a livello cinematografico l'idea mi è piaciuta molto, ovviamente guardando al confronto con il libro non c'entra niente, però credo che senza, il film sarebbe potuto risultare pesante ai non appassionati, considerata la difficoltà che può nascere dal rendere in pellicola tutto l'universo che esce dalle pagine di zio Frank.
P.S.
non ho letto tutti i messaggi precedenti,quindi chiedo scusa se ripeto cose già dette
Joined: 25 Apr 2006 Posts: 111 Location: taranto - milano
Posted: 17 Ott 2007 - 23:07 Post subject:
Ricordo che nel videogioco di Dune ci sono delle armi potentissime degli Atreides, i carri sonici... penso si siano ispirati ai moduli estranianti del film di Lynch. Peccato che nel film la parte tra i Fremen sia stata tagliata nella versione originale, molti amici che nn hanno letto il libro fanno fatica a seguire quel pezzo.. Nella miniserie è chiarita molto meglio la questione dell'Acqua della Vita
Joined: 13 Ott 2005 Posts: 1592 Location: Senna C.
Posted: 18 Ott 2007 - 16:27 Post subject:
Beh, si sa che Lynch opta sempre per sceneggiature lineari e di facile interpretazione... _________________ L'educazione non è un sostituto dell'intelligenza.
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 30 Ott 2007 - 17:55 Post subject:
Outlander999 wrote:
Kloud wrote:
Purtroppo Lynch è famoso per le proprie rielaborazioni personali. Però come idea mi è parsa buona, anche se fosse stata in un contesto indipendente da Dune.
L'idea è buona... se vista nel contesto del film.
Se paragoniamo film e libro, invece mi vengono alcuni dubbi.
La 'Voce' non era esclusiva capacità del Bene Gesserit?
Come può sostenere, Lynch, che qualsiasi Fremen, grazie solo ad un piccolo meccanismo amplificante, possa acquisire in parte i poteri di una Bene Gesserit?
Mi sembra una forzatura non totalmente rispettosa di quanto riportato sul racconto originale...
In realtà, come faceva notare Kloud, la Voce non è l'unica tecnica Bene Gesserit che confluisce nel concetto di "modulo estraniante" adottato nel film di Lynch. Ciò che quest'arma mira a "sostituire" in ambito cinematografico è l'intera disciplina del prana-bindu usata dalle BG per controllare alla perfezione il proprio corpo e combattere con tecniche marziali devastanti.
Quote:
Comunque, nel film funziona più che bene ed anzi, probabilmente ha evitato di trasformare l'allenamento degli Atreides in qualcos di simile al Karate di Bruce Lee
In quel caso, il danno sulla trasposizione sarebbe stato maggiore..
Ironicamente credo invece che l'allenamento degli Atreides e dei Fremen stile "Bruce Lee" sarebbe stato più coerente con l'idea che voleva trasmettere il libro.
Anche perchè c'è da fare un'importante distinzione a livello di addestramento Atreides e addestramento Fremen, nel libro:
a) Duncan Idaho addestra una piccolo contigente Atreides fino a portarlo a livello dei Sardaukar (motivo per cui l'Imperatore comincia a temere il Duca Leto). Quindi gli Atreides vengono istruiti con le tecniche dei Maestri delle Lame.
b) Jessica e Paul addestrano i Fremen fino a farli diventare anche migliori dei Sardaukar. Però i Fremen vengono istruiti con le tecniche del Bene Gesserit.
Nel film invece viene assunto che entrambe le fazioni vengano addestrate con "tecniche basate sul suono" (come dice l'Imperatore al Navigatore di terzo stadio della Gilda per gli Atreides), facendo quindi interpretare (ed equivocare) che anche gli Atreides sono stati addestrati nello stile di combattimento Bene Gesserit.
Scusate, non so se sono stato chiaro, se c'è qualche punto oscuro chiedetemi pure
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Riguardo alle arti marziali NEL FILM di Dune.... so bene che lo avrebbero reso più fedele al libro, ma a livello 'cinematografico' avremmo rischiato una trasposizione semplicistica, pacchiana e puramente estetica delle tecniche.
Insomma, come ho già detto, avremmo rischiato di vedere coreografiche esagerazioni 'alla Matrix'...
Nella culla del nostro passato, io giaccio riverso in una grotta così stretta che ho potuto penetrarvi solo dibattendomi. Là, nella luce danzante di una torcia resinosa, ho tracciato sulle pareti e sulla volta le creature di caccia e le anime della mia gente. Com'è illuminante guardarsi indietro, attraverso un circolo perfetto, e scorgere quell'antica lotta per il momento visibile dell'anima.
Tutto il tempo vibra a quel richiamo: «Eccomi!». Con una mente informata dai giganti dell'arte che sono venuti poi, scruto le impronte delle mani e i fluenti muscoli tracciati sulla roccia col carboncino e le tinte vegetali. Noi siamo ben più che semplici eventi meccanici! E il mio io anticivile chiede: -- Perché non vogliono lasciare la grotta?
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.40 - pag.295)
