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Scoperta la tomba di Imhotep?
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SudrakAlSalik
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 Post Posted: 27 Dic 2007 - 12:08     Post subject: Post subject: Scoperta la tomba di Imhotep?

27/12/2007 (7:52) - IL CASO

"Ho trovato la tomba del Leonardo egizio"



La piramide a gradoni di Djoser

Un archeologo scozzese sulle tracce di Imhotep

di MARCO ZATTERIN

Il primo a cercarla fu il fondatore del museo egizio del Cairo, il francese Auguste Mariette, verso la metà dell'Ottocento. Invano. Ci provò poi il successore e connazionale Gaston Maspero, anche lui destinato a fare un buco nell'acqua. Toccò quindi al britannico William Flinders Petrie, nuovamente senza fortuna, circostanza che non scoraggiò nessuno, perché tutti la volevano e, scavo dopo scavo, ormai era diventata come il Sacro Graal. Nel 1971 l'inglese Walter Emery dichiarò di averla trovata. Si sbagliava, era un altro abbaglio preso sotto il sole rovente che infiamma le sponde del Nilo, e così la caccia doveva continuare. Ora è uno scozzese, l'ottantenne Ian Mathieson, a dare l'annuncio di quella che potrebbe essere la prima grande scoperta egittologica di questo secolo: «Credo di avere individuato la tomba di Imhotep». Ovvero, il sepolcro del primo e più celebre fra gli architetti, ingegneri e scienziati che lavorarono alla corte dei faraoni.

Dio della salute

La notizia ha già provocato un terremoto nel mondo degli studiosi dell'Antico Egitto, dove ovviamente viene accolta con un misto di curiosità e scetticismo. Mathieson solca da diciassette anni la sabbia di Saqqara, 30 chilometri a Sud del Cairo. Negli ultimi tempi ha concentrato gli sforzi nella zona Nord-Est dell'area su cui gli egizi costruirono la necropoli della loro prima capitale, Menfi. É impegnato non lontano dalla devastata piramide di Teti e dalla casa che ospitò Emery, di cui lo scozzese ha ripreso il filo ideale coi fondi dei Musei di Glasgow. Qui, finalmente, avrebbe risolto l'enigma più complesso dai giorni in cui Carter scandagliò metro per metro la Valle dei Re sulle orme di Tutankhamon (1922).

Vero o falso? E' presto per dirlo. Mathieson ha battuto pazientemente le dune di Saqqara con una moderna tecnologia di scannerizzazione. «Abbiamo trovato due tombe nel perimetro dove pensiamo possa esserci quella di Imhotep - ha raccontato al 'Sunday Post", settimanale di Dundee - una è immensa, è lunga circa 90 metri e larga 50, con delle pareti spesse 5 metri». La seconda «è lì di fianco, 70 metri per 50, con muri massicci e una struttura interna che potrebbe condurre a un cortile o a un tempio». La loro dimensione è eccezionale, al punto «da far apparire minuscole tutte le altre sepolture. Ci voleva una persona importante come Imhotep per ordinare la costruzione d'una forma così imponente».
Importante lo era davvero. Imhotep, «colui che viene in pace», fu il Leonardo da Vinci dei suoi giorni. Visse durante la terza dinastia e servì il faraone Djoser intorno al 2660 avanti Cristo quale cancelliere e grande Sacerdote di Ra, il dio del Sole, a Eliopoli. Le sue doti ne fecero uno dei pochi dignitari ad essere raffigurato nelle statue insieme col suo re. Aveva fama di poeta e filosofo, è riconosciuto quale padre della medicina egizia, ma il suo nome è legato soprattutto alla costruzione a gradoni dedicata a Djoser, generalmente considerata come la madre di tutte le piramidi. Secondo la tradizione fu il primo a utilizzare le colonne in architettura.
Influenzò l'arte dei popoli del Nilo al punto da diventare una divinità lui stesso: duemila anni dopo la sua morte gli egizi ne veneravano il culto quale Dio della Salute. E dopo altri 2500 anni Hollywood si impossessò del suo nome per due film su «La Mummia», il primo dei quali interpretato da Boris Karloff nel 1932.

«Tutte le informazioni in nostro possesso indicano che questo è il luogo più probabile scelto da Imhotep per il suo sonno eterno», assicura Mathieson. Il quale riferisce di aver scoperto il sito un anno fa e di non aver rivelato il fatto in attesa di darne comunicazione al Consiglio Supremo delle Antichità del Cairo. Cioè a Zahi Hawass, il mammasantissima degli scavi, l'uomo che ha rivoluzionato l'immagine dell'egittologia e, al contempo, ha concentrato su di sé il potere assoluto di controllo e verifica su ogni scoperta. Lo scozzese attende un permesso per procedere negli scavi che, per il momento, non arriva. Le autorità nicchiano. «La risposta ufficiale è che si è deciso di non concedere autorizzazioni per cinque anni» dichiara lo scozzese. A quanto pare «non hanno abbastanza guardie per vigilare sui siti».
Mathieson spera nel miracolo. Vuole il Santo Graal, vuole sapere se è veramente arrivato faccia a faccia con Imhotep. Sa che sarà dura. «Quando avranno esaminato le mie rivelazioni, magari cambieranno idea», confessa. Chissà. In Egitto i segreti hanno fama di durare più del necessario e anche dell'auspicabile.

LA GRANDE CORSA

Alla ricerca del sepolcro perduto
Auguste Mariette

Il primo a impegnarsi nella ricerca della tomba di Imhotep (architetto, ingegnere nonché esperto di medicina e chirurgia: viene da molti considerato il primo scienziato nella storia dell'umanità) fu verso il fondatore del museo egizio del Cairo: Auguste Mariette (1821-1881), l'archeologo francese a cui si deve la scoperta di Saqqara.

Gaston Maspero
Ci provò poi il successore Gaston Maspero (1846-1930), anche lui francese. E anche lui destinato a fare un buco nell'acqua.

William Flinders Petrie
Il testimone delle ricerche passò agli studiosi britannici come William Flinders Petrie o Walter Emery. E la tomba di Imhotep diventava sempre più il Sacro Graal dei cultori dell'antico Egitto.

FONTE: LaStampa
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 Post Posted: 27 Apr 2008 - 20:10     Post subject:

Caro Monaco, ci sono stati ulteriori sviluppi? Non saprei, conferme, smentite...
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Sono troppe le cose lasciate incompiute da mio padre. E per di più, in un punto cruciale della nostra esistenza. L'Impero non può continuare così, senza dare il giusto valore alla vita umana.

-- Leto II (I Figli di Dune - cap.17 - pag.112 - Ed.Nord)