Posted: 20 Ott 2006 - 19:22 Post subject: Post subject: Zona Zero
Zona zero obiettivo: integrazione
Romanzo
Autore: Herbert W. Franke (ma... è lui?)
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Collana: Sf, Narrativa d'Anticipazione n. 19
Nord 1979
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"BOLLETTINO SPECIALE: Questa mattina alle ore 3 il mondo libero ha dato il via al più significativo progetto di tutta la sua storia. La missione di terra iniziata dalle Confederazioni Unite si è conclusa alle 4 e 26 come previsto. Lo scopo era di integrare la Zona Zero e di ripulire l'area contaminata. Gli abitanti di tale area coloro che vivono nelle città in stato di oppressione e tagliati fuori completamente dal mondo esterno - saranno liberati dalle catene imposte dal loro attuale governo."
Muta e inespugnabile da gran tempo, la vasta estensione della Zona Zero è stata finalmente invasa dal mondo libero. Una forza militare di spedizione affiancata da una squadra di specialisti - Dan il cibernetico, Paul il sociologo, Greg il linguista, e altri - ha superato le sue misteriose difese scoprendo soltanto città abbandonate e in rovina o una diffusa disgregazione. La conquista sembra ultimata e il mondo libero si trova in pugno la vittoria definitiva contro la repressione, lo sfruttamento, la schiavitù. Ma a Dan, separato dal resto della squadra e smarritosi per un certo tempo fra le città della Zona Zero, il successo dell'invasione non appare per nulla così certo. Il suo incontro con la definitiva società tecnologica della Zona Zero, una società di benessere totale e di sicurezza assoluta, potrebbe essere stato un'allucinazione; oppure potrebbe essere vero, ma ha prodotto ugualmente domande pericolose.
Sopportare se stessi può essere il compito più difficile di tutto l'universo. Il più grande fra i Conti del Palatinato e il più umile dei servi della gleba hanno l'identico problema. Non è possibile assoldare un mentat, o un qualunque altro individuo dotato di cervello, per risolverlo. Nessuna inchiesta, nessuna testimonianza ci aiuteranno a trovare una risposta. Non vi è servitore che sia in grado di fasciarci le ferite. Bisogna fasciarcele da soli, o continuare a perder sangue, davanti agli occhi di tutti.