Nessuno dubiti che io sono l'insieme dei nostri antenati, l'arena in cui mettono alla prova i miei momenti. Loro sono le mie cellule, e io sono il loro corpo. Questo è il favrashi di cui parlo: l'anima, l'inconscio collettivo, la fonte degli archetipi, il magazzino di tutti i traumi e di tutte le gioie. Io sono la scelta del loro risveglio.
Il mio samadhi è il loro samadhi. Le loro esperienze mi appartengono! La loro conoscenza distillata è la mia eredità. Quei miliardi sono la mia unità.
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.31 - pag.232)