Joined: 28 Ott 2005 Posts: 71 Location: Rebec supra navigium - Proxima Mediolani
Posted: 12 Gen 2007 - 22:52 Post subject: Post subject: I NAVIGATORI
Ragazzuoli,
ho fatto visionare dune di Lynch ad un amico che senza aver letto il 1 libro (tranquilli che glielo presterò io...) ha comunque trovato bello il film, anche se qualche punto doveva essere chiarito e questo sarà il mio compito... ora però mi trovo anch'io a fare qualche approfondimento in particolare sui navigatori della gilda.
Dopo la jhad butleriana che ha portato alla distruzione di tutte le macchine pensanti lo sviluppo umano rischia di avere una brusco interruzione in quanto i pianeti su cui sono disseminati gli insediamenti umani vengono isolati nello sterminato universo, stante l'impossibilità di procedere agli spostamenti stellari senza le navi stellari guidate da adeguate intelligenze artificiali.... o così mi pare di aver capito.
Le cose cambiano con l'avvento delle scoperte di Tio Holzmann, il matematico che dopo un terribile incidente in una gara di ornitotteri viene cerebralmente innestato in una sorta di organismo cibernetico che oltre a garantirgli una esistenza più lunga amplia le sue capacità mentali (se sbaglio correggete!). Ebbene Holzmann riesce a scoprire un nuovo sistema di attraversare le distanze siderali (una sorte di viaggio nell'iperspazio) in breve tempo che richiede però la guida di un navigatore ovvero di un individuo che grazie all'uso della spezia (e potremmo dire abuso visto che ci sguazzano dentro da mane a sera...) ha sviluppato dei poteri di prescienza che gli consento di individuare la rotta giusta senza perdersi nelle vastità siderali e magari portare il transatlantico spaziale nel nucleo di una stella....
Ho ben chiarito la vicenda? Si può dire qualcosa d'altro in merito ai leggendari navigatori?
Secondo me sei stato più che esaustivo. La figura del Navigatore è quasi "mitica" e Herbert ha preferito lasciarli un velo di misetro non approfondendo troppo la loro vicenda umana. Non vorrei dire scemenze ma credo che in tutta l'esalogia non esista una vera e propria descrizione di come appaiano i Navigatori. Ma sono cerat che in questo caso i ragazzacci del forum che fanno paura in quanto a memoria sapranno
correggermi....
Al massimo si può dire che un navigatore perda le sue "caratteristiche umane", nel senso che muta in un essere molto più simile ad 1 pesce, che ad un uomo, e inoltre soffrono la dipendenza da spezia molto più degli altri personaggi, in più i curiosi navigatori, essendo prescienti, si nascondono ad altri esseri prescienti SPOILER ON [il messia di dune]
infatti una congiura contro Paul Muad'Dib viene coperta dalla capacità di un navigatore di non essere scoperto prescientemente, ciò infatti copre le azioni di tutti i congiurati
SPOILER OFF
Spero sia tutto _________________ Un uomo che guarda un muro è un uomo solo, ma due uomini che guardano un muro è l'inizio di un'evasione
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 17 Gen 2007 - 18:13 Post subject:
Eccellente spiegazione riguardo i navigatori, ominoavapore, però hai fatto confusione con due "tipi" diversi di Holtzman. Quello che ha fatto l'incidente in orni è l'Holtzman della Dune Encyclopedia, di nome Ibrahim, il quale (sempre secondo l'Ency) più che scoprire il modo per viaggiare nell'iperspazio ha approfondito un fenomeno che era già risaputo, scoprendone nuove applicazioni (esempio gli scudi). L'abilità di piegare lo spazio era già conosciuta tempo addietro nell'Impero sotto il nome di effetto Sospensorio-Annichilatorio nel moto (citato anche nell'appendice "Terminologia dell'Impero" di Dune), alla base anche di aggeggi quali i sospensori che sostengono la mole immensa del Barone .
L'altro Holtzman che citi, Tio, è invece il personaggio che compare nelle Legends of Dune scritte da BH e KJA. sp[spoiler]sp Non ho ancora letto interamente la trilogia, ma mi sembra di capire che in questa storyline Holtzman scopre "a capocchia", partendo da zero, il modo per viaggiare nell'iperspazio. Infatti dalle Legends si capisce che ai tempi della Jihad i viaggi nello spazio erano lunghi e difficoltosi, della durata di alcuni mesi. sp[spoiler]sp
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 18 Gen 2007 - 17:40 Post subject:
Il fatto è che, caro Mario, le vicende narrate nella Dune Encyclopedia non vengono considerate "canoniche" dalla Herbert Estates, in particolare da BH e KJA. L'unica versione "ufficiale" della storia di Holtzman dovrebbe essere quella narrata nelle Legends of Dune. Ciò che è contenuto nella Encyclopedia viene ritenuto un "universo parallelo" duniano, quindi si può dire che i due Holtzman siano personaggi differenti.
...E non scusarti per queste domande, questo forum esiste anche per chiarire questi dubbi!
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Joined: 21 Nov 2006 Posts: 38 Location: Sietch di Milano
Posted: 19 Gen 2007 - 07:56 Post subject:
grazie mille Rymoah...
il fatto è che non vorrei sembrare ingenuo con certe mie domande o dubbi relativi all'universo duniano...
poi...tieni conto che solo adesso ho ripreso a leggere Dune.....per rinfrescarmi la memoria per approntarmi a leggere finalmente i Preludi.... dato che ormai ...mi pare di aver capito che purtroppo House of Corrino non lo vedremo mai tradotto....purtroppo.
Il fatto è che, caro Mario, le vicende narrate nella Dune Encyclopedia non vengono considerate "canoniche" dalla Herbert Estates, in particolare da BH e KJA.
Ti sei dimenticato di dire però che qualcuno non considera canoniche neppure quelle di quei due tipi.
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 19 Gen 2007 - 10:52 Post subject:
Krenim wrote:
the_rymoah wrote:
Il fatto è che, caro Mario, le vicende narrate nella Dune Encyclopedia non vengono considerate "canoniche" dalla Herbert Estates, in particolare da BH e KJA.
Ti sei dimenticato di dire però che qualcuno non considera canoniche neppure quelle di quei due tipi.
Quelli sono dettagli Addentrandoci in questa discussione finiremmo per assumere l'opinione di Jorodowski, secondo cui Dune non apparteneva nemmeno a Herbert (padre)
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Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 19 Gen 2007 - 11:26 Post subject:
mariobentivoglio wrote:
...in che senso 'non apparteneva ' a Herbert???
sono curioso Rymoah....
ciaoo
mario
Dalla "Dune Story: The film you will never see" dove Jorodowsky spiega il suo progetto:
Quote:
I didn't want to respect the novel, I wanted to recreate it. For me, Dune didn't belong to Herbert just as Don Quixote didn't belong to Cervantes.
There is an artist, one alone among millions of others artists, who one time in his life, by a piece of divine grace, receives an immortal theme, a MYTH...I say "receive" and not "create" because works of art are received in a state of mediumness directly from the collective unconcious. The work overtakes the artist and in some way it kills him, because humanity, in receiving the impact of Myth, has a profound need to erase the individual who receives it and transmits it: his individual personality hampers, stains the purity of the message which, at the root, asks to be anonymous... We don't know who created the Notre-Dame cathedral, nor the Aztec solar calendar, nor the tarot of Marseille, nor the myth of Don Juan, etc.
TRADUZIONE: Non volevo rispettare il romanzo, il mio desiderio era quello di ricrearlo. Secondo me, Dune non apparteneva a Herbert così come Don Quixote non apparteneva a Cervantes.
C'è un artista, uno solo tra milioni di altri artisti, che una volta nella sua vita, grazie a un tocco di grazia divina, riceve un tema immortale, un MITO... Dico "riceve" e non "crea" perchè le opere d'arte vengono ricevute in uno stato di medianità direttamente dall'inconscio collettivo [termine usato dalla psicologia Jungiana, NdT ]. L'opera sopraffa l'artista in una maniera che lo uccide, perchè l'umanità, ricevendo l'impatto del Mito, sente un profondo bisogno di cancellare che la riceve e di tramandarla: la sua personalità individuale è d'ingombro, macchia la purezza del messaggio che, alla radice, chiede di essere anonimo... Non vogliamo sapere chi creò la cattedrale di Notre-Dame, né il calendario solare azteco, ne i tarocchi di Marsiglia, né il mito di Don Juan, etc.
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Cazzarola....ooops...cmq Jodo nn è l'unico a pensare che la persona cosidetta geniale sia solo diciamo un "veicolo", un " mezzo" attraverso il quale si estrinseca il Genio Umano"....a me mi pare una posizione un po' da invidiosi...
Joined: 21 Nov 2006 Posts: 38 Location: Sietch di Milano
Posted: 19 Gen 2007 - 11:56 Post subject:
...ah... capito.....
mmmhhh... un po' machiavellica come idea da applicare a Dune da parte di Jdorowsky ......magari per giustificare un suo libero adattamento del film rispetto al libro.
Se lo sentiva Herbert gli staccava la testa....
Era molto cinico come scrittore, ben lontano dalla 'grazia divina' e cose di questo genere. Diceva addirittura che poteva scrivere quando non ne aveva alcuna voglia senza abbassare la qualità del lavoro -anche se su questo sono scettico....-
Joined: 24 Apr 2005 Posts: 2675 Location: Ix, Scuola dei Mentat
Posted: 23 Feb 2007 - 17:47 Post subject:
Fedaykin wrote:
Se lo sentiva Herbert gli staccava la testa....
Era molto cinico come scrittore, ben lontano dalla 'grazia divina' e cose di questo genere. Diceva addirittura che poteva scrivere quando non ne aveva alcuna voglia senza abbassare la qualità del lavoro -anche se su questo sono scettico....-
Ricordo anch'io questo particolare di Zio Frank, non attendeva mai "l'ispirazione" quando scriveva. Si sedeva alla sua scrivania e diceva semplicemente: "Beh, adesso è arrivato il momento di scrivere." E scriveva.
Rymoah _________________ Non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Voi costituite un paradosso mortale. Un governo non può essere contemporaneamente religioso ed autoritario. L'esperienza religiosa esige qualcosa di spontaneo, che la legge sopprime inevitabilmente. Non è possibile governare senza le leggi. Ineluttabilmente, le vostre leggi finiscono per sostituirsi alla morale, alla coscienza, perfino alla religione in nome della quale siete convinti di governare. I rituali sacri devono nascere dalla glorificazione e dal desiderio di santità, l'unica esigenza dalla quale può sorgere una morale che abbia un qualche significato. Il governo, d'altro canto, è un organismo culturale particolarmente incline ai dubbi, agli equivoci ed alle esitazioni.
Vedo arrivare il giorno in cui il protocollo sostituirà la fede e il simbolismo la morale.
-- Rev.Madre Jessica (Lettera ad Alia da Caladan, sequitur)(Messia di Dune - cap.19 - pag.244 - Ed.Nord)