Un recente ritrovamento archeologico in Guatemala getta nuova luce sul ruolo della donna nell'antica civiltà Maya, risalente a 1600 anni fa.
In una cripta ritrovata nel sito di Wakà, un'importante città Maya ad ovest della più famosa Tikal, sono stati rinvenuti i resti di due donne di cui una incinta. La tomba, con altari rituali e monili onorifici, sembra attestare il potere delle due donne, giovani e forti, cui sono stati riservati gli stessi onori dei guerrieri.
La ritualità e la ricchezza della tomba esprimerebbe l'alto ruolo di queste donne e sembra conferire un'importanza politica alla loro uccisione. Nelle aspre rivalità tra le città Maya, "l'usurpazione del potere potrebbe aver richiesto l'estinzione pubblica e rituale della discendenza familiare dei vinti", afferma David Friedel, direttore del progetto Wakà. Già altri ritrovamenti avevano spinto a credere che "quando c'erano importanti discordie politiche, delle donne venivano uccise", spiega Dorie Reents-Budet, esperta Maya.
Il ritrovamento, avvenuto lo scorso aprile, è stato annunciato dal Ministro della Cultura del Guatemala. I resti verranno trasferiti nei laboratori di Guatemala City per studi approfonditi. _________________
Dalla massa di ricordi che io posso sondare a volontà emergono disegni e schemi. Sono come un'altra lingua, che io vedo chiaramente. I segnali dell'allarme sociale che spingono le società alle posture di difesa-attacco sono per me come parole gridate a gran voce. Come popolazione, voi reagite alle minacce contro l'innocenza e ai pericoli per i piccoli indifesi. Suoni, visioni e odori inspiegabili vi fanno accapponare la pelle. Quando siete allarmati, vi aggrappate al linguaggio natio perché tutti gli altri suoni modellati vi sono estranei. Chiedete indumenti accettabili perché un costume diverso è minaccioso. Questa è retroazione di base al livello più primitivo. Le vostre cellule ricordano.
-- I Diari rubati. (L'imperatore-dio di Dune - Cap.20 - pag.141)