Posted: 07 Apr 2006 - 11:42 Post subject: Post subject: Il Pianeta Proibito - Forbidden Planet
Ho letto da poco il romanzo Il Pianeta Proibito (titolo or: Forbidden Planet), scritto da W.J. Stuart.
Un bel romanzo non c'è che dire! Appassionante e ben costruito. Tra le note poi vengo a scoprire che il film omonimo è stato realizzato prima, e non viceversa.
Così recupero il film e me lo vedo e rimango un po' deluso. Ok che è del 1956, e che gli effetti speciali erano quelli che erano, però preferisco di gran lunga il romanzo.
Le due opere, infatti, se pur simili, differiscono in certi punti. Il risultato è che il film ha meno spessore rispetto al libro.
Ok c'è sempre il solito discorso del fatto che un film non possa essere uguale ad un'opera cartacea come un romanzo, però a me sembra che W.J. Stuart abbia fatto un buon lavoro rispetto alla sceneggiatura.
Una curiosità: La sceneggiatura è ispirata a La Tempesta di William Shakespeare.
Pensa che invece io ho visto solo il film e mi è pure piaciuto. Quindi a questo punto mi s'impone la lettura del libro. Gli effetti speciali son quelli che sono, nel film, ma non avendo metri di paragone, quando lo vidi, apprezzai particolarmente la storia che aveva, appunto, un che di classicheggiante _________________ "Sono un viandante sullo stretto marciapiede del mondo, e non distolgo lo sguardo dal tuo volto, che il mondo non mi svela"
Pensa che invece io ho visto solo il film e mi è pure piaciuto. Quindi a questo punto mi s'impone la lettura del libro. Gli effetti speciali son quelli che sono, nel film, ma non avendo metri di paragone, quando lo vidi, apprezzai particolarmente la storia che aveva, appunto, un che di classicheggiante
Allora leggiti il libro, perché è fatto veramente bene e approfondisce molti aspetti che nel film, per forza di cose, sono state trattate troppo velocemente.
Sì, anch'io ho visto solo il film e ricordavo d'aver letto da qualche parte (forse una recensione) che aveva strette attinenze con la Tempesta di Shakespeare.
Se mi capita il libro, l'accatto... _________________
Il nostro problema è il paradosso. La prescienza è qualcosa di elusivo e potente. Il futuro diventa l'adesso. Ricevere il dono della vista in una terra di ciechi porta con sé gravi pericoli. Se cerchi di descrivere ai ciechi ciò che vedi, tendi a dimenticarti che un cieco procede in un modo intrinseco alla sua cecità. I ciechi sono simili a macchine mostruose che si muovono, inarrestabili, lungo le proprie strade. Hanno una loro velocità, un rigido funzionamento. Io ho paura dei ciechi. Ho paura di ciò che essi sono. Possono schiacciare con troppa facilità tutto ciò che si trova sulla loro strada.
-- Leto II (I Figli di Dune - cap.17 - pag.112 - Ed.Nord)