Posted: 05 Set 2007 - 10:17 Post subject: Post subject: zoo robotico
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Lo zoo dei robot socievoli
Una struttura unica al mondo: ha 45 creature che interagiscono con gli umani. L'artista portoghese Moura: l'ho costruita a isbona per prepararci a un futuro imminente
PAOLA MARIANO
Non potrete tirare noccioline, come da tradizione, ma l'emozione è assicurata di fronte al recinto di uno zoo molto speciale, che ha aperto i battenti a Vila Franca de Xira nel distretto di Lisbona: è il «Robotarium X», popolato da robot di varie specie che interagiscono tra loro e con i visitatori.
A mettere a punto questa struttura unica al mondo è stato l'artista Leonel Moura, esperto di robotica e intelligenza artificiale. «L'iniziativa - spiega 'TuttoScienze" - è anche uno strumento per scrutare la reazione del pubblico e capire quanto siamo veramente pronti per un mondo in cui i robot diventeranno di famiglia e ci aiuteranno in molte faccende quotidiane».
Costruito in vetro e acciaio, ispirandosi alla forma di «Bilunabirotunda», uno dei famosi solidi di Johnson, «Robotarium X» è un recinto che offre grande visibilità e permette alla luce, che alimenta molti dei robot al suo interno, di inondare ogni punto. Qui, su 22 metri quadri di estensione, con un'altezza che raggiunge i quattro metri, convivono 45 robot di 14 tipi che, diversamente da quanto accadrebbe mettendo insieme esemplari di diverse specie animali, non si danno fastidio o si attaccano, ma interagiscono in modo pacifico, a parte qualche piccolo «incidente» dovuto a problemi di spazio, quando i robot alimentati con energia fotovoltaica si muovono per conquistare un posto al sole.
Tutti creati per questo progetto, i robot che si aggirano nel «Robotarium X» si distinguono uno dall'altro non solo per la morfologia, ma anche perché si esibiscono in strategie di comportamento diverse. «Grazie a sensori che permettono di captare la presenza degli spettatori - spiega Moura - ciascuna creatura stabilisce un contatto, ognuno a modo suo, con chi si avvicina al vetro. Inoltre, tutti, tranne gli 'zoidi" che sono un po' primitivi, sono capaci di evitare gli ostacoli e di cercarsi un posto al sole».
«Tra gli abitanti dello zoo ci sono i due robot-ragno, gli 'Araneax" - racconta Moura - che si muovono arrampicandosi sul soffitto della gabbia e poi si calano con movimenti minacciosi ogni volta che qualcuno si avvicina a loro. Distribuiti tutto intorno alla gabbia - continua - ci sono altri nove robot che, muovendosi in modi diversi, seguono gli umani che girano intorno al recinto».
E, poi, come ignorare il «robot-fiore», «Superinflatus», che apre i petali solo quando ci sono molte persone a guardarlo? «Lui ha bisogno di tante attenzioni». Per capire quanto pubblico ha intorno - precisa il papà dello zoo - si serve di sensori che lo inducono all'«inchino» solo quando capta i movimenti da almeno cinque posizioni in contemporanea.
«Robotarium X», quindi, permette di «approcciare» i robot come se fossero organismi. «Qui si simula l'ambiente di uno zoo. É tipico dei visitatori avvicinarsi ai recinti e osservare gli animali, un leone addormentato o i rettili che per la maggior parte del tempo restano immobili. Noi umani - sottolinea Moura - ci divertiamo a guardare e studiare i comportamenti di altre forme di vita e, spesso, a catturarle. La cosa buona, comunque, è che gli abitanti del Robotarium non sono tristi e in cattività. Al contrario si trovano nell'habitat ideale».
Finora - aggiunge - «c'è stato solo un inatteso incidente. Gli 'zoidi" si muovono agitando le code, che sono però troppo piccole per essere viste ed evitate dai robot grandi. Capita così che questi ultimi vadano loro addosso e taglino loro le appendici, fatto che equivale alla morte degli 'zoidi". E' una violenza non voluta e, comunque, anche questa è la dimostrazione che possediamo già le tecnologie per popolare uno spazio di robot, lasciandoli vivere in completa autonomia».
«Voglio contribuire ad aumentare la consapevolezza pubblica sullo stato dell'arte della robotica - conclude Moura -. I robot si comportano come animaletti, ma non è lontano il giorno in cui diverranno nostri partner e, forse, nostri rivali». Appuntamento, allora, a settembre, quando saranno organizzate delle iniziative con le scuole: è proprio il caso di dire che «si potrebbe andare tutti quanti allo zoo e vedere di nascosto l'effetto che fa».
I robot si comportano come animaletti, ma non è lontano il giorno in cui diverranno nostri partner e, forse, nostri rivali
mi ha particolarmente colpito questa frase...soprattutto le ultime due parole...se vanno avanti così...si comincia...JIHAAAAAAAAAAD!!! _________________
Consideratela una memoria plastica, la forza dentro di voi che plasma in forme tribali voi e i vostri simili. Questa memoria plastica cerca di tornare alla sua forma antica, la società tribale. E tutt'intorno a voi: il feudo, la diocesi, la corporazione, il plotone, il circolo sportivo, il gruppo di danza, la cellula ribelle, il consiglio di pianificazione, il gruppo di preghiera... ognuno col padrone e i servitori, l'ospite e i parassiti. E le torme di congegni alienanti (comprese queste parole che tendono a essere usate nell'argomentazione a favore di un ritorno a «quei tempi migliori». Dispero di potervi insegnare altre vie. Voi avete pensieri quadrati che si oppongono al cerchio.
-- I Diari Rubati - (L'imperatore-dio di Dune - Cap.48 - pag.348 - Ed.Nord)