Posted: 30 Nov 2006 - 09:37 Post subject: Post subject: tute distillanti.....vere???
Spazio.
La Nasa testerà un sistema per riciclare l'umidità e l'urina sulla Stazione orbitante. «E' essenziale per pianificare le prossime missioni sulla Luna e poi il viaggio su Marte»
ANTONIO LO CAMPO
Acqua e ossigeno. Saranno i beni più preziosi, come nel film «Dune», dove anche il sudore e il vapore acqueo vengono riutilizzati per ottenere un po' di liquido.
Adesso che i programmi per riportare l'uomo sulla Luna e per tentare il salto verso Marte sono avviati non bastano le nuove navicelle e i nuovi razzi vettori della Nasa. E' indispensabile mettere a punto strategie con cui garantire la sopravvivenza degli equipaggi, destinati a restare nello spazio per mesi e mesi. Non sarà più possibile, infatti, effettuare le missioni automatiche di rifornimento di aria, acqua, cibo e altri elementi vitali, come avviene oggi sulla ISS - la Stazione Spaziale Internazionale - con le capsule russe «Progress» e i moduli realizzati in Italia e portati in orbita dallo shuttle.
Un problema fondamentale sarà quello di garantire il riciclaggio quasi completo dell'aria, dell'umidità e dei liquidi prodotti dagli astronauti, come sudore e urine. Un team del «Marshall Space Flight Center» dell'Alabama (che fu diretto negli Anni 70 da Werner von Braun) sta quindi testando un sistema di rigenerazione. Battezzato ECLSS (Environmental Control and Life Support Systems, sistemi di controllo vitale e ambientale), dovrà essere collaudato al più presto, dato che si avvicina il momento dei viaggi lunari e di una una base selenica. Già nel 2008 un primo apparato verrà trasferito sulla ISS e un antico sogno della fantascienza diventerà realtà. Era il '65, quando Frank Herbert pubblicò il romanzo «Dune» (diventato poi un kolossal), di tipo «fiction-ecologico», ambientato nell'immaginario deserto di Arrakis. Su questo pianeta arido, in un altro sistema solare, l'acqua è rarissima e si sfrutta anche la goccia più insignificante. Lo stesso si farà con il sistema che userà un processo di purificazione chiamato «compressione del vapore distillato»: l'urina viene surriscaldata e vaporizzata. Dopo la sterilizzazione, il vapore viene raffreddato e la condensa ridiventa un liquido, poi trasformato in acqua potabile. L'ECLSS raccoglierà il 100% dell'umidità e l'85% dell'acqua delle urine, con un recupero globale del 93%.
E' un salto epocale. «Nelle missioni sulle navicelle Mercury, e poi con Gemini e Apollo, si portavano tutta l'acqua e l'ossigeno da Terra e i rifiuti venivano gettati nello spazio», spiega Robert Bagdigian del «Centro Marshall» e direttore del progetto ECLSS. I russi, invece, sono sempre stati più attenti. «Già sui laboratori Saljut e poi sulla Mir usavano un sistema capace di condensare l'umidità accumulata a bordo in aria da respirare. Tutto tramite elettrolisi», sottolinea Robyn Carrasquillo, responsabile tecnico di ECLSS. E proprio lui sottolinea la sfida ingegneristica: «L'urina è sporca e corrosiva e occorre una lavorazione complessa». Ecco perché il sistema di rigenerazione sarà ingombrante. Pesante una tonnellata e mezza, «produrrà un litro e mezzo in un'ora, sufficiente per supportare un equipaggio di sei astronauti». Ma l'acqua servirà per alimentare anche l'altra metà di ECLSS, vale a dire OGS, l'Oxigen Generation System che produce ossigeno: funzionerà tramite elettrolisi e verrà montato all'esterno del modulo orbitante o dell'astronave. «Separa le molecole d'acqua in ossigeno e in idrogeno, il quale viene espulso», dice Carrasquillo.
Quella della Nasa è una corsa contro il tempo. «Rigenerare e recuperare acqua e ossigeno a bordo sarà fondamentale già tra pochissimi anni, quando lo shuttle verrà accantonato - aggiunge Carrasquillo -. E quindi non sarà possibile disporre di significativi rifornimenti verso la ISS». La nuova capsula Orion, infatti, potrà garantire il cambio degli equipaggi, mentre solo piccoli carichi verranno portati dalle Progress russe e dai moduli automatici ATV (i quali caricheranno acqua di fonte terrestre, fornita dall'acquedotto di Torino Smat). Se il riciclo è al 93%, con le successive versioni dell'ECLSS si punterà al 100%. Solo così si può pensare di affrontare il viaggio su Marte. E gli astronauti vivranno nella realtà le situazioni di «Dune», ma nel loro stesso sistema solare.
Joined: 29 Mag 2004 Posts: 846 Location: Giedi Primo
Posted: 05 Gen 2007 - 00:04 Post subject:
Ho sempre pensato che lo spazio fosse lo sbocco naturale dell'umanità: è splendido veder iniziare questo processo anche se probabilmente non lo vedrò espandersi come sono abituato a leggere nei romanzi di SF... eppure ci arriveremo (se non ci sfracelliamo prima contro noi stessi, ovvio). _________________ The slow blade penetrates the shield.
Paul aveva detto che, fra tutti i fenomeni innaturali, la stasi era il più pericoloso. Soltanto il mutamento, l'eterno fluire, era importante, l'unica garanzia di continuare a esistere.
-- Alia (I Figli di Dune - cap.16 - pag.106 - Ed.Nord)