ho appena spezzato tre costole."
"...Polso... spezzato... le costole... se ne vanno per conto loro...
E Clark... è appena appena sudato...
(Ndr: Batman scatena i suoi Bat-trucchi - bombe, acido - contro Superman, lo disorienta.)
...Finalmente l'ho fatto arrabbiare...
Ora o mai più...
(Ndr: Batman fa lanciare da Oliver "Freccia Verde" Queen una freccia alla kryptonite contro Superman.)
...Non è stato facile sintetizzarla, Clark...
C'è voluto molto tempo... ed è costata una fortuna...
Per fortuna avevo ambedue."
(Ndr: Superman tossisce ed esita.)
Clark/Superman: "--Koff-- Bruce... il tuo cuore..."
"Cominci ad avere un'idea, eh Clark?
(Ndr: Batman colpisce il volto di un Superman sofferente.)
Questa è... la fine...
Per tutti e due...
...Potevamo cambiare il mondo...
E adesso... guarda... come siamo ridotti...
Io sono un imbarazzo per i poiltici... e tu...
uno scherzo di natura!
(Ndr: Batman colpisce ripetutamente Superman, che non reagisce.)
Io voglio che ricordi, Clark...
per tutti gli anni che verranno...
nei tuoi momenti più segreti...
Voglio che ricordi... la mano che ti stringe... la gola...
voglio... che ricordi...
L'unico uomo che ti abbia mai vin--"
(Ndr: il cuore di Batman si ferma.
Superman, pesto e sanguinante, solleva sconvolto il suo corpo inanimato.)
Caro mio...quanto ti capisco...sto aspettando con ardore l'uscita di Batman Begins...quando ho visto in edicola l'edizione della repubblica mi sono sentito fiero di avere a casa quella rilegata con batman il nostro cavaliere oscuro illuminato da un fulmine!!! CHE GRANDEZZA!!! Spero tu abbia letto anche Kingdome Come!!!
Nella culla del nostro passato, io giaccio riverso in una grotta così stretta che ho potuto penetrarvi solo dibattendomi. Là, nella luce danzante di una torcia resinosa, ho tracciato sulle pareti e sulla volta le creature di caccia e le anime della mia gente. Com'è illuminante guardarsi indietro, attraverso un circolo perfetto, e scorgere quell'antica lotta per il momento visibile dell'anima.
Tutto il tempo vibra a quel richiamo: «Eccomi!». Con una mente informata dai giganti dell'arte che sono venuti poi, scruto le impronte delle mani e i fluenti muscoli tracciati sulla roccia col carboncino e le tinte vegetali. Noi siamo ben più che semplici eventi meccanici! E il mio io anticivile chiede: -- Perché non vogliono lasciare la grotta?
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.40 - pag.295)