Posted: 13 Set 2006 - 19:34 Post subject: Post subject: Smentita italiana del Big Bang
E' italiana la smentita del big bang
L'articolo che falsifica uno dei pilastri portanti della celebre teoria ha come prima firma Pasquale Galianni e può essere visto a questo indirizzo
Di seguito la traduzione di un articolo che spiega in cosa consiste la scoperta di Galianni e dei suoi colleghi.
Foto: Jane C. Charlton (Penn State) et al., HST, ESA, NASA
31 Agosto 2006
L'immagine che non svanirà
Solo in rarissime occasioni una singola immagine ha cambiato la direzione di una disciplina scientifica. Ma nel caso della galassia NGC 7319 e del quasar "in posizione errata" che ha davanti, il significato è ineludibile.
Torniamo ad occuparci di un'immagine di cui abbiamo già discusso. Il primo ottobre 2004 la nostra Picture of the Day includeva una fotografia ad alta risoluzione della vicina galassia NGC 7319, ottenuta dall'Hubble Telescope. Di fronte al denso nucleo galattico si vede un quasar. L'ideologia prevalente non permette che un quasar occupi quella posizione e la sua presenza minaccia di sbriciolare una delle idee maggiormente care dell'astronomia istituzionale: il big bang.
La giustificazione del big bang si appoggia sostanzialmente su un'interpretazione di un fenomeno ben noto detto 'redshift". Il termine si riferisce allo spostamento verso il rosso nello spettro della radiazione proveniente dalle lontane galassie.
Molti anni fa, gli astronomi decisero che gli oggetti con quel redshift dovevano essere in allontanamento dall'osservatore, allungando in tal modo le proprie onde luminose. Questa 'interpretazione Doppler" del redshift permise agli astronomi, basandosi sulle misure del redshift, di calcolare sia le velocità che le distanze degli oggetti. Da questi calcoli, alcune conclusioni discendono in maniera inevitabile. Se tutti gli oggetti con redshift si stanno allontanando, l'universo deve essere in espansione. Se l'universo si sta espandendo, l'espansione deve aver avuto un punto di partenza ' un'esplosione inimmaginabile che ha prodotto un universo di galassie in allontanamento in ogni direzione dall'osservatore.
Il 'Key Project" (progetto chiave) dello Hubble Space Telescope ha datato questo evento: 13,7 miliardi di anni fa. L'universo così concepito, non è sempre stato sempre così vecchio e grande. Un balzo improvviso alla sua dimensione ufficiale è avvenuto con la scoperta dei quasar, oggetti dotati del più grande redshift tra tutti quelli presenti in cielo. Si tratta di oggetti con spostamenti verso il rosso talmente grandi che la scala di misura degli astronomi li pone all'esterno dei confini stabiliti in precedenza. E per essere così distanti, devono essere molto più luminosi di qualsiasi oggetto finora noto.
Queste conclusioni, per stessa ammissione degli astronomi, sono inevitabili. E sono divenute la base della moderna cosmologia ' la cosiddetta 'Regina delle Scienze".
Ci sono stati, comunque, dei dissidenti. L'astronomo Halton Arp, principale autorità in tema di galassie peculiari, mostrò prove che i quasar non sono oggetti straordinariamente brillanti posti ai limiti dell'universo. Sono invece fisicamente ed energeticamente connessi con le galassie a loro prossime. Arp affermò che l'universo non si sta espandendo e che non c'è mai stato nessun big bang. A causa del suo dissenso, ha perso il tempo al telescopio a lui riservato e, per continuare il suo lavoro, ha dovuto trasferirsi in Germania.
Mentre via, via, stiamo accumulando una visione ancora migliore dello spazio remoto, le prove contro il big bang continuano ad accumularsi. Quando si dispongono le galassie lontane in base alle loro distanze determinate col redshift, esse appaiono disporsi in linee dirette verso la Terra ' le cosiddette 'Dita di Dio".
Galassie con redshift molto differenti ma per altri versi con forme similari aumentarono enormemente di dimensione al crescere del redshift. E si scoprì che quasi ogni galassia attiva possedeva in prossimità un numero di quasar superiore alla media.
Quindi arrivò la fotografia con l'Hubble (vedi sopra), presa il 3 ottobre 2003. L'immagine mostrava una galassia (NGC 7319) nota per le sue dense nuvole che nascondono tutti gli oggetti al di là del suo nucleo. Di fronte al nucleo galattico c'è un quasar fortemente spostato verso il rosso. In effetti, stante le assunzioni predominanti, il redshift del quasar lo avrebbe posto 90 volte più distante da noi rispetto alla galassia retrostante.
Inoltre, come notato nella nostra precedente Picture of the Day, Arp e i suoi colleghi mostrarono che il quasar sta interagendo energeticamente con il materiale davanti alla galassia. La ricerca di Arp et al. che annunciava la scoperta può essere vista a: http://arxiv.org/abs/astro-ph/0409215
Pertanto le congetture standard sul redshift non funzionano: il redshift del quasar non può essere effetto di una 'velocità di allontanamento" o di una 'espansione dell'universo" - si tratta solo di una intrinseca e tuttora inspiegata qualità del quasar.
Ci si sarebbe aspettato che nella comunità astronomica le campane d'allarme si mettessero a suonare, infatti gran parte delle fondamenta si basano sulla presunta credibilità del suo punto di partenza teorico. Ma le reazioni sono andate dal nonchalance alla completa smentita. Le maggiori istituzioni scientifiche ci rassicurano che nella cosmologia moderna va tutto bene. Una pubblicazione scientifica dietro l'altra continua a trattare il big bang come se fosse un fatto acquisito.
Le relazioni pubbliche, nella comunità scientifica, non funzionano sempre in questo modo. Un quarto di secolo fa, quando l'astronomo più famoso d'America, Carl Sagan, pubblicò il suo libro, Cosmos, egli si espresse così sulla questione del redshift: Un irritante sospetto circola comunque tra alcuni astronomi, che non tutto fili liscio nella deduzione, tramite effetto Doppler del redshift delle galassie, che l'universo sia in espansione. L'astronomo Halton Arp ha individuato casi enigmatici e preoccupanti in cui una galassia e un quasar, o una coppia di galassie, pur essendo in apparente collegamento fisico esibiscono redshift molto diversi..."
Questo riconoscimento di Sagan mostra un candore che si ritrova raramente negli odierni trattati di astronomia. Continua Sagan, 'Se Arp ha ragione, i meccanismi esotici proposti per spiegare la sorgente energetica dei quasar lontani ' reazioni a catena di supernova, buchi neri supermassivi e simili ' risulterebbero non necessari. I quasar non hanno bisogno di essere molto distanti. Ma qualche altro meccanismo esotico dovrà essere trovato per spiegarne il redshift. In ogni caso, qualcosa di molto strano sta succedendo nelle profondità spaziali."
E' sorprendente constatare che, durante il quarto di secolo che ha seguito le parole di Sagan, in astronomia è andata progressivamente consolidandosi un'interpretazione ideologica, nonostante una crescente mole di dati avversi.
Le critiche indicano gli stanziamenti dei fondi di ricerca come causa principale.
Recentemente, dozzine di scienziati, inclusi Halton Arp, Eric J. Lerner e Michael Ibison hanno firmato una lettera aperta alla comunità scientifica, argomentando che il dominio della teoria del big bang 'si basa più sulle decisioni di ripartizione dei fondi che sul metodo scientifico." Hanno scritto: 'Oggi, praticamente tutte le risorse finanziarie e sperimentali in cosmologia sono dedicate a studi che si basano sul big bang. I fondi vengono solo da poche fonti e i comitati di peer-review che li controllano sono tutti in mano a sostenitori del big bang. Come risultato, il dominio del big bang in questo campo è divenuto auto sostenentesi, indipendentemente dalla validità scientifica della teoria." 'Il sostenere solo i progetti rientranti nell'ambito del big bang compromette un elemento fondamentale del metodo scientifico ' il continuo test della teoria tramite l'osservazione. Una tale restrizione rende impossibili la ricerca e la libera discussione..."
Questa immagine di un quasar ad alto redshift davanti ad una galassia opaca con basso redshift segna un punto di svolta per l'astronomia moderna. Se prevarrà l'ideologia, l'astronomia, come scienza, morirà; se i finanziamenti e le riviste si apriranno ai test empirici e alla messa in discussione dei postulati, morirà il big bang. Nel frattempo, la scienza deve aspettare ai bordi fino alla fine del gioco dei poteri politici.
Quindi , scusami, è sbagliata la deduzione di Hubble. l'astronomo-avvocato, sull'effetto Doppler evidentemente.....
Magari quindi il redshift potrebbe derivare da che? E i differenti red shift ?
Sicuramente la visione del big bang è strettamente legata ad una visione teosofica della vita, sarebbe un bel colpo per tutti i preti di tutte le religioni se il mitico big bang non ci fosse stato o fosse accaduto in maniera differente nei tempi e nei dettagli. Il big bang è la grande scusa di dare un pitturata monoteistica ( con Dio con la barba lunga e forse un po' annoiato ) alla fisica.... a tutti si riempie il cuore dicendo che poi ritornando al punto del big bang la fisica sparisce, e la scintilla non si spiega, ma soloun atto divino...... Siamo sempre ale solite, povero Nietzche....
Molto rimana da capire e rido di coloro che già pensano di sapere tutto in un campo empirico come la fisica....... Siamo usciti dall'atmosfera 30 anni fa e già sanno tutto.
Sarebeb sicuramente interessante siegare questi red shift strani...
La scienza è in evoluzione....certo è che smontare una teoria piuttosto consolidata con UNA foto, mi permetterai pecchi un po' di presunzione...
Quindi spero ci siano altri studi più approfonditi dietro anche se è evidente che siti di "notizie" approfittano di certi input per scatenare il putiferio mediatico...
Joined: 21 Nov 2005 Posts: 1025 Location: Sietch Cuneo
Posted: 14 Set 2006 - 13:14 Post subject:
Eh però questo si che è una notizia col "botto" (scusate non sono proprio riuscito a contenermi...ihihihihi).. il big bang in discussione...certo che se na cosa del genere risultasse vera vorrei proprio vedere la faccia di tutti gli scienziati..ihihihi
cmq aspettiamo altre notizie e prepariamoci a tutto! _________________ Ya Hya Chouhada!
Credo che la gente abbia una idea abbastanza alterata del mondo scientifico e che questa idea sia fornita dai mezzi di informazione.
Basti vedere il caso della ridefinizione dei pianeti. Per il mondo scientifico era un evento come un altro per mettersi in discussione e per mettere in discussione le decisioni del passato. Una scienza quindi che cerca di autocorreggersi.
Quello che invece è saltato fuori dai vari mezzi di comunicazione è stato invece un evento epocale che neanche le teorie di Einstein all'inizio credo abbiano avuto. Tutto questo perchè l'informazione è disinformazione, almeno nel campo scientifico. Non si può pretendere di parlare di cose scientifiche come si parla dei complotti internazionali o delle veline di turno...e questo danneggia in primis la scienza e in generale la cultura.
Joined: 21 Apr 2005 Posts: 47 Location: L'antica Roma sull'antica Terra
Posted: 22 Set 2006 - 23:31 Post subject:
Francesco wrote:
Bravissimo Sudrak , bellissimo post !!!!!!!!!
Quindi , scusami, è sbagliata la deduzione di Hubble. l'astronomo-avvocato, sull'effetto Doppler evidentemente.....
Magari quindi il redshift potrebbe derivare da che? E i differenti red shift ?
Sicuramente la visione del big bang è strettamente legata ad una visione teosofica della vita, sarebbe un bel colpo per tutti i preti di tutte le religioni se il mitico big bang non ci fosse stato o fosse accaduto in maniera differente nei tempi e nei dettagli. Il big bang è la grande scusa di dare un pitturata monoteistica ( con Dio con la barba lunga e forse un po' annoiato ) alla fisica.... a tutti si riempie il cuore dicendo che poi ritornando al punto del big bang la fisica sparisce, e la scintilla non si spiega, ma soloun atto divino...... Siamo sempre ale solite, povero Nietzche....
Molto rimana da capire e rido di coloro che già pensano di sapere tutto in un campo empirico come la fisica....... Siamo usciti dall'atmosfera 30 anni fa e già sanno tutto.
Sarebeb sicuramente interessante siegare questi red shift strani...
Grazie ancora per il bel post
A perte il fatto che questa cosa è ancora da dimostrare, ma non mi sembra proprio che il Big Bang sia "la grande scusa" di cui tu parli.
Condivido comunque che effettivamente noi crediamo di aver scoperto tutto, ma in relatà sappiamo pochissimo, siamo figli dell' ottimismo illuminista. _________________ Gnothi se auton
Allora: prima di tutto di disinformazione.it mi fido come di Wanna Marchi.
Secondo, tutto quello che lu studio ha dimostrato è stato che una stella che si trova in una data posizione rispetto ad una galassia reagisce in modo diverso da tutte le altre, mi pare un po' pochino per smontare una teoria scientifica che si basa su un bel numero di informazioni.
Joined: 29 Mag 2004 Posts: 846 Location: Giedi Primo
Posted: 12 Ott 2006 - 23:10 Post subject:
Mi sembra di ricordare che la teoria delle brane già di per sé non ritenesse necessaria l'esistenza di un big bang, di un punto di partenza.
L'articolo è interessante, dovrò mettermi a studiare O____O _________________ The slow blade penetrates the shield.
E' noto che i sovrani sono cinici, quando si tratta di religione. Anche la religione è un'arma. E che cosa diviene, dunque, quest'arma, quando la religione è essa stessa il governo?
-- Edric, Navigatore di Terzo Stadio (Messia di Dune - cap.9 - pag.122 - Ed.Nord)