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Pompei bis
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SudrakAlSalik
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 Post Posted: 28 Apr 2005 - 20:49     Post subject: Post subject: Pompei bis

Un'altra Pompei sotto Pompei


Scoperto uno strato preistorico sottostante, risalente all'età della pietra .

Lo Swedish Pompeii Project, associato all'Università di Stoccolma e all'Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, ha lavorato per cinque stagioni in una sezione di Pompei per studiare e documentare i resti dell'antica città romana.

Ma quando hanno svuotato un pozzo dalla pietra pomice che lo riempiva dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., i ricercatori hanno fatto una spettacolare scoperta: circa due metri sotto il livello del pavimento, le pareti del pozzo hanno rivelato altri strati con tracce di insediamenti preistorici. Lo strato più profondo e antico è stato datato con il C14, e risale al 3500 avanti Cristo, ovvero all'età della pietra. É ricoperto da uno strato di polvere, che probabilmente indica una precedente eruzione vulcanica, sopra il quale ci sono resti dell'era del bronzo. Il terreno è ricco di frammenti di ceramica. In altre parole, si trattava di un insediamento dell'età della pietra poi seppellito da un'eruzione del Vesuvio, proprio come l'antica Pompei.

"Ora intendiamo continuare gli studi - ha dichiarato Anne-Marie Leander Rouati, che guida il progetto - per determinare l'estensione di questo insediamento preistorico".
Sarà però necessario rimuovere l'antica pavimentazione stradale per poter scavare un'area più vasta rispetto al ristretto spazio attorno al pozzo.


Fonte:
http://www.lescienze.it
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Daphne



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 Post Posted: 29 Apr 2005 - 18:07     Post subject:

Niente da fare quando si parla di queste cose non riesco a trattenermi dall'intervenire!
Si sapeva già che l'area di Pompei era stata insediata in periodi antecedenti all'età romana e nei suoi dintorni erano stati effettuati rinvenimenti simili e coevi a quello descritto (potrei darvi dettagli maggiori se avessi qui con me la mia biblioteca ma purtroppo non ho ancora acquistato una libreria degna e i preziosi volumi son ancora a casa dei miei, sigh...).
Però si tratta sempre di una scoperta molto interessante, per fortuna ci sono di mezzo anche gli svedesi...io ho scavato a Pompei e tra il metodo italiano di procedere e quello dei paesi nordici c'è un abisso...è venuto il resp. dello scavo tedesco da noi e si aggirava allibito per le stanze della domus...il loro scavo era mille volte più preciso, pulito, organizzato, documentato scientificamente meglio...noi il giorno prima avevamo visitato il loro scavo e ci siamo sentiti piccoli piccoli...
se ne avete l'occasione passate a Pompei ma sappiate che gli edifici più interessanti sono, fortunatamente, chiusi al pubblico e che i restauri certe volte fanno orrore...
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SudrakAlSalik
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 Post Posted: 31 Mag 2005 - 20:35     Post subject:

Un aggiornamento.

Scoperta a Pompei per gli archeologi svedesi
25 Maggio 2005

Archeologi svedesi hanno scoperto un insediamento dell'Età della Pietra coperto di cenere sotto le rovine dell'antica città di Pompei, ad indicare che il vulcano Vesuvio ricoprì l'area di lava già più di 3,500 anni prima della famosa eruzione del 79 d.C.
Gli archeologi hanno trovato di recente legno bruciato e grani di frumento cotti nella terra sotto Pompei, ha dichiarato Anne-Marie Lander Touati, professore di archeologia all'Università di Stoccolma che ha guidato il team.
"La datazione al carbonio mostra che le scoperte risalgono ai tempi preistorici, attorno al 3,500 a.C. " ha spiegato Touati. Fino ad ora si credeva che Pompei fosse stata abitata solo dall'Età del Bronzo.
Il gruppo di archeologi ' parte di un progetto internazionale ' stava mappando un sobborgo romano di Pompei quando ha effettuato la scoperta.
"E' stato un caso di fortuna" ha dichiarato Touati, spiegando che il gruppo stava svuotando un pozzo per determinare il suo uso, quando ha compiuto la scoperta.
"Abbiamo realizzato che il pozzo era molto più profondo di quanto pensassimo, ed abbiamo inviato uno dei nostri uomini al suo interno.
Ha spostato un po' di terra ed improvvisamente si è trovato nella preistoria" ha aggiunto.
I resti dell'Età della Pietra erano coperti con uno spesso strato di cenere. Sulla sommità di questo strato si trovavano cocci di ceramica, che potrebbero risalire all'Età del Bronzo. Strati geologici aggiuntivi giacevano sulla cima di essi, e sulla cima di
tutti si trovavano le rovine di Pompei.


Fonte: www.laportadeltempo.com
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Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni
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Blacksail
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 Post Posted: 01 Giu 2005 - 08:35     Post subject: Post subject: Re: Pompei bis

SudrakAlSalik wrote:

Lo Swedish Pompeii Project, associato all'Università di Stoccolma e all'Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, ha lavorato per cinque stagioni in una sezione di Pompei per studiare e documentare i resti dell'antica città romana.


Scusate eh,ma a me sorge spontanea una domanda:

Ma perchè c***o ci sono gli svedesi a fare queste cose e non ricercatori italiani???????
Sorry ma ste robe mi mandano in bestia...ma vi pare possibile???

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SudrakAlSalik
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 Post Posted: 01 Giu 2005 - 08:55     Post subject:

Vedi più sopra il post di Daphne... Confused e troverai la risposta.
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 Post Posted: 01 Giu 2005 - 09:32     Post subject:

Avevo letto Monaco,dunque la risposta alla mia domanda è una sola immagino:

"Perchè noi siamo incompetenti e con pochi fondi"

E allora largo agli svedesi....

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SudrakAlSalik
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 Post Posted: 01 Giu 2005 - 11:45     Post subject:

No, contro i baroni imbalsamati dell'establishment accademico che tarpano con la loro ristretta visione della Ricerca Seria l'entusiasmo dei Seri Ricercatori Italiani (anche in ambito archeologico).... JIHAD!!! Evil or Very Mad
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Sudrak Al Salik - Nomade Stellare Zensunni
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 Post Posted: 01 Giu 2005 - 12:55     Post subject:

SudrakAlSalik wrote:
JIHAD!!! Evil or Very Mad


Sempre violento sei!!! Wink

Very Happy Very Happy
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Daphne



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 Post Posted: 01 Giu 2005 - 18:26     Post subject:

Wow che bello sentire il suono di questa parola, jihad, levarsi in nome della ricerca e, nello specifico, della ricerca archeologica!
Effetivamente la carenza di fondi è una vera nonché nota piaga del settore dei beni culturali in Italia. D'altra parte i risultati degli scavi non sono proprietà di chi li esegue (almeno si spera) ma vengono resi noti attraverso le pubblicazioni. In Italia scavano anche equipes straniere, ma archeologi e ricercatori italiani lavorano anche all'estero. Il problema perciò non è tanto la presenza di studiosi stranieri nel nostro territorio ma una sorta di incapacità tutta italiana (perdonatemi la crudezza) di gestire le proprie risorse e abilità.
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Non puoi arrestare un'epidemia mentale. Da una persona all'altra, si moltiplica attraverso i parsec. E' contagiosa al punto che supera ogni ostacolo. Colpisce il lato più esposto, il luogo dove sono relegati i resti di altre epidemie consimili. Neppure Muad'Dib ha un antidoto. Le radici di questa epidemia sprofondano nel caos. Che ordine potrebbe mai arrivare fin laggiù?.

-- Scytale (Messia di Dune - cap.13 - pag.179 - Ed.Nord)